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Si dividono le strade di Ivan Zannoni e San Marino Academy, al suo posto Francesca Lanotte

La San Marino Academy annuncia che, nell’ottica di un rinnovamento organizzativo all’interno dello stesso club, Ivan Zannoni – Direttore Sportivo approdato sul Titano alla vigilia della stagione 2017-2018 – non ricoprirà più tale ruolo a far data da oggi. La società intende ringraziare profusamente Zannoni per il fattivo contributo apportato alla crescita del movimento del calcio femminile della San Marino Academy, culminato in due promozioni consecutive che hanno portato il neonato club dalla Serie C alla Serie A, disputata nella stagione 2020-2021. Sarà Francesca Lanotte, già responsabile in seno alla Primavera Femminile dell’Academy, ad assumere il ruolo dirigenziale in prima squadra, con conseguente avvicendamento anche per la categoria Under 19, dove approda Elisa Paganelli nelle vesti di vice allenatore. Entrambe, hanno giocato un ruolo determinante – prima da calciatrici e poi da allenatrici e dirigenti – per lo sviluppo del movimento giovanile femminile sul Titano.

Credit Photo: ©SMAcademy.

Conosciamo le semifinaliste di UEFA Women’s Champions League: Wolfsburg

Wolfsburg (GER)
Ranking UEFA per coefficienti (al termine del 2020/21): 3°
Come si è qualificato: secondo posto campionato tedesco; V6-3tot. contro Bordeaux
Fase a gironi: primo Gruppo A (V3 P2 S1 GF17 GS7)
Quarti di finale: V3-1tot. contro Arsenal (P1-1 t, V2-0 c)
Miglior marcatrice (dalla fase a gironi in poi): Tabea Wassmuth 9
Scorsa stagione: quarti di finale
Palmares a livello nazionale: 6 campionati, 8 coppe
Miglior piazzamento in Europa: campione (2012/13, 2013/14)
Bilancio semifinale: Q5 E1

Riepilogo stagione
Al secondo turno è dovuto arrivare ai rigori per guadagnarsi il posto nella fase a gironi ai danni del Bordeaux, poi nel girone si è fatto rimontare due gol dal Chelsea dopo essere andato sul 3-1, e ha raccolto un solo punto in due partite contro la Juventus. Tuttavia grazie alle vittorie col Servette e al 4-0 sui rivali di sempre del Chelsea, ha superato il turno al rush finale. Recuperata nei minuti finali dall’Arsenal in trasferta, ha disputato l’ennesima grande prestazione in casa nel ritorno qualificandosi in semifinale.

Allenatore: Tommy Stroot

Giocatrice chiave: Tabea Wassmuth

Lo sapevi?
Il Wolfsburg ha raggiunto sette volte la semifinale in dieci partecipazioni alla competizione dall’esordio nel 2012/13.

Pink Bari: Al Rigamonti vince il Brescia, la serie negativa continua

Si gioca, presso lo stadio Mario Rigamonti, il recupero della ventiduesima di Serie B. La Pink Bari scende in campo con un solo cambio rispetto al precedente incontro, sul fronte difensivo infatti ritrova Capitanelli.

Il racconto della partita.                                                                                              Nei primi trenta minuti di gioco non ci sono particolari emozioni, entrambe le squadre tentano di rendersi pericolose ma i loro attacchi sono sterili. Al minuto 17 è la Pink che prova ad affacciarsi timidamente nell’area avversaria con un calcio di punizione battuto da Di Criscio. Poco dopo il Brescia controbatte con un’azione solitaria della numero 20 Hjohlman che però litiga con il pallone e la difesa biancorossa sventa la minaccia.                Entrambe le difese fanno buona guardia. Superata la mezz’ora arriva l’episodio che cambia il risultato. Il contropiede biancoblù fulmina l’intera difesa pugliese, Shore in uscita non prende il pallone e colpisce l’avversaria. Per il direttore di gara non ci sono dubbi, è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Merli, la capocannoniere bresciana non sbaglia e porta in vantaggio la sua squadra. La Pink subisce visibilmente il colpo e al 41’ e 45’ rischia di passare sotto di due reti, in ambedue le occasioni Shore si salva come può e neutralizza le minacce. Il primo tempo si conclude con i padroni di casa in vantaggio.

