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Marco Bruzzano, Juventus Primavera: “La cosa più bella è vedere le ragazze allenarsi con il sorriso”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Marco Bruzzano è l’allenatore di quella Juventus Primavera che, sinora, non ha ancora conosciuto l’onta della sconfitta nel massimo campionato di categoria. Dieci vittorie ed un pareggio, su undici gare disputate, sono il ruolino di marcia della formazione bianconera nel girone di andata. E proprio il tecnico delle ‘zebrette’, come riportato dal sito ufficiale della Società, ci ha tenuto a fare il punto della situazione alla vigilia della ripresa dell’attività.

Siamo molto soddisfatti di quello che stiamo facendo, sicuramente i risultati parlano, ma devo dire che siamo decisamente contenti anche delle prestazioni: siamo una squadra in crescita. Le ragazze sono state molto brave e non era scontato: i risultati in campo ne sono una conseguenza” è il pensiero iniziale dell’allenatore, arrivato ad inizio stagione alla guida dell’Under 19 juventina, dopo una gratificante esperienza al Como Women.

Proprio contro le parigrado comasche, per altro, è previsto il ritorno in campo di una squadra, quella appunto prima in classifica dove “la vittoria è nel DNA del Club: le aspettative sono alte e quindi si deve affrontare ogni partita per vincerla” afferma ancora mister Bruzzanole ragazze si sono calate in questo tipo di sistema e siamo contenti, sia del loro lavoro che del nostro, come staff, che si è amalgamato bene col gruppo che era già presente”. Cosa che, aggiungiamo noi, non è poi così scontata, come dimostrano decine e decine di esempi a qualsiasi livello.

“Mi piace sottolineare, a livello umano, che la cosa più bella di questa prima parte di stagione è stato ed è vedere le ragazze arrivare al campo ad allenarsi con il sorriso, perché penso che sia emblematico di quello che siamo, tutti insieme, riusciti a creare: tutte si sentono coinvolte e lo dimostrano in allenamento” prosegue ancora il trentaduenne allenatore “Dal punto di vista tecnico vedo costanti progressi nell’interpretazione del gioco, nel capire cosa fare nei vari momenti della partita”.

Sempre riportato dal sito juventino, l’obiettivo principale dello staff di Bruzzano è “valorizzare le ragazze nelle loro abilità” ed è sicuramente fonte di soddisfazione “il passaggio di Azzurra Gallo in Prima Squadra, ma anche l’esordio di Eleonora Ferraresi in Women’s Champions League”. Eventi che ovviamente “confermano il valore del lavoro che si fa col gruppo: siamo felici che le ragazze rispondano così bene quando sono chiamate in causa” e non solo, perché sottolineano pure di “un ottimo rapporto fra il nostro staff e quello della Prima Squadra, che è sempre più stretto”.

Ormai alla vigilia della ripresa del campionato, con la prima giornata di ritorno in programma domenica 12 gennaio, il mister bianconero non può non rivolgere uno sguardo verso il futuro: “abbiamo fatto una prima parte di stagione che inevitabilmente porta ad alzare le aspettative sul resto del cammino” non si nasconde Bruzzano “Non sarà facile ripetersi, perché da un lato ci sono grandi obiettivi da raggiungere, dall’altro si conoscono meglio tutte le avversarie, già affrontate, ma anche loro conoscono meglio noi…”.

Le prospettive, sono però assolutamente rosee perché “le ragazze sanno che lavoriamo tutti i giorni per fare il massimo e per ripetere quanto visto all’andata” è la chiosa finale del tecnico “logicamente il nostro obiettivo è sempre quello di vincere ogni partita ed essere pronti ad affrontare gli ostacoli in arrivo, in primis per continuare un bel processo di crescita, e poi ovviamente per arrivare fra le prime quattro in classifica e accedere alla fase finale del campionato”. Final four a cui, la passata stagione, la squadra juventina ha fallito l’accesso e per la partecipazione alle quali, quest’anno, è invece padrona del proprio destino: solo un impensabile tracollo, infatti, potrebbe escludere l’Under 19 della Juventus dalle finali di categoria: vincere il titolo, poi, sarà tutto un altro discorso, ma la mentalità delle ragazze guidate da Marco Bruzzano, fa sicuramente ben sperare tutto l’ambiente.

