“Sono entusiasta di poter continuare a far parte di questo splendido gruppo. Insieme condividiamo l’idea che fare sport significa impostare un percorso di crescita umana e agonistica della persona. Continuerò ad allenare con l’entusiamo di un bambino curando ogni dettaglio senza risparmiarmi mai, impegnandomi a mantenere sempre un clima sereno che possa trasmettere a tutte le ragazze la voglia di imparare divertendosi. Non vedo l’ora di tornare in campo e iniziare a far faticare i miei portieri!”
Siamo felici di poter confermare Andrea Firrincieli come preparatore dei portieri per la prossima stagione al Real Colombo!
Buon lavoro a #Thethin!
Credit Photo: Real Colombo Calcio Femminile – Facebook
Estate “Caliente” per il calcio-mercato femminile, che apertosi, in un uragano juventino, ha visto smuoversi ufficialmente però più giocatrici U19 che Top Player del movimento: numerose sono le voci di Sofia Cantore, Arianna Caruso e Benedetta Glionna alla Juventus, come quelle di Lisa Boattin, Aurora Galli e Manuela Giugliano sempre in bianco-nero, sicuri, o quasi, gli arrivi a Bari di Alessia Piazza e di Annamaria Serturini, ormai con trattative agli sgoccioli. Possibile Giada Greggi dalla Res Roma al Brescia.
Però, iniziamo dalle firme e le ufficialità… Il Brescia ha posto nero su bianco l’acquisto di Martina Tomaselli, centrocampista, classe 2001, del Trento, la quale, dopo aver posato la penna sul contratto, si è presentata alla piazza delle leonesse così: “Per me è un grandissimo onore poter far parte di una società di vertice come il Brescia, è un enorme salto di qualità e una grande responsabilità, per questo dovrò mettercela tutta per ripagare la fiducia del presidente e del direttore sportivo che mi hanno dato questa magnifica opportunità“.
Altro acquisto da dieci in pagella per il DS Cristian Peri la centrocampista ed esterna d’attacco Valentina Bergamaschi, classe 1997, che dopo una stagione positiva in Svizzera vuol tornare a puntare la Nazionale Italiana del CT Antonio Cabrini, al fine di giocarsi le proprie carte in azzurro.
Verona invece che centra il doppio affare Giubilato-Bardin, la seconda vero e proprio colpo di spicco, infatti Bianca Giulia Bardin, centrocampista, classe 2000, proveniente dal Vicenza, vanta già un importante curriculum internazionale, con la Nazionale Under 17, e recentemente ha ricevuto la prima convocazione con la Nazionale Under 19: “L’approdo al Verona per me rappresenta un indubbio salto di qualità dal punto di vista calcistico. Avrò la possibilità di acquisire esperienza confrontandomi con realtà nuove e superiori giocando in una squadra competitiva ai massimi livelli. Mi impegnerò al massimo per dare il mio contributo trovando sempre più motivazioni e soddisfazioni. Conosco già alcune ragazze della squadra con le quali ho giocato in maglia Azzurra: Giubilato, Meneghini, Soffia, Nichele e Forcinella. I miei pregi sono la forza fisica, la corsa, recupero palloni, cerco sempre di essere presente nell’azione e, perché no, non disdegno qualche inserimento. Devo ampliare la mia esperienza soprattutto nella tattica di squadra ed affinare la tecnica.”
La Res Roma saluta purtroppo l’esterno classe 1998 Raffaella Giuliano, il talento napoletano ha deciso di andare oltreoceano: per i prossimi quattro anni vestirà infatti la maglia della East Tennessee State University.
Un ultimo ed ulteriore saluto a marca “La Giovane Italia” a Martina Piemonte, attaccante, classe 1997… Dal Verona al Siviglia per un’avventura sulle note di “Pasito Pasito”.
Si avvicina l’esordio dell’Italia all’Europeo Femminile e abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con Mattia Martini, manager e consulente di mercato, per parlare della nuova Serie A Femminile e di cosa ci dobbiamo aspettare dalla Nazionale di Antonio Cabrini.
