Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog

Bologna, Tucceri Cimini vale l’1-0 sulla Freedom e il terzo posto

Photo Credit: Bologna FC 1909

Tre punti pesanti per il Bologna, che esce vittorioso dal campo sportivo “Fratelli Paschiero” di Cuneo nel 23° turno di Serie B. Vittoria per 1-0 delle ragazze di mister Pachera ai danni della Freedom, decisa da un gol “olimpico” di Tucceri Cimini da calcio d’angolo.

Le rossoblù salgono ora a quota 48 punti, agganciando il Genoa al 3° posto; Ternana e Parma, con le rispettive vittorie, hanno raggiunto 60 e 58 punti.

È un avvio di gara in sostanzialmente equilibrato, al 7’ il Bologna Women si affaccia per la prima volta nell’area avversaria con un cross dalla fascia destra di De Biase alla ricerca di Gelmetti, anticipata dalle mani di Korenciova. Pochi minuti dopo, doppia occasione rossoblù: il primo tiro in porta della gara parte dai piedi di Giai, e successivamente con una conclusione di prima intenzione di Gelmetti centrale che non preoccupa il portiere di casa. La seconda frazione di primo tempo vede la crescita delle cuneesi che hanno le maggiori occasioni di passare in vantaggio, al 28’ con un tiro dalla distanza di Dicataldo e poi con uno spunto insidioso di Zanni, entrambe bloccate da Shore. L’occasione più pericolosa di questa prima frazione passa dai piedi di Bison: al 37’ colpisce il palo interno della porta rossoblù con un tiro da appena dentro l’area di rigore. Allo scadere c’è ancora spazio per un colpo di testa di Semanova che termina di non molto fuori dallo specchio della porta.

Il secondo tempo si apre con un Bologna più propositivo: in avvio di ripresa, il cross insidioso di Nocchi non trova il tap-in vincente di Gelmetti, attaccante rossoblù che pochi minuti dopo lascerà il campo per un problema all’occhio. Al suo posto – dopo 57 giorni dall’ultima partita – rientra in campo Alice Sondegaard. Ancora Nocchi al 51’, dopo una bella azione manovrata dal limite dell’area, prova la conclusione con il destro a giro che non inquadra però lo specchio della porta. Dieci minuti più tardi è proprio Sondegaard, libera in area di rigore, a sfiorare il vantaggio Bologna con un colpo di testa ravvicinato che trova la pronta risposta di Koreinciova. Il secondo tempo prosegue senza occasioni significative da entrambe le parti, ma quando la partita sembrava indirizzata al pareggio, all’88’, ecco il vantaggio rossoblù con un sinistro a rientrare direttamente da calcio d’angolo di Tucceri Cimini che, con il primo gol in maglia Bologna, regala tre punti valenti il terzo posto in classifica alla pari del Genoa, in vantaggio negli scontri diretti.

Note:
Alice Sondegaard rientra in campo dopo 57 giorni;
Decimo clean sheet stagionale;
Prima rete in maglia rossoblù per Tucceri Cimini, è la 16marcatrice stagionale
Terzo gol “olimpico” in questa stagione, dopo i due di Veronica Battelani.

Il prossimo appuntamento è fissato domenica 30 marzo, al campo sportivo “Bonarelli”, contro l’Hellas Verona.

FREEDOM: Korenciova, Brscic, Stankova, Giuliano, Semanova, Dicataldo, Fracaros (74’ Cuciniello), Zanni, Bison (74’ Borello), Harvey (45’ Franco), Micheli (80’ Coda). A disp: Nucera, Maffei, Marenco, Imperiale, Aime. All: Ardizzone.
BOLOGNA: Shore, Golob, Spinelli, Passeri, Nocchi (66’ Kustrin), Gelmetti (55’ Sondegaard), Giai, De Biase (66’ Silvioni), Tardini, Tucceri Cimini, Battelani. A disp: Lauria, Sciarrone, Colombo, Masini, Giovagnoli, 46 Rossi. All: Pachera.
Arbitro: D’Andria di Nocera Inferiore
Marcatrice: 88’ Tucceri Cimini (B)
Ammonite: Franco (F), Silvioni (B), Tucceri Cimini (B)

Parma, pokerissimo alla Res Women

Photo Credit: Parma Calcio 1913

Il Parma batte nettamente la Res Roma Women con un netto 5-0 e risponde alla vittoria della Ternana, restando in piena corsa per il primo posto. Gialloblu sempre in controllo del match, trascinate da una grande prestazione di Ferin (doppietta), dai gol di Ambrosi e Distefano e dalla prima rete tra le grandi della classe 2006 Sara Iardino.

La squadra di Colantuono imposta subito la partita su ritmi alti e dopo 3 minuti, Zazzera fa da sponda di petto per Ferin, che calcia verso la porta trovando la prima risposta dell’ex Zaghini. Al 4’ è Distefano a rendersi pericolosa con una conclusione potente, respinta ancora dal portiere.

Al 14’ arriva il vantaggio gialloblu: Distefano affonda sulla sinistra e serve un pallone perfetto in mezzo per Ferin, che di sinistro batte il portiere ospite. Dopo pochi minuti ancora Ferin in avanti, che pesca Lonati in area, ma il suo tiro sul primo palo si stampa sul legno.

La Res Women prova a reagire, ma è ancora il Parma a creare le occasioni migliori e al 42’ raddoppia: la difesa ospite sbaglia l’impostazione, Distefano recupera palla, resiste al recupero del difensore e con freddezza insacca all’angolino per il 2-0.

