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UEFA Women’s EURO 2017: Antonio Cabrini “… abbiamo mostrato i veri valori dell’Italia”

Dopo essere stata raggiunta due volte nel punteggio, l’Italia di Antonio Cabrini riesce a imporsi 3-2 sulla Svezia e saluta con una vittoria prestigiosa UEFA Women’s EURO 2017: la doppietta di Sabatino nel primo tempo e il gol decisivo nel finale di Girelli piegano la nazionale di Sundhage – qualificata ai quarti nonostante il risultato negativo con le Azzurre -, alla quale non bastano le reti di Schelin e Blackstenius.

Queste le dichiarazioni post gara dei 2 mister Antonio Cabrini & Pia Sundhage:

Antonio Cabrini, allenatore Italia
“Ho detto ieri che non avremmo regalato nulla alla Svezia e stasera abbiamo mostrato i veri valori dell’Italia. Daniela [Stracchi] ha detto ieri che le ragazze avrebbero dato tutto in campo e sono orgoglioso di come l’hanno fatto. Voglio anche ringraziare Melania Gabbiadini, che oggi ha dato l’addio al calcio giocato: sarà una grande perdita per il movimento calcistico italiano”.

Pia Sundhage, allenatrice Svezia
“Sono delusa per la sconfitta, ma abbiamo raggiunto i quarti di finale e siamo felici. Penso che abbiamo giocato davvero bene per 35 minuti nel secondo tempo. Non sono stata affatto sorpresa dal gioco offensivo dell’Italia: è una buona squadra, non c’è dubbio”.

Credit Photo: UEFA Women’s EURO 2017

UEFA Women’s EURO 2017: analisi e pagelle di Italia – Svezia

Ottima partenza dell’Italia da subito pronta a controllare le incursioni svedesi ed approfittare degli errori difensivi. Proprio da uno di questi errori su una progressione di Guagni con successivo cross scaturisce il gol di Sabatino che porta subito in vantaggio l’Italia. Immediata la risposta della Svezia che affida a Blackstenius e Asllani le ripartenze veloci. SU un lancio in profondità Blackstenius brucia Di Criscio e la costringe al fallo da rigore, trasformato il gol per il pareggio svedese da Schelin. Rinfrancata dal gol la Svezia continua a spingere, ma l’Italia copre bene in difesa e centrocampo bloccando e marcando bene i terminali offensivi svedesi. Rapide nelle ripartenze principalmente a destra con Tucceri e Bonansea arrivano spesso in area. Due incursioni e un tiro da fuori di Bonansea sono il presagio al nuovo vantaggio Italiano concretizzato ancora da Sabatino su cross di Tucceri. Termina così il primo tempo con il vantaggio meritato dell’Italia che tiene sotto la Svezia.

Il secondo tempo inizia con l’inserimento di Rolfo nel fronte offensivo svedese che porta la Svezia ad una maggiore spinta in avanti. E’ proprio Rolfo che alla seconda occasione di cross trova Blackstenius che pareggia immediatamente il risultato. Formazione svedese che mette in campo tutta la pressione offensiva e fisica per i primi 20’ del tempo, quasi come un assedio nel tentativo di trovare il vantaggio. Italia però che resiste e si difende bene portando Guagni a sinistra (a causa dell’infortunio di Tucceri sostituita da Giugliano), spostando Di Criscio a destra e facendo arretrare Galli in difesa. Dalla metà del tempo l’Italia si riporta anche in avanti con veloci ripartenze che vengono spesso concretizzate a sinistra dalle giocate di Bonansea che porta i principali problemi alla difesa svedese. Dall’ennesima giocata a sinistra proprio di Bonansea scaturisce il cross che viene finalizzato in gol da Girelli appena entrata per il risultato finale di 3-2.

Vittoria meritata per l’Italia visto il gioco espresso in questa partita dove per la nostra formazione non era in gioco niente se non l’onore. Premio anche della partita precedente con la Germania giocata ad altissimi livelli, nella quale, per gran parte della gara, l’Italia ha tenuto testa alla miglior formazione d’Europa. Un po’ di rammarico per i primi 45’ dell’Europeo contro la Russia dove si è visto un po’ meno gioco, complice anche l’emozione dell’esordio e una formazione leggermente modificata. Nel complesso un Europeo che ha messo in mostra una squadra con grandi margini di crescita e ha dimostrato che con impegno e coraggio si possono ottenere anche risultati importanti. Risultato che sia di spinta per il movimento del Calcio Femminile in Italia!


