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Carla Camacho: la stella del Real Madrid a 16 anni

Carla Camacho, Real Madrid
Carla Camacho, Real Madrid

L’attaccante del Real Madrid Carla Camacho è la grande sorpresa in attacco con quasi 20 goal quest’anno. Ha solo 16 anni ma continua a fare tanti goal nel Real Madrid B e anche nella Nazionale Spagnola under 17. Nata a Madrid nel 2005, è uno ei grandi tesori della cantera blanca, denominata “La Fabbrica” (con una r e l’accento sulla a se lo scriviamo in spagnolo). Carla ha debuttato in prima squadra e nella pausa delle Nazionali ha segnato due reti nelle sfide contro l’Ungheria vinta per 6-0 e contro la Repubblica Ceca terminata 2-0 per le spagnole. Con queste vittorie la Spagna andrà a giocare la fase finale dell’Europeo e Carla lo ha celebrato sui social scrivendo “Questa squadra non ha limiti”.
Arrivata dall’Atlético Madrid, i suoi punti di forza sono l’impegno, la potenza fisica e la tecnica. L’anno scorso segnò ben 40 reti: 29 con la squadra giovanile e 11 con il Real Madrid B a cui si è unita a metà stagione per manifesta superiorità rispetto alle coetanee. Carla aveva iniziato a giocare all’Orcasitas tra il 2010 e il 2012 e quest’anno ha fatto la preparazione con la prima squadra del Real Madrid, dandole minuti. Ancora non l’ha fatta giocare tanto quest’anno ma nel futuro potrebbe prendersi il numero 9 di Kosovare Asllani. Il suo agente Arkaitz Coca, di Unik Sports Management, ha dichiarato: “Quando vidi per la prima volta Carla Camacho, mi resi conto che era un diamante grezzo. Ogni giorno che passa, si assomiglia sempre di più a un gioiello. Senza dimenticare che ha 16 anni, non credo che ci sia una calciatrice under 17 del suo livello e qualità. Ha un futuro brillante nel club e in Nazionale.” Carla ha firmato da poco un accordo con Adidas, il Real Madrid è la squadra dei suoi sogni. Lei sta realizzando il sogno della sua infanzia e sembra non volersi fermare qui ma puntare molto in alto.

Credit Photo: Fotosport

Isa Kardinaal firma il primo contratto con l’Ajax Women

Isa Kardinaal ha firmato lunedì il suo primo contratto con l’Ajax Women. L’accordo va dal 1 luglio 2022 al 30 giugno 2025. Il cardinale si unirà alla selezione dell’Ajax Women dall’estate 2022.
La 17enne Cardinal è nata ad Amsterdam il 31 marzo 2005 e gioca nell’Ajax Women’s Talent Team dalla stagione 2020/2021. Nella stessa stagione, Kardinaal ha giocato anche per una squadra maschile di sc Buitenveldert. Dall’estate del 2021, Cardinal giocherà a pieno titolo nel Talent Team. Il 21 novembre 2021 il difensore ha esordito nella partita casalinga contro l’Excelsior Barendrecht (2-0). Cardinal, che è anche una nazionale giovanile, ha finora giocato tre partite per l’Ajax Women.

Simone Bragantini, Riccione Femminile: “Dovremo essere bravi nel palleggio e a giocare in profondità”

Una Pasquetta all’insegna del calcio giocato per il Riccione calcio femminile che lunedì 18 aprile scenderà in campo per affrontare il Mittici, nel recupero della 14^ giornata non disputata lo scorso 23 gennaio.
Le romagnole sono reduci dalle vittorie contro Oristano e Bologna e nelle ultime 6 gare hanno vinto 5 partite pareggiandone una; in classifica capitan Monetini e compagne occupano il quarto posto del ranking con 43 punti, frutto di 14 vittorie, 1 pareggio e 7 sconfitte.
Diametralmente opposta la classifica delle ospiti che finora hanno conquistato 16 punti ed occupano il terzultimo posto del girone. Negli ultimi due match disputati il Mittici ha vinto a sorpresa sul campo della Triestina, battuta per 1 a 0, e domenica scorsa ha battuto 2 a 0 la Spal.