Buonasera Mattia e bentornato sulle pagine di MondoSportivo. Da fiorentino doc ti chiedo come hai visto l’irruzione della Juventus nel calcio femminile. Ora la Fiorentina dovrà lottare anche con la Vecchia Signora il prossimo anno e molti si stanno lamentando… “Juventus è una società ed un club dalla mentalità e dall’organizzazione programmate per vincere. Stanno dando prova di ciò anche al femminile e sicuramente hanno strutturato un progetto finalizzato a raggiungere tutti gli obbiettivi prefissati da tale pianificazione tecnica. Lo dimostra come, da voci e da presumibili deduzioni, si sta muovendo sul mercato.”
Parliamo di calciomercato: molte giocatrici di spessore sembrano in procinto di andare alla Juventus per creare una sorta di “dream team”… e la Fiorentina Women’s? Risente anche lei del caos nel campo maschile? “Non scordiamoci che, comunque sia, Fiorentina partirà con la squadra attualmente campionessa d’Italia e vincitrice della Coppa Italia, con tutta la rosa confermata, mentre Juventus suppongo e posso dedurre potrà attingere da un Brescia arrivato secondo e prendere qualche giovane di qualità. Ad oggi la Viola parte sempre da favorita, il team bianco-nero potrebbe invece approfittare dei passi falsi gigliati: detto ciò un secondo posto è un obbiettivo bianco-nero raggiungibile e concretamente realizzabile.”
Come valuti l’operato della FIGC di questi ultimi tempi? Tavecchio sta andando nella direzione che molti si auguravano? “E’ ciò che è successo negli altri paesi qualche anno fa, non bisogna stupirsi. Parlando con giocatrici di club stranieri anche loro sono felici, perché sanno che tale sviluppo dell’Italia aprirà un nuovo palcoscenico in Europa e che tale cambiamento è traumatico ma necessario.”
Soffermiamoci un attimo sugli Europei: Cabrini ha fatto le sue scelte e le Azzurre stanno per partire alla volta dell’Olanda. Ti piacciono le 23 convocate o avresti fatto scelte diverse? “Do piena fiducia a tecnico, staff e rosa tutta. Oggi, a pochi giorni dalla partenza, serenità e concentrazione devono essere le nostre prerogative.”
Dove pensi possa arrivare questa Italia? Quale sarà la nostra arma in più? Cosa dovremo temere? “L’Italia ci potrebbe stupire: la Russia è da battere, la Germania da contenere e Svezia da approcciare con equilibrio ed ordine. Oltre a ciò influirà anche l’esito della gara tra teutoniche e scandinave.”
Chi vedresti bene ad indossare la maglia azzurra dopo l’Europeo con il nuovo ciclo? “Abbiamo un parco atlete giovane e di livello, con una possibile scelta da allargare anche alle attuali U23 e U19. Comunque sia non scordiamoci che Ohrstrom potrebbe essere convocabile in Azzurro.”
Ultima domanda: chi vince la Serie A Femminile il prossimo anno e l’acquisto che farà sensazione. “Favorita, come logico che sia Fiorentina. Juventus starà sicuramente li ad aspettare il passo falso viola. L’acquisto ed il colpo ad effetto del mercato? Vediamo alla chiusura dello stesso.”
Ne avevamo parlato qualche giorno fa ed ora il Comunicato Ufficiale del S.G.S. ne dà l’ufficialità: dalla Stagione Sportiva 2017/2018 ci sarà un Campionato Under 15 Femminile.
Hip hip ur… Aspettate un attimo. Leggiamo meglio il suddetto comunicato (n° 1 del 3 luglio 2017). Modalità di gioco 9 vs 9, gare disputate in tre tempi da 20’… Tutto molto, forse troppo, simile al Torneo Under 15 organizzato in fretta e furia questa stagione (la comunicazione alle società è arrivata nella seconda metà di maggio, ndr) con conclusione a Coverciano insieme alle finali della Danone Cup.
A questo “nuovo” campionato potranno partecipare le ragazze nate nel 2003, 2004 e le 2005 che avranno già compiuto il dodicesimo anno di età. Insomma, si sta perdendo un’altra occasione per partire realmente con un progetto a tutto tondo che segua i dettami “normali” del calcio maschile.