PAGELLE delle MIGLIORI IN CAMPO

Italia 9: non ha nulla da giocarsi in questa partita, ormai eliminata dall’Europeo, ma mette in campo una prestazione da finale. Non risparmia niente alle avversarie che infatti escono sconfitte da un’ottima formazione e da ottime ragazze che danno tutto per la Nazionale e per far conoscere sempre di più il calcio femminile.

Bonansea 8: il pericolo per le difese avversarie viene sempre dalle sue giocate, scatti, dribbling e tiri. Non demorde mai. Indubbiamente la migliore in questo Europeo.

Sabatino 7,5: due gol alla prima partita in questo Campionato la premiano anche per le giocate di sacrificio a centrocampo nella fase contenitiva.

Tucceri 7: ottima sulla fascia sinistra, suo l’assist del secondo gol di Sabatino. Qualche problema nel contenimento di Asllani nel primo tempo e principalmente di Rolfo nell’inizio della ripresa. In generale un ottima prestazione. Peccato debba uscire per infortunio.

Gabbiadini 7: sempre tanto combattimento con la difesa avversaria e sacrificio per favorire le giocate delle compagne. Ultima partita in Nazionale giocata come sempre con tutta la grinta possibile.

Girelli 7: entra, combatte con la difesa svedese e segna il gol della vittoria.

Credit Photo: UEFA Women’s EURO 2017

UEFA Women’s EURO 2017: Sabatino “La gente mi paragona a Filippo Inzaghi …”. Girelli ” … un vero peccato”

Queste le parole di Daniela Sabatino & Cristiana Girelli protagoniste della gara vinta dall’Italia 3-2 sulla Svezia:

Daniela Sabatino ha festeggiato i suoi gol tenendo in mano la bandierina del calcio d’angolo, come faceva Filippo Inzaghi. “La gente mi paragona a lui – ha detto -, così ho pensato che avrei festeggiato come lui”.

Cristiana Girelli “L’avremmo potuto conquistare contro la Russia o la Germania. È un peccato, un vero peccato”.

Credit Photo: UEFA Women’s EURO 2017

UEFA Women’s EURO 2017: Italia vince 3-2 contro la Svezia. Le statistiche della gara.

L’Italia firma una grande impresa agli Europei 2017 di calcio femminile e vince per 3-2 contro la Svezia: le azzurre hanno steso le vicecampionesse olimpiche di Rio 2016 e chiudono a testa alta la propria avventura in Olanda.

  • La Svezia si qualifica da seconda del Gruppo B nonostante la sconfitta
  • La Svezia affronterà l’Olanda nel quarto di finale di sabato
  • Girelli entra dalla panchina e segna la rete decisiva per le Azzurre al minuto 85
  • La Svezia pareggia due volte dopo i gol di Sabatino
  • Melania Gabbiadini, capitano dell’Italia, gioca l’ultima partita della sua carriera

Credit Photo: UEFA Women’s EURO 2017

Nell’ultima notte olandese l’Italia lascia il segno. Battuta la Svezia vice campione olimpico

Più forte è il rimpianto dell’Italia dopo l’ultima notte olandese. Novanta minuti dove il risultato non conta, e invece è arrivato prepotente, voluto, inseguito fino all’ultimo. Con una splendida vittoria (3-2) contro la Svezia vice campione olimpico, le Azzurre ritrovano quello che avevano regalato alla Russia, l’orgoglio, il carattere, la personalità messe in campo anche contro la Germania, ma che in quel caso non sono bastate. L’Italia lascia il segno con una prestazione di grande livello sotto tutti i punti di vista, arrivata al momento giusto.

Nella notte di Melania Gabbiadini, l’azzurra entrata nella Hall of  Fame, che ha scritto una pagina importante del calcio femminile e che ha deciso di lasciare. L’applauso del direttore generale della FIGC Michele Uva presente in tribuna, gli abbracci delle compagne, le lacrime, la vittoria, la doppietta di Sabatino e il gol di Girelli sono tutti per lei.
Nonostante i numerosi infortuni – ai quali si è aggiunto anche quello dell’ultima ora per Cecilia Salvai, costretta al forfait per un risentimento muscolare durante il riscaldamento – e l’eliminazione anticipata dall’Europeo dopo le due sconfitte con Russia e Germania, l’Italia scende in campo con la voglia di vincere per salutare il torneo a testa alta. E questo è il filo conduttore dei novanta minuti giocati contro la Svezia, vice campione olimpico, avversaria scomoda per le azzurre come dicono i numeri degli scontri diretti.

