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Serie A femminile: chi ha effettuato più parate nella prima parte di campionato? Le prime 10 del torneo

Photo Credit: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nella Serie A femminile sono trascorse, sino ad ora, 13 giornate: tante le gare giocate con reti ed emozioni ma anche tante parate.
Questa la tabella del campionato con i 10 portieri ad aver effettuato più parate nel massimo torneo nazionale femminile.
Al decimo posto troviamo Camelia Ceasar della Roma: la giallorossa nelle 12 gare giocate ha compiuto 31 interventi tra i pali, gli stessi Pauline Peyraud-Magnin della Juventus. Per la bianconera, però, le parte sono arrivate in 9 gettoni di presenza ottenuti sino ad ora.
A 36, invece, troviamo Solène Durand del Sassuolo, 11 presenze, che insegue l’interista Cecilía Rúnarsdóttir a quota 41, sempre in 11 presenze. Con 43 parate a pari merito, poi, Sara Cetinja della Lazio, in 13 partite, e Amanda Tampieri della Samp, in 9, che inseguono un altro duetto a quota 46. Laura Giuliani si prende la quarta piazza del torneo, con i 46 interventi avvenuti in 13 match, mentre la terza va a Cecilie Fiskerstrand della Fiorentina, in 12. Seconda con 47 parate, invece, è la lariana Astrid Gilardi: il portiere del Como Women ha giocato tutte le 13 sfide di Serie A femminile. A primeggiare, infine, è la napoletana Doris Bacic che stacca tutte le sue compagne di reparto con le 54 parate effettuate in 12 match.

Martina Piemonte, Lazio: “Qui per trovare la mia stabilità, ecco cosa mi porto del mio 2024 in biancoleste”

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Nelle ore scorse a parlare in casa Lazio è stata Martina Piemonte. La punta ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club biancoceleste su questa prima parte di stagione, questo un estratto delle sue dichiarazioni:
“Sono contenta che i miei gol possano aiutare la squadra. Fondamentalmente è quello che devo fare, sicuramente arrivo con un bagaglio importante. La Spagna mi ha aiutato a livello tecnico e a crescere, l’Inghilterra mi ha dato un’impronta più seria. La Serie A, invece, è cresciuta tanto negli ultimi anni, nonostante l’Italia sia un po’ indietro il calcio femminile sta crescendo.
Il mio obiettivo è portare la Lazio in alto vorrei fare qui quello che non ho mai fatto altrove, ovvero trovare la mia stabilità. Abbiamo un mister
che insegna il calcio e personalmente ne ho girate di squadre, lo seguiamo molto e livello tattico lo stiamo dimostrando in campo quanto valiamo.
Cosa ricordo del mio anno in biancoceleste? La partita contro la Roma in cui avevo l’ansia, poi il gol contro il Sassuolo in cui ci siamo abbracciate tutte”.

Nazionale Femminile: il 2024 delle Azzurre si chiude con quattro successi e cinque pareggi, due i passi falsi

Credit Photo: Stefano Petitti- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il 2024 ormai al termine lascia alle spalle tante gare della Nazionale Femminile, rilanciata in termini di risultati dall’arrivo in panchina del CT Andrea Soncin.
Undici le gare giocate dalle Azzurre in campo internazionale con quattro vittorie, cinque pareggi e due sole sconfitte nonostante le tante avversarie di livello.
Si parte a febbraio con il pari a reti bianche contro l’Irlanda, con l’addio di Sara Gama alla Nazionale, per passare pochi giorni dopo al passo falso netto per 5-1 contro l’Inghilterra, rete vana di Cambiaghi.
Ad aprile, invece, arriva il successo importante per 2-0 sull’Olanda nelle qualificazioni ad Euro 2025, gol lampo di Giacinti e raddoppio di Bonfantini, a cui a fatto seguito la sconfitta per 2-1 in Finlandia, di Di Guglielmo il momentaneo vantaggio. Tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, poi, il doppio pareggio con la Norvegia, 0-0 esterno ed 1-1 interno, Giugliano in rete in avvio di gara.
A luglio arriva il terzo pari di fila questa volta in Olanda a reti inviolate seguito dal bel successo per 4-0 sulla Finlandia, match aperto dal sigillo di Beccari e che ha concluso con la qualificazione in Svizzera il percorso di qualificazione ad Euro2025. Si torna in campo, poi, ad ottobre in amichevole con Malta battuta 5-0, doppietta di Glionna, con il positivo 1-1 contro la Spagna. Il 2024 si è concluso con il successo per 1-2 sulla Germania, sempre in amichevole, con Cantore a regalare la vittoria all’Italia.