Ci sarebbe da capire, ad esempio, perché due annate che contro i maschietti giocherebbero in modalità 11 vs 11 dovrebbero poi snaturare ciò che imparano durante tutto l’anno per disputare il LORO campionato 9 vs 9. Oppure bisognerebbe capire perché, a metà Luglio, non si abbiano dettagli sulle modalità di svolgimento di questo campionato. Insomma, sono tanti i punti interrogativi su questa nuova competizione che, dopo la riforma del Presidente Tavecchio, dovrebbe essere la prima ad annoverare le società professionistiche.
Andiamo, però, al sodo: gli spifferi che provengono dalla Federazione parlano di un Campionato Under 15 Femminile praticamente identico alla Danone Cup. Si va, dunque, verso a raggruppamenti zonali (regionali e successivamente interregionali) da disputare in un’unica data salvo ritrovarsi poi da qualche parte per disputare le finali.
Ma siamo certi che questo serva a creare qualcosa di tangibile? Vogliamo rifiutarci di pensare che le società professionistiche non abbiano la possibilità supportare a livello logistico ed economico un Campionato Under 15 Femminile che si giochi secondo i crismi del Calcio Under 15 dei pari età maschi.
Cerchiamo ora ad analizzare i motivi che potrebbero andare contro la nostra tesi.
Mancanza di squadre che potrebbero partecipare ad un eventuale campionato esteso su tutto il territorio con un girone unico? Contiamole insieme: Juventus FC, Torino FC, Genoa Cfc, AC Milan, FC Internazionale, Atalanta, Hellas Verona, Bologna FC, US Sassuolo, ACF Fiorentina, Empoli FC, AS Roma, Virtus Entella. Queste sono le prime che ci vengono in mente lasciando i punti interrogativi su Chievo Verona (prosegue la collaborazione con la Valpolicella), Livorno (giunto alle finali della scorsa Danone Cup) e altre che forse ora ci sfuggono. Direi, dunque, di aver citato squadre in abbondanza per poter formare un degno campionato nazionale.
I costi sarebbero spropositati per disputare un campionato simile?
Nessuno vuole fare i conti in tasca agli altri ma ho i miei dubbi che qualsiasi società sopracitata cadrebbe in rovina aggiungendo un piccolo budget per quello che sarebbe il primo, vero, storico campionato femminile con sole società professionistiche.
Non vogliamo, però, dimenticare le società dilettantistiche che da anni si battono per lo sviluppo di questa disciplina, dimenticata per troppo tempo. Se società come Brescia, Mozzanica, Pink Bari, Luserna, Res Roma, Roma Calcio Femminile ed altre ancora si iscrivessero i numeri crescerebbero ulteriormente consentendo di creare almeno due gironi più circoscritti per abbattere ulteriormente i costi.
Insomma, diciamocelo, nulla di così clamorosamente difficile. Forza Settore Giovanile Scolastico: una bella “errata corrige” e facciamo questo bel campionato per il bene del movimento Calcio Femminile in Italia.
Credit Photo: Pagina Facebook Danone Nations Cup Italia
L’Apulia Trani ha presentato la domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie B Nazionale. Lo annuncia il presidente, Alessio Scarcella, che aggiunge: «Previa verifica della documentazione, nei prossimi giorni saranno ufficializzate le squadre ed i gironi».
La stagione 2017/2018 sarà particolarmente interessante e competitiva. Potrebbe anche esserci un’ulteriore riduzione delle squadre del centrosud: a quanto emerge alle ultime notizie, Napoli presenta una sola squadra, la Sicilia dovrebbe confermare il Nebrodi di Capo d’Orlando, Roma forse due formazioni, oltre a Latina e Lecce. «Stando così le cose – aggiunge il presidente –, il girone potrebbe comprendere altre formazioni anche del centronord. Senza dimenticare che solo le prime quattro squadre saranno sicure di partecipare ai prossimi campionati di Serie A e B». Infatti, con la riforma del calcio femminile, che sarà attiva tra due anni, la serie B sarà a girone unico con sedici squadre.