Ma alla vigilia il ct Cabrini è stato chiaro: non si fanno sconti a nessuno. E l’Italia tira fuori unghie e carattere sorprendendo tutti, Svezia compresa. Al 4’ è già in vantaggio: rapida discesa di Guagni, cross all’interno per Sabatino che sfrutta un errore difensivo per firmare l’1-0.
Prese in mano le redini del gioco, le Azzurre conducono le danze fino al 14’ quando l’arbitro indica il dischetto del rigore per un fallo di Di Criscio: dagli undici metri trasforma Schelin. L’Italia non si perde d’animo e al 27’ si propone con una bella giocata di Cernoia per Gabbiadini che finta, ma il pallone finisce fuori. Ancora doppia occasione per le Azzurre al 32’: respinta di Lindahl su Gabbiadini, riprende Sabatino e il portiere stavolta devia in angolo. Il numero uno svedese si esalta al 36’ su un destro di Bonansea, ma un minuto dopo si arrende alla prodezza al volo di Sabatino, che raccoglie una splendida palla tagliata di Tucceri Cimini. 

Nella ripresa è la Svezia a partire subito all’attacco. Due minuti e arriva il pareggio in spaccata di Blackstenius. Le ragazze di Pia Sundhage vogliono il primo posto del girone e, forti della superiorità fisica, costringono le Azzurre nella propria metà campo. Al 15’palla gol per le svedesi salvata sulla linea da Stracchi. Un minuto dopo ennesimo infortunio per l’Italia: lascia il campo Tucceri Cimini, entra Giugliano.
Momento di difficoltà per la squadra azzurra che, dopo uno splendido primo tempo, accusa un po’ di stanchezza e subisce il pressing avversario. Sbaglia molto la Svezia che al 33’ colpisce il palo con Blackstenius. Nel frattempo Cabrini opera il secondo cambio con Girelli al posto di Sabatino. Scelta vincente. Al 40’ grande ripartenza azzurra, splendida giocata dell’inarrestabile Bonansea che si conclude con la zampata vincente di Girelli. E’ 3-2 per l’Italia, la Stracchi votata migliore giocatrice del match.

Credit Photo: UEFA Women’s EURO 2017

Capparelli pronta a ricominciare più determinata che mai

Una nuova stagione alle porte, Livia Michelle Capparelli già ci sta pensando ed è ansiosa di scendere in campo, tanta è la voglia di riscatto e di pallone. La sua conferma non è stata mai messa in dubbio.

Come ti stai preparando alla nuova stagione che sta per cominciare
Per questa nuova stagione la mia pre-preparazione va oltre il semplice allenamento fisico, mi concentro più che mai sul lavoro mentale. Abbiamo sentito sulla nostra pelle cosa voglia dire perdere la concentrazione per una singola partita, o ancor più, un singolo minuto. Purtroppo, il nostro calcio è così: chi si deconcentra prima perde. Perciò, in vista dell’inizio della stagione penso sia fondamentale lavorare tanto sull’aspetto fisico, quanto su quello mentale.

Conosci mister Piras il nuovo allenatore? Senti di essere adatta al suo tipo di gioco?
Da poco è arrivata una nuova spinta che ci stimola a ricominciare con grinta e determinazione, ovvero il nostro nuovo mister, Roberto Piras.
Personalmente non lo conoscevo, ma ne ho sentito solo parlare molto bene e sono entusiasta di iniziare un nuovo anno con lui.
Nell’amichevole che abbiamo affrontato con mister Piras alla guida ho finalmente ripreso il mio ruolo naturale da terzino e credo che in questo ruolo potrò dare ancor di più alla mia squadra.

Propositi per la stagione?
In questa nuova stagione ci aspetta ancora una volta la sfida di sempre, ma la affronteremo con più esperienza di prima e con più grinta e determinazione che mai.