Nella ripresa, le padrone di casa continuano ad attaccare. Al 62’ Lonati si inserisce da destra e calcia, Zaghini respinge, e sulla ribattuta Benedetti ci prova ma trova ancora la risposta del portiere. Due minuti dopo, al 64’, sugli sviluppi di un corner nasce una mischia in area: Pondini calcia, la palla rimane nell’area piccola e Ambrosi è la più veloce a ribadirla in rete.

La Res Women si spinge in avanti alla ricerca di un gol, ma al 79’ è ancora il Parma a colpire: contropiede perfetto di Lonati, che si fa tutto il campo palla al piede e serve Ferin, che a tu per tu con il portiere sigla la doppietta personale.

All’ultimo minuto arriva anche la firma della classe 2006 Sara Iardino: un rimpallo favorisce il suo inserimento in area, controllo e destro preciso all’angolino. È 5-0, festa Parma.

TABELLINO
PARMA-RES ROMA WOMEN 5-0
Marcatori: 14’ Ferin, 42’ Distefano, 64’ Ambrosi, 79’ Ferin, 90’ Iardino.
PARMA (4-2-3-1): Copetti; Masu (59’ Rizza), Ambrosi, Cox, Peruzzo; Pondini (81’ Iardino), Ferrario (72’ Meneghini); Lonati, Zazzera (59’ Benedetti), Distefano (81’ Catelli); Ferin. A disposizione: Fierro, Lapomarda, Mounecif, Kajzba. All. Salvatore Colantuono.
RES ROMA WOMEN (4-3-1-2): Zaghini; Simeone, Giatras, Varriale, Pezzotti (79’ Novelli G.); Verrino (55’ Clemente), Boldrini S. (69’ Nash), Montesi; Ikeguchi; Iannazzo (55’ Palombi), Boldrini A (79’ Novelli S.). A disposizione: Maurilli, Liberati, Marino, Pezzi. All. Paolo Ruggeri.
Arbitro: Luka Meta (Sezione di Vicenza)
Assistenti: Vincenzo Pallone (Sezione di Vicenza), Dario Lorenzon (Sezione di Treviso)
Ammonite: Ferrario (P), Verrino (R), Simeone (R)

“Sopra la barriera”: inclusione e riscatto sociale attraverso il calcio, presenti Sara Gama e Agata Centasso,

Credit Photo: Alessandra Marrapese - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il calcio come veicolo di inclusione sociale e riscatto personale è al centro del progetto “Sopra la barriera”, promosso dall’Area CSR della FIGC Lega Nazionale Dilettanti. Presentato ieri alla Camera dei Deputati, il progetto mira a delineare e rafforzare il ruolo sociale del calcio, utilizzandolo non solo come sport, ma come potente metafora di vita e strumento di cambiamento.  

Ideato da Luca De Simoni, Coordinatore dell’Area CSR della LND, “Sopra la barriera” esplora i temi dell’inclusione, del rispetto e della crescita umana attraverso il pallone. Durante l’evento, sono stati presentati due cortometraggi prodotti da Bonfire, che hanno illustrato il coraggio, la determinazione e le sfide superate grazie al calcio, mettendo in luce le emozioni di chi ha trovato nel pallone un simbolo di riscatto e una nuova opportunità di vita.

La giornata è iniziata con i saluti istituzionali di figure di spicco quali l’Onorevole Anna Ascani, Vice Presidente della Camera dei Deputati, Gabriele Gravina, Presidente della FIGC, e Giancarlo Abete, Presidente della LND che hanno sottolineato l’importanza di iniziative che collegano sport e cultura, promuovendo così l’inclusione e il cambiamento sociale attraverso il calcio.

Il dibattito si è arricchito di due panel di discussione, il primo focalizzato sul calcio femminile, con interventi di personalità come Sara GamaAgata CentassoRosella Sensi e Josefa Idem, e il secondo sul tema “Calcio e detenzione”, con la partecipazione di esperti del settore come Pierluigi Vossi Massimiliano Monnanni.

Durante il suo intervento, Gabriele Gravina ha evidenziato il privilegio di partecipare a un’iniziativa che valorizza il binomio sport-cultura, riconoscendo il potenziale del calcio di promuovere le pari opportunità e il riscatto sociale, specialmente nel contesto del calcio femminile e nelle progettualità in ambito penitenziario.“È motivo di grande privilegio poter prendere parte a questa iniziativa della LND che ha deciso di investire nel binomio ‘sport e cultura’ – ha dichiarato Gabriele Gravina, Presidente FIGC- avvicinando il cinema al calcio e viceversa, affinché si valorizzi lo spirito del cambiamento e dell’inclusione. Perché il calcio offre continue opportunità per valorizzare la dimensione delle pari opportunità e del riscatto sociale, come nel caso dello sviluppo del calcio praticato dalle donne e delle progettualità negli istituti penitenziari”.

Giancarlo Abete ha messo in luce come il calcio dilettantistico rappresenti un tessuto sociale vitale che unisce le comunità e promuove valori fondamentali, attraverso una doppia funzione agonistica e sociale.

“Ringrazio la Camera dei Deputati per l’opportunità di essere in questa prestigiosa cornice – ha affermato Giancarlo Abete, Presidente LND – per confrontarsi e parlare di una Lega Dilettanti plurale che porta avanti la sua funzione attraverso una gamba agonistica e una sociale, strettamente connesse. Sono due iniziative, quelle presentate oggi, che testimoniano come sia importante curare e promuovere l’aspetto sociale che fa parte dello sport e del calcio. Il calcio dilettantistico nel nostro paese non è solo sport, ma un vero e proprio tessuto sociale che unisce comunità e promuove valori”.