«Con questi presupposti la nostra società – prosegue Scarcella – sta profondendo tutti gli sforzi per allestire una rosa adeguata ed uno staff tecnico e societario sempre più solido e professionale. Al direttore tecnico Francesco Mannatrizio si affiancheranno figure professionali in grado di gestire la prima squadra e l’importantissimo settore giovanile, già curato dalle atlete Irene Spallucci e Pamela Riccio. Confermata la maggior parte delle atlete dell’ultima stagione. Si aggiungeranno alla rosa altre ragazze italiane e straniere, di cui alcuni contratti sono in fase avanzata. Sicuramente le nuove calciatrici apporteranno alla squadra esperienza e qualità».
«In ultimo – conclude il presidente della Asd Apulia Trani – volevo comunicare che sono stati risolti i problemi relativi allo stadio di Trani il cui nulla osta è stato rilasciato dalla Vigor Trani, che ringrazio per la disponibilità e con cui mi auguro possa crearsi una sinergia positiva per rendere una stagione di divertimento e sano spirito sportivo alla città e a tutti i tifosi di entrambe le squadre. Con l’auspicio che, con rinnovato spirito di collaborazione, non si verifichino incomprensioni come in passato. Grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto, agli sponsor, agli amici, al Comune, e grazie a coloro che ci sosterranno in questa nuova e stimolante avventura».
Qual è la calciatrice più giovane alle fasi finali? E la più vecchia? Quale squadra ha 14 giocatrici impegnate nel torneo, più di quante ne fornisca il club campione d’Europa in carica? Vi diciamo tutto noi su UEFA Women’s Euro 2017…
CALCIATRICI PIÙ GIOVANI 1 Viktoriya Shkoda (DF, Russia) – nata il 21/12/1999
2 Davina Vanmechelen (AT, Belgio) – nata il 30/08/1999
3 Agla Maria Albertsdottir (CC Islanda) – nata il 05/08/1999
Di tutti i tempi: Oksana Yakovyshyn (Ucraina) – Olanda, 23/08/2009, 16 anni 156 giorni Marcatrice più giovane: Isabell Herlovsen (Norvegia) – Francia, 09/06/2005, 16 anni 351 giorni
CALCIATRICI PIÙ VECCHIE 1 Ingrid Hjelmseth (PT, Norvegia) – nata il 10/04/1980
2 Ifeome Dieke (DF, Scozia) – nata il 25/02/1981
3 Leanne Ross (MCC, Scozia) – nata il 08/07/1981
Di tutti i tempi: Sandrine Soubeyrand (Francia) – Danimarca, 22/07/2013, 39 anni 340 giorni Marcatrice più anziana: Patrizia Panico (Italia) – Germania, 04/09/2009, 34 anni 208 giorni
Dieke, Ross e l’inglese Casey Stoney (o il portiere Hjelmseth) potrebbero battere il record di Panico di marcatrice più vecchia ai Campionati Europei UEFA Femminili dopo il 1991.
MAGGIOR NUMERO DI GIOVANI CALCIATRICI 3 – Austria
2 – Belgio, Islanda, Norvegia, Russia
CLUBS CON PIÙ CALCIATRICI IMPEGNATE NEL TORNEO 14 – Wolfsburg (GER)
12 – Barcellona (ESP), Lione (FRA)
11 – Bayern Monaco (GER), Montpellier (FRA)
10 – Arsenal (ENG)
CAMPIONATI CON PIÙ CALCIATRICI IMPEGNATE NEL TORNEO 61 – Germania
40 – Inghilterra
36 – Svezia
35 – Francia
24 – Italia, Russia
Dopo aver analizzato le avversarie italiane, arriviamo ad osservare la nostra amatissima Nazionale guidata dal Mister Antonio Cabrini e dal suo Assistente Rosario Amendola. Inserita dal sorteggio nel “girone di ferro” si troverà di fronte avversarie del calibro della Germania (1° in ranking UEFA), Svezia (5° in ranking UEFA) e la Russia (unica Nazionale sotto l’Italia come ranking UEFA). Indubbiamente, come affermato dallo stesso Mister Antonio Cabrini sarà un girone difficile con partite importanti.