Credit Photo: Pagina Facebook Livia Michelle Capparelli

Brescia Calcio Femminile: patto per il futuro con AlbinoLeffe e Rondinera

Il triangolo sì. Il Brescia Calcio Femminile diventa, nella stagione 2017/18, ancora più punto di riferimento. Ha infatti stretto una partnership, che sarà presentata ufficialemtne alla stampa giovedì, con l’Uc AlbinoLeffe, club di Serie C e con l’U.S. Rondinera A.S.D.

Una sintonia nata in breve tempo quella tra le tre realtà lombarde, il cui entusiasmo coinvolgerà diverse bambine dell’alta Valle Seriana e della Val Camonica, che avranno la possibilità di avvicinarsi al mondo pallonaro attraverso un percorso formativo ben definito.

L’anno zero sarà rappresentato da un gruppo di ragazze dagli 8 ai 12 anni, che si alleneranno a Rogno due volte a settimana con la supervisione di tecnici qualificati e con una metodologia concordata dai tre club grazie a riunioni periodiche.

Un mix di valori, competenze ed organizzazione destinate a diventare un punto di riferimento per tutto il circondario desideroso di affacciarsi per la prima volta nell’universo calcistico femminile.

Oltre ad esercizi, tornei e allenamenti, il nuovo patto punterà su un insieme di principi etici e morali condivisi dalle tre realtà, facendo in modo che la pratica sportiva si tramuti in un’esperienza di vita trainante ed edificante.

“Da sempre il Brescia Calcio Femminile crede e investe nel Settore Giovanile, lavorando sulla crescita e sulla formazione delle giovani calciatrici. Negli anni infatti, possiamo testimoniare che diverse ragazze sono riuscite ad approdare in prima squadra proprio dal vivaio. Con lo sviluppo del nuovo progetto BCF Academy, contenitore di diverse iniziative, vogliamo esportare la nostra filosofia e il nostro modo di intendere il calcio con l’obiettivo di poter offrire sempre maggiori opportunità alle giovani calciatrici e di far crescere in generale il movimento del calcio femminile in Italia, con una visione sempre più europea.

La formazione sarà quindi il fulcro del progetto e sarà dedicata non solo alle calciatrici ma anche e soprattutto a tecnici e dirigenti delle società affiliate, che avranno l’opportunità di crescere e di diventare un punto di riferimento per il calcio femminile nel proprio territorio. Siamo convinti che la collaborazione a tre con US Rondinera e Albinoleffe darà presto i suoi frutti” ha sottolineato il presidente del Brescia Calcio Femminile Giuseppe Cesari, massimo rappresentante di una realtà che diventerà per US Rondinera e AlbinoLeffe un punto di riferimento tecnico e formativo d’elitè e con la quale verranno intraprese diverse attività costruttive per una crescita reciproca sia a livello sportivo che di immagine.

“Sono particolarmente contento di questa nuova avventura – conferma il Segretario Generale Simone Farina – dopo molti anni una nostra realtà giovanile torna ad allenarsi fuori dal Centro Sportivo di Zanica, ma lo fa per svolgere un percorso formativo importante, affianco a due realtà preesistenti altrettanto importanti, per dare una possibilità di crescita sportiva differente in una zona territorialmente riconducibile anche alla nostra realtà.

Abbiamo scelto l’U.S. Rondinera A.S.D. per l’entusiasmo che ci ha trasmesso, per la loro grande volontà di diventare un punto di riferimento formativo in quella zona e per il forte connubio che è nato tra di noi. Oltre all’apporto dei nostri formatori e a quelli del Brescia Calcio Femminile, ci sarà l’inserimento di Laura Loseto, ex Nazionale Italiana U17, che seguirà da vicino questo progetto”.

A confermare la base condivisa di questa nuova proposta formativa sono il Vice-Presidente dell’U.S. Rondinera Achille Ducoli e il Segretario Oreste Bettoni, che hanno così espresso il loro compiacimento per l’inizio di questo nuovo percorso condiviso:

“Quattro anni fa, con la ristrutturazione del campo da calcio e la posa del sintetico grazie all’appoggio del Consiglio degli affari economici della nostra parrocchia e condiviso con il Consiglio Pastorale Parrocchiale abbiamo creato le fondamenta per diventare una realtà importante nella bassa Valle Camonica.

