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Isabel Crotti, Lumezzane: “Il gol è una grande emozione”

Photo Credit: FC Lumezzane

Isabel Crotti, al primo gol in campionato, ha così parlato nel post partita.

Il gol mi ripaga del tanto lavoro, sono contentissima per aver aiutato la squadra a portare a casa i tre punti. La partita è stata molto insidiosa, siamo state bravissime nel tenere duro dopo la loro rete e a portare a casa il risultato nella ripresa. Ora ricarichiamo le pile e ci concentriamo per il derby con il Brescia“.

Giulia Dragoni, è la nuova “Best Italian Golden Girl 2024“

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Giulia Dragoni, giovane centrocampista nelle file della AS Roma, è la nuova “Best Italian Golden Girl 2024“, vincitrice del prestigioso trofeo organizzato da Tuttosport.

Giulia, fantasista classe 2006, arrivata in estate in prestito dal Barcellona, ha dimostrato sin da subito il suo talento, nonostante la giovane età, infatti, si è velocemente guadagnata un posto tra le migliori promesse del calcio Femminile Europeo.

A darle l’annuncio, in anteprima, è stato direttamente il C.T. azzurro Andrea Soncin, durante la preparazione al Centro Federale della FIGC a Coverciano al termine dell’allenamento, dove la nostra Nazionale stava preparando la sfida amichevole contro la Germania.

 

Fronte Arezzo e fronte Chievo: le sensazioni dopo l’1-3 di domenica scorsa

Credit Photo: Stefania Bisogno - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’arbitro fa parte del gioco. Come sbagliamo noi, sbaglia anche lui“. Non cerca alibi Ilaria Leoni, allenatrice dell’Arezzo Calcio Femminile, al termine della sfida di domenica scorsa terminata 3-1 per il Chievo. “Nei primi 25 minuti il Chievo ci ha mangiato sotto tutti gli aspetti, poi siamo uscite e abbiamo fatto una grande partita nella loro metà campo” analizza nell’intervista post-partita riportata sui canali social della squadra.

Il risultato non condiziona la prestazione fatta” conclude, “purtroppo non abbiamo fatto i tre punti, e li dovremo sicuramente fare nella prossima partita contro il Parma“. Si aggiunge anche il commento della capitana Costanza Razzolini, che dichiara: “Partita equilibrata in cui entrambe le squadre penso abbiano espresso un ottimo livello, soprattutto per l’intensità che si è vista in campo. Io credo che alla fine abbiano concretizzato di più loro, hanno avuto più cattiveria e noi abbiamo fatto errori troppo gravi“.

Sensazioni diverse dal lato Chievo, con il tecnico Fabio Ulderici che ovviamente è soddisfatto del risultato. “Sono molto contento per le ragazze, so quanto per loro fosse importante venire qua e dare continuità alle ultime gare. La partita di Parma ci ha dato consapevolezza, siamo riuscite a ritrovare quella fiducia che magari, nelle partite precedenti, avevamo un po’ perso” citando anche l’eliminazione in Coppa Italia proprio per mano delle amaranto.

L’Arezzo è una squadra forte, che gioca bene, che ha un’identità. In certi momenti le partite le devi vincere essendo un pochino brutta da vedere, però l’importante è cercare di portare a casa i tre punti. Era importante farlo prima della pausa nazionale“. Felicità però che viene minata quando l’allenatore parla dell’infortunio occorso a Serena Landa: “Speriamo sia meno serio di quel che sembra, faccio a lei il mio ’in bocca al lupo’ e speriamo di poterla riavere velocemente in campo” conclude.

Nazionale U19 Femminile, Nicola Matteucci: “Sono molto soddisfatto di tutto quello che c’è stato dentro la partita”

Credit: Figc

Inizia con una vittoria il cammino della Nazionale Under 19 Femminile nelle qualificazioni al Campionato Europeo. A Brzeg l’Italia batte 2-1 le padrone di casa della Polonia e mette già una seria ipoteca sul passaggio del turno, visto che le prime tre del girone staccheranno il pass per il Round 2. L’obiettivo è tornare quest’estate in Polonia, dove dal 15 al 27 giugno si disputerà la fase finale del torneo continentale.