La Nazionale italiana arriva con un bagaglio di 8 gol fatti e 16 subiti nelle partite disputate nel pre-europeo dall’inizio del 2017. Statisticamente non un ottimo dato, ma arrivano forti di un pareggio con l’Inghilterra (2° in ranking UEFA) ed un 6-2 con la Repubblica Ceca. Nelle due precedenti edizioni l’Italia ha raggiunto i quarti di finale; nelle edizioni del 1993 e 1997 ha ottenuto il 2°posto, sconfitta rispettivamente da Norvegia e Germania in finale; mentre nelle edizioni intermedie si è fermata al girone eliminatorio.
Nonostante i tanti gol subiti che appaiono nelle statistiche e nei risultati delle gare, la Nazionale italiana si affida molto al proprio reparto difensivo grazie ad un sistema organizzato e funzionale. Spesso si ritrovano troppo basse con le linee schiacciate dalla pressione offensiva avversaria e pertanto faticano a trovare sviluppi offensivi.
Infatti non propongono molte costruzioni offensive organizzate e manovrate, ma in fase offensiva si affidano quasi esclusivamente alle transizioni al momento del recupero palla, cercando di sfruttare la velocità sulle fasce. Questo si evince anche dal seguente grafico nel quale si può vedere che la realizzazione gol della Nazionale avviene quasi esclusivamente in transizione offensiva. Mentre si osserva che i gol subiti in transizione difensiva sono bassi, sintomo dell’organizzazione e del controllo difensivo attuato dalla nostra Nazionale (dati InStat).
In fase realizzativa l’Italia predilige un attacco nella fase finale portato dal centro, derivato dagli sviluppi sulle fasce che portano ai cross e traversoni per le attaccanti centrali in mezzo all’area, le quali arrivano alla conclusione prevalentemente dalla distanza del dischetto.
In fase difensiva vengono subiti gol prevalentemente dalla zona centrale, con un maggior numero di azioni pericolose avversarie provenienti sul lato sinistro della difesa.
ANALIZZIAMO NEL DETTAGLIO LE FASI DI GIOCO DELLA NAZIONALE ITALIANA:
DIFESA Il modulo di gioco di base della squadra italiana è impostato su un 4-4-2, ma è molto versatile nelle varie fasi di gioco. In fase difensiva si assiste ad una prima linea di pressione formata dalle due attaccanti, con le esterne di centrocampo (usualmente Guagni e Bonansea) che si alzano per portare pressione quando la costruzione avversaria si sposta verso le fasce. Si abbassano invece quando la palla è centrale, formando una linea con le centrocampiste centrali, la quale va a pressare quando l’azione avversaria avanza. In questo modo chiudono le soluzioni verticali e lasciano soltanto pochi sbocchi orizzontali che diventano più facili da controllare e intercettare. Alle loro spalle la linea difensiva a 4, guidata dalla Capitana Gama, copre a zona l’area di rigore e marca stretto a uomo le giocatrici avversarie più avanzate verso l’area di rigore. Con l’azione sviluppata sulla fascia vediamo che il terzino esce a pressare il portatore mentre sul lato opposto si abbassa l’esterna di centrocampo andando così a formare una linea a 5. In questo modo riescono a marcare ogni attaccante avversario (anche in caso di attacco a 3) e disporre comunque di una copertura al terzino che esce in pressing. In situazioni con una forte spinta offensiva avversaria, assistiamo ad uno schiacciamento delle linee di difesa e centrocampo con quest’ultimo che si abbassa molto fino a formare un blocco unico di 8 giocatrici. Così facendo limitano le soluzioni offensive, si chiudono verso il centro e lasciano come soluzioni facili lo scarico sulle fasce, le quali sono sorvegliate comunque delle esterne e dai terzini che sono pronte ad intercettare e pressare. Con questo schieramento si predispongono a ripartenze veloci con catene centrali o passaggi lunghi verso le fasce in profondità.