Oggi è un sogno che si sta avverando. Noi piccola società oratoriale, in un settore della nostra attività, grazie alla collaborazione di due società professionistiche: l’AlbinoLeffe ed il Brescia Calcio Femminile. Abbiamo la possibilità di diventare un punto di riferimento per tutte le ragazze che vogliono giocare a calcio dalla prima elementare alla prima superiore. In un mondo di divisioni dove, ognuno pensa al proprio orticello, il riuscire a coinvolgere tre realtà così diverse ma accomunate da valori sportivi e umani è una cosa magnifica.

Questi valori creano le premesse per avere una collaborazione proficua nel tempo. Siamo orgogliosi dell’operato di questi anni. Questo accordo lo consideriamo un punto di partenza e non di arrivo”.

Si ringrazia inoltre la Dottoressa Michela Macalli, responsabile sviluppo calcio femminile LND-FIGC Lombardia, per il sostegno e la disponibilità dimostrate per portare a termine la collaborazione.

Credit Photo: Brescia Calcio Femminile

Centri Federali Territoriali: 3000 i ragazzi coinvolti negli Open Day

Circa cento giornate di attività e tremila ragazzi e ragazze coinvolti. Sono numeri importanti, quelli registrati al termine degli Open Day, l’iniziativa sviluppata dal Settore Giovanile e Scolastico presso i Centri Federali Territoriali al termine dell’attività ordinaria, finalizzata alla valorizzazione del progetto e al suo continuo sviluppo sul territorio. Decine di concentramenti, senza alcuna finalità di selezione, rivolti ai giovani atleti delle società geograficamente vicine alle strutture,, che in tal modo, assieme a tecnici e genitori, hanno potuto respirare il clima dei venti poli d’eccellenza della Federazione.
Nel corso dei complessivi 98 incontri, organizzati dagli staff dei rispettivi CFT dal 1 al 26 giugno, le attività hanno riguardato sia una parte tecnica in campo, dedicata esclusivamente ai ragazzi e alle ragazze, che una parte formativa e informativa in aula rivolta anche a chi nel quotidiano è vicino agli atleti. Un modo per illustrare a gran parte del territorio circostante la genesi e lo sviluppo di un progetto che mira alla crescita del calcio giovanile e che, come appurato, ha avuto notevoli riscontri. In termini numerici si parla di un programma che in meno di 30 giorni è riuscito a coinvolgere 3000 ragazzi, provenienti da 438 società differenti, 2241 gentori e 336 tecnici. Una panoramica importante e di grande prospettiva sia da un punto di vista di sviluppo che di risposta da parte dell’intera realtà dei diretti interessati in attesa della ripresa delle attività nelle 20 strutture già avviate, che ogni settimana impegnano complessivamente circa 2000 ragazzi.

Enrico Paganelli, maestro degli estremi: “Felice di essere qui, dove ho stretto un ottimo rapporto con tutti i dirigenti …”

Un nuovo acquisto nello Staff Tecnico dell´Amicizia, settore portieri. Lui è Enrico Paganelli, classe 1963, ormai da tempo preparatore specifico dei numeri uno. Il nostro non è solo esperto e bravo tecnicamente, ma in lui si evidenziano almeno tre doni fondamentali per chi vuole intraprendere e continuare con successo il difficile compito dell´insegnamento: l´umiltà, l´entusiasmo e la pazienza.

Ma diamo subito la parola al neo arrivo verdeblù; a lui il compito di raccontarci il suo rapporto con il calcio: “Salve a tutti… vi dico immediatamente che sono da sempre un autentico innamorato del pallone: ho iniziato a tirare i primi calci all´età di nove anni, presso l´Athletic Club Pio X. Lì sono rimasto sino a 19 anni, ho esordito in Prima Squadra in prima categoria a 17 e sono stato anche nel mirino del Derthona, che militava in serie D… motivi scolastici, distanza da casa e non ultima la mia altezza (1.74… dove vuoi che vada un portiere, anche se ancora così giovane?) hanno fatto desistere la quotata squadra piemontese. Conseguito il diploma nautico come macchinista, sono partito per il servizio militare e quindi ho dovuto giocoforza interrompere il rapporto con l´Athetic; una volta ottenuto il congedo, la preoccupazione maggiore è stata cercare lavoro, e dopo alcuni imbarchi sulle gasiere della Carboflotta, e qualche lavoretto a terra, sono poi riuscito a trovare l´occupazione definitiva in AMIU. Con la raggiunta stabilità economica ho ripreso a giocare, prima tra amici, poi in qualche torneo aziendale, sino ad arrivare a disputare alcuni campionati amatoriali; passione ed impegno, nonostante l´età non più verde, sono stati tali che mi hanno portato a giocare in seconda categoria con la squadra del Davagna, dal 2000 al 2005, anno in cui ho definitivamente appeso scarpe e guanti al chiodo (devo ammettere che a 42 anni il calcio ha tirato un sospiro di sollievo nel vedermi smettere).”

