Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 2129

La Juve risponde alla Roma e si riporta a +5 sulle giallorosse, 3-0 esterno del Milan

Nei posticipi della 19ª giornata di Serie A TimVision la Juventus batte la Sampdoria, la Roma e il Milan annientano Verona ed Empoli. Dopo il 7-1 delle capitoline nel match delle 12.30, successo che le aveva portate temporaneamente a -2 dalle prime della classe, la Vecchia Signora risponde con un netto 3-1 sulle blucerchiate di Cincotta, già salvatesi lo scorso weekend grazie all’1-0 sul Napoli Femminile. A Vinovo, dopo una prima occasione non sfruttata da Tarenzi di testa, il punteggio lo sbloccano le padrone di casa al 28′: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Girelli stacca a perfezione e – complice l’uscita fuoritempo di Ortiz – trova l’1-0. Grazie a questa rete, l’attaccante bianconera diventa la quinta giocatrice a segno in ogni anno solare dall’inizio dello scorso decennio nel massimo campionato. Insieme a lei hanno tagliato questo traguardo solo Tatiana Bonetti, Stefania Tarenzi, Daniela Sabatino e Barbara Bonansea. Proprio Bonansea, dopo tre minuti, sigla il raddoppio bianconero: anche questa volta imprecisa Ortiz, che da corner non trattiene e concede una chance irrinunciabile all’avversaria. Nella ripresa il copione non cambia e le prime della classe, in controllo del match, arrotondano il parziale al 73′: fallo di Spinelli su Boattin nella propria area, calcio di rigore e Caruso trasforma dagli undici metri. Bargi accorcia le distanze all’83’ e due minuti più tardi si divora l’occasione del 2-3. Al triplice fischio però il risultato rimane 3-1 a favore della squadra di Montemurro, che centra tre punti e il 16° successo in 19 giornate, portandosi a quota 50 in classifica e a +5 cinque sulla seconda a tre giornate dalla fine della competizione. 

Vittoria schiacciante, nella sfida dell’ora di pranzo, quella della Roma contro il Verona, che consolida il secondo posto in classifica a 45 punti. Al “Tre Fontane”, le giallorosse di Spugna, sfiorano il vantaggio con l’ex Glionna in avvio, ma si portano avanti al 10′ con Mijatovic, alla prima da titolare nel torneo. La rete dell’1-0 firmata dalla serba conclude una bella azione corale di Bartoli, Andressa e Giugliano, che alla fine serve alla serba il pallone per il tap-in vincente. Le capitoline insistono e al 24′ si concretizza il raddoppio: palla profonda di Greggi per Glionna, la compagna vede Mijatovic libera in area e con un cross chirurgico confeziona l’assist del 2-0, questa volta di testa per il neo acquisto del club. Nonostante le undici di Spugna siano in totale controllo della gara, le squadre vanno a riposo con lo stesso punteggio. A inizio ripresa però, dopo qualche timida offensiva delle ospiti, le giallorosse calano il tris: palla dentro di Làzaro, tocco di Andressa e Haaland tra i pali nuovamente battuta. La squadra di Brutti non riesce a reagire e al 59′ incassa il poker di Làzaro: suggerimento perfetto di Borini da sinistra, la spagnola si avventa sul pallone e insacca al volo il suo ottavo gol nella competizione 21/22, confermandosi migliore marcatrice tra le compagne. Le venete al 71′ vanno a bersaglio con la giovanissima Arrigoni (classe 2004), che segna per la prima volta nel massimo campionato e diventa la più giovane con almeno una rete all’attivo nel torneo in corso. Le capitoline rispondono con altri tre sigilli nell’ultimo quarto d’ora: al 76′ lo firma la subentrata Pirone, servita da Haug; al 78′ Glionna, che punisce per la quarta volta in Serie A le gialloblù, rendendole la sua vittima preferita al pari del Sassuolo; all’85’ Haug, che diventa la 14esima marcatrice differente nel torneo in corso per la squadra di Spugna. La Roma è infatti prima per numero di giocatrici mandate a bersaglio nella Serie A TimVision 21/22. Il match termina con la goleada delle giallorosse, che allungano a 13 la loro striscia record di imbattibilità in in campionato, frutto di 11 vittorie e due pareggi. 