Adicosp, Gran Galà del Calcio: a Nicoletta Mansueto il premio come miglior giocatrice di futsal

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il riconoscimento verrà consegnato durante la cerimonia del Gran Galà del Calcio che si terrà presso il Radisson Blu GHR di Roma il prossimo 20 gennaio alle ore 19.

MANSUETO – Nicoletta è la terza calcettista premiata, dopo Boutimah (2022) e Grieco (2023).
“Non me lo aspettavo, ma sono molto orgogliosa perché ricompensa tanti sacrifici. La mia dedica va a mio padre (Mimmo, scomparso solo pochi giorni fa, n.d.c.) che ha sempre sostenuto la mia passione per il futsal e ha sempre tifato per me. Mi sarebbe piaciuto festeggiare insieme a lui, come abbiamo fatto per tutti i trofei vinti con il Bitonto, società che è stata fondamentale per il mio percorso. Questo non è un punto di arrivo. Da oggi si parte per crescere ancora e spostare ancora più in alto l’asticella”.

Carolina Morace: “Dicevano che non potevamo giocare perchè donne. In Italia il movimento deve crescere ancora tanto”

Sull’edizione di ieri del Corriere della Sera è stata intervistata Carolina Morace. L’ex punta della Nazionale ha parlato del momento storico del calcio femminile italiano che non soddisfa ancora la coach con trascorsi con Lazio e Milan. Questo un estratto delle parole della stessa Morace:

“L’Italia è in ritardo di 20 anni con il professionismo. Ho allenato in Canada e Inghilterra, dove dal 2009 un partner privato solido investe milioni di sterline sul calcio femminile. Se si lavora bene, gli stadi si riempiono. La Roma in Champions riesce a portare sugli spalti 40 mila persone. Il calcio si fonda su tre pilastri: biglietteria, sponsor e diritti tv. In Italia la serie A cresce e migliora ma non ne parla nessuno. E non ha senso giocare il derby di Milano a San Siro se poi a vedere le ragazze vanno solo 2.500 persone. Perché il calcio donne diventi uno spettacolo, innanzitutto la gente deve sapere che esiste”.

Sugli anni passati, poi, la stessa Morace ricorda:
“Erano anni in cui uno degli allenatori più intervistati, Eugenio Fascetti, diceva che noi non potevamo giocare a calcio. Perché? Perché siete donne, rispondeva. Punto. La sensazione di aprire una strada c’era eccome. Ma deve capire che noi antenate avevamo una spinta feroce rispetto alle giocatrici attuali, che mi paiono parecchio distratte”.

Il movimento in Italia ha ancora, però, tanti passi in avanti da fare:
“Il professionismo che abbiamo in Italia è solo un nome: è stato l’emendamento di un senatore per tre anni. Ma perché sia tale il professionismo deve autofinanziarsi, e da noi non è così in nessuno sport, non solo nel calcio. Mi sarei aspettata un progetto di professionismo: le ragazze, per bocca di Sara Gama consigliere federale, l’hanno chiesto? Non si può andare avanti a emendamenti. Ora il calcio femminile italiano deve ripartire da se stesso per trovare la forza di rimanere al passo con l’Europa”.

Trastevere: arrivano l’attaccante Tarantino e la centrocampista Pastore

Credit: Trastevere
Due volti nuovi di grande spessore per il Trastevere Calcio Femminile: la società amaranto è lieta di annunciare l’accordo con Giada Tarantino e Beatrice Pastore. Entrambe hanno già esordito con la formazione di Claudio Ciferri.
Giada Tarantino, attaccante classe 2002, è cresciuta nel settore giovanile dell’Ottavia per poi passare all’AS Roma Women, con cui ha vinto tre Scudetti consecutivi con la Primavera. Nella stagione 2022/23 il passaggio alla Ternana, con cui sfiora la promozione in Serie A nella passata stagione e disputa la prima parte del campionato attuale.
Beatrice Pastore, centrocampista classe 2006, è cresciuta nel settore giovanile dell’AS Roma Women e ha disputato il campionato Primavera con la Lazio, collezionando diverse presenze con le nazionali azzurre fino all’U17. La scorsa estate il trasferimento al Parma Women, dove si divide tra la Primavera e la prima squadra, capolista nel campionato di Serie B.