Il primo cortometraggio ha portato gli spettatori in un viaggio emotivo attraverso le storie di calciatrici che hanno superato sfide significative, mostrando il coraggio e la passione che alimentano i loro sogni. Il secondo corto, girato nei penitenziari di Lanciano e Chieti, ha evidenziato come il calcio possa offrire ai detenuti una seconda possibilità, permettendo loro di riappropriarsi di un senso di libertà e di impegnarsi verso un nuovo cammino di vita.

In conclusione, “Sopra la barriera” non è solo un’iniziativa sportiva, ma un’espressione profonda dell’impatto sociale del calcio, che dimostra come lo sport possa essere un mezzo potente per superare le barriere sociali e personali, promuovendo l’inclusione e il riscatto attraverso il gioco più amato al mondo.

Como Women-Sampdoria 2-2: l’analisi e le parole dei protagonisti

Photo Credit: Como Women
Como Women-Sampdoria finisce 2-2 con le reti di Nischler e Bolden
Ritorno al gol per l’altoatesina e prima rete stagionale per l’attaccante filippina
Si è giocato allo stadio “Ferruccio” di Seregno il match tra Como Women e Sampdoria valido per la quarta giornata della Poule Salvezza di Serie A femminile eBay.
ll primo tempo tra Como Women e Sampdoria ha visto entrambe le squadre protagoniste di diverse occasioni da gol. La partita si è accesa già al 12′, quando il Como Women ha sfiorato il vantaggio con un colpo al volo di Del Estal, che ha centrato la traversa. Nonostante le buone intenzioni delle ragazze di Stefano Sottili, è stata la Sampdoria a sbloccare il risultato esattamente un minuto più tardi con Burbassi che, alla prima vera occasione per la Samp, ha controllato il pallone di petto e con un diagonale di destro ha superato Gilardi, portando le blucerchiate in vantaggio. Il Como Women ha risposto prontamente, creando altre occasioni importanti. Al 18′ Guagni ha messo un ottimo pallone in mezzo dalla sinistra, ma Karlernäs di testa ha centrato un’altra traversa, che le ha negato il pareggio così come al 33′ su tiro di destro di Picchi, quest’ultimo stampatosi sulla parte superiore della porta di Larsen. Gol del pareggio che però arriva meritatamente al 36’ grazie a Nischler, che ha approfittato di un pallone rimasto nell’area piccola e con una rapida girata ha messo a segno il suo ottavo gol stagionale. Per l’altoatesina il gol mancava proprio dall’ultima gara giocata in campionato contro le blucerchiate.
La ripresa si apre al 49’ con una buona chance sempre di Nischler con un tiro al volo a pochi metri dalla porta. Poi al 56′, la Sampdoria è passata in vantaggio grazie a un preciso cross dalla destra di Bertucci che ha trovato la testa di Re, portando il risultato sul 2-1 per la squadra ospite. Nonostante il gol subito, le lariane hanno continuato a spingere e a creare occasioni, dapprima al 71′ con Picchi con un tiro a giro dal limite dell’area, poi al 73′ con Kramzar che ha provato una bella giocata, saltando Pisani con una finta e costringendo Larsen a una parata in angolo sul suo sinistro potente. Al 77′ Nischler ha avuto un’altra opportunità di testa su cross di Engman, ma la palla è finita di poco fuori dallo specchio della porta. La pressione del Como Women è continuata fino ai minuti di recupero quando al 93’ è arrivato il meritato pareggio con Bolden che in una mischia ha trovato il gol del 2-2, siglando così il pareggio definitivo e il suo primo gol in campionato con la maglia del Como Women.
Il prossimo impegno della squadra di Sottili sarà domenica 30 marzo alle ore 12:30 contro il Napoli presso lo stadio “Giuseppe Piccolo” di Cercola (NA) dove dovrà difendere la testa della classifica della Poule Salvezza, ora a quota 29 punti.
Le parole del post-partita:
La gioia di Sarina Bolden al termine della gara: “Sono felice di aver finalmente potuto dare il mio contributo alla squadra e di aver dato una piccola mano. La Sampdoria non ha reso le cose facili, quindi oggi gliene faccio merito. Sono felice che non ci siamo arrese e abbiamo lottato fino alla fine per guadagnarci un punto. Ovviamente avremmo voluto i 3 punti. Ora guardiamo avanti alla prossima partita contro il Napoli dove saremo affamate di ottenere un risultato migliore”.
Queste le parole di Dominika Conc“Non so se questo risultato sia giusto o no, ma dovevamo fare gol. Secondo me eravamo la squadra migliore, ma quando crei tante occasioni devi anche concretizzarle, quindi questo aspetto va migliorato in vista della prossima partita. Inoltre, anche dietro dobbiamo avere più concentrazione. Il campo non era in buone condizioni per entrambe le squadre, ma loro hanno giocato la loro partita e su questo sono state brave”.
L’analisi della partita di Stefano Sottili: “Siamo riuscite a creare tante occasioni che purtroppo non abbiamo concretizzato. Se devo fare un appunto alla squadra, abbiamo concesso troppe occasioni pulite e semplici alle nostre avversarie, e questo non ce lo possiamo permettere, soprattutto in situazioni leggibili. Purtroppo, ancora non riusciamo a gestirle al meglio e abbiamo rischiato di pagarla a carissimo prezzo.  Ovviamente se guardiamo le occasioni da gol concesse e le occasioni da gol avute non c’è storia. Anche nella fase finale della stagione abbiamo avuto occasioni importanti che non siamo state brave a concretizzare e poi abbiamo subìio gol. Siamo passate dalla traversa di Del Estal al gol subito e, alla fine, è arrivato il pareggio nell’azione successiva a una loro clamorosa occasione per l’1-3. È un po’ la legge del calcio, ma credo che il pareggio potesse arrivare prima. Di note positive ce ne sono molte, sicuramente più di quelle negative. Però dobbiamo essere consapevoli degli errori e riflettere su questi per crescere e migliorare. Senza nulla togliere alla Sampdoria, che in questo momento è ultima in classifica, abbiamo pareggiato due volte in casa e vinto in trasferta forse nella partita in cui avevamo creato meno. Il calcio talvolta è anomalo. 
Sulla prestazione della squadra e il primo gol con la maglia del Como Women di Sarina Bolden“Detto questo, le note positive ci sono eccome: le ragazze hanno voluto recuperare la partita in tutti i modi e hanno dato tutto. Sono contento per il gol di Bolden, perché viene da una stagione complicata e spero che sia la scintilla per un buon finale di stagione.”
Tabellino
Formazione Como Women: 22 Gilardi; 3 Guagni (60’ Engman), 24 Rizzon, 11 Conc (79’ Hansen), 2 Marcussen (60’ Bergersen); 20 Vaitukaityte, 21 Picchi (79’ Bolden), 16 Karlernäs (60’ Kerr); 7 Nischler, 33 Kramzar, 9 Del Estal. Allenatore: Stefano Sottili
A disposizione: 12 Aprile, 13 Liva, 17 Sagen, 25 Marchiori, 29 Dogliani, 36 Soggiu.
Formazione Sampdoria: 16 Larsen; 26 Bertucci, 23 Pisani, 11 Heroum, 3 Nano; 44 Barbieri, 18 Burbassi (88’ Rosignoli), 21 Re (61’ Colombo), 40 Fallico; 24 Baldi, 17 Llopis (65’ Pittaccio). Allenatore: Fabrizio Casazza
A disposizione: 2 Panzeri, 7 Arcangeli, 8 Bercelli, 10 Evans, 14 Cimo Pellegrino, 35 Zilli, 36 Nespolo.
Marcatrici: 13’ Burbassi (Sampdoria), 36’ Nischler (Como Women), 56’ Re (Sampdoria), 90’ + 3′ Bolden (Como Women)
Cartellini gialli : 57’ Barbieri (Sampdoria), 90’ + 3’ Baldi (Sampdoria)
Cartellini rossi : 0
MVP : Nadine Nischler
Arbitro e Assistenti : Davide Gandino, Alessandro Rastelli, Giampaolo Jorgji e Gianluca Guitaldi