Mister Bragantini dovrà fare ancora a meno di Maccaferri, D’Aprile e Semprini, tutte out da diverso tempo, oltre a Liuzzi, Schipa e Marcatilli. Le dichiarazioni pre gara del tecnico del Riccione, Simone Bragantini: “Affronteremo una formazione che a dispetto di quanto dice la classifica sta vivendo un ottimo periodo, e la vittoria contro la Triestina e contro la Spal, ne sono la prova. Loro scenderanno in campo con il coltello tra i denti, come tutte le squadre che lottano per la salvezza; noi dovremo essere bravi nel palleggio e a giocare in profondità. Dobbiamo essere determinati ed aggressivi perché se vogliamo avvicinarci al terzo posto dobbiamo vincere.”

Arezzo – Fiorentina 0-5: le viola prevalgono al Comunale, vince il calcio femminile

Una bella partita quella tra ACF Arezzo e Fiorentina utile alle ragazze amaranto per crescere e maturare quell’esperienza che servirà tantissimo nel futuro della società del Presidente Anselmi. Prevale la Fiorentina vincendo l’amichevole disputata al Città di Arezzo per 5-0. L’Arezzo Calcio Femminile guida il campionato di serie C proiettata verso la promozione in serie B obbiettivo dichiarato ad inizio stagione dalla società. Mister Testini alla guida della squadra avrà tratto informazioni utili dalla squadra anche nell’amichevole disputata contro le ragazze della Fiorentina che militano in serie A massimo campionato del calcio Femminile. Dopo la sosta le “Citte Amaranto” riprenderanno il cammino per compiere l’ultimo sforzo e regalare alla città la promozione in serie B.

Como Women senza pietà sulla Roma Calcio Femminile: le lariane vincono per 6-0

Il Como Women risponde al colpo del Brescia a Palermo, sbancando il campo della Roma Calcio Femminile per 6-0.

Le comasche passano al 12′, quando Beil la mette in area, dove Alma Hilaj svetta più in alto di tutte, e di testa fa 1-0 che poi diventa 2-0, perché Cristina Carp, al 19′, sfugge sulla destra e prova a servire Rigaglia, ma la palla carambola su Silvi e finisce in rete. Le lariane piazzano il tris al minuto 28 grazie alla rete di Miriam Picchi su suggerimento di Beil, e tre minuti più tardi Alison Rigaglia, riceve palla da Carp, supera Casaroli e fa poker. Nemmeno il tempo di mettere a referto il quarto gol del Como e al 33′ Picchi salta un paio di avversarie e con un secco destro piazza lo 0-5. Il sesto timbro arriva invece a nove minuti dalla fine grazie all’esecuzione da fermo di Carp dai venti metri.

Le ragazze di Sebastian de la Fuente, grazie a questo successo, rimangono seconde in Serie B con 42 punti, e riducono di nuovo la distanza con le Leonesse a quattro lunghezze.

Il Como Women, nel prossimo turno, andrà a Sesto San Giovanni dove sfiderà la Pro Sesto che, nella giornata di ieri, ha perso contro il Ravenna per 3-1.

ROMA CALCIO FEMMINILE: Casaroli, Salm, Di Fazio, Di Salvo, Silvi, Borg (37’ Grossi), Polverino (45’ Conti), Brandizzi (37’ Peri), Manno, Bevilacqua (37’ Orlando), Lazdauskaitè (66’ Coda).  A disp: Viandrisia, Novelli, Farnesi, Draicchio. All. Roberto Piras
COMO WOMEN: Bettineschi, Taborda, Lipman (57’ Dubini), Rizzon, Vergani (57’ Bianchi), Pastrenge (45’ Mariani), Picchi (57’ Roventi), Hilaj (45’ Carravetta), Beil, Rigaglia, Carp. A disp: Annoni, Cecotti. All. Sebastian de la Fuente
ARBITRO: Moretti di Firenze.
MARCATRICI:  12’ Hilaj (COM), 19’ e 81′ Carp (COM), 28’ e 33′ Picchi (COM), 31’ Rigaglia (COM).
ESPULSA: Silvi (RCF per doppia ammonizione)

Photo Credit: Donato Milone – Como Women

Il calcio femminile è pronto a sbarcare in Qatar: passo in avanti o semplice sportwashing?

