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Giulia Mandelli, Doverese: “Sono felice di essere qui. Obiettivo? Vincere un giorno il campionato con questa maglia”

La Doverese sta disputando una bella stagione, dato che occupa il quarto posto del girone lombardo di Eccellenza, conquistato con la vittoria ottenuta contro il Gavirate nella ventiquattresima giornata. Le giallonere di Simone Maraschi possono avere, nel loro gruppo, una padina importante che è giunta quest’anno: stiamo parlando dell’attaccante classe ’99 Giulia Mandelli, ex Mozzanica e Orobica, e autrice di tredici gol in venti partite. La nostra Redazione ha raggiunto Giulia, che col Gavirate ha messo a referto una marcatura, per risponderci a delle domande.

Giulia cosa suscita in te toccare un pallone da calcio?
«Toccare un pallone in un campo da calcio mi permette di isolarmi da tutto e essere me stessa».

Come hai scoperto di avere la capacità di fare gol?
«Sono sempre stata un’attaccante sin da piccola, quindi sono sempre stata abituata a fare gol. Certo, negli ultimi anni sono stata spostata in altri ruoli, e non riuscivo ad avere la capacità di segnare, ora che sono alla Doverese sto ritrovando la continuità».

Tra le reti che hai segnato c’è una che ti ha lasciato emozioni?
«Era la finale regionale tra Mozzanica e Inter, sono subentrata e ho segnato il gol del 3-1, rete che rappresentato per me una rivincita personale, visto che a quel tempo non giocavo tanto».

Il tuo percorso calcistico è legato indissolubilmente al Mozzanica: cosa è stato per te vestire quella maglia?
«Il Mozzanica è stata la prima squadra femminile, ma soprattutto mi ha lanciato nel calcio che conta, partendo dalle giovanili fino all’esordio in Serie A. Sono molto legata a questa squadra».

Sei approdata poi all’Orobica, ma le due stagioni purtroppo non sono state fortunate…
«È stato un periodo difficile, sia per me che per la squadra. A Orobica avevo perso fiducia e voglia di giocare, cosa che ho ritrovato a Dovera».

Da qualche mese sei alla Doverese: cosa ti ha spinto ad andare lì?
«Non venivo da un buon periodo, e quando ho parlato con la Doverese avevo delle sensazioni positive. Poi, conoscendo metà delle giocatrici presenti nella rosa, ho accettato l’offerta. A posteriori posso dire di essere felice di essere qui».

In questa prima parte di Eccellenza Lombardia la Doverese è al quarto posto: contenta del piazzamento?
«Sono soddisfatta ma non pienamente, perché qualche punticino l’abbiamo perso per strada. Nonostante siamo una squadra giovane, penso che abbiamo delle grandi capacità e in certe situazioni dovevamo affrontarle meglio, però penso che questo possa servirci di esperienza e fare bene nei prossimi anni».

Tu hai messo a segno, in venti gare, tredici gol. Soddisfatta del tuo score?
«Non sono contenta, perché vorrei fare di più».

Tra l’altro, ha realizzato uno dei due gol fatti al Gavirate. Come commenti questo successo?
«Era una partita importante, perché vincere ha permesso di rilanciarci un po’, e siamo entrate con la testa giusta. Abbiamo creato tanto e abbiamo segnato due soli gol, ma sono comunque contenta della prestazione della squadra».

La Doverese, dopo il turno di riposo, ospiterà la Football Leon, e qui si deciderà il vostro piazzamento…
«Ora come ora noi siamo sopra un punto del Leon, che ha anche una partita in meno. Sarà una battaglia e cercheremo di vincerla per prendersi il quarto posto, che sarebbe uno storico piazzamento per la Doverese».

Secondo te chi vincerà l’Eccellenza Lombardia?
«Il Lumezzane perché ha qualcosa in più dal punto di vista dell’esperienza».

Come sta il calcio femminile lombardo?
«Il calcio femminile lombardo sta crescendo molto e sta salendo di livello. Spero possa andare avanti così».

Cosa c’è nella tua vita fuori dal campo?
«Studio con l’ambizione di diventare una nutrizionista, e questo occupa tanto tempo della mia giornata».

Quali sono gli obiettivi che vorresti raggiungere in futuro?
«In futuro spero di riuscire di vincere il campionato con la Doverese, e chiudere la stagione realizzando venti reti».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Doverese Calcio Femminile e Giulia Mandelli per la disponibilità.