ATTACCO La Nazionale italiana si affida molto di più alle transizioni offensive piuttosto che ad una costruzione organizzata e manovrata. Trasformando il proprio modulo di gioco in un 4-2-4, facendo avanzare molto le esterne di centrocampo, preferisce affidarsi a passaggi lunghi del proprio portiere o della linea difensiva volti a trovare le esterne di centrocampo o le attaccanti che si allargano. In questo modo superano la linea di centrocampo avversaria che pressa la costruzione, dato che le centrocampiste centrali sono rimaste in inferiorità numerica, visto l’avanzamento delle esterne. Quando i passaggi lunghi hanno buon esito si assiste ad uno sviluppo rapido dell’azione in verticale, preferendo le fasce esterne per arrivare al cross o al traversone in area per le attaccanti. Nel caso in cui riescano ad impostare un’azione di costruzione manovrata, spesso dai piedi della Capitana Gama, viene comunque ricercato lo sviluppo sulla fascia utilizzando le centrocampiste che si allargano ed effettuano passaggi in profondità per le esterne avanzate, oppure avanzano loro stesse palla al piede nella ricerca del cross in area. Difficilmente raggiungono il limite dell’area centralmente nella zona di rifinitura, ma sono quasi sempre le due esterne a portare i pericoli in area con cross verso le attaccanti che si spingono verso la porta avversaria.
Un’ottima arma offensiva in possesso della Nazionale italiana è il calcio d’angolo, sul quale dispone di buone giocatrici (sia attaccanti ma anche difensori) sia per il gioco aereo che per il gioco d’area, capaci di smarcarsi per la conclusione di testa o di piede.
TRANSIZIONI
Quando la transizioni difensiva si avvia nella zona offensiva, l’Italia tenta il recupero immediato portando raddoppi e pressing in zona sul portatore. Favoriscono così l’arretramento della linea difensiva che si va a riposizionare nelle proprie zone, specialmente sull’esterno dove l’Italia avanza molto. Nel caso che la transizione difensiva inizi già nella metà campo italiana, la linea di centrocampo si abbassa velocemente cercando il recupero e la chiusura degli spazi, mentre la difesa si posiziona correttamente e stringe le marcature sulle attaccanti, abbassando anche talvolta le esterne per portare la linea difensiva a 5.
La transizione offensiva è la fase più prolifica di gol e maggiormente utilizzata tra le fasi offensive. La Nazionale italiana sfrutta in questa fase la buona tecnica delle centrocampisti di recupero e impostazione, utilizzando la velocità e i dribbling delle esterne di centrocampo. Allargano quindi rapidamente il gioco sulle fasce, dove le esterne avanzate italiane cercano la linea di fondo per il cross o più frequentemente lo effettuano direttamente dalla trequarti, cercando le attaccanti centrali che si smarcano con passanti sulle dirette marcatrici e cercano la profondità in area.
CONCLUSIONI Compito della Nazionale italiana sarà quello di affrontare ogni gara non dando niente per scontato. Consapevole del fatto che avrà di fronte formazioni importanti, ma forti della propria fase difensiva pronta a bloccare le avversarie e alle transizioni offensive capaci di sorprendere e concludere a gol in velocità. La prima sfida con la Russia sarà fondamentale per iniziare bene il girone e arrivare alle seguenti sfide con Germania e Svezia forti di un buon risultato. Non dovranno farsi ingabbiare dalla capacità di costruzione offensiva della Germania andando a limitare le giocatrici di maggiore importanza nello sviluppo come Maroszan e Dabritz, bloccare le azioni rapide sulle fasce delle giocatrici svedesi. Principalmente dovranno condurre il gioco contro la Russia riuscendo ad ottenere libertà di gioco a centrocampo per poter sviluppare le proprie azioni offensive, spingendo indietro così l’avversaria e limitandone la pericolosità.
Appuntamento con la prima partita del girone lunedì 17 luglio a Rotterdam per la prima partita dell’Italia e a seguire venerdì 21 luglio a Tilburg contro la Germania per finire il girone martedì 25 luglio a Doetinchem contro la Svezia. Obiettivo dell’Italia sarà il passaggio del turno, superando così una delle Nazionali più forti d’Europa.
Forza Azzurre, il momento per dimostrare all’Europa il vostro valore è arrivato!