Tre punti infine per il Milan di Ganz, che batte 3-0 l’Empoli in trasferta e mantiene il terzo posto in classifica a quota 40. Sul campo delle toscane il punteggio si sblocca dopo appena quattro minuti con Bergamaschi, che approfitta di una disattenzione difensiva di De Rita e non sbaglia a distanza ravvicinata, andando a bersaglio per la quinta volta in questo campionato. Al 17’ le rossonere raddoppiano con Thomas, che conclude con un tap-in vincente la bella azione orchestrata da Guagni e Grimshaw. Le undici di Ganz controllano con ordine un Empoli poco ispirato e poco incisivo, nonostante qualche fiammata della solita Dompig. Al 55’ arriva il terzo sigillo del match per le lombarde e il secondo di Thomas: discesa fulminea di Tuccceri sulla corsia di sinsitra, cross in mezzo e tocco preciso della francese, che sigla la sua terza marcatura multipla nella Serie A in corso – nessuna ne conta più di lei da inizio campionato (tre anche per Sabatino e Clelland). Termina 3-0 per il Milan, imbattuto da otto partite – cinque vittorie e tre pareggi – per la prima volta da febbraio 2021 (10 successi in quel caso) e con sette clean sheet in trasferta nella competizione 21/22, più di qualsiasi altra da inizio stagione. Il Diavolo resta così terzo, a -5 dalla Roma e a +1 sul Sassuolo. 

La Serie A TimVision tornerà nel weekend del 23 e 24 aprile, per lasciare spazio agli impegni della Nazionale nel percorso di qualificazione al prossimo Mondiale. 

Risultato dei posticipi della 19ª giornata di Serie A TimVision 2021-22

Roma-Hellas Verona 7-1
10’ Mijatovic (R), 24’ Mijatovic (R), 52’ Andressa (R), 59’ Lazàro (R), 71’ Arrigoni (V), 76’ Pirone (R), 78’ Glionna (R), 85’ Haug (R)

Empoli-Milan 0-3
4’ Bergamaschi (M), 17’ Thomas (M), 55’ Thomas (M)

Juventus-Sampdoria 3-1
28’ Girelli (J), 31’ Bonansea (J), 73’ rig. Caruso (J), 83’ Bargi (S)

Pomigliano-Sassuolo 0-3
(giocata ieri)

Inter-Fiorentina 2-0
(giocata ieri)

Napoli Femminile-Lazio 0-1
(giocata ieri)

Programma della 20ª giornata di Serie A TimVision 2021-22

Sabato 23 e domenica 24 aprile

Lazio-Juventus
Fiorentina-Roma
Hellas Verona-Inter
Milan-Pomigliano
Sampdoria-Empoli
Sassuolo-Napoli Femminile

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

India: fare a meno di Bala Devi puntando al Mondiale

In India, con la qualificazione per le finali del prossimo anno determinate dalla Coppa d’Asia femminile AFC in casa, le Blue Tigresses puntano alla FIFA Women’s World Cup 2023. Le speranze di qualifica sono salite vertiginosamente dalla disponibilità di cinque slot automatici, due posti per gli spareggi, la rimozione dell’Australia (organizzatrice della Coppa del Mondo) e un torneo ampliato a 32 squadre.

Tra tutte queste ragioni per credere che un debutto rivoluzionario sia a portata di mano, c’è solo un fastidioso motivo di preoccupazione: l’assenza di Bala Devi. L’attaccante è la stella del suo paese, calciatrice in carica dell’anno, media vicina a un gol a partita per la nazionale e, nel 2020, è entrata a far parte dei giganti scozzesi Rangers diventando la prima donna indiana a firmare un contratto professionale con un club straniero. 

Purtroppo, un infortunio all’ACL ha ridotto il suo soggiorno a Glasgow e ha messo fine alle sue speranze di guidare l’attacco dell’India alla Coppa d’Asia. Ma sebbene un pareggio a reti inviolate nella partita di apertura dei padroni di casa contro l’Iran abbia fatto ben poco per placare le preoccupazioni per la perdita di questa attaccante.

“Mi sarebbe piaciuto giocare in questa Coppa d’Asia”, ha detto Devi a FIFA.com. “Ma sono davvero entusiasta e felice che il torneo sia ospitato in India e sono orgogliosa del mio paese per aver portato questo torneo qui. Ho anche fiducia nella nostra squadra e in quello che possono ottenere. Sono positiva sulle nostre possibilità, soprattutto perché giochiamo in casa. Possiamo qualificarci per il Mondiale? Credo di si. È stato difficile negli ultimi due o tre anni metterci alla prova in partite competitive. Ma sento che il nostro livello è abbastanza alto per competere e che abbiamo abbastanza qualità per farcela”.