Photo Credit: Giulia Mandelli

Stefano Braghin, Head of Juventus Women: “Alle ragazze dico che sono fortissime e che questa è la strada giusta”

Stefano Braghin è intervenuto ai microfoni di DAZN dopo l’eliminazione della sua Juventus Women dalla Champions League per mano del Lione. Di seguito le sue parole.

JUVE-LIONE
«Sicuramente dispiace per il modo in cui è maturato il risultato. Non abbiamo niente da recriminare, ha vinto la squadra più forte e sulle due partite lo dobbiamo riconoscere. Il modo in cui sono avvenute le due sconfitte rende grande onore alla nostra squadra, il rammarico è perché le ragazze hanno dato più di quello che avevano e meritavano probabilmente un altro premio, anche se avrei preferito una gestione diversa di alcuni episodi in cui siamo stati sfortunati. Io sono orgoglioso: l’altra volta andavo via con dispiacere, oggi ho visto la squadra più forte del mondo perdere tempo contro una squadra che fino a cinque anni fa non c’era».

JUVE
«Alle ragazze dico che sono fortissime e che questa è la strada giusta. Tra qualche anno quando ripenseremo a questa cavalcata saremo orgogliose. Ciò che quest’anno è stata un’eccezione deve diventare presto la regola».

91.553: al Camp Nou record di spettatori in una partita di calcio femminile!

Al Camp Nou mercoledì 30 marzo si è battuto ogni record. 91.553 spettatori hanno significato il record mondiale di tifosi per una partita di calcio femminile. Si tratta di una giornata storica, mercoledì 30 marzo 2022, un giorno infrasettimanale, alle ore 18.45, Barcellona e Real Madrid hanno dato vita ad uno spettacolo incredibile.
Si è superato il record precedente di 90.195 al Rose Bowl di Pasadena, in California, nella finale del Mondiale 1999 tra Stati Uniti e Cina, vinta dalle padrone di casa.
Si è aperta una nuova era nel calcio femminile spagnolo in cui le partite di calcio femminile vengono giocate nei migliori stadi di tutto il mondo. Delle squadre della Primera Iberdrola solo Villarreal e Real Madrid non hanno aperto i loro migliori stadi alle loro squadre femminili. Le blancas giocano all’Alfredo Di Stefano di Madrid, il cui record è 3.318 spettatori per l’andata della partita di Champions tra il Barça e il Real Madrid.
Anche Alexia Putellas, nel momento del suo goal ha omaggiato il pubblico con un inchino. Stessa cosa per Aitana Bonmatì, il cui goal ha deciso la partita, e anche le giocatrici del Real Madrid erano estasiate davanti a questo pubblico.

Record di pubblico in una partita di club di calcio femminile:
1) Camp Nou (Spagna): Barcellona – Real Madrid 5-2                                91.553 (2022)
2) Wanda Metropolitano (Spagna): Atlético Madrid – Barcellona 0-2            60.739 (2019)
3) BBVA Bancomer (Messico): Tigres – Monterrey 1-2                                51.211 (2018)
4) Olimpiastadio (Germania): Olympique Lyonnais – Eintracht Frankfurt 2-0 50.212 (2012)
5) San Mamés (Spagna): Athletic Bilbao – Atlético Madrid 0-2                     48.121 (2019)
6) Wembley (Inghilterra): Arsenal – Chelsea                                              45.423 (2018)
7) Wembley (Inghilterra): Manchester City – West Ham                              43.264 (2019)
8) Stadio Universitario di Monterrey (Messico): Tigres – Monterrey 1-1        41.615 (2019)
9) Nuevo León (Messico): Tigres – América 1-1                                         41.421 (2018)
10) Wembley (Inghilterra): Arsenal – Chelsea 0-3                                     40.942 (2021)

Record mondiale di pubblico ad una partita di calcio femminile:
1) Camp Nou (Spagna): Barcellona: Real Madrid 5-2                                 91.553 (2022)
2) Rose Bowl (USA): Stati Uniti – Cina 0-0                                                90.185 (1999)
3) Rose Bowl (USA): Norvegia – Brasile 0-0                                              90.185 (1999)
4) Wembley (Inghilterra): Stati Uniti – Giappone 2-1                                 80.203 (2012)
5) Giants Stadium (USA): Stati Uniti – Danimarca 3-0                               78.972 (1999)
6) Giants Stadium (USA): Brasile – Messico 7-1                                        78.972 (1999)
7) Wembley (Inghilterra): Inghilterra – Germania 1-2                                77.768 (2019)
8) Sanford Stadium (USA) Brasile – Norvegia 0-2                                      76.489 (1996)
9) Sanford Stadium (USA): Cina – Stati Uniti 1-2                                      76.489 (1996)
10) Stadio Olimpico di Berlino (Germania): Germania – Canada 2-1            73.680 (2011)

