Una squadra nel 2015-’16 all’esordio, tre nello scorso campionato, quattro nella stagione che sta per cominciare: l’Atalanta Bergamasca Calcio, versione femminile, cresce a vista d’occhio anno dopo anno. Sotto la direzione di Stefano Cambiaghi, coordinatore del Femminile, ai nastri di partenza dei vari campionati si presentano le Giovanissime 2003, le Esordienti 2004, le Esordienti 2005 e le Pulcine 2006. Tutte formazioni agguerrite che, negli auspici dei dirigenti nerazzurri, sapranno dire la loro contro qualunque avversario.
Le Giovanissime a undici, squadra ammiraglia, sono reduci dall’ottimo campionato Esordienti della stagione scorsa, pertanto sono chiamate a confermarsi contro le coetanee e su un ambito più ampio, il regionale. I numerosi successi e le poche sconfitte (con l’Inter) dei tornei estivi sono un buon viatico. Le due formazioni Esordienti giocheranno a nove, le Pulcine a sette, tutte e tre nei campionati bergamaschi. Per la verità le 2004 si potranno cimentare, ma solo nel girone di ritorno, in sfide a undici. Due i tecnici confermati: Diego Fasolini alle Pulcine e Michele Ghisu alle Esordienti anche se con un cambio d’annata, dalle 2004 alle 2005. Le new entries sono Stefano Oriunto alle Giovanissime 2003, guidate fino allo scorso campionato da Cambiaghi, e Paolo Pellegrini alle Esordienti 2004. I due nuovi ingressi provengono dal calcio maschile.
E proprio il settore giovanile maschile, dove – si sa – la società di Antonio Percassi è una riconosciuta eccellenza non solo a livello nazionale, viene preso come punto di riferimento. Per i vertici atalantini l’identità, sul campo di calcio, è la stessa. Lo spiegava bene, responsabile dell’attività di base dell’Atalanta dalle pagine de “Il Nuovo Calcio”: “Che siano maschi o femmine ciò che conta è essere in grado di comprendere il gioco”, ovvero imparare la tecnica e leggere le situazioni che si vengono a creare sul terreno di gioco.” Come questa mission si traduca nel concreto lo spiega Cambiaghi: “Anzitutto dobbiamo far crescere le ragazze sotto l’aspetto tecnico perché poi i risultati sono la conseguenza del bel gioco”. Giocare bene è in sostanza il biglietto da visita atalantino. “Ed è – aggiunge – anche un modo, per noi Atalanta, di informare, di far conoscere sempre più il calcio femminile”. Parole che evidenziano come l’Atalanta creda nel calcio femminile e come proceda spedita ma col suo passo, partendo proprio dal settore giovanile, suo tradizionale punto di forza. Altre società professionistiche, come la Juventus di Andrea Agnelli ma anche la Fiorentina l’anno scorso, sono invece partite dall’alto acquisendo il titolo sportivo di squadre già presenti nella serie A femminile.
Le quattro formazioni, dicevamo, sono di livello:
GIOVANISSIME 2003 (mister Oriunto, vice Valentina Sonzogni, dirigente Ombretta Murtas)
La squadra è stata rafforzata dai rientri dal Mozzanica di Simona Demaio e Susanna Ciocca nonché dagli innesti di Francesca Pellegrini e Cindy Licini. “La rosa – sottolinea Cambiaghi – è assolutamente competitiva. Ci sentiamo forti e ci aspettiamo di giocare per la vittoria finale”. La diretta concorrente verosimilmente, almeno per quanto visto nei tornei estivi, sarà l’Inter.
ESORDIENTI 2004 (mister Pellegrini, vice Luca Mascherone, dirigente Matteo Peri)
Le Esordienti 2004 sono una squadra già rodata dal campionato dello scorso anno. Nel recente torneo di Melzo la formazione si è piazzata al secondo posto dietro la Juventus ma davanti all’Inter.
ESORDIENTI 2005 (mister Ghisu, vice Giuseppe Zonca, dirigente Luca Radaelli)
Rappresenta, almeno sulla carta, l’incognita in quanto le ragazze affidate a Ghisu, sono una squadra totalmente nuova. Il successo in finale nel recente torneo di Meda però fa ben sperare i dirigenti nerazzurri.
PULCINE 2006 (mister Fasolini, vice Piero Prada, dirigente Corinne Limonta)
Non di meno le Pulcine, considerate un po’ il fiore all’occhiello. Già lo scorso campionato le piccole di casa Atalanta avevano messo in mostra un gran bel calcio e pure quest’anno hanno cominciato a spron battuto con un secondo posto al torneo di Melzo dietro le bianconeri torinesi.
Per tutte e quattro le formazioni il preparatore dei portieri è Saverio Medolago.
Tra poco si alza il sipario sui rispettivi campionati. “La Federazione – dice Cambiaghi – ci chiede di far crescere il numero delle ragazze che giocano a calcio. Ebbene, noi Atalanta le ragazze le andiamo a cercare nelle formazioni maschili dei campetti di provincia, poi li facciamo crescere”. Non a caso su 67 tesserate sono quattro provengono da società di calcio femminile e, pare, su iniziativa delle interessate non dell’Atalanta. Altre 30 giocano in una società amica, la Fulgor Canonica. “Meglio fare scouting – conclude con un appello il coordinatore delle squadre femminili nerazzurre – piuttosto che contendersi le ragazze già in parte formate dalle società storiche del calcio femminile”. Già, perché in tal caso il gioco sarebbe a somma zero.
Credit Photo: Comunicato Stampa (Atalanta Calcio Femminile)