Per quanto entusiasmante sia la prospettiva della qualificazione, impallidisce rispetto alla visione di cosa farebbe per il panorama del calcio femminile indiano. La descrizione della seconda nazione più popolosa del mondo come un “gigante dormiente” del bellissimo gioco. Ma c’è comunque del merito nell’identificare il potenziale non realizzato dell’India e, per Devi, l’impatto di una Coppa del Mondo sarebbe trasformativo.

“Quando sono cresciuta, non c’era il calcio femminile disponibile da guardare”, ha detto Devi. “Non ho mai visto una sola partita femminile, quindi non avevo eroi femminili. In realtà non siamo stati in grado di guardare molto il calcio, nemmeno quello maschile…Per fortuna, per le ragazze che amano il calcio, le cose sono migliorate molto. Ora abbiamo così tante altre opportunità e giocatori di ispirazione a cui guardare. Ammiro molto calciatrici del calibro di Marta e Megan Rapinoe. Sul fronte dell’abilità e del talento sono lassù con i migliori di tutti i tempi. Inoltre, ammiro il loro carattere nel portare le loro squadre, dare visibilità al calcio femminile e fare ciò che è meglio per questo sport”.

Consapevole che avrà 32 anni prima dell’inizio delle finali del prossimo anno, Devi sa che questa potrebbe non essere solo la sua migliore possibilità di vincere una Coppa del Mondo, ma anche l’ultima.

Credit Photo: https://indianexpress.com/

Marta Pandini, FC Inter: “Doppietta per me anomala: felicissima! Vogliamo vincerle tutte”

Pandini ha messo la firma sulla vittoria dell’Inter Women contro la Fiorentina siglando una doppietta (vedi report). Al termine della sfida la centrocampista nerazzurra ha parlato ai microfoni di Inter TV 

Marta Pandini ha regalato la vittoria all’Inter Women con una doppietta alla Fiorentina. La nerazzurra parla così al termine del match: «Ho visto una partita che è stata una battaglia per entrambe le squadre perché sia noi che loro siamo alla ricerca di vittorie, quindi abbiamo dato tutte tutto e abbiamo portato a casa questa vittoria importantissima. Diciamo che per me fare doppietta è una cosa anomala. Partendo dal presupposto che sono felicissima, posso dire che il primo gol è arrivato grazie alla mia compagna: abbiamo fatto un uno-due e io ho solo dovuto appoggiare in porta. Stessa cosa nel secondo gol: mi sono trovata al posto giusto al momento giusto. Sarà un finale di stagione duro e difficile perché tutte le squadre cercano di dare il meglio possibile, ovviamente noi vogliamo vincerne tre su tre e arrivare il più in alto possibile in classifica».