Una Freedom coraggiosa cade allo scadere: Tucceri Cimini porta alla vittoria il Bologna

In arrivo da quattro risultati utili consecutivi, la Freedom di Mister Ardizzone ha affrontato al “Paschiero” di Cuneo il Bologna di Mister Paschera, formazione che naviga tra il terzo e il quarto posto in classifica e che si è presentata con il dovere di vincere il quarto scontro diretto consecutivo contro le piemontesi. La partita è terminata con il risultato di 1 a 0 per il Bologna, che ha conquistato i tre punti con la rete di Tucceri Cimini in Zona Cesarini.

Per la gara contro le emiliane, Mister Ardizzone ha schierato tra i pali l’insostituibile Korenciova, a proteggerla Harvey a sinistra, Brscic, Fracaros, e Giuliano. A centrocampo, sono partite nell’undici titolare Stankova, Dicataldo e Zanni come nella gara contro il Cesena, mentre sono scese in campo dal primo minuto Bison e Micheli, subentrante nella partita precedente; imprenscindibile, invece, Semanova.

Freedom che ha provato la partenza aggressiva e ha subito cercato, con Micheli e Harvey in due occasioni, di trovare la rete a partita appena cominciata approfittando degli spazi lasciati scoperti dal Bologna proiettato in avanti. In entrambe le occasioni, il passaggio è stato troppo lungo perché potesse essere raggiunto. La Freedom ha poi sfruttato una ripartenza per creare l’occasione sui piedi di Zanni, lasciata sola a correre verso l’area, senza capitallizare.
Per le rossoblù, Giai ha provato la conclusione a giro dal limite dell’area, calciando con poca potenza, e Gelmetti ha nuovamente calciato nello specchio; risultato, però, bloccato sullo 0 a 0, tutto in perfetto equilibrio. Dopo qualche minuto delicato e di controllo del Bologna, Bison e Harvey si sono di nuovo presentate in area con un uno-due che avrebbe potuto impensierire Shore, ma Harvey non è riuscita ad arrivare in tempo sul pallone e a trasformarlo in un’arma letale.
La prima, vera palla gol invitante del primo tempo è stata sponda Freedom con il tiro dalla distanza di Zanni, che ha costretto Shore a parare in due tempi un siluro potente e angolato da fuori area. Bellissima la ripartenza biancoblù con la costruzione dal basso da Korenciova che, raggiunta Harvey, ha trovato Bison e il suo tiro a giro, insidioso e andato a scheggiare la traversa prima della deviazione in angolo.