Inizia il secondo tempo e la Pink parte con un piglio diverso. Ed al minuto 48 arriva il pareggio biancorosso. Tiro di Strisciuglio che viene ribattuto dal portiere avversario, sulla respinta sempre la numero 10 si fa trovare pronta e scaraventa il pallone in porta. Il gol che regala il momentaneo uno a uno è di pura caparbietà.                                                Nei minuti successivi al pareggio si accendono notevolmente gli animi e l’arbitro è costretto più volte a interrompere il gioco. Al sessantesimo il Brescia passa nuovamente in vantaggio, cross velenoso e Di Bari, nel tentativo di anticipare Merli, butta nella propria porta la sfera. Autogol sfortunato della numero 4. Al settantesimo arriva la prima sostituzione per coach Mitola, dentro Fuhlendorf al posto di Nefrou. Sette minuti dopo arriva la reazione della Pink prima con Spyridonidou, pallone che termina a lato, e successivamente con Fuhlendorf, il suo tiro è facile preda di Lonni. Le pugliesi ci provano fino allo scadere della partita con il tiro di Fuhlendorf che sfuma a lato e con i numerosi cross di Capitanelli, sempre allontanati dalla difesa bresciana.                                            Così, dopo cinque minuti di recupero, si conclude l’incontro.

Le valutazioni                                                                                                              Arriva la terza sconfitta consecutiva per le biancorosse che cadono sotto i colpi del Brescia capolista. Pink che avrebbe meritato qualcosa in più viste le tante occasioni create ma il momento no non sembra voler abbandonare la squadra di mister Mitola.                            Biancorosse che lottano con tutti i propri mezzi ma tornano a casa con zero punti.        Premio alla squadra di aver giocato a viso aperto e senza paura, è mancato l’episodio favorevole per conquistare punti, ciononostante la Pink rimane al sesto posto.

Risultato finale

Brescia Femminile 2 – Pink Bari 1                                                                              Merli 32’ (Brescia)                                                                                                    Strisciuglio 49’ (Pink Bari)                                                                                          Autorete Di Bari 60’ (Pink Bari)

Credit photo: Vanni Caputo

Pontedera, contro il Real Meda e Perugia arrivano solo un pari e un ko, e perde per squalifica Renzo Ulivieri

Il Pontedera è sceso in campo, settimana scorsa, affrontando il Real Meda, per la ventitreesima giornata, e il Perugia nel recupero del quattordicesimo turno di campionato.

Nel match con le bianconere le granatine hanno pareggiato 0-0. Invece, nella partita affrontata contro il Perugia le pontederine hanno perso in casa per mano delle grifoncine per 1-0, grazie al gol di . Il commento di coach Renzo Ulivieri, rilasciato sui canali ufficial del club pontederino, dopo la gara persa contro le biancorosse: “Una partita nella quale le ragazze erano stremate. Responsabilità grave del dipartimento calcio femminile: con 5 ragazze risultate positive e rientrate all’ultimo momento, e la partita di domenica 10 aprile, hanno voluto mettere la partita dopo soli tre giorni, adducendo la salvaguardia della regolarità del campionato. Il campionato si salvaguardia rispettando le possibilità delle squadre e guardando le condizioni. La scelta di far giocare il recupero in questa data e stata tutto l’opposto della regolarità del campionato. Una partita senza storia, giocata male, un po’ per le condizioni fisiche e molto anche per non sapere giocare in condizioni fisiche deteriorate. Quando mancano le forze ci sarebbe stato bisogno di concentrazione e capacità di soffrire, che sono mancate. Il risultato di oggi ha il significato di una sconfitta morale“.

In classifica le toscane sono scese al dodicesimo posto del Girone A di Serie C con venticinque punti, un piazzamento condiviso con la Lucchese che, però, ha una gara in più rispetto al Pontedera che, domenica, ospiterà l’Arezzo capolista del raggruppamento, anche se dovrà fare a meno proprio di mister Ulivieri. Infatti, l’allenatore toscano è stato squalificato per quattro giornate, per aver rivolto, nell’incontro contro il Real Meda, “espressioni irriguardose all’indirizzo del direttore di gara – questo dice il comunicato ufficiale della LND – alla notifica del provvedimento disciplinare, ritardava l’uscita dal terreno di gioco e subito dopo si collocava nella zona antistante gli spogliatoi, successivamente si posizionava all’esterno del terreno di gioco e rivolgeva ripetute espressioni irriguardose all’indirizzo del direttore di gara, allontanato“.