Cora Zicai: “Debuttare in Nazionale a 20 anni è stato davvero incredibile”

Cora Zicai, nei giorni scorsi, ha parlato del suo speciale 2024. L’attaccante del Friburgo. infatti, ha fatto una rapida crescita che l’ha portata in nazionale. La calciatrice ha compiuto 20 anni il 29 novembre giorno in cui ha fatto anche il suo debutto in nazionale maggiore. La stessa giocatrice a riguardo ha commentato:

“Non riesco ancora a rendermene conto e mi viene ancora la pelle d’oca quando ci ripenso. Ad essere onesti, non me l’aspettavo, è stato incredibile. Mi rende orgogliosa poter giocare a questo livello ora, mi piace anche ripensare ai primi tempi, quando giocavamo su un prato con i nostri amici. Sono nata qui. Per me, Friburgo è un pezzo di casa. I miei fratelli giocavano a calcio. Ho sempre voluto farne parte, anche da bambina. È così che si è sviluppata la mia passione per il calcio, che continua ancora oggi. Amo questo sport. 

Debutto in nazionale? Certo, all’inizio ero un po’ nervosa. I dieci giorni che ho potuto trascorrere con la nazionale sono stati semplicemente fantastici. È stato impressionante vedere l’alto livello con cui si svolge ogni singola sessione di allenamento. Sono stata in grado di portare molto con me per il mio sviluppo personale. Questa era davvero una delle mie più grandi preoccupazioni. Sono successe così tante cose. Ora userò il tempo per staccare un po’ la spina con la mia famiglia. Non riesco ancora a credere a quello che è successo. È stato fantastico e stimolante allo stesso tempo. Un sogno d’infanzia si è avverato per me”.

Eleonora Cunsolo: “Teqball? Che emozione rappresentare l’Italia al Mondiale”

Nelle settimane scorse  è andato in scena, in Vietnam, il Mondiale di Teqball, disciplina giocata su un tavolo curvo alle estremità, con un pallone da calcio.
A rappresentare l’Italia Eleonora Cunsolo e Mara D’Alessandro, da sempre legate al calcio, che circa un anno fa hanno iniziato a pensare seriamente di trasformare una passione in qualcosa di più serio.
Il teqball, nato in Ungheria nel 2014, in pochi anni si è sviluppato in numerosi Paesi europei ed extraeuropei, prevede match di singolo e doppio maschile e femminile oltre a quello misto. Durante l’anno si svolgono tornei internazionali organizzati dalla FITEQ (Federation Internationale de Teqball) utili per stilare un vero e proprio ranking mondiale, che determina la suddivisione nei gruppi di competizione.
Eleonora e Mara prima del Mondiale hanno partecipato a due tornei internazionali: uno in Portogallo, a Santarém, e uno in Spagna, a Malaga. Proprio a Malaga che, con grande emozione, le due compagne di squadra strappano un ottimo terzo posto conquistando la prima medaglia con il club ‘Teqball Ulivi Village Roma’.

Abbiamo raggiunto Eleonora Cunsolo, che ha cominciato a giocare giovanissima nella Totti Soccer School per esordire poi in C a 14 prima di passare alla Lazio, che militava in Serie A, Res Roma in A2 e A, oltre a giocare con le magli di Bari e a Cuneo, mentre nella stagione 2018-2019 e 2019-2020 con quella della Roma. La calciatrice collezione, nel frattempo, anche presenze con le nazionali Under 17 e 19 oltre qualche chiamata per i raduni dell’Under 23 dell’Italia. Poi causa infortuni lo stop forzato che però non l’ha mai allontanata del tutto dal calcio.