Anche solo immaginare un traguardo tanto incoraggiante sarebbe sembrata, fino a pochi anni fa, pura utopia. Eppure, come spesso accade, le idee più irrealistiche finiscono per concretizzarsi lasciando ben sperare, nonostante tutto, nell’intelligenza e nel buon senso dell’umanità. Effettivamente, infatti, solo un visionario avrebbe potuto prevedere un’apertura tanto significativa di un paese mediorientale al calcio femminile.

A farlo è stato il Qatar, ricca nazione della penisola arabica che quest’anno ospiterà i Mondiali di calcio. Ospite d’eccezione, non a caso, è stato proprio il testimonial della Coppa del Mondo: David Beckham. Lo scorso 8 febbraio, la leggenda ex United e Real Madrid ha infatti presenziato la premiazione dell’Amateur Women’s Football, torneo femminile parte del progetto Women and Girls Football Initiative.

L’evento, tenutosi all’Education City Stadium di Doha, è stato un modo originalmente progressista per festeggiare la giornata qatariota dello sport. “Vogliamo che questo stadio diventi un luogo inclusivo in cui possano aver luogo attività, progetti ed iniziative educative finalizzate allo sviluppo del paese e dello sport. Siamo fiduciosi che questo evento sia d’esempio e ponga le basi per ciò che succederà in seguito ai Mondiali“, sono state le dichiarazioni rilasciate da Alexandra Chalat della Qatar Foundation.

Da un punto di vista organizzativo, il torneo ha visto otto squadre amatoriali contendersi la vittoria finale, mentre laboratori didattici ed altre attività hanno intrattenuto gli spettatori nel corso della giornata arricchendo l’intero evento. Al termine della competizione, David Beckham ha inoltre assegnato l’ambitissimo Golden Boot a Nusaybah Peltier, talentuosa dodicenne che si è detta entusiasta dell’occasione avuta. “Iniziai a giocare a calcio con mio fratello e mia sorella quando avevo cinque anni e questo è stato il torneo più importante a cui io abbia mai preso parte“, ha infatti dichiarato la giovane premiata.

Un’altra partecipante, Hana Abu Gabal, ha inoltre fornito un interessante spunto di riflessione in merito alle pari opportunità nel paese: “Avere l’opportunità di giocare a calcio non è sempre scontato per una ragazza. Questo torneo è stata una grande occasione che spero abbia aperto gli occhi a molte persone mostrando a tutti cosa siamo in grado di fare!“. L’iniziativa, fortemente sostenuta dalla sceicca Hind bint Hamad Al Thani, si pone in continuità con gli importanti cambiamenti che stanno pian piano interessando altri paesi mediorientali.

Lo scorso 22 novembre, ad esempio, l’Arabia Saudita ha dato il via al primo campionato femminile della sua storia, un evento che lo stesso presidente della Federcalcio saudita, Yasser al-Mishal, ha definito “cruciale” per la crescita della nazione. Si è infatti trattato di un enorme passo in avanti per un paese che, appena due anni fa, concesse per la prima volta l’ingresso negli stadi alle donne. Le calciatrici saudite potranno dunque finalmente inseguire la loro passione, nella speranza che questo necessario ed epocale cambiamento non si fermi qui, tanto in Arabia quanto in tutta l’area limitrofa.