Un successo meritato quello delle Azzurrine in una partita subito ricca di emozioni. In vantaggio al 6’ con un bel diagonale di Giada Pellegrino Cimò, la squadra di Matteucci si fa raggiungere dopo due minuti dalla Polonia, a segno con Piekarska, che libera da marcature sul secondo palo gira di testa in rete la punizione calciata da Witek. Al 14’ ci pensa Manuela Sciabica a riportare avanti l’Italia sfruttando un rimpallo nell’area di rigore avversaria al termine di una bella azione corale. È il gol decisivo, anche perché a sei minuti dal termine Pellegrino Cimò si fa respingere dal portiere polacco Wozniak il rigore che avrebbe chiuso in anticipo il match.

“È un risultato che ci dà morale – dichiara il tecnico Nicola Matteucci – sono molto soddisfatto di tutto quello che c’è stato dentro la partita, sia per il gioco che abbiamo espresso sia per la capacità di saper soffrire che la squadra ha dimostrato nella parte centrale del secondo tempo, quando forse avremmo potuto gestire un po’ meglio la palla e abbiamo lasciato l’iniziativa alla Polonia. Le ragazze sono state brave a rimanere compatte e mi è piaciuta la reazione che hanno avuto nel finale, procurandosi un rigore e andando vicine in un’altra occasione al 3-1. Affrontavamo un’avversaria fisica e tecnica e, in campo internazionale, non si può pensare di dominare per novanta minuti”.

Le Azzurrine torneranno in campo sabato alle 13 a Brzeg contro l’Inghilterra, con la consapevolezza che un’altra vittoria garantirebbe la qualificazione al Round 2: “È una nazionale di altissimo livello – avverte Matteucci – stiamo preparando già da tempo questa partita. Siamo fiduciosi di poter continuare a mostrare un calcio qualitativo, sapendo che la nostra è una squadra tecnica e che l’unione di intenti tra le ragazze e lo staff rappresenta un punto di forza”.

ITALIA-POLONIA 2-1 (2-1 pt)

ITALIA (3-4-3): Mustafic; Consolini, Cocino, Gallo; Sciabica (dal 29’st Gemmi), Testa (dal 1’st Fadda), Cherubini, Tosello; Pellegrino Cimò (dal 44’st Ventriglia), Ferraresi, Perselli (dal 13’st Zamboni). A disp: Belli, Pizzuti, Pieri, Gallina, Tironi. All: Matteucci.

POLONIA (3-5-2): Wozniak; Witkowska, Lapinska, Piekarska; Sikora (dal 1’st Flis), Polrolkniczak (dal 24’st Lewicka), Cyraniak, Witek, Guzik (dal 24’st Przbyl); Ostrowska (dal 1’st Bogucka), Grzywinska. A disp: Wieczerzak, Sobierajska, Gutowska. Pagowska, Zielinska. All: Kasprowicz.

Arbitro: Jelena Pejkovic (Croazia). Assistenti: Gordana Katusic (Croazia) e Ekaterina Marinova (Bulgaria). Quarto ufficiale: Kristina Georgieva (Bulgaria).

Marcatrici: 6’pt Pellegrino Cimò (I), 8’pt Piekarska (P), 13’ pt Sciabica (I),

Note: al 39’st Pellegrino Cimò fallisce un calcio di rigore. Ammonite Consolini (I) e Cyraniac (P).

*UEFA WOMEN’S UNDER 19 CHAMPIONSHIP – Gruppo A4

PRIMA GIORNATA (27 NOVEMBRE)

ITALIA-Polonia 2-1
Inghilterra-Turchia 2-1

Classifica: ITALIA e Inghilterra 3 punti, Turchia e Polonia 0.

SECONDA GIORNATA (30 NOVEMBRE)

Ore 12: Polonia-Turchia (Nysa)
Ore 13: Inghilterra-ITALIA (Brzeg)

TERZA GIORNATA (3 DICEMBRE)

Ore 13: Polonia-Inghilterra (Brzeg)
Ore 13: Turchia-ITALIA (Nysa)

*Si qualificano al Round 2 le prime tre classificate di ogni girone della Lega A, mentre le ultime classificate retrocedono in Lega B. La fase finale del Campionato Europeo si disputerà in Polonia dal 15 al 27 giugno 2025