La seconda frazione ha rischiato di diventare subito in salita per le cuneesi, con il Bologna aggressivo e a caccia della rete capace di sbloccare il risultato. Nel capovolgimento di fronti, la fascia di Bison si è accesa e la giocatrice ha quasi trovato il cross letale per il Bologna, che ha a sua volta tentato il destro a giro dalla distanza con Nocchi, uscito abbondantemente alto sopra la traversa. Un secondo tempo, dunque, disseminato di occasioni da ambo le parti.
Bison, tra le più propositive, ha cercato ancora una volta la conclusione dalla distanza a caccia dell’incrocio, e le emiliane hanno cercato di emularla con l’appena entrata Silvioni. Più Freedom di Bologna, più azioni biancoblù di rossoblù, schiacciate nella propria area di rigore e più imprecise rispetto al primo tempo, merito anche di una Freedom attenta nelle marcature, negli anticipi e nei raddoppi.
Dagli sviluppi di un calcio angolo, però, il Bologna ha trovato la zampata che le ha regalato il gol e i tre punti, un pallone andato a insaccarsi nell’angolino basso dove Korenciova non è potuta arrivare all’88’, quando i conti sembravano ormai fatti e il pareggio sembrava essere la direttura d’arrivo. Pur chiudendo in attacco, le ragazze di Ardizzone non hanno acciuffato il pareggio, uscendo sconfitte di misura.

Gara quasi perfetta delle ragazze di Mister Ardizzone, il cui risultato più corretto sarebbe, forse, stato un pareggio per le occasioni create, per la partita disputata e considerato il valore dell’avversaria.

IL TABELLINO

FREEDOM (4-1-3-2): Korenciova, Harvey (46′ Franco), Brscic, Fracaros, Giuliano; Stankova; Dicataldo, Zanni, Bison; Micheli, Semanova.

BOLOGNA WOMEN (3-5-2): Shore; Passeri, Golob, Spinelli; Giai, De Biase, Tardini, Battelani, Tucceri Cimini; Nocchi, Gelmetti.

Marcatrici: 88′ Tucceri Cimini (B)

Ammonizioni: 59′ Franco (F), 88′ Tucceri Cimini (B)

Riscatto derby negato: nerazzurre ko al Viola Park – Detruyer scatenata, Rúnarsdóttir attenta

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

L’Inter assapora il gusto della sconfitta durante lo scontro andato in scena in data odierna con la Fiorentina. Dopo un primo tempo equilibrato, la squadra di Piovani, presso il Viola Park, è rimasta sotto di un goal ad opera dell’ex Bonfantini nella ripresa e non è più riuscita a recuperare, arrendendosi alla cessione di tre punti importanti a questo punto del campionato.
Di seguito pagelle e valutazioni riferite alle nerazzurre per quella che è stata la prestazione valida per la terza disputa Poule scudetto.

RÚNARSDÓTTIR: 7 – Al di là della rete subita al 48′, l’estremo difensore ha saputo cogliere al meglio l’obiettivo della sfida odierna. Risultato a parte, il suo rimane un segnale forte e chiaro per l’intero gruppo che, in questo frangente, sembrava aver bisogno di essere “trascinato”.

BOWEN: 6 – Prestazione generalmente sicura. Brava, inoltre, negli anticipi delle avversarie più competenti (per quello che è stato mostrato sul rettangolo verde quest’oggi, s’intende).

MILINKOVIĆ: 6 – Mostra il fisico ma risulta troppo “fallosa” in alcuni frangenti. Ci prova ma riesce solo in parte a dare lo sprint giusto ad una squadra che ha mostrato i propri limiti.

ANDRÉS: 6 – Non si risparmia nella corsa in difesa, ma commette un errore che poteva costare caro alla formazione (vedi rigore concesso), riuscendo in modo sufficiente a farsi perdonare fino ai 90.

SCHOUGH: 6 – Elegante e precisa. Blocca sul nascere diverse manovre avversarie.

TOMASELLI: 5,5 – Mostra poca lucidità e non brilla. Sostituita da Magull al 65′ che dimostra aggressività e di aver intrapreso un ciclo di maturità notevole.

CSISZÀR: 6 – È l’esempio del fatto che a volte l’atteggiamento e la voglia non bastano. Nella prima fase di gioco tenta la sterzata con un buon tiro, bloccato da una attenta Fiskerstrand.

DETRUYER: 7 – Ottimo primo tempo quello da lei disputato, evidente la voglia della stessa di trovare lo specchio della porta. Seppur non sia riuscita nell’intento, la pedina è risultata efficace nel pressing, mettendo sul campo delle buoni basi di costruzione offensiva. Oggi è lei la portatrice sana di coraggio!

SERTURINI: 6,5 – Prova ad accendersi con qualche iniziativa individuale, fornisce assist cambia-risultato ma non trova il guizzo giusto per poter incidere notevolmente sull’andamento della partita. Dal 73′ subentra Polli che, come sempre, se la gioca a viso aperto senza, però, disinnescare il pericolo viola.

WULLAERT: 6 – In tale circostanza nei panni di un fantasma a metà. La belga risulta oggettivamente ben piazzata al solito posto, ma offre un effetto “vedo-non vedo” sopratutto durante il secondo tempo della giocata. Come recita una famosissima canzone “si può dare di più”.

CAMBIAGHI: 6 – Si riversa in avanti e nei primi 50 minuti viene murata con decisione dalle opposte, anche dopo l’aggancio di un super pallone servito mediante cross basso da Wullaert. Niente da fare quest’oggi anche per la numero 36 che certamente da sola non poteva fare granché.

GIANPIERO PIOVANI: 6 – Schiera un 3-5-2 analogo alla padrona di casa, scegliendo dei cambi perlopiù offensivi per trovare qualche risposta. Risposta, però, che non è arrivata, con difficoltà, fra le altre, nel mandare in tilt i reparti viola più incisivi; sicuramente una squadra non in stato di grazia quella di oggi, con un secondo posto in classifica attualmente in bilico (Roma vicinissima).
Sarà la stanchezza di una compagine che si porta alle spalle giornate di prestazioni soddisfacenti, valse l’attuale convalida della statistica? Oltre alle pile scariche, le problematiche potrebbero essere molteplici. Sicuro, però, è che all’Inter ultimamente qualcosa sta mancando.

