Si è chiusa una stagione importante per il Mozzanica, la prima con Elio Garavaglia alla guida della squadra. Dopo i due precedenti campionati con Nazzarena Grilli sulla panchina biancoceleste, la società decide di affidare il timone ad un tecnico, con un curriculum da capogiro, ma sconosciuto agli appassionati di calcio femminile. Mister Garavaglia ha così iniziato la sua nuova esperienza dovendo fronteggiare la normale diffidenza iniziale, ma poco alla volta ha saputo convincere l’ambiente e oggi i risultati gli danno ragione.
Ripercorriamo il cammino del Mozzanica in questo campionato, attraverso il racconto del tecnico meneghino: “Arrivavo da tante esperienze diverse, ma le ragazze non mi conoscevano e all’inizio non è stato facile cercare di allenare delle atlete con una metodologia che non avevano mai usato. Nel momento in cui si sono convinte che la strada intrapresa era quella giusta, tutto è stato più facile.”
La squadra si presenta ai nastri di partenza dopo un’estate che vede diverse protagoniste della scorsa annata decidere di migrare per altri lidi. Alcune defezioni arrivano proprio alla vigilia dei giochi e questo non può certo facilitare le cose per il nuovo allenatore. La campagna acquisti però dà al mister tre nomi di indubbio valore: Valeria Pirone, Michela Ledri e Giorgia Motta. Giocatrici esperte e di qualità, necessarie per mantenere alto il tasso tecnico della rosa. Una rosa che però conta solo 16 giocatrici effettive. ”Al mio arrivo ho trovato un ambiente che andava ricaricato. Ilaria con coraggio ha preso in mano la gestione della società, ma nel frattempo la squadra era cambiata molto e abbiamo dovuto da subito far di necessità virtù, vista la ristrettezza della rosa.”
L’esordio è al Vianello di Roma. Avversaria la Res di Fabio Melillo, che tra le mura amiche ha sempre recitato il ruolo di bestia nera delle bergamasche. E anche stavolta il rientro a casa è amaro: finisce tre a zero per le locali e al Mozzanica non resta che cercare di rialzarsi subito dalla partita successiva. La reazione arriva e le biancocelesti superano in rimonta il Cuneo dell’ex Iannella. “Una vittoria di carattere che si è rivelata importantissima in quel momento. Se non fossero arrivati i tre punti avremmo potuto subire dei contraccolpi psicologici, invece da lì è partito il nostro campionato.”
Dopo Jesina arrivano due sconfitte, con Tavagnacco e Fiorentina, ma la squadra mostra progressi sempre più convincenti. Al termine della gara con le viola mister Garavaglia si esprime così: “Abbiamo giocato alla pari contro la squadra forse favorita alla vittoria del campionato, peccato perché il pareggio poteva starci, ma ho visto una personalità da parte delle ragazze che mi fa ben sperare.” Con il turno successivo le bergamasche cambiano marcia, inanellando 5 successi consecutivi, tra cui quello con il Verona. Il 3 dicembre, sul campo di Via Aldo Moro, il Mozzanica gioca la partita perfetta e trionfa 4-2 sulle venete. Ed è un soddisfattissimo Garavaglia quello che incontriamo a bordo campo subito dopo il triplice fischio: “Sono molto contento, le ragazze se lo meritavano. Noi proviamo sempre ad imporre il nostro gioco, è il nostro obbiettivo. Chiudiamo nel migliore dei modi il primo step di campionato.” In effetti è un ottimo momento di forma, ma a rompere le uova nel paniere ci pensa la federazione inventandosi un torneo con la nazionale maggiore in Brasile, proprio durante la fase clou del campionato. Il derby col Brescia è così rimandato a gennaio. Il 21 gennaio al “Club Azzurri” di Mompiano le biancocelesti giocano una delle partite più belle della stagione, ma la dea bendata decide di voltarsi dall’altra parte. “Nel corso del campionato abbiamo pagato spesso l’inesperienza e la mancanza di malizia di tante nostre ragazze. Non dimentichiamoci che siamo partiti con una rosa molto giovane, in campo si sono viste ragazze che l’anno scorso non hanno mai giocato con la prima squadra.”
Inizia il girone di ritorno, con una gradita sorpresa: Lisa Alborghetti, arriva al Mozzanica per dare ancora più qualità allo scacchiere biancoceleste. Il Mozzanica ottiene subito due vittorie, ma inciampa a Cuneo e a Tavagnacco. Domenica 12 marzo una Fiorentina reduce da 15 turni nei quali ha ottenuto bottino pieno, arriva a Mozzanica. Contro le viola prende forma il capolavoro tattico di mister Garavaglia: la Venere del Botticelli, al secolo Andrea Scarpellini, con un siluro buca la porta di Ohrstrom e le biancocelesti mettono il bavaglio alla capolista, portando a casa tre punti pesanti come l’oro zecchino. “La vittoria con la Fiorentina è stata il fiore all’occhiello della stagione. Una vittoria importante non solo per i tre punti, ma perché ha dato immagine alla società e premiato il lavoro di tutti.” Seguono le vittorie su Como e Luserna. Il Mozzanica occupa la terza posizione sul tabellone, un risultato insperato alla vigilia del campionato. C’è da difendere quest’obbiettivo, ma le bergamasche a Verona incappano nella loro peggiore uscita e offrono su un piatto d’argento alle scaligere il gradino basso del podio. Le successive vittorie con Chieti e San Zaccaria e il pareggio casalingo nel derby non bastano a riagganciare le venete. Il Mozzanica chiude il campionato al quarto posto, distaccato di un solo punto da Gabbiadini e compagne. “Alla vigilia del campionato in pochi credevano in noi e credo nessuno pensasse che il Mozzanica potesse arrivare dove è arrivato, tra l’altro ottenendo gli stessi punti dello scorso campionato, per il quale c’erano ambizioni ben superiori. Non faccio un problema di terzo o quarto posto, sono soddisfatto di quanto la squadra ha fatto. Abbiamo valorizzato delle giovani e ho visto crescere questo gruppo”.
La stagione finisce mercoledì 24 maggio. Il Mozzanica viene sconfitto dal Brescia ed esce dalla Coppa Italia. Passate in vantaggio al pronti e via, grazie all’ex Alborghetti, le bergamasche falliscono il raddoppio e vengono punite dalla squadra di Milena Bertolini che ribalta la gara e porta a casa la qualificazione. “Ai quarti di coppa siamo arrivate al termine di una stagione difficile, nella quale le ragazze avevano speso tante energie. Una stagione non può essere valutata da una gara e pertanto resto soddisfatto di quanto la squadra ha dato nel corso dell’annata.”
Si chiudono i giochi della prima stagione dell’era Garavaglia, ma il mister guarda già avanti: “Dobbiamo cercare di migliorare sempre. Avremo bisogno di qualche innesto, se non altro per avere più soluzioni da poter mettere in campo. Ho visto la squadra crescere nel corso di quest anno, ma possiamo fare ancora meglio. Da parte mia ringrazio le ragazze che sono state bravissime e hanno sempre cercato di mettere in pratica quello che a loro chiedevo. Ringrazio tutto lo staff, i dirigenti e chi ha lavorato per il Mozzanica. Il grazie più grande va a Ilaria e alla famiglia Sarsilli che hanno fatto sì che questa squadra restasse tra le grandi del nostro campionato. Una società che è una grande famiglia a tutti gli effetti e della quale sono onorato di far parte.”
Credit Photo: Maria Gatti e Sergio Piana