Il Camp Nou ha quindi davvero raggiunto un obiettivo storico: superare le grandi partite delle fasi finali dei Mondiali di calcio. Lo stadio catalano aveva accolto anche il derby Barcellona-Espanyol nel 2021, nei 50 anni della prima sfida al Camp Nou del 25 dicembre 1970. Ma l’anno scorso si dovette giocare a porte chiuse per la pandemia mentre mercoledì 30 marzo 2022 si è celebrato il calcio femminile e la sua grande crescita.

Credit Photo: Barcellona femminile, Twitter

Preview 21a giornata Serie B: Brescia dovrà stare attento alla Pro Sesto, Como andrà sul campo della Pink Bari. Roma-Palermo vale molto per la salvezza

Sono partite le prime rese dei conti in Serie B, con le squadre che entreranno in campo per la ventunesima giornata di campionato.

Il Brescia deve restare concentrato e cercare di rimanere alla vetta della cadetteria, con le biancoblù che andranno in casa della Pro Sesto deciso a fare punti sulla salvezza. Le bresciane non dovranno sottovalutare le sestesi perché solo così possono diventare una squadra che ora ha come obiettivo puntare alla Serie A.
Il Como, primo inseguitore del Brescia, giocherà sul campo della Pink Bari ringalluzzito dal successo ottenuto domenica scorsa contro la Roma Calcio Femminile: le lariane hanno bisogno di vincere per restare agganciato alla Leonessa, ma anche le baresi non scherzano, perché un’eventuale vittoria terrebbe ancora accesa la luce della Serie A.

Il Cortefranca giocherà nella tana del Cesena che ormai non ha più quasi nulla da chiedere al suo campionato, se non quello di concludere il campionato nel migliore dei modi. Le cortefrancheso, terze in classifica, potrebbero mettere un ulteriore mattone sulla salvezza, ma si sa, l’appetito vien mangiando, perciò perché non provare a sognare, nel miglior modo possibile, l’obiettivo promozione?

Il Chievo Verona è chiamato a ripetere il buon pareggio ottenuto contro il San Marino, affrontando un Ravenna che è tornato nelle zone più calde della bassa classifica della cadetteria. Le ravennati, al cospetto delle clivensi, hanno bisogno di una buona prestazione, e magari strappare alle gialloblù quel punticino che tranquillizzerebbe l’ambiente giallorosso. In casa veronese le ragazze di Venturi vorrebbero migliorare la classifica che, messa così, è già buona, quindi tre punti varrebbero oro per il Chievo.

Passiamo a CittadellaSan Marino Academy, una gara in cui le favorite sembrano le sanmarinesi, ma attenzione alle padovane che si sono rialzate dopo tanto tempo, grazie al 2-0 sul Palermo. Per cui un altro pareggio per le titane servirebbe a poco, cosa che le granata di Colantuono possono puntare.

Avremo poi due scontri molto importati per la permanenza in cadetteria.
Roma Calcio FemminilePalermo è un vero e proprio spareggio, perché tutte e due sono chiamate a salire sull’ultimo treno per giocarsi la salvezza in Serie B. Il distacco tra le giallorosse, fanalino di coda, e le palermitane è solo di un punto. Spartirsi un punto non avrebbe senso, per cui le due formazioni daranno tutto per togliere all’avversaria la gioia dei tre punti.
Terminiamo con TavagnaccoTorres, un match che, nel giro di poche settimane, è diventato uno scontro diretto per restare in B. Nessuno si sarebbe immaginato di vedere le friulane in fondo alla classifica, dove nelle ultime otto partite hanno fatto solo sette punti, una media da retrocessione, e quindi non in linea con le aspettative di inizio anno da parte della società gialloblù. Domenica serve una scossa, ma non sarà facile, perché le sassaresi vengono da una vittoria importante contro il Cesena, e vorranno dare seguito a questo successo cercando di scavalcare proprio il Tavagnacco.