Judith Verdaguer Sanchez al Venezia FC

Photo Credit: Venezia FC

Il Venezia FC comunica il tesseramento della centrocampista spagnola Judith Verdaguer Sanchez, che arriva da svincolata. Dopo le esperienze in Spagna con Santa Teresa de Badajoz e Zaragoza CFF, nella stagione 2022/23 ha vestito la maglia del Venezia FC totalizzando 30 presenze e 3 gol.

Verdaguer Sanchez, 27 anni, ha sottoscritto un contratto che la legherà al club arancioneroverde sino al 30 giungo 2025.

Benvenuta, Judith.

Freedom, welcome Olamide Adugbe

Photo Credit: Pagina Facebook Freedom FC Women

La Freedom FC Women è lieta di annunciare l’ingaggio di Olamide Adugbe.

Nativa di Lagos (Nigeria), attaccante classe 2003, dopo l’esperienza in patria al River Angels ed al Naija Ratels, ha scelto Napoli, nel settembre 2024, per la sua prima opportunità in Europa, collezionando 6 presenze in Serie A.

Proprio dal club partenopeo, Olamide arriva a Cuneo con la formula del prestito: la giovane attaccante vestirà la maglia della Freedom FC numero 88.

Gian Loris Rossi, coach Sassuolo: “La sosta serviva a tutti, contro la Lazio mi aspetto una gara equilibrata ed intensa”

Photo Credit: US Sassuolo Calcio
Dopo la sosta natalizia, le neroverdi tornano in campo per affrontare la Lazio nella prima partita del 2025, valida per la 14a giornata della Serie A eBay. L’appuntamento è fissato per sabato 11 gennaio alle ore 15:00, allo Stadio Ricci di Sassuolo.
All’andata, la sfida con la Lazio si era rivelata combattuta e intensa: le neroverdi erano passate in vantaggio, ma un’espulsione nel primo tempo aveva condizionato il match, terminato poi 3-2 per le biancocelesti.
Mister Gian Loris Rossi ha analizzato il momento della squadra e la prossima sfida: “Arriviamo da una striscia positiva, poi interrotta con l’Inter. Sono passaggi che ci possono stare e che prendiamo sempre come occasione di crescita. La sosta è stata importante: ha portato tanto riposo, che serviva a tutti. Le ragazze sono tornate più forti di come le avevo lasciate, soprattutto a livello di mentalità e voglia di fare in campo. Si sono allenate davvero bene in queste due settimane, con intensità e determinazione. Mi ha sorpreso un po’ vedere da subito questa grande volontà di andare forte, e vedremo domani se si tradurrà in continuità“.
Riguardo alla sfida con la Lazio, il mister ha aggiunto: “All’andata è stata una partita complicata: eravamo passati in vantaggio, poi siamo rimasti in dieci e, nonostante la reazione, alla lunga abbiamo patito e perso. Mi aspetto un’altra gara equilibrata e intensa, perché siamo due squadre che giocano molto sui duelli e sulla fisicità. Sarà una partita aggressiva da entrambe le parti. Sarà emozionante tornare al Ricci con il calore dei nostri tifosi“.
Sulle condizioni delle giocatrici, Rossi ha dichiarato: “Per la gara torneranno a disposizione Clelland e Girotto“.

Mattia Altobelli, Brescia Primavera: “Giocare sapendo di non poter mai sbagliare è più difficile”

Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il Brescia Under19, secondo in classifica nel girone A del torneo Primavera 2, sta vivendo una situazione analoga a quella della stagione passata, quando fu costretto ad inseguire per tutto il campionato la capolista Como, poi promossa in Primavera 1. Anche in questa stagione, infatti, le ‘rondinelle’ si ritrovano alle spalle di quel Genoa che conduce, attualmente, la graduatoria.