Photo Credit: Facebook US Città di Pontedera

Ana Sestari, Futsal Pescara: “Da adesso in poi non possiamo più sbagliare”

Nelle ore scorse in casa Futsal Pescara a parlare ai microfoni del club è stata Ana Sestari, estremo difensore delle adriatiche che ha dichiarato:

“In Coppa Italia urtroppo il nostro gioco non ha funzionato e non abbiamo avuto la lucidità di rimetterci in partita subito dopo il gol preso in apertura con Renatinha. C’è poco da aggiungere al riguardo. Ora dobbiamo guardarci in faccia e poi far vedere veramente chi siamo, tornando ad acquisire quella di sicurezza che è necessaria e che abbiamo inevitabilmente un po’ perso dopo lo stop di Bisceglie”.

“Non siamo al meglio della forma, ma non ci saranno alibi. Abbiamo un obiettivo che è quello di chiudere al secondo posto nella griglia e vogliamo riuscirci facendo vedere in campo un gioco da Pescara. La post season? Non possiamo nasconderci perché vogliamo ancora puntare in altro: indipendentemente da chi ci sarà dall’altra parte, dai nomi e dagli ostacoli, siamo le tricolori e siamo abituate a lavorare per dare sempre il massimo. Non c’è più tempo per correggere gli errori, conterà soltanto avere più fame del nostro avversario. Da adesso in poi non possiamo più sbagliare”.

“Bigger Better Freestyler”: oggi torna Bridget Nakalanzi

Il calcio femminile ha stupende interpreti sul piano tecnico, con un’eleganza sopraffina ed un’educazione del piede sublime. Se uniamo queste caratteristiche a delle freestyler professioniste di tutto il mondo esce fuori Bigger, Better, Freestyler; il nuovo simpatico progetto targato Calcio Femminile Italiano volto a valorizzare il calcio femminile attraverso il mondo del freestyle. Abbiamo coinvolto freestyler da tutto il mondo pronte a stupirci con le loro giocate ed i loro trick con l’obiettivo di sensibilizzare più gente possibile a questo magnifico sport dando prova che il calcio non è uno sport per soli maschi. Bigger, Better, Freestyler è la più grande freestyle challenge mai messa in piedi, coinvolgendo giocatrici da tutto il mondo che inoltreranno la nostra sfida a tutte le loro colleghe andando a creare una vera e propria rete mondiale.

Con un nuovo video ritorna la freestyler ugandese Bridget Nakalanzi. Nativa di Kampala, la capitale, Bridget ha 19 anni spera che la carriera di freestyle le possa permettere di affermarsi in questa disciplina al fine di portare avanti il movimento femminile nel suo Paese. È una grande tifosa del Real Madrid Femminile. Il suo video è disponibile sul nostro canale Youtube.

Sant’Egidio is back: le gialloblù attive con il settore giovanile ad Agropoli

Il Sant’Egidio, formazione che sino allo scorso anno ha partecipato alla Serie C, dopo aver ceduto il titolo sportivo della prima squadra alla Vis Mediterranea Soccer ha deciso di continuare il suo percorso nel calcio femminile con il settore giovanile.
La società cara alla presidentessa Alba Albanese, che ha visto in Valentina De Risi e Giulia Olivieri due perni importanti negli anni trascorsi, si è iscritta infatti in diversi campionati dedicati alle linea verde con ragazze in campo dai 6 ai 16 anni.
Nei giorni scorsi il club gialloblù è stato protagonista nel torneo Internazionale di Agropoli, fermo per due anni causa Covid-19.
Il Sant’Egidio, in collaborazione con la Vis Mediterranea Soccer, ha partecipato con la categoria Under 16 calcando il manto erboso cilentano il 13 ed il 14 aprile dando cosi ancora un segnale forte di appoggio al movimento calcistico a tinte rosa.

 

Una bellissima esperienza quella vissuta dalle nostre ragazze che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con le canadesi del Collingwood e le polacche del Gornik Zabrze.

In entrambi i match, giocati mercoledì presso lo stadio “Guariglia” abbiamo conquistato la vittoria. Successo che è arrivato anche nella sfida amichevole del giovedì, quando abbiamo affrontato una inedita formazione mista canadese/polacca.

 

Un bel momento di sport e divertimento per le nostre giovani che, come di consueto, hanno partecipato con entusiasmo anche alla sfilata inaugurativa prima di salutare Agropoli.