Oggi inizia la dodicesima edizione della UEFA Women’s EURO 2017 che si svolgerà in Olanda dal 16 luglio al 6 agosto. 3 settimane molto interessanti quella sui campi da gioco dei Paesi Bassi nelle quali l’Italia di Antonio Cabrini andrà a caccia dell’impresa, inserita in un girone di ferro con Germania, Svezia e Russia. Germania e la Francia sono le favorite del torneo continentale.
Qui di seguito il programma UFFICIALE delle prime giornate e i CANALI TELEVISIVI dove poter seguire le partite in diretta TV:
Si racconta così Aurora Calanna, capitano della neopromossa in Serie B, Catania Femminile:
Come ti sei avvicinata al calcio femminile? Mi sono avvicinata al calcio per passione innata. Giocavo nel cortile dove abitavo in mezzo a tutti i maschi e ragazzi più grandi di me e mentre tutti mi dicevano di cambiare sport io continuavo a giocare. Ho iniziato il mio percorso calcistico presso la scuola calcio Camaleonte e con la quale squadra ho fatto anche i campionati giovanili fino all´esordio in serie A2.
Cosa dice la gente quando scopre che giochi a calcio? La reazione della gente quando scopre che gioco al calcio è tra il curioso e l’incredulo. Solitamente iniziano col farmi una serie di domande, poi mi sfidano sempre ad una gara di palleggi o ad una partita, infine, quando vedono che ANCHE LE FEMMINE POSSONO GIOCARE A CALCIO mi fanno i complimenti
Per quale motivo secondo te il calcio femminile non riesce a sfondare? Credo che il baratro in cui è sepolto il calcio femminile è legato ad una serie di fattori che passano tra quello culturale fino a quello amministrativo. Le squadre maschili in Italia non sovvenzionano in alcun modo il calcio femminile e i genitori sono ancora troppo spesso radicati al fatto che il calcio sia uno sport per maschi.
Qual è stata la soddisfazione calcistica più bella che hai vissuto? Ho avuto la fortuna/ onore di “prendermi” un bel po´ di soddisfazioni grazie alla mia squadra di club con la quale ho vinto 2 campionati,e 2 coppa Sicilia e una finale play-out da brivido, ho avuto il piacere delle convocazioni alla rappresentativa Siciliana ma niente può essere abbastanza emozionante come la fortuna di avere a che fare con uno stage della nazionale.
Cosa ti aspetti dalla stagione 2017/2018? Da questa stagione, come dalle altre, mi aspetto sempre grandi soddisfazioni.. non so cosa accadrà ma ciò che conta è dare SEMPRE il meglio.
La dirigenza biancoceleste piazza l’ennesimo colpo di mercato: Gaëlle Thalmann, portiere della nazionale elvetica ed ex estrema difendente di Torres, Fiorentina e Verona, difenderà i pali del Mozzanica per la prossima stagione. La squadra biancoceleste si assicura così le prestazioni di una delle migliori interpreti del ruolo del nostro campionato che, dal ritiro olandese dove si sta preparando con le sue compagne di nazionale agli europei, non nasconde l’entusiasmo per questa nuova avventura:
“Sono contenta di arrivare al Mozzanica. Avevo bisogno di trovare tranquillità, ma allo stesso tempo ho voglia di tornare a vincere. Qui c’è un gruppo maturo, composto da ragazze che giocano insieme da tanti anni e alcune giovani molto brave.”
Gaëlle Thalmann è reduce dall’ultima stagione disputata con la maglia delle scaligere. Campione di Germania con il Turbine Postdam nel 2009 e d’Italia con la Torres nel 2013, può vantare oltre cinquanta presenze tra i pali della nazionale elvetica con la quale ha conquistato la vittoria della Ciprus Cup 2017. A Mozzanica ritroverà Daniela Stracchi e Giorgia Motta, sue ex compagne ai tempi della Torres. Nonostante un palmares personale di tutto rispetto, la nuova n. 1 biancoceleste non è affatto sazia e gioca a carte scoperte:
“L’obbiettivo primario del Mozzanica sarà fare meglio dello scorso anno. Non sarà facile perché al via troveremo tante squadre ben attrezzate, ma questo renderà il campionato ancora più interessante e noi saremo lì per giocarci lo scudetto con le altre pretendenti.”