Il rischio che queste iniziative rientrino in una strategia volta esclusivamente a migliorare l’immagine internazionale di questi governidistogliendo l’attenzione dalle altre problematiche interne è, però, molto alto. Per quanto i segnali di apertura in Arabia Saudita e Qatar siano incoraggianti e degni di nota, è ancora troppo presto per vedere il bicchiere mezzo pieno.

Risulta infatti impossibile tralasciare le innumerevoli ed evidenti violazioni dei diritti a cui è soggetta l’intera popolazione femminile nei paesi sopracitati. Basti pensare, ad esempio, che in Qatar non esiste una vera e propria legge contro la violenza domestica, ma solo un piccolo articolo nel diritto di famiglia che “dovrebbe” impedire ai mariti di ferire le proprie mogli. Ogni ragazza qatariota, se single e con meno di 25 anni, non è inoltre libera di viaggiare oltre i confini nazionali senza il permesso di un tutore.

Discorso diverso per le donne sposate che, pur avendo la possibilità di spostarsi senza alcuna limitazione, sono soggette ad un eventuale, improvviso ed indiscutibile divieto imposto dai loro mariti. In caso di ribellione o di una semplice contestazione, esse rischierebbero inoltre di essere dichiarate “disobbedienti“, perdendo così il sostegno finanziario dei consorti. Nella maggior parte delle situazioni, ciò rappresenta una vera e propria tragedia per delle donne che non possono sempre svolgere lavori che si distacchino troppo dalle sole faccende domestiche.

A queste tremende violazioni vanno poi aggiunte le pesanti repressioni subite dalla comunità LGBTQ+, lo sfruttamento e la morte di migliaia di immigrati impiegati a nero come operai durante la costruzione degli impianti che ospiteranno i prossimi campionati del mondo e la criminalizzazione di ogni categoria di attivisti e attiviste. Come detto in precedenza, c’è dunque un forte rischio che l’improvvisa apertura al calcio femminile si riveli, al pari dell’organizzazione stessa dei Mondiali 2022, un astuto escamotage per insabbiare tali problematiche.

Per descrivere questa abitudine ormai ampiamente consolidata e diffusa, l’Amnesty International ha coniato un apposito termine: “sportwashing”. La celeberrima organizzazione ha successivamente individuato in appassionati e tifosi, non necessariamente sensibili e poco informati, il pubblico ideale a cui essa è rivolta. Questa tipologia di spettatori, infatti, risulta spesso addirittura infastidita dalle “interferenze”, quali proteste, polemiche e indagini, nella fruizione di uno spettacolo sportivo che, proprio come la prossima Coppa del Mondo, finisce sempre per favorire esclusivamente gli interessi dei governi interessati.

Tra le cause principali del successo dello sportwashing va inoltre annoverato quel giornalismo miope e concentrato esclusivamente sull’evento sportivo. Molti cronisti tralasciano infatti ogni aspetto relativo a violazioni dei diritti umani o ad altre problematiche non esplicitamente collegate alla manifestazione da raccontare, passando la patata bollente alle redazioni straniere o ignorando superficialmente quanto accade lontano da stadi e palazzetti dello sport. In questo caso, un’esaltazione acritica e limitata di queste iniziative contribuisce dunque a pubblicizzare un’immagine finta e patinata di paesi moderni e pronti, solo in apparenza, ad importanti riforme.

A questo punto sorge spontanea una domanda: come difendersi dallo sportwashing? Per farlo, l’Amnesty International invita le altre organizzazioni a livello nazionale ed internazionale a svolgere ricerche approfondite in merito, sostenendo ogni forma di attivismo e portando avanti oculate strategie di adovcacy. Le sportive e gli sportivi, inoltre, sono esortati a compiere una scelta tanto impopolare quanto necessaria: rifiutare la partecipazione o la sponsorizzazione di eventi in paesi che negano e calpestano i diritti umani.