È comunque un percorso importante, quello bresciano, alle spalle di un’avversaria di rilievo. Ma in Società temono che l’annata possa concludersi come quella passata? “Diciamo che ci stiamo giocando il campionato con una squadra di assoluto livello, che difficilmente compie passi falsi…” il commento è di Mattia Altobelli, tecnico della compagine lombarda “…quindi la possibilità che dare il nostro 100% non sia sufficiente ad arrivare primi esiste. Sicuramente vincerà la squadra migliore, ma vedremo alla fine quale sarà”

Ma non poter mai guardare tutte le avversarie dall’alto, non è un po’ frustrante per il mister e per le sue ragazze? “Sicuramente giocare sapendo di non poter mai sbagliare niente è più difficile, rispetto al poter guardare la classifica dall’alto” ammette l’allenatore “ma purtroppo paghiamo a caro prezzo la prima giornata di campionato (quando il Brescia perse a Lumezzane per 1-0 – ndr), ma devo dire che nelle giornate successive le ragazze hanno sempre risposto bene alla pressione di dover vincere a tutti i costi”

Quella contro il Lumezzane, attuale terza forza del girone, è stata sinora l’unica sconfitta bresciana nei dieci turni disputati: quindi, cosa può avere in più del Brescia questo Genoa che, detto per inciso, nel campionato scorso è rimasto alle spalle delle due compagini lombarde? “Premesso che a parte proprio la partita d’esordio, che ci ha visti approcciare male la gara, poi abbiamo sempre fatto bene, certamente ogni stagione è diversa di quella precedente, per via dei cambi delle rose rispetto all’anno passato. Il Genoa ha la possibilità, avendo il settore maschile alle spalle, di poter fare una selezione più ampia: speriamo però che possa finire come l’anno scorso, pur non avendole mai viste, quando ci rimasero dietro, anche se quest’anno le nostre rivali sono molto qualitative”

Il figlio del mitico ‘Spillo’, uno degli eroi dei mondiali di Spagna 82, non può in effetti ricordarsi delle ‘grifoncine’ rossoblù della passata stagione, perché è arrivato alla guida della primavera bresciana solamente all’inizio di questa annata. Ma quali sono gli obiettivi, di classifica e non, che la Società gli ha posto per il 2024-2025? “La Società chiede di far crescere le ragazze sotto tutti i punti di vista e di cercare di renderle più professioniste possibili, perché l’anno prossimo potrebbero far parte della prima squadra e quindi, per loro, ci sarebbe la possibilità di un salto importante”. Concetto, questo, espresso da quasi tutti i tecnici interessati, non solo dal quarantunenne bresciano, che poi conclude: “A livello di classifica non abbiamo nessun obbligo, se non quello di stare agganciati il più possibile alla formazione ligure e vedere cosa potrà succedere nello scontro diretto”

La formazione primavera, come ribadito dallo stesso Altobelli, dovrebbe rappresentare una sorta di trampolino verso il calcio delle senior: fra le sue ragazze, ce ne sono che potrebbero già essere utili alla prima squadra?  “Fare dei nomi non è mai bello, nel rispetto di tutte le altre” mette le mani avanti il nostro interlocutore “ma qui a Brescia la cosa certa è che, da agosto ad oggi, tutte le ragazze hanno avuto la possibilità di allenarsi con le grandi e capire il livello che le aspetta: quindi, poi, sta a loro farsi largo per rimanerci il più possibile”

Mister, se dovesse identificare un pregio ed un difetto della sua squadra, quali sarebbero? “Il difetto maggiore è la poca concretezza sotto porta, che mantiene sempre ‘vive’ certe partite” non ha dubbi il tecnico “mentre il pregio è sicuramente quello di provare sempre, in ogni momento della gara, a giocare a calcio, cercando di sfruttare le qualità che le ragazze hanno”

E, sempre secondo l’allenatore, cosa potrebbe essere fatto per sfruttare al massimo il pregio e mitigare invece il difetto? “La risposta più facile sarebbe dire quella di allenarsi su entrambi gli aspetti, ma poi in partita, complici stanchezza ed il contesto diverso da quando ti alleni, può cambiare il risultato di ciò che provi a fare. Sicuramente per il pregio bisogna continuare così quando è possibile, mentre per limitare il difetto bisogna acquisire un pizzico di cattiveria, che nel calcio serve sempre ma non è una qualità allenabile”