Ed è allora che sei passato dall´altra parte della barricata…
Esattamente! Anche se già nel 2002 avevo iniziato a dare una mano alla società di calcio D´Albertis, dove giocava mio figlio: qui allenavo i portieri nei ritagli di tempo libero; nel 2003 ho partecipato, quasi casualmente, ad uno stage organizzato dalla APPORT e subito dopo mi sono iscritto alla loro associazione di preparatori, partecipando ad altri stage, specie quelli riferiti ai settori giovanili ed alle scuole calcio, approfondendo la metodologia e le conoscenze per allenare i giovani numeri uno. Poi nel 2004 ho conseguito il patentino FIGC come istruttore di scuola calcio, continuando comunque, ed in modo più costante ed appassionato, ad accrescere le mie esperienze nel ruolo di preparatore dei portieri; è stata proprio questa mia nuova passione che mi ha portato, come già detto, ad abbandonare definitivamente il calcio giocato nel 2005, e da quel momento in poi ho iniziato una nuova meravigliosa avventura. Dopo la D´Albertis ho allenato i portieri adulti dello stesso Davagna, dove avevo giocato fino a poco prima; poi i bimbi della nuova San Fruttuoso, il San Michele e la società consorella Genovese Calcio, e proprio in questo periodo è iniziata l´esperienza con il femminile; ricordo benissimo la data: 1° marzo 2010, il giorno dove ho allenato il mio primo portiere femminile: Cubeddu Gaia, ragazza con spiccate attitudini al ruolo, fortissima nelle uscite basse e brava tra i pali, e che ha sempre dimostrato grande impegno ed applicazione; peccato che poi abbia deciso di smettere ma anche questo fa parte della vita e dei giovani; nel 2011 sempre al San Michele ho avuto la mia prima ed unica esperienza da Mister, allenando l´U14 femminile appena costituita, e devo dire che è stata un´esperienza stupenda, nonostante i risultati non proprio esaltanti, specie all´inizio; una stagione che ricordo sempre molto volentieri perché ho avuto a che fare con ragazzine veramente intelligenti ed appassionate che hanno saputo mettersi in gioco e migliorarsi nonostante le varie difficoltà incontrate.

Da questo momento in poi ti sei specializzato con il calcio in rosa…
Si, devo dire che ho avuto l´opportunità di allenare per quattro stagioni consecutive le portiere del Molassana, e per questo devo ringraziare il responsabile del settore, il signor Stocchi, che mi ha voluto nel suo staff ed ha sempre apprezzato il mio lavoro e la mia passione; nel frattempo ho conseguito il patentino di allenatore portieri di 3° livello presso l´AIAP (altra associazione privata) e nel 2016 ho finalmente coronato il mio sogno nel cassetto, conseguendo il patentino federale come preparatore portieri Dilettanti e Settore Giovanile. L´anno scorso ho avuto una breve ma positiva esperienza con la mia prima società calcistica, l´Athletic, che non si è concretizzata per orari ed impegni di lavoro incompatibili con la loro attività giovanile.

Accidenti, Enrico… il tuo curriculum davvero non fa invidia ad un protagonista delle mitiche Figurine Panini… E come sei giunto qui al Lagaccio?
Sono stato contattato dalla mister Mara Morin, che gode della mia massima stima, che mi ha messo in contatto con la dirigenza lagaccina: alla fine ho accettato l´incarico e devo dire che sin da subito sono entrato in sintonia con tutti quanti; davvero una bella sensazione.

-Traspare un grande entusiasmo da parte tua, per il movimento in rosa…
E´ vero, io nutro un grande feeling per il calcio in gonnella: non me ne vogliano i colleghi maschietti, ma le motivazioni, l´attenzione e l´impegno che ho sempre riscontrato nelle calciatrici sono davvero enormi; con le atlete il confronto e la condivisione sono sempre a livelli massimi e non devi mai dare nulla per scontato e questo è un qualcosa che ti fa stare sempre sul pezzo stimolandoti in continuazione: diventa quindi fondamentale aggiornarsi continuamente, in modo di poter offrire un contributo rilevante alle ragazze che alleni.