“Sogna ragazza sogna”… che poi arrivi in Nazionale

“C’era una volta una bambina che amava dare calci ad un pallone” se dovessimo raccontare una fiaba, una di quelle moderne che possa far sentire comprese le bambine di oggi, potrebbe iniziare in questo modo. E’ l’incipit della storia di vita di tante campionesse che hanno portato e (portano ancora) lustro sia in campionato che in Nazionale. Affermarsi in uno sport che in Italia, per quanto il movimento femminile stia crescendo a piccoli passi, è perlopiù appannaggio maschile rende il percorso delle giovani calciatrici più difficile di quello dei coetanei uomini perché tra gli ostacoli da combattere c’è anche una buona dose di pregiudizio ancora troppo radicato. Solo da qualche anno la Serie A ha raggiunto il professionismo, che significa veder riconosciuto alle atlete di poter vivere della propria passione, di farne un vero e proprio lavoro senza dover pensare necessariamente ad un piano B che permetta un effettivo sostentamento. Le serie cosiddette ‘minori’ vengono considerate dilettantistiche e vivono non poche difficoltà ad avere un proprio riflettore acceso nella scena italiana, nonostante siano composte da giocatrici valide e meritevoli di grande attenzione.

Dalle serie cadette, più precisamente dalla serie C, proviene anche Nadine Nischler al suo primo anno al Como Women. Il sogno di diventare una calciatrice professionista ha spinto la centrocampista altoatesina classe 2000 a lasciare la sua Naturno a quattordici anni e a trasferirsi a Norimberga (Germania) dove è rimasta per quattro anni conciliando la propria passione con lo studio. Al suo ritorno in Italia, spinta dall’urgenza di trovare un lavoro fisso, il calcio è diventato quella valvola di sfogo che le permetteva di spezzare la routine lavorativa. Il suo talento, così cristallino, era tanto evidente da renderla capocannoniera nelle due stagioni trascorse al Meran Women (girone B di serie C) con cui l’anno scorso ha vinto il campionato (si parla di 38 reti nel 2022-2023 e di 42 nel 2023-2024).

In una sua intervista rilasciata in esclusiva a Calcio Femminile Italiano durante il suo secondo anno al Meran, alla domanda sul suo andare a segno cosi frequentemente e su un’ipotetica offerta da una società professionistica, rispondeva sottolineando l’importanza che ha per lei il gioco di squadra e di sentirsi pronta per una sfida di quel genere.
Penso di aver fatto un ulteriore passo avanti negli ultimi anni e sono anche contenta di poter aiutare la mia squadra con i miei gol, così come loro aiutano me a segnarli. Il calcio per me è uno sport di squadra, in cui si possono raggiungere gli obiettivi solo insieme. Per quanto riguarda la domanda: se potessi aiutare anche i club professionistici, direi che mi sento pronta per la sfida. Mi piacerebbe molto avere questa possibilità e sfruttarla al meglio”.

Mai parole furono più profetiche perché in quella stessa estate la telefonata dalla Serie A è arrivata davvero. Il Como Women, con una squadra in tutta in divenire e l’intenzione di diventare una delle leader del Campionato italiano, ha scelto di puntare su Nischler. L’invito al provino è arrivato dal DS del Como Miro Keci, ed è andato bene: alla prima giornata di campionato, il Como giocava contro il Milan, è arrivato anche il primo gol. Il suo impatto con la serie maggiore è stato tale che ha raggiunto i 6 gol in undici giornate, cifra record per una centrocampista offensiva (solo Alexia Putellas ne ha fatti di più, 8 per essere precisi). Ormai nome imprescindibile nella rosa del Como che, a quanto si dice ha esteso il contratto della centrocampista sino al 2028 con una clausola di 100K per chiunque la voglia nella propria squadra, l’alto livello delle partite della numero 7 in campionato ha convinto a tal punto gli addetti ai lavori, che è arrivata anche quella convocazione in Nazionale che è il sogno di ogni bambina che gioca a calcio. Il 2 dicembre Nadine Nischler vestirà per la prima volta la maglia della Nazionale maggiore allenata da Andrea Soncin per l’amichevole che le azzurre giocheranno in Germania, come coronamento di un 2024 ricco di soddisfazioni e di conquiste importanti che, chi segue e ama il calcio femminile ne è certo, non è che l’inizio.

