L‘Amicizia Lagaccio ha radunato lo scorso venerdi le calciatrici della Prima Squadra e, al termine di un frugale ma gradito banchetto, ha di fatto iniziato il percorso per la nuova stagione. Nel corso della prossima settimana la Redazione del Sito provvederà a fare il punto sulle facce inedite che parteciperanno alla nuova avventura lagaccina. La società ha voluto donare uno splendido Trofeo alla tesserata Caterina Bargi, vincitrice del titolo di capocannoniere assoluto dello scorso campionato, con 22 sigilli all’attivo. Il Bomber ha ringraziato sottolineando quanto questa conquista sia anche molto merito di tutte le proprie compagne di squadra. Brava!
Il segretario Marco Bianchi ha poi provveduto nel proseguire la burocratica campagna tesseramenti per le ragazze confermate della passata stagione, quelle libere da vincolo: in serata hanno apposto la firma sul nuovo cartellino Raffy Ghidetti, Micky Pesce, Melissa Toomey, Jessica Nasso e Marica Licco.
La Redazione ha poi approfittato della disponibilità del Dirigente Storico, il “Pres” Domenico Borsei, per rivolgergli alcune domande sul momento del Club Verdeblù..
“Innanzi tutto – ha esordito Borsei – voglio ringraziare queste stupende ragazze che hanno saputo conquistare una magnifica terza posizione nello scorso torneo, cosa per nulla facile. Inoltre, voglio nuovamente congratularmi con la punta Caterina Bargi, per il titolo di capocannoniere del girone: ricordo che nessuna sua collega ligure in passato è mai riuscita a tanto, e questo è certamente un motivo in più per essere tutti fieri ed orgogliosi nel condividere con lei questa magnifica soddisfazione.”
Pres, siamo nel pieno del mercato: togliamoci subito il dente: che farà il bomber l’anno prossimo?
“Caterina ha ricevuto, tra le varie offerte, una proposta interessante da parte di un Club di A. Normale che pensi se accettare questa nuova esperienza, oppure no; in qualunque modo finisca, direi che per noi del Lagaccio sarà un successo: se rimarrà a guidare il nostro attacco non potremmo che essere felici, ma se andrà a calcare i campi della massima categoria di certo non potremmo che essere, d’altro canto, intimamente orgogliosi. E’ una sua scelta; attendiamo di vedere cosa deciderà…
Per quel che concerne il resto del mercato, ho piena fiducia in coloro che se ne stanno alacremente occupando. Stiamo lavorando a fari spenti, non ci piace dare false illusioni alle persone; questo magari crea problemi a qualcuno, soprattutto a coloro che attendono di vedere come si rinforza il Team, per poi firmare o meno. Non è una novità, va così da sempre… Posso dire però una cosa? E´ una situazione che a me non piace… “
Avete lavorato tanto per creare i presupposti per ottenere una nuova Società forte, con una Dirigenza più ampia, ed una rosa di atlete molto competitiva… addirittura elidendo la storia, il nome ed i colori sociali… poi però l’Unione non si è fatta…
“Se l’Unione con il Ligorna fosse andata in porto, sarebbe stata decisamente tutta un´altra musica, sia dal lato economico, sia da quello tecnico. Bisogna però rispettare le decisioni altrui e far buon viso a cattiva sorte; del resto, come amo dire anche ai miei compagni d´avventura, bisogna ogni tanto fermarsi a riflettere, e chiedersi: “ma di cosa stiamo parlando?”. Poi si riparte, anche nei momenti più difficoltosi, anche preparando in fretta e furia piani alternativi, che spesso non sono il classico “Piano B”, magari arrivi a varare quello D… C´è molto lavoro dietro alla gestione di un Club dilettantistico, specialmente femminile. Non tutti, e tutte, ci pensano; le critiche? I giudizi? Ci sono sempre stati e sempre ci saranno. La riconoscenza? Non c´è mai stata, e mai ci sarà, se non in rarissimi casi…”
E’ vero che siamo un po’ partiti in ritardo?