Conosciamo le semifinaliste di UEFA Women’s Champions League: Barcellona

Barcellona (ESP, campione in carica)
Ranking UEFA (al termine del 2020/21): 2°
Come si è qualificato: campione in carica, campione di Spagna
Fase a gironi: prima Gruppo C (V6 P0 S0 GF24 GS1)
Quarti di finale: V8-3 tot. contro Real Madrid (V3-1 t, V5-2c)
Miglior marcatrice: Alexia Putellas 8
Scorsa stagione: campione
Palmares a livello nazionale: 7 campionati, 8 coppe nazionali
Miglior piazzamento in Europa: campione (2020/21)
Bilancio semifinale: Q2 E2

Riepilogo stagione
La qualificazione dalla fase a gironi non è mai stata in dubbio dopo il 4-1 iniziale sull’Arsenal. La supremazia delle spagnole è stata evidente ancora una volta contro il Madrid, battuto in rimonta sia all’andata che al ritorno nei quarti in una cornice di pubblico da record che ha fatto registrare ben 91.553 spettatori al Camp Nou.

Allenatore: Jonatan Giráldez

Giocatrice chiave: Alexia Putellas

Lo sapevi?
Prima finalista della Spagna nel 2019 e vincitrice due anni dopo.

Gabriella Howell, attacca i feroci troll: “Sono stata scelta poiché calciatrice e non per il mio aspetto”

Gabriella Howell, 22 anni, gioca a calcio da quando era una bambina e attualmente gioca per il Sutton United FC, ed ama il calcio, è rovinata dai provocatori del web che dicono di lei: “non sa giocare a pallone!”.

Gabriella (Gabby) Howell, di Bromley nel sud-est di Londra, gioca a calcio da quando aveva circa otto anni. “Avevo tre fratelli maggiori che giocavano tutti a calcio e andavo sempre alle loro sessioni di allenamento”, ha detto Gabby, 22 anni, a The Mirror.

Un giorno, era al fianco di sua madre a guardare i suoi fratelli giocare a una partita scolastica quando un allenatore di una squadra femminile le corse incontro.

Mi ha indicato e ha detto: ‘Ha tre fratelli maggiori, sa suonare? Non abbiamo abbastanza giocatori'”, ha ricordato Gabby. Nonostante il fatto che le ragazze della squadra fossero di qualche anno più grandi di Gabby, è entrata felicemente in gioco e non si è mai voltata indietro.

Quando avevo circa nove o dieci anni sono stata scoperta a una partita della scuola elementare e poi ho iniziato a giocare per il Crystal Palace

Gabby, che è una fan degli Spurs, ha calciato i suoi primi palloni per il Palace fino all’età di 16 anni, quando si è trasferita a Carshalton. Dopo il Carshalton è andata al Sutton United FC, dove da allora gioca in Prima Squadra.

Il club ha un’ottima preparazione per il calcio femminile”, ha spiegato Gabby, aggiungendo che si allena due volte a settimana oltre al suo lavoro quotidiano. Vogliono davvero incoraggiare le ragazze quando arrivano e non c’è differenza tra giocatori maschi e femmine”.

Ha aggiunto che le piace il fatto che i suoi allenatori non siano “morbidi” con lei perché è una donna, cosa che secondo lei può essere un problema nel gioco femminile.

Ma mentre il difensore centrale è orgoglioso dei suoi successi sportivi, dice che possono essere rovinati da questi vili troll che perseguitano le sue pagine social.

Gabby ha voluto far conoscere queste becere frasi sessiste sui suoi profili social, ricevendo molti commenti positivi, da tutti i suoi fan ed anche da altre società calcistiche, che la aiutano ad andare avanti nel calcio senza essere presa in giro da queste persone.

Frasi del tipo: “Sempre merda! È una donna che cerca di praticare uno sport da uomo”.

Gabby deve anche sopportare gli uomini che dicono che le donne “non possono competere” con gli uomini.

Oltre ai commenti sessisti, riceve anche messaggi dispregiativi su Instagram da uomini che non la prendono sul serio.

“Gli uomini diranno che sono eccitati sotto le mie foto di me che gioco a calcio – e se taggo il mio club nel post è imbarazzante”, ha detto. Lei pensa che uno dei motivi per cui è stata presa di mira sia perché gioca a calcio, ma le piace anche travestirsi, truccarsi ed uscire durante il fine settimana.

“Puoi essere entrambi: puoi giocare a calcio e indossare i tacchi alti”.