Amanda Buechel si unisce alla Salernitana: innesto a stelle e strisce in casa granata

Credit: Salernitana

La Salernitana pesca negli USA. La formazione granata, inserita nel girone C di Serie C, infatti nelle ore passate ha annunciato tramite i propri canali ufficiali l’arrivo di Amanda Buechel, calciatrice che ha fatto il suo esordio nella scorsa domenica nella vittoriosa trasferta di Catania.
Per coach De Risi si tratta di un innesto poliedrico vista la duttilità tattica del jolly offensivo impiegabile sia da esterno che da punta. La classe 1988, americana originaria di Chicago, ha giocato nell’Edgewater Castle FC, formazione che milita nella UWS (United Women’s Soccer). Dopo qualche settimana di ambientamento nel gruppo capitanato da Giulia Olivieri è arrivata la convocazione e l’esordio da titolare per Buechel che proverà ad acquisire ulteriore minutaggio nella partita alle porte contro il Palermo.

Futsal Women’s European Champions, conferenza stampa e sorteggio il 1° dicembre a Bari

SORTEGGIO – Ricco e variegato il programma dell’evento che prevede anche il sorteggio dei due gironi, con rispettiva pubblicazione dei calendari. Per il Bitonto, host e organizzatore della Futsal Women’s European Champions, si tratta della seconda partecipazione consecutiva dopo la finale dello scorso anno persa solo ai rigori contro il Benfica.

REGOLAMENTO –  La prima fase sarà articolata in due gironi all’italiana da tre squadre ciascuno: le terze classificate disputeranno la finale per il quinto/sesto posto, le seconde classificate si qualificheranno alla finale per il terzo/quarto posto, mentre le prime classificate raggiungeranno la finalissima. Nel match che assegnerà il titolo, in caso di parità al termine dei regolamentari, si disputeranno due extra-time da 5’ ciascuno; qualora persistesse l’equilibrio, saranno i tiri di rigore a decidere la regina della Futsal Women’s European Champions.

CASTIGLIA –“Un altro grande evento, questa volta ancora più rilevante perché dal sapore internazionale, portato nella bellissima terra pugliese – è il commento del Presidente della Divisione Calcio a 5 Stefano Castiglia -. Questa alla Futsal Women’s European Champions è stata una candidatura voluta e cercata, nata da una promessa strappatami dal presidente Intini durante la presentazione del Bitonto, a settembre: è stato lì che – insieme al Dott. Aldo Patruno, Direttore generale Turismo e Cultura Regione Puglia – ho preso un impegno, naturalmente rispettato. Felicissimo che il sogno sia diventato realtà, ma soprattutto felice che si parli di futsal italiano fuori dai confini della nostra amata Italia. È questo ciò che voglio per il futsal italiano. Appuntamento a Bari per poter godere di un fantastico spettacolo”.

PRESENZE – Alla conferenza saranno presenti il Sindaco di Bari Vito Leccese, il Sindaco di Bitonto Francesco Paolo Ricci, l’Assessore allo Sport della Regione Puglia Raffaele Piemontese, l’Assessore allo Sviluppo Locale, al Turismo e alla Blue Economy Pietro Petruzzelli, il Consigliere della Divisione Calcio a 5 Umberto Ferrini e il Presidente del Bitonto Silvano Intini.

Nazionale A Femminile – Prosegue a Coverciano il lavoro delle Azzurre. Bonansea e Dragoni: “Con la Germania una sfida difficile ma affascinante”

Credit Photo: FIGC -Federazione Italiana Giuoco Calcio

La ‘veterana’ e la nuova leva, la più grande e la più giovane azzurra di questo raduno: Barbara Bonansea e Giulia Dragoni sono le due facce simili e opposte al tempo stesso di questa Nazionale femminile, pronta a regalarsi un’ultima grande sfida per questo 2024, che ha già portato la qualificazione diretta ai prossimi Europei. Talenti cristallini entrambi, una simbolo di quelle ‘Ragazze mondiali’ che nel 2019 hanno fatto innamorare l’Italia intera, l’altra neomaggiorenne, la più giovane azzurra di sempre a scendere in campo in Coppa del Mondo (con l’Argentina, nel 2023, a 16 anni e 259 giorni) e fresca vincitrice del Best Italian Golden Girl, il premio istituito dal quotidiano Tuttosport per la miglior calciatrice under 21 del nostro Paese e assegnatole proprio questo pomeriggio.