Nazionale Femm. Futsal – Pala Roma in festa per la qualificazione al Mondiale, ma vince 4-0 il Portogallo. Salvatore: “Vissute comunque emozioni uniche”

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Senza che entrambe avessero l’ansia da qualificazione al Mondiale, Italia e Portogallo regalano ai 1.200 del Pala Roma di Montesilvano un epilogo di Elite Round degno di una partita di assoluto prestigio internazionale. La sconfitta delle Azzurre, che cadono 4-0 per mano delle lusitane, non macchia di certo un grande girone che ha portato Coppari e compagne a qualificarsi alla prima Coppa del Mondo femminile della storia del futsal con una giornata di anticipo. Sotto gli occhi, fra gli altri, di Roberto Menichelli – ex Ct della Nazionale maschile, medaglia di bronzo al Mondiale di Thailandia 2012 e campione d’Europa ad Anversa due anni più tardi – le ragazze di Francesca Salvatore giocano sostanzialmente match alla pari con la super squadra allenata da Conceiçao (tanto che a fine gara il numero di occasioni recita 33 a 27 in favore dell’Italia) meritandosi gli applausi convinti del pubblico anche di fronte a una sconfitta quanto meno immeritata nella sua misura.

SGS Presenti inoltre 300 ragazzi e ragazze delle scuole calcio del territorio, che grazie all’attività di coordinamento con l’SGS Abruzzo hanno partecipato alla festa delle Azzurre, realizzando la coreografia a inizio partita e sostenendo la Nazionale attraverso un tifo corretto con il supporto dello staff del Settore Giovanile e Scolastico: il tutto, nel segno di un sostegno positivo, a favore e non contrario. Un messaggio, questo, che il Settore Giovanile e Scolastico della FIGC rivolge non solo ai giovani calciatori e alle giovani calciatrici, ma anche a tecnici e dirigenti, sostenendo comportamenti virtuosi.

POST PARTITA La sconfitta non scalfisce il sorriso di Francesca Salvatore che a fine partita commenta: “Al netto del risultato voglio sottolineare ciò che ci ha accolto all’ingresso in campo. Un affetto simile e un pubblico così forse non si vedeva dalla Notte Magica (la prima partita della storia della Nazionale femminile, giocata al Foro Italico di Roma il 25 giugno del 2015, ndr). Questa è probabilmente la vittoria migliore che potessimo ottenere nel nostro percorso di 10 anni che ci ha portato a qualificarci al Mondiale nelle Filippine. Sono state giornate di emozioni uniche, in cui siamo state riempite di amore in un clima di festa. Il risultato probabilmente è un po’ bugiardo, ma ci insegna che dobbiamo concretizzare maggiormente le occasioni che creiamo. Siamo state in partita fino alla fine, con testa, aggressività e fisicità: sappiamo che possiamo ancora migliorare e questo sarà lo stimolo che ci motiverà nei prossimi mesi”.

IL MATCH Parte forte il Portogallo che dopo un minuto un minuto e mezzo crea la prima palla gol con Ana Azevedo: il capitano delle lusitane viene però murata da Sestari. La risposta delle azzurre è immediata: Adamatti trova Coppari che, inseritasi fra le linee ai 10 metri, stoppa e tira alto di poco. Al 3’ è ancora Italia, ma Vanelli non trova Bettioli tutta sola sul secondo palo. Sfumata l’occasione il Portogallo rompe gli indugi: prima Azevedo segna di tacco su invito di Maria e dopo 11 secondi effettivi Janice Silva, lasciata tutta sola in area sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sfrutta il black out azzurro con il più comodo dei raddoppi. Nel giro di un amen l’Italia è sotto 2-0 e Francesca Salvatore chiama time-out per provare a riordinare le idee. Le Azzurre riprendono il filo del discorso e creano almeno tre nitide palle gol (su una di questa è straordinaria Ana Catarina su Berté), la più clamorosa con Adamatti che colpisce il palo interno a portiere battuto. Il match è equilibratissimo, con l’Italia che va nuovamente a centimetri dall’accorciare le distanze al 16’, ma il destro di Coppari, su invito di Grieco, si alza di un soffio sopra la traversa. Subito dopo, però, è il Portogallo a sfiorare il 3-0: la squadra di Conceiçao è incredibilmente efficace quando si tratta di creare occasioni e il destro di Kika non trova il bersaglio grosso di un nulla. Allo scoccare dell’ultimo giro di lancette ci prova anche Bettioli con un gran mancino a incrociare, ma Ana Catarina in tuffo è insuperabile. Come detto, il Portogallo in ripartenza è micidiale e a 30’’ dall’intervallo Fifò spedisce alle spalle di Sestari la rete del 3-0 con cui si va all’intervallo.

SECONDO TEMPO Nella ripresa l’Italia cerca a più riprese di scardinare la difesa portoghese, ma Ana Catarina è attenta prima su Bettioli e poi su Ferrara: alle Azzurre vengono concessi principalmente tiri dalla distanza, senza mai riuscire a trovare la profondità necessaria per far male a colei che da due anni in fila vince il premio di miglior portiere al mondo. I minuti passano, ma nonostante uno spiccato dominio territoriale, anche in fase di palleggio, la meritata rete non vuole saperne di arrivare. Anzi, arriva la sentenza portoghese: Carol, sugli sviluppi di un corner, trova il tiro vincente dai 10 metri: palla all’angolino e 4-0. Sicuramente, una punizione troppo severa per quanto visto in campo.