Per concludere, nel girone A del campionato Primavera salta all’occhio la presenza delle due Società bresciane: cos’ha, di speciale, una provincia non vasta come Brescia, che può permettersi due formazioni di così buon livello nel calcio femminile? “Beh, diciamo che Brescia città e provincia superano tranquillamente il milioni di abitanti, quindi non pochi” premette Mattia Altobelli, per poi proseguire “Sicuramente per il calcio femminile, grandi città a parte, avere due squadre di buon livello come le nostre può avere lati positivi e negativi. Sono due Società che lavorano in maniera diversa ma con risultati più o meno simili: e sono ottimi risultati”

“Di certo la voglia di giocare è tanta e la voglia di mettersi in mostra ancora di più! Ecco perché queste due squadre stanno facendo così bene…” Questa la chiosa finale dell’allenatore bresciano, che si è però astenuto dal dire che, almeno a livello Under19, il Brescia ha intenzione di far meglio non solo della consorella provinciale, ma di tutto il lotto delle avversarie.

Como Women annuncia l’arrivo di Valentina Soggiu, in uscita Spinelli, Bianchi e De Bona

Photo Credit: Como Women
Como Women è lieto di annunciare l’arrivo di Valentina Soggiu in prestito dalla Roma fino a giugno 2025. La giocatrice classe 2003, di ruolo portiere, arriva a Como dopo aver difeso i pali in questa prima parte di stagione al Chievo Verona in Serie B. Queste le sue prime parole con la maglia lariana: “Le prime sensazioni sono state di felicità per il mio ritorno in serie A, ho voglia di migliorarmi e di mettermi a disposizione della società e del mister per aiutare la squadra. Sono contenta di vestire una maglia prestigiosa come quella del Como Women che in questo momento sta facendo molto bene: i miei obiettivi stagionali sono crescere come calciatrice, come persona e tornare a vestire la maglia della nazionale”.
Mercato in uscita
Il club ufficializza i seguenti movimenti in uscita nel mercato di gennaio: Giorgia Spinelli in prestito al Bologna e Chiara Bianchi in prestito al Pavia, tutte fino a giugno 2025. Il Como Women comunica inoltre il ritorno al Sassuolo dal prestito del portiere Francesca De Bona. La società ringrazia le calciatrici per l’impegno profuso con la maglia del Como Women, augurando loro il meglio per il prosieguo della stagione.

Bruna Borges, 10 anni d’Azzurro: “Un onore per me. Italia-Portogallo? Daremo tutto”

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

“Pur non mettendo nulla di concreto in palio, anche le sfide di Prato avranno il loro fascino – carica Bruna Borges -. Cercheremo di fare del nostro meglio tutti insieme e poi vedremo cosa accadrà, ma di sicuro metteremo tutto il nostro impegno per ottenere due risultati positivi”.

10 ANNI D’AZZURRO – 25 giugno 2015, la Notte Magica del Foro Italico è rimasta impressa nel cuore di qualsiasi appassionato di futsal femminile. A distanza di 10 anni dalla prima uscita della storia della Nazionale (e dal primo successo, 5-0 all’Ungheria), Bruna è l’unica bandiera Azzurra che continua a sventolare.
“Se festeggerò una ricorrenza in doppia cifra, vorrà dire che sono invecchiata davvero – ride la classe ’92 -. Scherzi a parte, per me è un onore esserci sin dal primo giorno e l’idea di poter partecipare al primo Mondiale femminile mi mette i brividi”.

Il nonno è stato un calciatore dilettante, ha giocato anche il papà, che la portava in bicicletta a vedere le sue partite. Quando un infortunio l’ha fermato, Bruna è diventata la stella di casa iniziando a farsi notare nel Santa Catarina. Ma è in Italia che si è consacrata ed è per la maglia Azzurra che darebbe l’anima: “Non sono una persona di tante parole, ma ora è l’emozione ad impedirmi di descrivere come mi sento. Spero che il nostro percorso possa portarci lontano, perché quello che stiamo vivendo è un sogno ad occhi aperti”.

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