Nonostante debba sopportare il trolling sessista, Gabby è determinata a usare la sua piattaforma per ispirare le ragazze ad entrare nel calcio. Vuole anche che le giovani donne che giocano a calcio rimangano in gioco e non si lascino prendere dal sessismo.

E questo le fa onore poiché e da questa ragazza che si deve prendere esempio, sia per la forza di carattere che per la tenacia, chiunque la fa del male verrà punito e nella sua vita certamente non ha altro da fare che attaccare tramite i social la vita degli altri. Forza Gabby, prosegui cosi!

“Female Training”: i traumi della caviglia

Distorsioni, fratture, contusioni alla caviglia sono molto frequenti in ambito calcistico perché l’articolazione è sovente sotto stress sia per sopportare il peso corporeo, sia per i traumi subiti durante le partite di calcio.

Tra i diversi fattori che incidono nei traumi alla caviglia possiamo annoverare:

  • L’aumento della velocità di gioco
  • La maggiore rapidità d’esecuzione del gesto atletico
  • Le diverse tipologie d’allenamento
  • Il numero di sedute settimanali e quindi il maggiore stress articolare
  • I cambi di direzione  tattici come per esempio il pressing, il forcing, il fuorigioco, il raddoppio di marcatura ecc.

Questi costituiscono nel Calcio importanti fattori di rischio di traumi sia per patologie acute sia per quelle croniche da Overuse (sovraccarico funzionale).

Quando si parla di traumi alla caviglia è necessario saperli distinguere a loro volta in:

  • Contusioni
  • Lussazioni
  • Fratture
  • Sindrome da impingement

Le contusioni sono lesioni traumatiche prodotte dalla violenta compressione di un agente esterno sulla superficie del corpo per trauma diretto rappresentato, ad esempio, da un contrasto contro un altra giocatrice, con il terreno di gioco successivo a caduta o per urto contro le traverse della porta (generalmente questa ultima riguarda il portiere). Se la contusione è di lieve entità lo stravaso ematico si infiltrerà solo nel tessuto sottocutaneo provocando un’ecchimosi.                                                                                  Quando la contusione è notevole lo stravaso ematico tenderà ad infiltrarsi nei tessuti e a raccogliersi nelle cavità causando ematomi. Nella maggior parte dei casi è utile un’applicazione immediata di borse di ghiaccio. In quelle più complicate si raccomanda il drenaggio della raccolta mediante aspirazione, seguita da bendaggio comprensivo e scarico dell’arto.

Le lussazioni sono associate spesso ad una frattura malleolare (solitamente a carico del malleolo laterale o peroneale). Il meccanismo più frequente è quello di una qualsiasi distorsione in supinazione (cioè con il piede ruotato all’interno) associato ad una caduta in avanti dell’atleta. Spesso vi è una predisposizione a questo tipo di trauma, cioè una debolezza muscolare e legamentosa della caviglia. Il trattamento terapeutico delle lussazioni alla Caviglia è nella tempestiva riduzione poi sarà lo specialista a decidere se bloccarla con gesso-tutore o procedere ad intervento chirurgico.

Le  fratture, come dicevamo sopra, possono susseguirsi ad un evento distorsivo molto violento e impattante a carico della caviglia. Anche qui, una volta deciso il trattamento specifico in base alla frattura (composta o scomposta), si potrà poi programmare la riabilitazione e recupero fisico per tornare ad allenarsi in sicurezza.

La sindrome da impingement è una sindrome dolorosa causata dalla frizione dei tessuti dell’articolazione che provoca un’alterata biomeccanica delle strutture articolari. Da un punto di vista anatomico e clinico si distinguono sindromi da impingment di ossa e tessuti molli; tra queste la più frequente è quella anterolaterale causata da traumi ripetuti in plantarflessione e in intrarotazione della caviglia, associati a traumi ai legamenti tibio-fibulare e astragalo-fibulare anteriore. Il sintomo più comune è il dolore cronico anterolaterale, edema e instabilità della caviglia.

Una buona programmazione atletica, che comprenda esercizi funzionali di propriocezione mirati al buon mantenimento legamentoso, può risultare preventiva per i traumi alla caviglia dell’atleta fornendo una corretta elasticità anche nei movimenti più estremi.

E’ consigliabile nelle atlete più “lasse” (con una abnorme elasticità costituzionale) il parastinco con cavigliera elastica inclusa.

Credit Photo: Fabrizio Brioschi

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