Hall Of Talent: Federica Cafferata… un cognome e un disegno nel ricordo di 43 persone

Fulmini, saette… Fa male parlarne, soprattutto di fronte alle persone che hanno Genova nel cuore e da quasi 4 anni il capoluogo ligure è entrato nel cuore di tutti. Richiamano condizioni meteorologiche avverse, proibitive, e quel maledettissimo 14 agosto del 2018 lo erano davvero. La campionessa che analizziamo oggi è nativa di Genova, gioca nella Fiorentina e porta, stampato sulla divisa sotto il proprio cognome, un 77 che sa poco di numero e molto di disegno.
Federica Cafferata rientra di diritto nella ristretta cerchia delle “tuttocampiste”: padrona della fascia destra, dove si incarica di battere tutte le rimesse laterali, prende indistintamente parte alla manovra offensiva e difensiva coprendo con la corsa il campo coast to coast, senza risentirne su un piano atletico caratterizzato da velocità, resistenza e costanza.
La rapidità di scatto e di progressione nell’inseguimento delle avversarie le permette di recuperare terreno in tempo utile per contrastarle, senza timore, e ritardare o impedire loro la giocata. Affronta le avversarie anche in duelli aerei che risultano, per la maggior parte delle volte e come riportato dalle statistiche, vincenti. Segue sempre lo svolgimento dell’azione sia dalla sua parte che dalla parte opposta, cercando persino di finalizzarla, magari con un diagonale verso la porta, o di integrarla con un controcross.
In ricezione della palla ha un buon controllo cosiddetto “a seguire”, molto importante nel velocizzare una ripartenza e nell’attaccare anticipatamente gli spazi scoperti. Attacca gli spazi anche senza palla, in particolare nei contropiedi e durante la costruzione del gioco, proponendosi alle compagne per consentire loro di disimpegnarsi della sfera. La sua indole offensiva si denota anche dalla direzione dei passaggi che, per almeno il 50%, sono rivolti in avanti.
In questo calcio moderno, tormentato da un’incomprensibile gestione del possesso fine a se stesso chiamata “Tiki Taka”, che ha tolto la palla alta e di conseguenza il traversone, abbiamo finalmente trovato una rappresentante perfetta del ruolo di terzino, nel 1-4-4-2, e di esterno di centrocampo in caso di 1-3-5-2, che arrivata all’altezza dell’area di rigore o sulla trequarti non pensa due volte a scoccare, di destro, il cross morbido verso le punte, creando sempre un’occasione per la propria squadra, senza necessariamente saltare le avversarie con dribbling di cui è abilmente capace e in cui sa utilizzare, oltre alla velocità, anche giochi e finte di gambe.
Parafrasando il suo “tramonto estivo”, Heinrich Heine vedeva saette color rosso-ardenti provenire dal sole in fase calante e scagliarsi direttamente sulle acque. Romantico? Non ditelo al poeta tedesco che, nell’Ottocento, si opponeva fortemente alla corrente del Romanticismo attraverso l’utilizzo di toni più obiettivi e meno sentimentali, ma allo stesso tempo non meno melodici. Le tue prestazioni, Fede, non si discostano dalla sua poetica: sul terreno di gioco brilli per concretezza, sostanza e praticità, mettendo da parte astrattismi e sentimentalismi, nel massimo rispetto della melodica armonia del gruppo e del gioco. 

Fulmini, saette… Dopo averti descritto diventa meno doloroso parlarne perché, fino a quando in campo ci sarai tu, quelle 43 povere persone saranno sempre commemorate al meglio, grazie al tuo rendimento e a quel disegno stampato sul retro della maglia: un 4+3 per onorarle e un 4+3 per non dimenticarle. Due saette appunto. Senza “a”.

Hall Of Talent vi aspetta su Calcio Femminile Italiano con una nuova rappresentante del gioco, anzi, del giuoco (che fa più intellettuale), più bello del mondo.

Credit Photo: Fabio Vanzi

Cristiana Girelli, Juventus: “C’è grande rammarico, avevamo un sogno”

Cristiana Girelli è intervenuta ai microfoni di DAZN dopo l’eliminazione della sua Juventus Women dalla Champions League per mano del Lione. Di seguito le sue parole.

RAMMARICO
«Mi passa per la testa tutto il percorso. Siamo orgogliose ma c’è tanto rammarico, con un pizzico di attenzione in più potevamo gestirla meglio. Ma sono fiera di tutte le mie compagne. Ora ci dobbiamo concentrare sul finale di campionato».