Dove credi che potrà arrivare in questa stagione il Lagaccio? E cosa pensi del reparto degli estremi?
Siamo ancora all´inizio, ed ovviamente ho potuto fare una conoscenza sommaria delle nostre portiere, sto parlando di quelle del settore Giovanile e della formazione Juniores. Per quel che concerne la Prima Squadra ero stato informato che ci sarebbero potuti essere dei movimenti di mercato: infatti Lara Ferrari è passata alla Lavagnese; un po´ mi dispiace perché mi avrebbe fatto piacere allenarla, ma questo è il calcio. Ho conosciuto Olivia Stevanin, e mi ha fatto una grande impressione, mi sembra davvero una forza della natura. Il Club ha decisamente compiuto un colpo sensazionale, con l´acquisizione di Noemi Asteggiano, portiere che conosco bene, veramente forte, e che è stata anche convocata da Cabrini nella Nazionale maggiore; credo che si allenerà parzialmente con il suo maestro, Ferruccio Bellino, ed io sarò pronto a preparare con lei la partita domenicale in arrivo, particolarmente nell´ultima seduta settimanale, con la cura per i collegamenti con il reparto difensivo, e le simulazioni sulle palle inattive; oltre ovviamente a seguirla da vicino nella rifinitura. . L´arrivo di Noemi, oltre ad essere un grande acquisto, rappresenta davvero per me carburante, entusiasmo ed orgoglio, e mi auguro di potere riuscire ad allenare al meglio una atleta di caratura così elevata. Tornando alle giovanissime, so che già si sono distinte la Accardo e la Burlando, ed ho anche visto ottime protagoniste nelle baby della Virtus Entella. L´arrivo della Piazzi in Juniores è stato un altro ottimo acquisto. Mi sembra che la società si stia ora concentrando sul mercato, e devo dire che mi ha fatto molto piacere anche l´arrivo di Stefano Piazzi, alla guida della Primavera.

Sembri davvero carico e motivato: è così?
Senza dubbio: non vedo l´ora di iniziare! Ritengo che qui ci siano tutti i presupposti di fare bene, si respira molto entusiasmo negli addetti ai lavori, e questo è importante. Incrociamo le dita e prepariamoci tutti a remare per portare la navicella del Lagaccio al raggiungimento dei suoi obiettivi.

In Bocca al lupo ad Enrico Paganelli da tutto il nostro Sodalizio.

Credit Photo: Amicizia Lagaccio Femminile

UEFA Women’s EURO 2017: chi può qualificarsi?

Le prime due squadre di ciascun gruppo si qualificano ai quarti di UEFA Women’s EURO 2017: UEFA.com spiega il regolamento e calcola i possibili esiti.

Le seguenti indicazioni e ipotesi sono solo a scopo informativo. I calcoli ufficiali verranno effettuati dalla UEFA al termine delle partite, come previsto dall’articolo 18 del regolamento ufficiale di UEFA Women’s EURO 2017.

Già qualificate: Olanda, Danimarca
Eliminate: Belgio, Norvegia, Italia, Islanda


COMPLETO

Gruppo A
1 OLANDA 9 punti
2 DANIMARCA 6
3 Belgio 3
4 Norvegia 0


SCENARI POSSIBILI

Gruppo B: martedì
Russia (3) v Germania (4)
Svezia (4) v Italia (0)

  • La Svezia si qualifica con un pareggio o se la Russia non vince. Se la Germania e la Svezia arrivano pari, il secondo posto sarà determinato dalla differenza reti, poi dai gol segnati e infine dalla condotta disciplinare. Se saranno ancora pari secondo questi criteri, la Germania prevarrebbe a livello di coefficiente.
  • La Germania si qualifica con un pareggio. Se la Germania e la Svezia perdono, il secondo posto sarà determinato dalla differenza reti, poi dai gol segnati e infine dalla condotta disciplinare. Se saranno ancora pari secondo questi criteri, la Germania prevarrebbe a livello di coefficiente.
  • La Russia si qualifica in caso di vittoria ed è fuori con qualsiasi altro risultato. Se vince e la Svezia non vince, chiude in vetta al girone.
  • L’Italia è fuori e chiuderà all’ultimo posto.