Anche i semplici appassionati e gli spettatori possono e devono avere un ruolo importante nella lotta allo sportwashing, assumendo un atteggiamento maggiormente critico ed evitando di chiudere gli occhi dinnanzi a problematiche che, fin troppo spesso, tendono ad ignorare perché apparentemente lontane dalla loro quotidianità. Detto ciò, non resta che sperare nella buona fede delle personalità coinvolte nell’organizzazione dell’Amateur Women’s Football e in un reale passo in avanti di tutto il paese.

Possiamo infine pensare che il tempo dei cambiamenti sia finalmente arrivato oppure si tratterà di un ennesimo specchietto per le allodole? Solo il tempo saprà dare una risposta esaustiva a questo cruciale quesito, sciogliendo o confermando gli innumerevoli dubbi ed il crescente scetticismo circa l’operato dubbio e spesso controverso del Qatar e degli altri stati dell’area mediorientale.

Sven Christ diventa il nuovo capo dei centri di performance SFV/SFL

Una nuova sfida per l’ex calciatore e allenatore professionista Sven Christ: a partire dal 1° luglio 2022, il 48enne diventerà responsabile dello sviluppo e del controllo dei centri di prestazione SFV/SFL e delle partnership SFL/SFV nel dipartimento dello sviluppo giovanile della Direzione dello sviluppo del calcio della SFV.

Come ex giocatore in patria e all’estero e come allenatore al più alto livello, il nativo di Zeeland conosce il calcio da più di 30 anni. Christ ha giocato per la SFV attraverso tutte le squadre nazionali giovanili fino al livello U-21. Le sue stazioni come calciatore professionista hanno incluso Grasshoppers, Lausanne-Sports, FC Aarau e 1. FSV Mainz della Bundesliga tedesca.

Cristo ha poi completato la formazione come allenatore e istruttore presso la SFV. Dal 2014 al 2015 è stato incaricato di allenare l’FC Aarau, e nel 2017 ha assunto la carica di direttore tecnico. A partire dal 1° luglio 2022, Christ passerà all’Associazione Svizzera di Football, dove sarà responsabile dello sviluppo e del controllo dei centri di prestazione SFV/SFL e delle partnership SFL/SFV nel dipartimento dello sviluppo giovanile della Direzione dello sviluppo del calcio. “Non vedo l’ora di affrontare il mio nuovo compito e la mia sfida alla SFV, che voglio affrontare prima di tutto con molto spirito di squadra, apertura e pensiero innovativo”, ha detto Christ a proposito del suo nuovo impegno.

SGS: un augurio di Buona Pasqua ai tesserati, alle società, alle componenti e agli staff territoriali

Dopo un periodo lungo e complesso, siamo finalmente tornati a un sempre più graduale svolgimento delle nostre attività, sempre con la massima attenzione e un senso di grande responsabilità per la tutela della salute di tutti i soggetti coinvolti e auguro a tutti che queste festività pasquali possano rappresentare davvero un momento di gioia per lasciarsi alle spalle questi ultimi anni.

L’impegno del Settore Giovanile e Scolastico, sia a livello nazionale che periferico, non è mai mancato per garantire l’avvio di  percorsi virtuosi di carattere formativo e a portare avanti diverse attività sportive, dando continuità a quanto prodotto nel corso degli ultimi anni e cercando di dare il massimo supporto al nostro mondo, tenendo presenti le contingenze dei vari momenti.

Allo stesso modo non è mai mancata la vicinanza della Federazione e del Presidente federale Gabriele Gravina, al quale va un grande ringraziamento che, assieme agli auguri di una serena Pasqua, voglio estendere a tutta la struttura federale e a tutte le componenti del sistema federale, le Leghe, i calciatori, gli allenatori e gli arbitri.

Un grande augurio a tutto lo staff SGS, ai nostri Coordinamenti regionali, alle centinaia di collaboratori tecnici ed organizzativi del territorio nazionale, ai nostri formatori, ai tesserati, alle loro famiglie e alle società con cui continuiamo ogni giorno ad interfacciarci e a lavorare per portare avanti al meglio la nostra grande passione.