“Ancora non sono un punto fermo di questa Nazionale…” sorride e abbassa il tono della voce, come a scusarsi, Giulia Dragoni, che si illumina nel volto ma quasi si imbarazza davanti a chi le domanda come stia vivendo tutto questo, l’azzurro che rappresenta l’Italia abbinato alla sua giovanissima età. A proposito, sono diciotto anni, compiuti appena venti giorni fa, il 7 novembre. ”Grazie!” risponde immediatamente, con la freschezza della sua maggiore età appena compiuta. “Per me – continua Dragoni a VivoAzzurro Tv – è motivo di orgoglio essere qua e poter ispirare tante ragazze, dimostrando che alla fine l’età è solo un numero e che anche se si è giovani si possono raggiungere traguardi di prestigio. Sì, ogni tanto ci penso al record stabilito al Mondiale del 2023, di essere stata l’azzurra più giovane di sempre a un Mondiale; ma guardo al presente e soprattutto al futuro”.

E il futuro, quello prossimo, significa amichevole con la Germania, precisamente a Bochum, lunedì 2 dicembre (in diretta tv su RaiSport alle 20.30). Una sfida con un avversario di grande livello per chiudere il 2024 e approcciare al meglio il percorso che condurrà agli Europei della prossima estate: “La Germania – commenta Barbara Bonansea – è un’avversaria tosta, ma finora, quando ci siamo confrontate con squadre magari più forti di noi sulla carta, abbiamo sempre fatto bene. È ovvio, sarà una partita difficile, ma alla fine per andare all’Europeo e provare a fare qualcosa di grande dobbiamo comunque scontrarci contro le più forti; quindi ci prepariamo al meglio”. Sulla stessa lunghezza d’onda è il pensiero di Giulia Dragoni: “Abbiamo le carte in regola per fare bene e abbiamo dimostrato di poter stare in partita contro grandi avversari”.

Oggi doppia seduta per le ragazze di Soncin: allenamento alla mattina e al pomeriggio, in quello che è il secondo giorno di lavoro a Coverciano per le Azzurre. Centro Tecnico Federale che peraltro due giorni fa aveva accolto Bonansea e compagne con l’auditorium illuminato di rosso, per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

L’ELENCO DELLE CONVOCATE

Portieri: Matilde Copetti (Parma), Francesca Durante (Fiorentina), Laura Giuliani (Milan), Margot Shore (Bologna);
Difensori: Valentina Bergamaschi (Juventus), Lisa Boattin (Juventus), Federica D’Auria (Lazio), Lucia Di Guglielmo (Roma), Maria Luisa Filangeri (Fiorentina), Martina Lenzini (Juventus), Elena Linari (Roma), Elisabetta Oliviero (Lazio), Julie Piga (Milan), Angelica Soffia (Milan);
Centrocampiste: Arianna Caruso (Juventus), Giulia Dragoni (Roma), Manuela Giugliano (Roma), Eleonora Goldoni (Lazio), Giada Greggi (Roma), Nadine Nischler (Como), Eva Schatzer (Juventus), Emma Severini (Fiorentina);
Attaccanti: Chiara Beccari (Juventus), Barbara Bonansea (Juventus), Agnese Bonfantini (Fiorentina), Michela Cambiaghi (Inter), Sofia Cantore (Juventus), Valentina Giacinti (Roma), Benedetta Glionna (Roma).

Lumezzane, festa per un settore giovanile che punta con lo sguardo al futuro

Photo Credit: Pagina Facebook FC Lumezzane

Il settore giovanile del Lumezzane si è riunito ieri sera al Palalumenergia della città valgobbina per un momento conviviale e di festa, dato che siamo a poche settimane dalle festività natalizie, ma soprattutto per far conoscere ancora di più alla comunità il mondo delle giovanili del club rossoblù.

«Per la prima volta dedichiamo una festa al nostro settore giovanile – il commento del Presidente Andrea Caracciolo – non a caso siamo anche l’unica squadra in provincia che ha tutte le squadre giovanili femminili che stanno ottenendo dei risultati importanti, nonché l’unica formazione di Serie C maschile che ha una squadra femminile in Serie B. Vorrei che i ragazzi e le ragazze coltivassero le loro passioni e raggiungere degli obiettivi, ma soprattutto di fare bene lo sport e di studiare»

Infatti, il percorso delle bambine e delle ragazzine del Lumezzane è sino a questo momento positivo: per esempio, c’è la seconda posizione nel Girone D delle Allieve Regionali Under 17, la quarta piazza nel Girone D nelle Giovanissime Regionali Under 15, ma soprattutto il quarto posto nel Girone A di Primavera 2.