Credit Photo: Andrea Amato

UEFA Women’s Champions League: analisi e statistiche quarti di finale

Il cammino delle emozioni verso la finale di Torino, di quelle emozioni che le notti di grande calcio europeo sanno donarci, è sempre più intenso e la tensione comincia a farsi sentire. Ce lo hanno dimostrato le detentrici del titolo nella gara di andata dei quarti di finale contro l’esordiente Real Madrid, dove è stato un rigore realizzato da Putellas al 53′ a togliere le castagne dal fuoco alle blaugrana e a dare il via ad una vittoria tanto annunciata dai bookmakers, ma che non si è rivelata affatto scontata. Merito di ciò, la prestazione delle madrilene che in rosa vantano la presenza di Kenti Robles, con 4 assist all’attivo, e dell’infaticabile Teresa Abelleira, prima nella graduatoria dei km percorsi in campo. Nella gara di ritorno, la nota di merito è tutta per il pubblico che, sfiorando le 92.000 unità, ha segnato un record per questo movimento.
I quarti di finale ci hanno dimostrato che, nella fase ad eliminazione diretta, la qualificazione al turno successivo sembra un discorso impossibile da chiudersi nella sola gara di andata e le 11 reti fino ad ora messe a segno nei minuti di recupero fanno sì che anche il risultato delle singole partite sia sempre aperto e in bilico fino al triplice fischio. 
Gli altri quarti di finale hanno visto partecipare due squadre tedesche, due francesi, una inglese ed una italiana. Purtroppo il nostro tricolore non avrà rappresentanti alle semifinali: la Juventus è stata eliminata dal Lione, ma le ragazze di Montemurro possono uscire a testa altissima, come la sua attaccante Cristiana Girelli che ha realizzato 5 gol in 6 partite.
Se si parla di gol, non si può non citare Tabea Wassmuth che con un numero di reti superiore al numero di partite giocate è l’attuale capocannoniere di questa edizione e, grazie al passaggio del turno del suo aggressivo Wolfsburg nella duplice gara contro l’Arsenal, avrà altre possibilità di arricchire il personalissimo tabellino.
L’aggressività sembra un elemento caratteristico del calcio femminile tedesco: i 186 tackles tra Bayern Monaco e Wolfsburg rendono le squadre tedesche le protagoniste più aggressive della competizione. Si tratta, però, di un’aggressività sensata e mirata al recupero di palla, infatti le due squadre sono rispettivamente seconda e quarta nel conteggio dei palloni recuperati.
Con l’auspicio che la città e l’intero Paese possano tornare il più presto possibile alla vita, ci salutiamo con un dato: tra le prime 16 squadre d’Europa che hanno partecipato alla Champions League c’è l’ucraina Kharkiv che, nella fase a gironi, oltre ad un pareggio, è riuscita ad ottenere una vittoria.

Giulia Ferrandi, Lazio: “Rigore? Ho pensato a calciarlo nel miglior modo possibile”

Successo importante per la Lazio che supera di misura il Napoli nell’anticipo del sabato delle 14:30. A Cercola termina 0-1 per le biancocelesti che ora vedono una concreta fiammella di speranza nella rincorsa alla salvezza. Nel post gara la centrocampista biancoceleste Giulia Ferrandi ha parlato ai microfoni di S.S.Lazio.it:

“Al momento del rigore ero tranquilla perché nel primo tempo stavamo gestendo bene il match. Ho solamente pensato a calciarlo nel miglior modo possibile. Ho sentito che al portiere avevano suggerito l’angolo, quindi ho deciso di cambiare direzione all’ultimo dopo aver visto che si era tuffata in anticipo. In precedenza non tiravo i rigori semplicemente perché c’erano altre calciatrici con maggiore esperienza designate a tirarli. Per rispetto non mi sono mai sentita di prevalere su altre giocatrici, ora che ne ho la possibilità cerco di mettere in campo la mia esperienza. Parlo spesso con i portieri per capire meglio la loro psicologia, ma in ogni caso ho in testa l’angolo dove voglio tirarlo e non cambio idea.
È stato complicato mantenere il vantaggio per molti minuti anche perché ci facciamo un po’ prendere dall’ansia, soprattutto nel secondo tempo quando siamo in vantaggio. Sotto questo aspetto stiamo migliorando, il Napoli voleva i tre punti e quindi ci ha messo in difficoltà. Faccio i complimenti a Ohrstrom alla quale auguro pronta guarigione e a Guidi che ha risposto presente quando è stata chiamata in causa. Sono felice per il gruppo, abbiamo lottato e questi tre punti sono tutti per noi. Amo giocare con un clima fresco. Sono contenta perché i risultati sono il frutto del lavoro, della determinazione e del non mollare mai. Non c’è ancora la parola fine su questo campionato, venderemo cara la pelle fino alla fine”.

Élite Round, le Azzurrine sono pronte. Sbardella: “Inutile nasconderci, vogliamo vincere il girone”

Ci siamo: tra meno di una settimana, mercoledì 6 aprile, partirà ufficialmente l’Élite Round per la qualificazione alla fase finale degli Europei femminili under 19. Nuovamente in terra veneta, come in autunno per il Qualifying Round, le Azzurrine dovranno cercare ancora una volta di prevalere nel girone a quattro squadre – che comprende anche le pari età di Bosnia ed Erzegovina, Ungheria e Svizzera – per staccare il pass per la Repubblica Ceca, dove si terrà la fase finale dell’Europeo dal 27 giugno al 9 luglio prossimo.