Sulle emozioni provate in questo periodo grazie al Teqball Eleonora Cunsolo ci ha confessato:
“La FIGEST (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali), è la Federazione Italiana che ha abbracciato il Teqball e che ci ha dato permesso di partecipare ai Mondiali di Ho Chi Minh contribuendo ad una buona spesa del viaggio e ci ha supportati dandoci la possibilità di allenarci al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti”.
L’atleta classe ’96 poi aggiunge:
“L’evento ha visto la partecipazione di 56 nazioni, con oltre 200 atleti. È stato organizzato nel cuore della città, al centro di in una delle strade principali. I campi erano circondati da passanti e spettatori incuriositi che si fermavano a guardare le partite. È stato davvero emozionante. La nostra squadra ha avuto anche l’opportunità di sfidare i campioni mondiali in carica, i thailandesi, nel doppio maschile e nel misto, e una coppia brasiliana femminile che è arrivata terza”.

Sull’esperienza Eleonora ricorda:
“Per me, Ho Chi Minh è stata un’esperienza unica. È stato il mio primo grande evento, e lo stesso vale per Nicola Carlini, mio compagno di misto, e per Tommaso Pedalino, atleta del singolo maschile. Arovetto Lombardi, compagno di Nicola nel doppio maschile, e Mara, atleta del singolo femminile e mia compagna nel doppio femminile, avevano già partecipato in una competizione Mondiale”.
Sulla crescita della disciplina, invece, l’ex calciatrice originaria di Ostia ci confida:
“La diffusione in Italia di questo sport è in continua crescita, c’è ancora tanto lavoro da svolgere, ma la voglia di crescere e di partecipare a questi eventi è davvero tanta. Siamo determinati a coinvolgere quante più persone possibile in questo sport, perché regala emozioni incredibili che, ad oggi, non riesco a fare a meno di vivere”.
In particolare sul movimenti in Italia l’atleta aggiunge:
“Ad oggi, i principali club di teqball in Italia attivi nel partecipare alle competizioni internazionali sono: a Roma, dove ci sono diverse realtà attive: Ulivi Village Roma, la SS Lazio Teqball, che, grazie al contributo di Giovanni Ieradi, sta avvicinando molti giovani a questo sport, FlaminiaSette, sta sviluppando un numero sempre crescente di progetti legati alla promozione e alla pratica del teqball in combinazione con la tecnica calcistica. Fuori dalla capitale, la realtà sportiva più storica e senz’altro ricca di giovani promesse è il Teqball-Napoli, fondato da Pasquale Errico, il quale sta facendo un lavoro attivo di promozione e sensibilizzazione del teqball nella capitale del Calcio. Questo sport è amato e molto conosciuto anche a Rimini, Cesenatico dove i tornei in spiaggia si ripetono di stabilimento in stabilimento sul litorale nel periodo estivo”.

La chiusura è sull’amore per la disciplina:
“Il teqball è uno sport che una volta che lo provi, è difficile farne a meno. Stiamo facendo tanti sforzi per poterci allenarci insieme, nelle diverse realtà sportive italiane, il più possibile, con l’obiettivo di alzare il livello della competizione a livello nazionale.
La voglia di crescere e di partecipare a questi eventi è davvero tanta. Siamo determinati a coinvolgere quante più persone possibile in questo sport, perché regala emozioni incredibili che, ad oggi, non riesco a fare a meno di vivere”.
Ringraziamenti, poi, per la sua compagna d’avventura Mara D’Alessandro:
“Se sono riuscita a realizzare questo sogno, lo devo sicuramente a Mara. Oltre ad essere un’atleta straordinaria, sta dedicando tantissimo del suo tempo e della sua energia alla crescita di questo sport. Se non fosse stato per il suo impegno, la sua passione e la sua visione, molte delle opportunità che ho avuto non sarebbero mai diventate realtà”.