«Quando abbiamo iniziato questo percorso cinque anni fa, abbiamo deciso di avere un metodo unico di gioco, in particolar modo sull’uno contro uno che dà più coraggio nelle giocate – il commento del responsabile settore giovanile Cristiano Sala – avere un settore femminile completo è un grande orgoglio, perché siamo diventati un punto di riferimento per la nostra provincia e il merito va alla società che crede tantissimo nel femminile. Abbiamo poi attuato un percorso psicologico grazie alla dottoressa Francesca Tagliani, perché permette di sviscerare i rapporti tra il gruppo di giocatori e lo staff tecnico, ma anche tra i singoli giocatori e i vari atleti e atlete. Dobbiamo accompagnare i nostri ragazzi e le nostre ragazze nel modo giusto, perché l’importante è la crescita individuale e del gruppo».

Ovviamente, si è parlato anche della prima squadra che sta affrontando la Serie B, nel quale la squadra di Nicoletta Mazza occupa la nona posizione dopo undici partite. A prender la parola è la capitana Elisa Galbiati: «Sempre bello tanti ragazzi e tante ragazze nello stesso posto e condividere la medesima passione e per Lumezzane dev’essere un orgoglio – le parole di Galbiati – ci fa sempre piacere tante persone che vengono a vederci e a supportarci, sono contenta di vedere in loro un modello. La stagione? Ci siamo mangiate qualche punticino, ma sappiano che dobbiamo migliorare tanto e portare a casa tanti risultati utili possibili. Ai ragazzi e alle ragazze dico d’inseguire il vostro sogno e di realizzarlo».

Como Women-Juventus 1-4: la vittoria delle juventine sulle lariane secondo i dati Panini Digital

Photo Credit: Como Women

La Juventus ha vinto in casa del Como Women per 4-1, in quella che era la gara valida per l’undicesima giornata della Prima Fase di Serie A: le padrone di casa erano passate in vantaggio col gol di Alexandra Kerr, per poi subire l’ondata juventina con le reti di Barbara Bonansea, Cristiana Girelli, Arianna Caruso ed Eva Schatzer. Con l’aiuto di Panini Digital Soccer andiamo ad analizzare l’incontro.

Partiamo dall’IVS, dove la formazione di Massimiliano Canzi hanno ottenuto il 69% contro il 31% della squadra di Stefano Sottili, segno che le juventine han giocato meglio delle lariane.

La Juve ha avuto più possesso palla, dove l’ha tenuto per 31′:49″ e il 61%, mentre il Como l’ha giocato 20′:18″ e il 39%. La Vecchia Signora è avanti anche nel numero di giocate utili: 93 a 74.

A livello difensivo la Juventus ha ottenuto percentuali nella protezione area (53,3%-40%), sulle palle recuperate effettive (51,9%-47,4%) e su quelle temporanee (33,5%-32,1%); mentre il Como è avanti su fine azione avversaria (20,5%-14,6%) e in quelle giocate in zona area dagli avversari (60-35).

Parliamo di come hanno giocato le formazioni al “Ferruccio” di Seregno (provincia di Monza e Brianza) a livello offensivo. Il gruppo allenato da Canzi ha avuto più palle giocate in zona area (60-35), più pericolosità sulla percentuale di attacco alla porta (60%-46,7%) e concluso 21 volte (16 su azione e 5 indirettamente da calcio piazzato); invece, la squadra di Sottili ha tirato 10 volte (6 su azione e 4 indirettamente da calcio piazzato).

Vediamo il flusso di gioco di Como e Juventus. Partiamo dalle lariane che hanno giocato 469 volte il pallone e il 43%, mentre ha effettuato 237 passaggi riusciti e il 52%: a farne di più sono state Agnete Marcussen che ha servito 33 palloni e Nadine Nischler che ne ha ricevuti 38.

Per quanto riguarda la squadra juventina, essa ha usato la sfera 403 volte e il 42%, e se l’è passata 395 volte e col 65%. È Estelle Cascarino quella che ne ha fatto di più: infatti, ha passato 55 volte la sfera. Lisa Boattin l’ha ricevuta 51 volte.

A livello individuale Boattin detiene il numero di palle giocate (79), Cascarino in quelle recuperate (33) e Nischler in quelle perse (35). Caruso ha tirato 5 volte, ma è anche una delle quattro marcatrici che ha dato, sul campo del Como, il nono successo della Juventus nel massimo campionato.

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