“Inutile nasconderci: le aspettative sono alte, ci stiamo preparando per vincere il girone” afferma il tecnico Enrico Sbardella, che da lunedì scorso è insieme alle sue ragazze al Centro di preparazione olimpica di Tirrenia per preparare il nuovo appuntamento continentale. Nei prossimi giorni verrà diramata la lista delle 20 giocatrici che parteciperanno al torneo, mentre per lunedì prossimo, 4 aprile, è in programma la partenza per Galzignano Terme, la ‘base operativa’ azzurra per l’Élite Round; l’esordio nella manifestazione sarà due giorni dopo, mercoledì 6, contro la Bosnia ad Abano Terme (calcio d’inizio ore 14,30), in quello stesso stadio di Monteortone dove poco più di cinque mesi fa, a fine ottobre, le Azzurrine hanno centrato un prestigioso quanto meritato primo posto nel primo girone di qualificazione, davanti anche ad una corazzata del settore come la Norvegia. Il torneo per le Azzurrine proseguirà poi con la sfida all’Ungheria (sabato 9 aprile alle ore 14,30, sempre ad Abano Terme), mentre l’ultima partita del girone vedrà opposta l’Italia alla Svizzera (martedì 12 aprile alle 14,30, allo stadio Euganeo di Padova).

“Abbiamo una buona squadra – continua Sbardella – ma abbiamo visto, anche recentemente purtroppo, che le sensazioni possono essere cancellate dal campo; gli ultimi eventi ci hanno dimostrato che il calcio è tutto e il contrario di tutto. Rispettiamo le nostre avversarie, ma siamo consapevoli dei nostri mezzi”.

Alla guida della Nazionale Under 19 dal 2015, Sbardella è una vera e propria icona del movimento calcistico femminile giovanile; nel 2013 ha guidato le Azzurrine dell’Under 17 al terzo posto agli Europei di categoria, quindi, un anno più tardi, ha centrato un altro podio, questa volta iridato, ai Mondiali disputati in Costa Rica. Ad accompagnarlo in quella avventura mondiale, come sua assistente, c’era una certa Rita Guarino. E un pensiero allora è andato ovviamente a lei, all’attuale allenatrice dell’Inter, dopo che ieri ha ricevuto una telefonata dal presidente del Settore Tecnico, Demetrio Albertini, che le annunciava la vittoria della Panchina d’oro per la Serie A femminile dello scorso anno: “Sono davvero molto felice per Rita – sottolinea anche con un pizzico di commozione il tecnico della Nazionale femminile Under 19 – perché è la dimostrazione della sua qualità come allenatrice; si tratta di un ulteriore attestato di stima per il suo operato. Il rapporto di amicizia che ci lega va al di là del lavoro: siamo cresciuti insieme, sia umanamente che professionalmente”.

Accesso allo stadio. La capienza degli stadi dove giocheranno le Azzurrine sarà al 100% e l’ingresso sarà gratuito: per assistere alle partite, sarà necessario essere muniti di green pass e indossare una mascherina ffp2 durante l’evento.

Sul web e in tv. Tutte e tre le partite dell’Italia in questo Élite Round saranno visibili in streaming o in televisione. Si comincia con la sfida alla Bosnia ed Erzegovina (6 aprile) in diretta tv su RaiSport, mentre la gara contro l’Ungheria (9 aprile) verrà trasmessa sul sito figc.it; l’ultima partita del girone, contro la Svizzera (12 aprile) sarà in diretta web su RaiPlay e riproposta in differita tv la sera (alle 23.10) su RaiSport.

Nota per i media. Per accreditarsi alle partite, è necessario inviare un’e-mail all’indirizzo stampa.cov@figc.it (almeno 48 ore prima di ogni gara) indicando la testata giornalistica di riferimento e allegando la propria tessera professionale.

L’elenco delle convocate

Portieri: Beatrice Beretta* (Tavagnacco), Astrid Gilardi* (Inter), Liliana Merolla (Roma);
Difensori: Elena Battistini (Roma), Sofia Bertucci (Juventus), Rossella Larenza* (Pink Sport Time), Marika Massimino (Roma), Angela Passeri (Inter), Alice Pellinghelli* (Sassuolo), Chiara Robustellini (Inter), Emma Severini* (Napoli);
Centrocampiste: Francesca Colonna (Inter), Anastasia Ferrara (Roma), Alice Giai (Juventus), Elisa Mariani* (Como), Jasmine Mounecif (Cittadella), Matilde Pavan (Inter);
Attaccanti: Nicole Arcangeli (Juventus), Chiara Beccari (Juventus), Alice Begal (Cittadella), Alice Ilaria Berti (Sampdoria), Alice Corelli (Roma), Maria Grazia Petrara (Roma), Elisa Pfattner (Juventus).