Giusy Moraca lascia la Lazio: “Vado via con un grande sorriso anche i grandi amori finiscono”

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Si separano le strade di Giusy Moraca e della Lazio: la punta ex Napoli e Pomigliano, infatti, nel 2025 non continuerà a vestire i colori biancocelesti. La classe ’94 campana, che aveva disputato in campionato 127′ partendo solo una volta da titolare, quindi lascia l’undici guidato da Gianluca Grassadonia dopo l’annata trionfale dello scorsa stagione conclusa con la promozione in Serie A. L’ormai ex numero 10 laziale ha salutato tramite social compagne postando:

“Cara Lazio, in questi due anni e mezzo ho vissuto un sogno bellissimo e non dimenticherò nemmeno un minuto delle tante gare giocate con questa maglia, da me tanto amata. Non c’è tristezza in me: vado via con un grande sorriso, perché mi ritengo doppiamente fortunata per aver giocato in questa fantastica squadra. Voglio abbracciare idealmente tutte le persone per la fiducia, l’affetto e il sostegno che mi hanno dato, e per questo voglio dire grazie perché non dimenticherò mai le emozioni vissute dal primo all’ultimo giorno.
Dallo staff alle mie compagne di squadra, che rimarranno nel mio cuore, sempre
GRAZIE lo dico alla società, formata da tutte quelle persone semplici che hanno fatto di tutto per farci stare il meglio possibile, amando quei colori e per avermi trasmesso sempre la massima fiducia. Ma come sappiamo, a volte, anche i grandi amori finiscono.
Non smetterò mai di ringraziarti, per avermi fatta rinascere, per avermi dato tanto.
Lazio, io tiferò sempre per te e ti auguro sempre il meglio”.

Lontano dal calcio, vicino al cuore: Juventus Women campionesse di solidarietà

Photo Credit: Nicolò Ottina - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La musica e il calcio sono due mondi che, a volte, riescono a coniugarsi. Uno dei poteri più universali che accomuna la musica e lo sport è trasmettere un messaggio raggiungendo un vasto pubblico, come solo una canzone o una partita in televisione possono fare. Quando il messaggio è di solidarietà e beneficenza, inoltre, la canzone diventa quasi un inno nei confronti della speranza verso il cambiamento, com’è successo con un capolavoro come Imagine di John Lennon, un inno contro le guerre, alla stregua di Heal the World dell’altrettanto compianto Michael Jackson.

Il sound drammatico delle due canzoni citate poc’anzi viene completamente capovolto nel pezzo che alcune calciatrici della Juventus Women hanno scelto di scrivere, incidere e caricare su Spotify e le maggiori piattaforme digitali per arrivare all’orecchio e alle cuffie del maggior numero di persone. In Calci a un pallone, musica e calcio s’incontrano e danno vita a una combinazione speciale che vuole trasmettere un messaggio di solidarietà. Barbara Bonansea, Cristiana Girelli e Martina Rosucci hanno inciso questa canzone per beneficenza, dedicandola alle bambine dello Sri Lanka, da sempre in condizioni di vita precarie e nella speranza di costruirsi un futuro migliore.

Le tre calciatrici della Juventus Women hanno dedicato un inno alla loro passione, il calcio, che dà loro “un senso di libertà“, ma anche molto di più. La canzone, dal ritmo allegro e che non calca in nessun caso la malinconia dei testi di Lennon e Jackson, ricorda molto le sigle composte in occasione dei Mondiali o degli Europei di calcio, incentrate appunto sulla collettività a cui solo il calcio riesce a dare vita, e sulle emozioni che questo sport riesce a trasmettere anche a chi non lo vive di persona sul campo: “è un’emozione intensa, una sfida anche contro te stessa. Non è solo un gioco, su pensa, è una passione innata“, una passione che si deve assecondare e portare avanti a qualsiasi costo, perché si tratta di “inseguire una speranza, fare tanti bagni di sudore, non si può però vivere senza, perché tutto parte dal tuo cuore.

Le parole del testo, declinate appositamente al femminile per rimarcare l’importanza di credere nel movimento calcistico in rosa, ripercorrono in modo autobiografico le sensazioni provate da buona parte delle calciatrici professioniste, spesso obbligate a giocare insieme ai maschi e a sentirsi in difetto rispetto a loro: “Una bambina che corre tra i maschi può dimostrare che anche lei sa segnare“, un tema emerso spesso nel frangente di confrontare due mondi a tutti gli effetti opposti, ma complementari, quali il calcio femminile e quello maschile, due facce della stessa medaglia che, però, la Fortuna ha scelto di premiare volgendo la propria attenzione (quasi) sempre e solo verso il maschile.