LIONE
«Sapevamo di affrontare una partita del genere e un’atmosfera del genere. Loro sono state aggressive, forse è mancato un po’ di coraggio. Abbiamo fatto un percorso veramente bello anche se in questo momento vedo il bicchiere mezzo vuoto».

CHAMPIONS
«Questo percorso ci ha lasciato tantissime emozioni e serate indimenticabili, come tutte e cose belle finiscono. Peccato perché tutte noi avevamo un sogno. Ma questa società ha un progetto solido e penso che rivedremo la Juve lottare ancora per questi obiettivi. Le semifinali e magari la Champions».

SCUDETTO
«Vogliamo giocarci lo scudetto fino in fondo e poi vogliamo riguadagnarci la Champions per vivere ancora queste partite».

Federica Cafferata, Fiorentina Femminile: “Con l’Inter in campo con determinazione e voglia. Mi aspetto che il movimento cresca ancora”

“Il match di sabato sarà difficile perché il nostro avversario ha un bel gioco. Affronteremo la gara con il miglior carattere possibile. Più vai avanti più devi avere determinazione. Abbiamo obiettivi diversi e noi dobbiamo far valere i nostri”. A Team Talk è il turno di Federica Cafferata. Il terzino ex Napoli si è rivelata una degli acquisti maggiormente azzeccati della passata campagna acquisti estivi. Dopo un iniziale periodo di adattamento, Cafferata è entrata negli schermi di Patrizia Panico non uscendo quasi mai dall’ undici titolare. Molto probabilmente sarà titolare anche nel match contro l’Inter Women: “vorranno vincere, come anche noi – prosegue Cafferata –, ma noi dobbiamo avere maggiore determinazione per portare a casa i tre punti”.

Sulle sortite offensive: “Nasco come attaccante. Ho imparato a fare la difensiva in seguito. Quest’anno ho imparato tantissimo: l’ordine, la gestione del pallone, il non forzare le giocate. C’è ancora molto da apprendere e vorrei essere più tranquilla quando ho la palla tra i piedi”.

Sui pochi goal: “Mi piacerebbe segnare di più. So che sono un difensore e quindi non è una fissa, però ci terrei a siglare qualche rete per aiutare la squadra. Non faccio dediche particolari, penso alla mia famiglia”.

Sull’evoluzione del calcio femminile: “Il movimento è cresciuto tantissimo. L’ingresso delle società professionistiche, tra cui la Fiorentina che ci ha creduta per prima, si vede come si comincia a pensare a strutture adeguate anche alle donne. Il Viola Park avrà un settore interamente dedicato a noi ragazze. Il Mondiale di Francia è stato un punto di svolta. Alcuni club ci credono ma se non si vedono riscontri dall’esterno un progetto si rischia di lasciarlo andare. Sono stati fatti passi importanti e spero che se ne facciano altri in seguito”.

UEFA Women’s Champions League: in vendita i biglietti per la finale di Torino

Sale l’attesa per la finale della UEFA Women’s Champions League, in programma sabato 21 maggio alle ore 19.00 a Torino. Da oggi, venerdì 1° aprile – quando mancheranno esattamente 50 giorni all’evento – alle ore 12 sarà possibile acquistare i biglietti per lo Juventus Stadium.

Sono previste riduzioni per gli Under 12 e dei pacchetti riservati alle famiglie, con la possibilità per due adulti e uno o due Under 18 di acquistare i tagliandi a un prezzo scontato.

Questi i prezzi:

CATEGORIE Intero Ridotto Under 12**  
CAT. 1*
1° Anello Est – 1° Anello Ovest
20 € 5 €  
CAT. 2
Tutti gli altri settori dello Stadium
10 € 5 €  
DISABILI*  Gratuito       Gratuito  
       
COMBO FAMIGLIE
2 ADULTI + 1 (almeno 1 e massimo 2) Under 18
  Adulto Adulto Under 18
CAT. 1 14 € 14 € 10 €
CAT. 2 8 € 8 € 5 €

*Le richieste di biglietti per la categoria Disabili andranno formulate all’indirizzo ticketing.uwclf2022@figc.it. 