Gruppo C: mercoledì
Svizzera (3) v Francia (4)
Islanda (0) v Austria (4)

  • La Francia si qualifica con un pareggio. Se Francia e Austria arrivano pari, il secondo posto sarà determinato dalla differenza reti, poi dai gol segnati e infine dalla condotta disciplinare. Se saranno ancora pari secondo questi criteri, la Francia prevarrebbe a livello di coefficiente.
  • L’Austria si qualifica con un pareggio o se la Svizzera non vince. Se Austria e Francia finiscono pari, la squadra qualificata sarà determinata dalla differenza reti, poi dai gol segnati e infine dalla condotta disciplinare. Se saranno ancora pari secondo questi criteri, la Francia prevarrebbe a livello di coefficiente.
  • La Svizzera si qualifica solo in caso di vittoria e vincerebbe il girone in caso di contemporanea sconfitta dell’Austria. 
  • L’Islanda è eliminata e arriverà ultima nel girone. 

Gruppo D: giovedì 
Portogallo (3) – Inghilterra (6)
Spagna (3) – Scozia (0)

  • L’Inghilterra si qualifica con una vittoria, un pareggio e anche con una sconfitta con una o due reti di scarto. Se l’Inghilterra perde con tre o più reti di scarto, sarà eliminata in caso di successo della Spagna. Se l’Inghilterra perde 2-0 e la Spagna vince, l’Inghilterra chiuderà nella peggiore delle ipotesi al secondo posto davanti al Portogallo in virtù della miglior differenza reti complessiva.
  • Il Portogallo si qualifica con un successo se la Spagna non vince. Il Portogallo è certo della qualificazione se vince con tre reti di scarto o con due reti di scarto e un risultato diverso dal 2-0. Se il Portogallo vince 1-0 dovrà sperare in un mancato successo spagnolo. Se il Portogallo vince 2-0 si qualifica se la pagna non vince o vince 1-0. Se il Portogallo vince 2-0 e la Spagna vince 2-1 sarà la situazione disciplinare a separare le due squadre e a seguire il coefficiente, favorevole alla Spagna. Se il Portogallo pareggia deve sperare in una sconfitta della Spagna. Se il Portogallo perde è eliminato.
  • La Spagna si qualifica in caso di vittoria, a meno che il Portogallo non batta l’Inghilterra con due reti di scarto. Con il risultato di 3-1, 4-2, ecc per i lusitani la Spagna non si qualifica; con il risultato di 2-0 a favore dei lusitani la Spagna viene eliminata in caso di successo 1-0 o di successo 2-1 e di peggior situazione disciplinare rispetto al Portogallo. La Spagna si qualifica con un pareggio se il Portogallo non vince. Se la Spagna perde con un gol di scarto si qualifica in caso dis confitta portoghese. Se la Spagna perde con due gol di scarto è eliminata. 
  • La Scozia deve vincere con due gol di scarto e sperare in una sconfitta del Portogallo.

CRITERI DI SPAREGGIO

  • Squadre a pari punti in un girone 

Se due o più squadre dello stesso girone sono a pari punti al termine della fase a gironi, per determinare la classifica si applicano i seguenti criteri nell’ordine indicato:

a. maggior numero di punti nelle partite disputate fra le squadre in questione (scontri diretti); 
b. miglior differenza reti nelle partite disputate fra le squadre in questione; 
c. maggior numero di gol segnati nelle partite disputate fra le squadre in questione; 
d. se alcune squadre sono ancora a pari merito dopo aver applicato i criteri da a) a c), questi ultimi vengono riapplicati esclusivamente alle partite fra le squadre in questione per determinare la classifica finale.

Se la suddetta procedura non porta a un esito, si applicano i criteri da e) a h);

e. miglior differenza reti in tutte le partite del girone
f. maggior numero di gol segnati in tutte le partite del girone; 
g. più basso punteggio nella condotta disciplinare in base a cartellini gialli e rossi ricevuti
h. posizione nel ranking UEFA per nazioni.

Se più di due squadre dovessero avere lo stesso numero di punti, si applicano i criteri elencati sopra.

Credit Photo: UEFA Women’s EURO 2017

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