ITALIA-PORTOGALLO 0-4 (pt 0-3)

Italia: Sestari, Coppari, Borges, Adamatti, Boutimah; Carturan, Grieco, Mansueto, Vanelli, Bettioli, Ghilardi, Berté, Dal’Maz, Ferrara. Ct Francesca Salvatore

Portogallo: Ana Catarina, Kika, Azevedo, Maria, Moreira; Rocha, Matos, Nunes, Kakà, Carol, Janice, Fifò, Teixeira, Raquel. Ct Luis Conceiçao

Reti: 3’pt Ana Azevedo (P), 4’ Janice (P), 20’ Fifò (P), 19’st Carol (P)

Arbitri: Marijana Oresic CRO, Alice Vevodova CZE, Florentina Kallaba KOS; Crono: Davide Copat ITA

Note: 9’pt ammonita Kika (P), 12’ ammonita Maria (P), 17’ ammonita Borges (I), 8’st ammonita Dal’Maz (I)

IL CALENDARIO DEL GRUPPO A

1a giornata, mercoledì 19 marzo

Ungheria-Italia 1-6

Portogallo-Svezia 9-0

2a giornata, giovedì 20 marzo

Ungheria-Portogallo 1-8

Italia-Svezia 5-4

3a giornata, sabato 22 marzo

Svezia-Ungheria 2-2

Italia-Portogallo 0-4

LA CLASSIFICA DEL GRUPPO A
Portogallo 9 (+20), Italia (+2) 6, Svezia (-10) e Ungheria 1 (-12)

Milan-Roma, le pagelle delle migliori: Ijeh e Arrigoni sempre più protagoniste, Viens e Giugliano uniche note positive giallorosse

Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Milan-Roma, giocata al PUMA House of Football e valida per la 4° giornata della Poule Scudetto 2025, è terminata 3-1. Era stata Evelyne Viens a portare in vantaggio le giallorosse, salvo poi essere riprese dall’altra Evelyn, Ijeh, e poi ribaltate dalle fiammate di Chantè Dompig e di Giorgia Arrigoni. Altra vittoria casalinga contro le Campionesse d’Italia in carica per il Diavolo che termina l’andata della seconda fase da imbattuta, con 1 vittoria e 3 pareggi, scoprendosi grande; si spengono invece totalmente anche le ultimissime speranze di rimonta Scudetto per le capitoline.
Le pagelle delle migliori delle due formazioni:

MILAN:

E. IJEH 7,5: è la vera fuoriclasse di un Milan che si sta scoprendo sempre più grande. Come in ogni partita si comporta da boa, rimbalza sul pressing avversario e gioca di sponda. Piazza la zampata vincente per il pareggio rossonero e manda in porta le compagne, come quando serve sulla sinistra la sua partner in crime, Dompig, che fulmina Isabella Kresche sul suo palo per il sorpasso milanista. Ancora un gol e un assist per l’attaccante svedese classe 2001 che arriva a 13 G/A in 22 partite.

G. ARRIGONI 7: nel primo tempo è da tutte le parti: corre come un’indemoniata e non lascia mai respirare la manovra delle centrocampiste della Roma, combatte su tutti i palloni e ne recupera la maggior parte, avviando poi i contropiedi delle sue. Cala leggermente nella seconda metà, comprensibilmente dato l’enorme dispendio dei primi 45 minuti, e si presenta più raramente nelle zone calde dell’area avversaria; quando però ha l’opportunità di calciare non si lascia intimidire: a tempo ormai scaduto raccoglie un pallone che scivola fuori dall’area romanista, controlla e con il piede mancino lascia partire un bolide che si infila sotto l’incrocio dei pali per il 3-1 del Milan: iniziano ad essere poche le parole per descrivere l’enorme crescita di questa ragazza.

N. SORELLI 7: un’altra giovane promessa che cresce sempre di più e si prende sempre più responsabilità nell’impostare e trascinare la squadra nelle zone offensive. Tiene a bada Viens per 86 minuti più recupero, in una partita in cui la compagna di reparto, Julie Piga, non compie la solita e solida prestazione di sempre. Non si lascia intimidire nemmeno da Valentina Giacinti che, servita da una palla illuminante di Manuela Giugliano, calcia a botta sicura ma trova proprio la copertura del difensore centrale italiano classe 2005 che riesce, in questo modo, ad evitare il 2-2 delle ragazze di Alessandro Spugna.

ROMA:

E. VIENS 6,5: gela immediatamente i tifosi di casa grazie alla sua velocità nel freddare Laura Giuliani dopo 4 minuti per il vantaggio della Lupa. Gli unici istanti in cui la Roma può dunque credere di aver messo in discesa la partita vengono creati proprio dall’attaccante canadese classe 1997. Per il resto della partita combatte con la retroguardia rossonera tentando di calamitare più palloni possibili: non è un compito facile e le sue compagne sicuramente non lo semplificano.

M. GIUGLIANO 6,5: resta il metronomo della Roma anche in una serata tutt’altro che semplice: si propone sempre e sbraccia anche qualche volta quando le compagne non la servono. Effettivamente è lei a creare le poche occasioni per le ospiti: nasce da lei il vantaggio romanista, grazie ad un lancio preciso per la corsa di Frederikke Thogersen che crossa, prima della ribattuta decisiva di Viens, e illumina la strada a Giacinti con una palla con il contagocce che non si trasforma in rete solo grazie allo stupendo intervento di Sorelli. Rimane l’unica flebile luce giallorossa in un inferno totalmente buio.