L’aspetto della condivisione e dell’amicizia, nonché del divertimento (si tratta sempre e comunque di questo, un gioco che si può vincere o, in altri casi, perdere), vengono citate verso la fine della canzone, dove la bambina che all’inizio deve immergersi in quel mondo chiamato ‘calcio’ ha finalmente trovato la sua strada: “Ci divertiamo, noi tutte insieme, indivisibili, sempre più“, tra compagne ci si aiuta, ci si diverte, ci si confronta e ci si trova di fronte a momenti difficili, che solo stando insieme si possono superare. Il calcio, in fondo, somiglia molto alla vita stessa, perché dare “Calci a un pallone, è la mia vita, sai“, e oltre a regalare belle esperienze “Lo stadio è la mia casa, il campo da gioco è il prato dei ricordi“, ricordi che solo la vita che vivi traccia dentro di te.

L’ultimo, emblematico verso dell’ultima strofa, è il vero cuore pulsante che ha permesso alle calciatrici di inseguire il loro sogno e di arrivare a coronarlo: “Forza, non mollare mai!“, un augurio che andrebbe reiterato in tutti i campi di calcio, in tutte le scuole, in tutte le situazioni difficili che troppe persone si trovano ad affrontare giorno dopo giorno. Sono solo parole ma, come diceva il professor Keating nella pellicola L’attimo fuggente, “Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: […] la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita“, e una canzone può alleviare, anche solo per un secondo, il dolore e la tristezza.

I voti della Liga F: 2024, l’anno del Barcellona

Aitana Bonmatì a Natale
Aitana Bonmatì a Natale

Il 2024 è stato l’ennesimo anno del Barcellona con la vittoria del campionato, della Liga F, della Supercoppa Spagnola e della Women’s Champions League.

Barcellona: voto 10. Il poker di vittorie regala il massimo voto alle catalane. Se le blaugrana hanno avuto vita facile in campionato con 15 punti in più delle avversarie, anche nella Supercoppa il 4-0 al Real e il 7-0 il Levante in finale non hanno lasciato scampo alle avversarie. Anche nella Coppa della Regina l’8-0 alla Real Sociedad nell’ultima sfida ha sancito la netta superiorità azulgrana. Nella Women’s Champions League ecco in finale finalmente la vittoria contro l’Olympique Lyonnais, bestia nera del Barça dopo avere rischiato in semifinale contro il Chelsea. Questa stagione è iniziata come la precedente con tutte le partite vinte in campionato e solo una sconfitta nella Women’s Champions League contro il Manchester City.

Real Madrid: voto 8. Le merengues continuano a crescere ma ancora rimangono sotto alle catalane con cui purtroppo ogni sfida diventa una goleada e riaffermazione blaugrana. Per il resto secondo posto in campionato e buoni risultati anche nella Women’s Champions League con la qualificazione appena ottenuta ai quarti di finale dell’edizione 2024-25. Nella Coppa della Regina blancas fuori nell’edizione 2023-24 ai quarti di finale contro l’Atlético, mentre in questa edizione si è qualificata proprio ai quarti. Manca il salto di qualità per mettere in difficoltà le catalane nonostante l’ottimo calciomercato estivo.

Atlético Madrid: voto 7,5. Le colchoneras sono finalmente riuscite a tornare in Women’s Champions League nell’ultima stagione ma hanno subito una precoce eliminazione. Nella Coppa della Regina e nella Supercoppa spagnola eliminazione in semifinale con rimpianti perchè si poteva ottenere di più. Con l’ultimo calciomercato c’è stato un rafforzamento e nuovamente l’Atlético proverà a guadagnarsi la qualificazione alla prossima Women’s Champions League.

Levante: voto 7. Le granotas sono calate rispetto al terzo posto della stagione 2022-23 ma hanno sfiorato la qualificazione alla Women’s Champions League fino all’ultima giornata. Ottima la qualificazione alla finale della Supercoppa Spagnola persa però nettamente contro il Barça. Eliminazione ai quarti della scorsa Coppa della Regina ma in questa stagione difficoltà in campionato e qualificazione ai quarti della Coppa dedicata alla Regina di Spagna. La rosa sembra più debole di quella degli scorsi anni.