**Valido per i nati dopo il 21 maggio 2010

Sarà possibile acquistare i tagliandi sia sul sito vivaticket.it che sul sito figc.it

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Anteprima 19a giornata di Serie A TimVision: La Juventus comanda, la Roma ci crede ancora

La 19° giornata di campionato potrebbe decretare la vittoria del quinto scudetto della Juventus, dove sulla carta è ancora aperta la possibilità alla Roma (diretta ed unica inseguitrice della capolista) di effettuare il colpaccio sulla vecchia signora-

La capolista riceve in casa la Sampdoria, che ha festeggiato il suo primo anno nella massima serie con la sicurezza di permanenza anche per la prossima stagione, dove le ragazze di Cincotta potranno, senza remore, giocare spensierate a Vinovo. Le undici di Joe Montemurro, reduci da Lione, hanno nelle gambe stanchezza ma anche la consapevolezza di poter chiudere il campionato in anticipo.

La Roma di Spugna ha gioco semplice contro l’ Hellas Verona, fanalino di coda già retrocesso in serie B, ma non dovrà sottovalutare che anche questa gara contro le scaligere che vincendo la prima partita contro il Pomigliano avrà l’occasione di un gioco più sciolto senza nulla da perdere. Le capitoline vincendo porterebbero a casa l’obbiettivo qualificazione Champions e resterebbero sempre a ruota della capolista: gara quindi fondamentale per le giallo-rosse.

L’ Inter di Rita Guarino affronta le undici di Patrizia Panico, ancora alla ricerca di concretezza e risultati, che dopo le sconfitte del scorso week-end devono ritrovare compattezza. Le viola in lotta per non essere ripescate nel vortice della retrocessione, che sarebbe uno smacco tremendo per la storia di Firenze, hanno poche possibilità di fare punti ed ogni occasione deve essere presa: anche questa contro le nero-azzurre.

Lo scontro più rilevante, in chiave salvezza, è sena dubbio il match tra il Napoli e la Lazio.

Due squadre che in questo campionato non sono riuscite a trovare la giusta determinazione e che sono arrivate a questo punto della stagione a lottare per lo stesso obbiettivo. Leggermente favorito è il Napoli, a cui anche un pareggio potrebbe fare comodo, ma con la vittorio sarebbe appaiato alla Fiorentina (con ancora tre turni da giocare e nove punti a disposizione).

Il Milan di Ganz gioca sul campo amico del Vismara contro l’ Empoli di Ulderici, se da un lato vi è amarezza per le rosso-nere di aver perso il treno campionato e Champions, sul lato opposto vi è altrettanta amarezza di aver giocato una stagione ad alti livelli per poi chiudere la stagione a rincorre la matematica certezza di permanenza nella massima serie, e questo incontro esprime tutti questi temi sul rettangolo di gioco. Una gara che servirà alle Toscane per mantenere questo trend, anche se giungono da due pareggi consecutivi, ed alle Lombarde per dimostrare forza e carattere in questo avvincente finale di stagione.

Chiude la giornata lo scontro tra il Pomigliano ed il Sassuolo. Allo Stadio Ugo Gobbato le padrone di casa sanno di dover giocare la gara della vita, oltre tutto contro una squadra che gioca un calcio spumeggiante con individualità molto tecniche, e che trovare i tre punti sarà un’ impresa. Stessa regola per il team nero-verde che in lotta con il Milan per una posizione di pregio non sottovaluterà l’opportunità che ha alla portata. Un risultato di parità non gioverebbe nessuno.

 

 

Pomigliano-Sassuolo: i numeri dell’anticipo delle 12:30

Domani alle ore 12:30 in campo, presso lo Stadio Gobbato, si troveranno opposte Pomigliano e Sassuolo per l’ottava giornata del girone di ritorno di Serie A.

Le padrone di casa del Pomigliano ripartono dai 19 punti conquistati, grazie alle 6 vittorie ed un pari,  con 19 reti all’attivo e 34 subite.
Sono 180 i tiri in porta delle ragazze di mister Tesse, di cui 95 in porta e 74 da fuori area con 20 conclusioni di testa.
I falli commessi dalle campane sono, invece, 214 mentre quelli subiti 216 con 19 cartellini gialli e 3 rossi.
Ben 1506 i duelli delle partenopee con il 50% vinti ed il 48% di testa con 116 dribbling riusciti.

Le ospiti del Sassuolo cercheranno di dare continuità ai 36 punti raggiunti dopo 11 vittorie e 3 pareggi con 38 gol fatti e 20 subiti.
Ben 221 i tiri dell’undici di mister Piovani con 115 conclusioni in porta, 67 da fuori area e 38 di testa.
Sono 216, poi, i falli commessi dalle emiliane e 160 i subiti con 30 cartellini gialli e 4 rossi.
Ben 1302 i duelli totali con il 50% vinti e ed il 51% di testa con 110 dribbling riusciti.

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