Vito Tisci
Presidente Settore Giovanile e Scolastico
Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Conosciamo le semifinaliste di UEFA Women’s Champions League

Le semifinaliste di UEFA Women’s Champions League hanno dieci titoli e 18 finali raggiunte in quattro. Vi presentiamo le quattro semifinaliste.

Verso Torino

Semifinali (23/24 aprile e 30 aprile/1 maggio)
Barcellona – Wolfsburg
Lyon – Paris Saint-Germain

Finale (21 maggio, Juventus Stadium, Torino)
Barcellona/Wolfsburg – Lyon/Paris

Barcellona – Wolfsburg

Barcellona (ESP, detentori)
Ranking UEFA (al termine del 2020/21): 2°
Come si è qualificato: campione in carica, campione di Spagna
Fase a gironi: prima Gruppo C (V6 P0 S0 GF24 GS1)
Quarti di finale: V8-3 tot. contro Real Madrid (V3-1 t, V5-2c)
Miglior marcatrice: Alexia Putellas 8
Scorsa stagione: campione
Palmares a livello nazionale: 7 campionati, 8 coppe nazionali
Miglior piazzamento in Europa: campione (2020/21)
Bilancio semifinale: Q2 E2

 
 

Riepilogo stagione

La qualificazione dalla fase a gironi non è mai stata in dubbio dopo il 4-1 iniziale sull’Arsenal. La supremazia delle spagnole è stata evidente ancora una volta contro il Madrid, battuto in rimonta sia all’andata che al ritorno nei quarti in una cornice di pubblico da record che ha fatto registrare ben 91.553 spettatori al Camp Nou.

Allenatore: Jonatan Giráldez
Giocatrice chiave: Alexia Putellas

Lo sapevi?
Prima finalista della Spagna nel 2019 e vincitrice due anni dopo.

Wolfsburg (GER)
Ranking UEFA per coefficienti (al termine del 2020/21): 3°
Come si è qualificato: secondo posto, Germania; V6-3tot. contro Bordeaux
Fase a gironi: primo Gruppo A (V3 P2 S1 GF17 GS7)
Quarti di finale: V3-1tot. contro Arsenal (P1-1 t, V2-0 c)
Miglior marcatrice (dalla fase a gironi in poi): Tabea Wassmuth 9
Scorsa stagione: quarti di finale
Palmares a livello nazionale: 6 campionati, 8 coppe
Miglior piazzamento in Europa: campione (2012/13, 2013/14)
Bilancio semifinale: Q5 E1

Riepilogo stagione
Al secondo turno è dovuto arrivare ai rigori per superare il Bordeaux, poi nel girone si è fatto rimontare due gol dal Chelsea dopo essere andato sul 3-1, e ha raccolto un solo punto in due partite contro la Juventus. Tuttavia grazie alle vittorie col Servette e al 4-0 sui rivali di sempre del Chelsea, ha superato il turno al rush finale. Recuperata nei minuti finali dall’Arsenal in trasferta, ha disputato l’ennesima grande prestazione in casa nel ritorno qualificandosi per la sfida contro il Barcellona in semifinale.

Allenatore: Tommy Stroot
Giocatrice chiave: Tabea Wassmuth

Lo sapevi?
Ha raggiunto sette volte la semifinale in dieci partecipazioni alla competizione dall’esordio nel 2012/13.