Staff – Tecnico: Enrico Maria Sbardella; capo delegazione: Patrizia Recandio; segretario: Giulia Taccari; vice allenatrice: Viviana Schiavi; preparatore dei portieri: Mattia Volpi; preparatore atletico: Adalberto Zamuner; match analyst: Simone Contran; medici federali: Andrea Serdoz, Francesco De Carli (fino al 3 aprile) e Carlo Massafra (dal 3 aprile); fisioterapista: Matteo Cossa; psicologa: Sara Landi; nutrizionista: Giulia Baroncini; tutor: Alessandro Milani.

* Hanno fatto momentaneamente rientro al proprio club di appartenenza

Élite Round, il calendario del Gruppo 5

Mercoledì 6 aprile
Ungheria-Svizzera (ore 12, impianto sportivo ‘S. Francesco’ a Curtarolo)
Italia-Bosnia ed Erzegovina (ore 14.30, Stadio di Monteortone ad Abano Terme – diretta tv su RaiSport)

Sabato 9 aprile
Svizzera-Bosnia ed Erzegovina (ore 12, impianto sportivo ‘S. Francesco’ a Curtarolo)
Italia-Ungheria (ore 14.30, Stadio di Monteortone ad Abano Terme – diretta streaming su figc.it)

Martedì 12 aprile
Bosnia ed Erzegovina-Ungheria (ore 14.30 – Stadio di Monteortone ad Abano Terme)
Italia-Svizzera (ore 14.30, stadio ‘Euganeo’ di Padova – diretta streaming su RaiPlay)

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Calcio Femminile di Marzo: la guerra in Ucraina cambia lo scenario geopolitico calcistico europeo e mondiale

Marzo non sarà solo ricordato per i novanta mila del Camp Nou di Barcellona-Real del ritorno dei quarti di Champions, oppure la prestazione ottenuta dalla Juventus contro il Lione. Questo mese ci ha lasciato un altro evento, che ha anche un legame col pallone, ma ormai sta toccando tutti noi.

Stiamo parlando della guerra in Ucraina.

Il conflitto ha praticamente dato uno “scossone” a tutto il mondo, toccando vari punti di ogni settore, da quello culturale a quello economico, passando per quello sportivo: ebbene sì, perché la UEFA e la FIFA ha deciso di sospendere a tempo indeterminato la Russia, ovvero il paese che ha attaccato in maniera vigliacca l’Ucraina, dalle competizioni calcistiche. E la prima conseguenza è stata l’esclusione della Nazionale Russa dagli Europei Femminili che si terranno a luglio in Inghilterra, ma anche delle squadre russe dalla Champions del prossimo anno. e, dulcis in fundo, l’Adidas ha interrotto il rapporto di partnership con la Russia stessa.
Dispiace molto per le atlete coinvolte, ma era necessario per far capire che così non si doveva andare avanti. Se il calcio russo vuole tornare a contare nel panorama del pallone mondiale, a fare marcia indietro non sono la UEFA o la FIFA, ma il Presidente della Russia Vladimir Putin, ma crediamo che onestamente non lo farà, ma andrà avanti in nome di una guerra che non ha né capo né coda.

La guerra ha poi riportato in vita il senso di accoglienza, ospitando tante persone che stanno scappando dall’Ucraina, dando una nuova possibilità di tornare a vivere. Come non scordare il momento in cui Kateryna Monzul ha potuto di nuovo arbitrare un incontro, come quello della 17a giornata di Serie A tra Inter e Sampdoria, oppure l’ospitalità della 3Team Brescia Calcio, società bresciana militante nel campionato lombardo di Eccellenza, che ha deciso di aprire ille porte alle bambine ucraine per giocare ancora a calcio, o anche l’Italcave Real Statte, squadra di Serie A calcio a 5, che ha ospitato le calcettiste Alena Kirilchuk e Yilia Titova.

Ora questa gente può ricominciare a vivere, ma bisogna ricordare che non ci sono solo gli ucraini che devono essere aiutati, ma anche le altre persone che vogliono sfuggire ad altri conflitti, persecuzioni o problemi socio-politici, e noi dovremo dare una mano a tutti, e non accogliergli in base alla nazione, colore della pelle, orientamento religioso o sociale.