Real Sociedad: voto 7+. Le txuri-urdin hanno faticato nella scorsa stagione ma in questa sono tornati a volare in campionato. Bene anche nella Coppa della Regina con la qualificazione ai quarti da vicecampioni in carica. Purtroppo le catalane sono nettamente superiori e lo dimostrano ogni volta ma le basche con le altre avversarie riescono a lottare e a trovare spesso risultati a sorpresa. In risalita.

Valencia: voto 3. Le murciélagas sono ultime in classifica nella stagione più difficile con la Diada che ha colpito Valencia. Ma con soli due punti in classifica non ci sono più scuse per le blanquinegras che devono risalire il più in fretta possibile la china per cambiare le carte di questa stagione che al momento vedrebbero una sicura retrocessione nella Segunda Divisiòn.

Nel prossimo articolo evidenzieremo la stagione di altre squadre della Liga F, seguiteci per le pagelle di fine anno.

Auguri di un felice 2025 a tutte le lettrici e i lettori di Calcio Femminile Italiano!

Serie A Fabless: recupero alla Kick Off, il Bitonto si arrende solo nella ripresa

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nonostante le tante assenze, la squadra di Marzuoli scappa sullo 0-2 con Mansueto e Buquicchio, ma si vede riprendere sul 2-2 prima dell’intervallo da Pellegry e De Souza. Di nuovo Pellegry nella ripresa in risposta a Divincenzo (bolide sotto il sette), poi Cascio e Getulio per l’allungo delle all blacks che regge al ritorno di Mansueto (5-4) e – dopo la super parata di Carturan sulla 22 neroverde – si chiude con il lob di Borges a soli 3″ dalla sirena.

La Serie A Fabless ripartirà il prossimo 4 gennaio con gli anticipi Lazio-Vip e Pescara-Okasa Falconara. Domenica 5 gennaio il resto della penultima gara del girone di andata.

SERIE A FABLESS – 9ª GIORNATA
DOMENICA 29 DICEMBRE – ORE 15

KICK OFF-BITONTO 6-4

Altra tegola per la Juventus Women: si ferma anche la capitana Sara Gama

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La difesa della Juventus Women è nuovamente in difficoltà. Dopo la rottura del crociato di Estelle Cascarino e la ricaduta di Cecilia Salvai in un nuovo infortunio, anche Sara Gama è costretta ad allungare la sua permanenza in infermeria.

Leggendo quanto riportato dal bollettino medico ufficiale sul sito della Società, la capitana della Juventus Women ha rimediato in allenamento, lo scorso 17 dicembre, una lesione parziale del tendine achilleo. A causa di questa lesione, il 28 dicembre la calciatrice è stata sottoposta a un’operazione chirurgica eseguita dal Dottor Perticarini presso il J|medical. Il bollettino riporta anche che l’operazione è stata eseguita con successo, e che la giocatrice potrà tornare, già dai prossimi giorni, a occuparsi del suo rientro, cominciando l’iter riabilitativo per poter riprendere appunto l’attività agonistica.

Il difensore della Juventus Women ha avuto poche occasioni di vestire la maglia bianconera in questa stagione proprio per via di una serie di infortuni, ma le sue prestazioni sono state di fondamentale importanza per mantenere intatto il risultato e bloccare le avversarie prima che potessero arrivare alla porta, com’è successo all’Allianz Stadium contro la Roma, dove Gama ha tallonato le giallorosse e bloccato le loro scorribande in area di rigore.

La buona notizia, se così si può dire, è che la numero 3 bianconera darà anima e corpo per poter tornare a calpestare il terreno di gioco, e che potrà essere determinante anche fuori dal campo spronando le compagne a dare il massimo partita dopo partita, come fa da quando l’è stata assegnata la fascia al braccio. Lo spogliatoio è la sua casa, il calcio è la sua vita e la sua più grande passione, e per inseguire una propria passione si fa di tutto, compreso un iter riabilitativo al termine del quale, probabilmente, riuscirà a vedere la luce.

Dunque è doveroso augurare una pronta guarigione alla capitana bianconera, con l’auspicio che la sua lontananza forzata dal terreno di gioco fomenti ancora di più la sua grinta e la sua determinazione dentro e fuori dal campo.

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