Lyon – Paris Saint-Germain

Lyon (FRA)
Ranking UEFA per coefficienti (al termine del 2020/21): 1°
Come si è qualificato: secondo posto, Francia; V4-2tot. contro Levante
Fase a gironi: primo Gruppo D (V5 P0 S1 GF19 GS2)
Quarti di finale: V4-3tot. contro Juventus (S1-2 t, V3-1 c)
Miglior marcatrice: Catarina Macario 5
Scorsa stagione: quarti di finale
Palmares a livello nazionale: 14 campionati, 9 coppe nazionali
Miglior piazzamento in Europa: campione (2010/11, 2011/12, 2015/16, 2016/17, 2017/18, 2018/19, 2019/20, record)
Bilancio semifinale: Q9 E2

Riepilogo stagione
Ha superato il Levante al secondo turno e ha perso contro il Bayern nel girone ma è passato come primo grazie alla vittoria contro le bavaresi e a una serie di risultati favorevoli. Le francesi puntano a tornare sul tetto d’Europa dopo la debacle della passata stagione e adesso possono contare sul rientro dal lungo infortunio di Ada Hegerberg, già decisiva con le reti nell’andata e nel ritorno contro la Juventus. Le altre squadre sono avvertite.

Allenatrice: Sonia Bompastor
Giocatrice chiave: Ada Hegerberg

Lo sapevi?
Detiene i record della competizione per titoli vinti, finali, semifinali, partite giocate, gol segnati e striscia di imbattibilità più lunga, e in questa stagione Melvine Malard del Lyon ha segnato lo storico primo gol della fase a gironi.

Paris Saint-Germain (FRA)
Ranking UEFA per coefficienti (al termine del 2020/21): 4°
Come si è qualificato: campione di Francia
Fase a gironi: prima Gruppo B (V6 P0 S0 GF25 GS0)
Quarti di finale: V4-3tot. contro Bayern München (V2-1t, P2-2c dts)
Miglior marcatrice: Jordyn Huitema 6
Scorsa stagione: semifinale
Palmares a livello nazionale: 1 campionato, 2 coppe nazionali
Miglior piazzamento in Europa: vice campione (2014/15, 2016/17)
Bilancio semifinale: Q2 E3

Riepilogo stagione
Prima qualificata alla fase a eliminazione diretta dopo le vittorie sul Real Madrid in casa e in trasferta alla terza e quarta giornata, il PSG ha chiuso il girone col miglior attacco e miglior difesa (unica a non subire gol). Ai quarti ha vinto l’andata in casa del Bayern ma al ritorno al Parc des Princes ha subito la rimonta delle bavaresi andando ai supplementari e vincendo ai supplementari col gol decisivo di Ramona Bachmann.

Allenatore: Didier Ollé-Nicolle
Giocatrice chiave: Marie-Antoinette Katoto

Lo sapevi?
Nel Paris ci sono quattro medaglie d’oro olimpiche: Huitema, Stephanie Labbé, Ashley Lawrence (Canada 2021) e Sara Däbritz (Germania 2016).

Per vincitrici della Coppa si intende solo la coppa nazionale principale della federazione della nazione di riferimento. Il bilancio dei quarti di finale conta le sfide complessive (andata e ritorno) e non le singole gare di andata o ritorno.

Credit Photo: https://it.uefa.com/womenschampionsleague/

Quale sorpresa vorremmo trovare nell’uovo di Pasqua? Nazionale, mondiali e non solo…

Cari lettori il direttore responsabile vi augura una serena Pasqua.

Le bambine ed i bambini staranno già assaporando il gusto di uno o più uova di Pasqua, con annesse sorprese con cui giocare. Ebbene, anche noi di calcio femminile italiano abbiamo il nostro uovo di pasqua da aprire sperando in una sorpresa che ci faccia rimanere a bocca aperta.

Desiderio che forse si è già realizzato proprio questa settimana con la grandiosa vittoria delle nostre azzurre in terra Svizzera.

Dunque, partiti con il desiderio di vincere, torniamo a casa in treno con in mente la splendida punizione di Cristiana Girelli. Vittoria che sancisce il primato del girone con due punti di vantaggio proprio dalla nazionale svizzera.

Il mio desiderio per questa Pasqua è rivolto proprio al colore azzurro, spero che la sorpresa di questo uovo sia la qualificazione diretta al secondo mondiale di fila dopo quello del 2019 è che l’avvento del professionismo ci regali delle notti magiche.

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