Mbappe si è congratulata con il PSG Women dopo la vittoria in UEFA Women’s Champions League

Partita equilibrata tra il PSG Women e il Bayern Monaco ridotto ai minimi termini: la squadra tedesca infatti ha disputato il match con sette giocatrici fuori per Covid-19 che si aggiungono a quattro infortunate e una squalificata. Eppure questo non pregiudica la loro prestazione nonostante il gol in avvio di Baltimore faccia pensare il peggio. Kumagai infatti pareggia due minuti dopo, mentre nella ripresa è Schuller a ribaltare tutto e pareggiare i conti dell’andata. Tocca a Bachmann, entrata a inizio supplementari, togliere le castagne dal fuoco alle parigine ed evitare una clamorosa eliminazione: al 111’ minuto l’elvetica con un gran movimento da centravanti si libera al tiro e batte Leitzig per il 2-2 che qualifica il PSG.

Dopo la partita, Mbappe ha aspettato negli spogliatoi la squadra del PSG Women. In un video pubblicato su Instagram di ESPN, l’attaccante stringe la mano a Marie Antoinette-Katoto, Jordan Huitema e Christine Endler, e altre giocatrici. L’apparizione del fuoriclasse 23enne è arrivata appena un giorno dopo aver segnato due gol nella vittoria per 5-0 della Francia contro il Sud Africa. Il video dimostra che Mbappe è chiaramente ancora dedicato al PSG per ora e si sta godendo il successo della squadra femminile.

In una serata importante per il calcio femminile, dove una folla di 27.262 spettatori ha assistito alla partita al Parc des Price, la più alta affluenza di sempre per una partita femminile del PSG Women. Altrove, in uno degli altri quarti di finale della UEFA Women’s Champions League, il Barcellona ha battuto il Real Madrid davanti a più di 91.000 persone, diventando così un record mondiale di presenze per una partita femminile. Ciò che mostrano queste statistiche è che c’è il desiderio e l’appetito di guardare il calcio femminile e che il gioco femminile stesso continua a crescere.

La capolista Juventus supera la Sampdoria, con le reti di Girelli-Bonansea e Caruso, e prosegue il suo cammino verso lo scudetto

All’andata era stato il sinistro di Valentina Cernoia a portare alla Juventus i tre punti in una gara, quella a Bogliasco, che per oltre un’ora è stata sulla parità.

La capolista con il miglior attacco e la miglior difesa, in questa fase di stagione, affronta le blu-cerchiate di Cincotta che segnano poco ma grazie al loro gioco chiuso e tattico mettono in difficoltà anche le formazioni più forti e dinamiche. La Sampdoria che grazie alla vittoria sul Napoli ha conquistato la certezza della permanenza nella massima serie, con quattro giornate di anticipo, e pertanto avrà la giusta rilassatezza per affrontare una gara in tutta rilassatezza.

Montemurro propone un nuovo modulo: 4-4-2 con Peyraud tra i pali, Hyyrynen-Gama-Bonfantini e Lenzini in linea difensiva, Zamanian-Bonansea-Grosso e Caruso in centro campo, ed infine Girelli-Nilden in attacco. Un modulo che subisce le fatiche di Lione ma che esprime tutte le possibilità che il tecnico ha nella propria rosa e che può osare nelle situazioni più svariate.

Le doriane di Antonio Cincotta propongono un 4-3-1-2  con Ortiz in porta, Boglioni-Spinelli-Pisani e Seghir in difesa, Fallico-Rizza e Conc in centro campo con Veronica Battelani in posizione avanzata e Helmvall e Terenzi punte fisse.

Inizio di gara con una costruzione di gioco molto lavorata, da parte delle padrone di casa, con un buon possesso di palla e scambi veloci. Le avversarie marcano stretto e bloccano gran parte delle incursioni in area delle bianco-nere mantenendo un baricentro basso.

Primo vero pericolo tra i pali locali viene messo dal capitano blu-cerchiato con Stefania Tarenzi che schiaccia di testa in porta: buona l’uscita sicura di Peyraud che blocca a terra. Risponde sul fronte opposto Barbara Bonansea che calcia un destro a giro diretto in porta, con Ortiz Caniza costretta al miracolo. Grande giro palla da parte della Juve con la Samp che blocca il centro campo e chiude le ripartenze in velocità delle avversarie.