L. DI GUGLIELMO 6: dalla sua parte c’è Monica Renzotti e, vedendo le ultime partite, non è un cliente comodo. Riesce a limitarla non permettendole mai di arrivare sul fondo o di saltarla in maniera troppo semplice ed è infatti l’unica a non essere stata decisiva nel tridente del Diavolo. Anche per questo però manca totalmente il suo appoggio alla fase offensiva: raramente si sovrappone e si affaccia sull’altra trequarti del campo, quando lo fa immobilizza il mondo rossonero con un inserimento sul secondo palo e un colpo di testa che, però, non trova gloria: vedendo questa occasione, forse, avrebbe potuto osare di più.

Una Fiorentina con le fiamme negli occhi ferma l’Inter (e la Juventus ringrazia)

credit photo:emanuele colombo - photo agency calcio femminile italiano

La Fiorentina ha disputato la sua quarta giornata di poule scudetto in casa contro l’Inter e ha vinto con il risultato di 1-0. La partita tra due teste di serie del Campionato di serie A ha rispettato i pronostici che prevedevano 90 minuti (più recupero) combattuti, sopratutto a causa delle forti motivazioni di entrambe le due squadre sul rettangolo verde. Le padrone di casa mirano ad un posto in una delle prime tre posizioni in classifica di serie A per poter tornare ad affacciarsi nel panorama europeo; le nerazzurre, invece, sono chiamate a proteggere il proprio posto e perchè no, avvicinarsi alla capolista Juventus (che la settimana scorsa ha perso in casa proprio contro le Viola).

La prima frazione si è aperta con le padrone di casa immediatamente pericolose che dopo soli 5 minuti dal fischio d’inizio hanno fatto tremare le avversarie. Bredgaard, entrata in area, ha calciato di sinistro ma la palla ha preso l’esterno della rete. Questo primo guizzo non è che l’avvisaglia di una gara che si rivelerà agonisticamente avvincente e ricco di buone occasioni per entrambi gli schieramenti. Poco dopo il 20′ l’Inter ha alzato il capo e ha tentato più volte di sbloccare la partita ma senza successo. Le occasioni più clamorose lato nerazzurre quella di Detruyer poco prima della mezz’ora in cui la belga, ricevuta la sfera dal limite, ha calciato poderosamente verso la porta prendendo però la traversa e quella di Cambiaghi al 39′. L’attaccante, usufruendo del suo gran fisico, ha tentato la conclusione senza però riuscire nell’intento. La tensione, data anche l’importanza della gara, è ben palpabile per entrambe le squadre: ad un minuto dal 45′ Bonfantini ha subìto un lampante fallo in area da Ivana, e il direttore di gara non ha avuto dubbi nell’assegnare il rigore. Dal dischetto si è presentata Vero Boquete che però ha clamorosamente sbagliato. Il primo tempo, pertanto, è terminato a reti inviolate.

Il secondo tempo non è stato dissimile dal primo in termini di motivazione, ma stavolta le Viola non hanno sbagliato. Due minuti dopo il loro ritorno in campo, infatti, si sono portate in vantaggio. Bredgaard ha calciato sul secondo palo prendendo la traversa ma Bonfantini con grande abilità ha intercettato palla annichilendo Runarsdottir. La squadra ospite, ora sotto di un gol si è mossa sul campo in maniera febbrile ed incessante intenzionata a trovare il pareggio e di ribaltare quel risultato impietoso ma le gigliate sono state brave a restare in gestione senza mai offrire il fianco ai pericoli creati dalle avversarie. A dieci minuti dalla fine le gigliate hanno pure tentato il raddoppio ma stavolta l’estremo difensore neroazzurro non si è lasciata sopraffare. Dopo il 90′ sono stati 5 i minuti assegnati dal direttore di gara come recupero. Il tabellino, però, è rimasto invariato sull’1-0 decretando la vittoria della Fiorentina.

Questa la formazione delle due squadre in campo:

FIORENTINA (3-4-1-2): Fiskerstrand, Faerge, Filangeri, Ballisager, Curmark, Severini, Snerle, Bredgaard (65′ Erzen), Boquete (C; 90′ Della Peruta), Janogy (83′ Pastrenge), Bonfantini (90′ Georgieva).
A disposizione: Durante, Zuluri, Sarti, Mailia, Cherubini, Ciabini, Lombardi.
All: Sebastian De La Fuente

INTER (3-5-2): Runarsdottir, Andres, Milinkovic, Bowen, Serturini (73′ Polli), Tomaselli (65′ Magull), Csiszar (C), Detruyer (65′ Bugeja), Schough, Cambiaghi, Wullaert (83′ Pavan).
A disposizione: Piazza, Baldi, Robustellini, Fordos, Consolini, Santi, Karchouni, Merlo.
All: Gianpiero Piovani

Marcatrici: Agnese Bonfantini (F, 47′).

Manuela Giugliano, AS Roma, dopo la sconfitta di Milano: “Ci assumiamo le nostre responsabilità!”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Manuela Giugliano, AS Roma, al termine di Milan-Roma terminata 3 ad 1, quarta giornata di Poule Scudetto, attraverso i canali ufficiali del Club ha dichiarato:“Sì, non c’è altro da dire. Ci assumiamo le nostre responsabilità, torneremo a Roma e continueremo a lavorare. Dobbiamo cercare di riproporre in campo ciò che prepariamo durante la settimana. Poi, è chiaro, in campo ci andiamo noi, non è un risultato positivo. Torniamo a Roma e ci riprendiamo”.

Cosa è mancato dopo il vostro vantaggio? “L’unica cosa che mi viene in mente è l’aggressività, la riconquista della palla. Oggi sono mancate un po’ di cose, non siamo contente della prestazione. Ci scusiamo con i tifosi che sono venuti qui, sicuramente non è il risultato che volevano anche loro”.

DA NON PERDERE...