“Mah, penso che siamo partiti appena possibile, visto tutto ciò che è accaduto nel frattempo… Fino a prova contraria ritengo che le priorità ancora questo Gruppo Dirigente le sa scegliere, tipo iscriversi nei modi e tempi giusti ai campionati… Il mercato, così come viene definito, è in piena evoluzione, e la fretta è spesso una cattiva consigliera. Non abbiamo Soci ai quali dobbiamo rispondere ad un consiglio di amministrazione. Vuoi dire che ancora non abbiamo fatto un buon lavoro a livello di comunicazione attraverso sito e social? Puoi anche avere ragione… lo faremo a partire dalla prossima settimana, dove provvederemo a fare conoscere da vicino i nuovi appartenenti allo Staff Tecnico, ed anche le nuove atlete che vorranno onorarci di venire a giocare per noi…”
Ma dove è che vorrà arrivare il Lagaccio di quest’anno?
“Proveremo a fare il possibile per allestire un Team competitivo, che abbia nelle corde la possibilità di lottare per i primi tre posti, quelli che contano in vista della riforma dei campionati. Non sarà certo una cosa semplice formare una squadra che possa competere per questo obiettivo, ma ci proveremo con grande impegno, anche se per farlo dovremo dirottare risorse economiche che pensavamo potessero essere utilizzate per migliorarci strutturalmente.”
In questo momento, apparentemente innovativo e dinamico… tu come ti poni sul tema del cosiddetto rinnovamento del calcio femminile italico?
“Beh, non vorrei essere noioso e ripetitivo… ma stiamo, sempre, parlando di calcio femminile, e purtroppo l’Italia si trova ancora anni luce dalle altre realtà Europee; sono scettico per le decisioni prese dal Dipartimento Federale sui professionisti, obbligati a creare un settore giovanile del calcio femminile…
Perché dico questo? Perché per i professionisti è più semplice appoggiarsi su realtà dilettantistiche esistenti, in quanto non hanno nè tempo, nè voglia, né sono probabilmente felici di investire euro nel settore, per giungere a creare convintamente una loro sezione femminile; tutto ciò va a creare la grave concausa di depauperare quel tessuto territoriale esistente, formato nel tempo col lavoro di tanti bravi dirigenti. In questo senso ritengo che qui al Lagaccio stiamo vivendo una situazione di privilegio, grazie al fondamentale e fantastico lavoro svolto dai nostri Bruno e Marco Bianchi, che ogni anno dedicano tanto tempo e passione presso le scuole rionali, svolgendo un lavoro encomiabile che puntualmente porta i suoi frutti. Ed anche grazie alla fattiva e meravigliosa collaborazione con la Virtus Entella, società sì professionista, ma che manifesta uno straordinario interesse e rispetto per il mondo giovanile e dilettantistico, anche femminile.”
Senza offesa: vista la tua grande esperienza nel settore… vuoi dare qualche consiglio alle ragazze amanti del pallone?
“Nessuna offesa: gli anni sono quelli che sono, e su questo non si può tanto discutere… penso che le ragazze dovrebbero prendere conoscenza delle norme federali, per non incappare nei soliti furbastri, ma soprattutto prendere più coscienza della realtà, non andando dietro a promesse che poi si rivelano fatue.
Quello che non mi stancherò mai di suggerire loro, e proprio per le mie esperienze ormai ultaventennali nel movimento, è che se questo calcio ti offrirà il modo di poter, come si dice, ´dare da vivere´, allora varrà la pena fare sacrifici, magari anche lontano da casa, ovviamente mai trascurando lo studio, od il lavoro, vivendo così una bella esperienza e garantendoti magari ricordi importanti ed indimenticabili; se non fosse così, meglio non lasciare la vecchia squadra, pardon, strada, per la nuova, scegliendo forse in maniera più semplice ed affettiva, ma non per questo meno seria ed applicata, arrivando anche lì ad importanti traguardi e ad impagabili soddisfazioni, od a conquiste straordinarie di alto livello. Così come ci ha insegnato, tanto per arrivare là da dove siamo partiti, Caterina Bargi nel corso della passata stagione.”
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