Al 27’ dalla bandierina Zamanian calcia un pallone perfetto in area, irrompe la bomber Girelli che non perdona e sigla il vantaggio Juventino. Dopo il vantaggio la pressione delle padrone di casa aumenta e gli spazi in contro piede aumentano con le doriane che subiscono la seconda rete a cura di Barbara Bonansea, che raccoglie una palla colpita di pugno da parte della numero uno, e che mette il suo sigillo tre minuti dopo la rete della compagna. Primo tempo che si chiude con il possesso di palla e di risultato a cura delle campionesse d’Italia che addormentano le rivali al centro campo senza troppi pericoli.

Ripresa che vede l’uscita di Lenzini per Matilde Lundorf con le padrone di casa a fare sempre l’andatura e co un’ altro pericoloso tiro a rete di Bonansea e la grande parata del portiere ospite. Esce anche il capitan Gama per Sembrant e subito dopo Girelli per Staskova con Bonansea per Boattin, e mister Montemurro porta il modulo sul 4-3-3: amministrando il doppio vantaggio. Le undici di mister Cincotta restano un pò chiuse nella loro metà campo alternando ritmi di gioco fluidi, e a tratti in cerca di aperture sulle fasce laterali, ma con pochi risultati. Al 30′ della ripresa viene concesso un generoso penality per la Juventus, dove dagli undici metri Arianna Caruso porta lo score sul 3 a 0. 

Allo scadere di tempo la neo-entrata Caterina Bargi sigla la rete della bandiera per le Liguri. Si chiude l’incontro con il giusto risultato di 3 reti ad 1 per la capolista che voleva questa vittoria per mettere un ulteriore sigillo al campionato, che stà per terminare nel migliore dei modi, e che anche quest’oggi ha messo concentrazione e buon gioco sul campo.

Credit Photo: Paolo Pizzini

 

Napoli: Ferrandi decide il match con la Lazio, successo biancoceleste a Cercola

Sconfitta per il Napoli Femminile che nella diciannovesima giornata di Serie A cede di misura in casa, a Cercola, alla Lazio. Partenopee ferme quindi a 15 punti con le ospiti salite invece a quota 11 e con una gara da recuperare.
Partono bene le ospiti che si rendono pericolose e costringono al 15′ all’intervento  Baldi su Fridlund. Le partenopee rispondono poi con Goldoni con il diagonale controllato da Ohrstrom. Al 28’ si spezza l’equilibiro della gara con il rigore trasformato da Ferrandi per un fallo di Garnier su Visentin trasformato dall’ex Pomigliano.
Foerdos salva le biancocelesti prima di tornare negli spogliatoi sul piazzato di Golob con Goldoni, lanciata a rete, murata poi da Ohrstrom in uscita.
Nella ripresa le partenopee ci provano con Goldoni respinto e Di Marino nei primi 20 minuti mentre alla mezzora il mancino di Erzen termina di poco sul fondo. Nel finale Guidi, subentrata al numero 1 delle laziali, chiude lo specchio in uscita su Pinna salvando cosi il risultato.

NAPOLI FEMMINILE-LAZIO 0-1
NAPOLI FEMMINILE (3-5-2) Baldi; Golob, Di Marino, Garnier; Abrahamsson (dal 36’ s.t. Berti), Errico (dal 10’ s.t. Pinna), Severini (dal 26’ s.t. Toniolo), Tui, Erzen; Goldoni, Soledad (Aguirre, Acuti, Awona, Mauri, Colombo, Corrado). All.: Domenichetti-Castorina
LAZIO (4-3-1-2) Ohrstrom (dal 1’ s.t. Guidi); Pittaccio, Foerdos, Falloni, Vigliucci (dal 15’ s.t. Heroum); Di Giammarino, Ferrandi (dal 37’ s.t. Savini), Castiello; Cuschieri (dal 15’ s.t. Pezzotti); Fridlund (dal 19’ s.t. Groff), Visentin (Natalucci, Santoro, Berarducci, Labate). All.: Catini
MARCATORI: Ferrandi (L) 28’ p.t.
ARBITRO: Centi di Terni (Cortese-Cravotta/Molinaro)
Note: giornata di pioggia, ingresso gratuito. Spettatori: 200 circa. Amm.: Di Marino, Toniolo (N), Fridlund, Di Giammarino, Vigliucci (L). Rec.: 3’ p.t., 5’ s.t.

DA NON PERDERE...