Il calcio femminile a confronto in Emilia Romagna. A Bologna presso il centro congressi del Savoia Regency si sono dai appuntamento i rappresentanti della Lega Nazionale Dilettanti insieme ai club della regione.
“Abbiamo perso migliaia di società come LND – ha lanciato il grido d’allarme il delegato al calcio femminile Sandro Morgana – ma se il crollo delle iscrizioni ha riguardato tutte le categorie, quale pensate possa essere stata la tenuta del nostro movimento, di per se già in sofferenza?”.
Numerosa e partecipata la presenza delle società nazionali e regionali così come dei “territori” della LND, a cominciare dal presidente del CRER Paolo Braiati. Insieme a lui i delegati Alberto Malaguti (Emilia Romagna), Luciano Gandini (Lombardia) e Paolo Tosetto (Veneto) a conferma della sinergia e dell’impegno che anima le regioni della LND. Il delegato, nonché vicepresidente LND, Sandro Morgana, era accompagnato dal segretario del Dipartimento Calcio Femminile Patrizia Cottini.
“La crisi dell’economia è diventata anche crisi di valori – ha proseguito Morgana – immaginate come questo incrocio di fattori abbia influito negativamente sul nostro movimento. Oggi tutti parlano di calcio femminile, ma occorre uno sforzo comune. Uno sforzo che non spetta solo alle istituzioni sportive, FIGC in testa, ma anche alla società civile. Per questo mi piace parlare di coraggio dell’uguaglianza, perché deve diventare normale per una donna giocare a calcio.”
Morgana, illustrando in maniera articolata il progetto di sviluppo elaborato dal Dipartimento Calcio Femminile della LND, ha ribadito con orgoglio, dopo pochi mesi dall’inizio del suo mandato, l’approvazione di una nuova configurazione dei campionati, aumentando l’interesse e la competitività anche e soprattutto a livello regionale, come l’istituzione di una competizione interregionale e di una fase nazionale della Coppa Italia regionale.
“Abbiamo messo in pratica ciò che avviene per l’Eccellenza maschile. In azioni di questo genere sta il segreto dell’uguaglianza: sorprendente quanto semplice. Così come dovrà essere semplice e scontato puntare sulle scuole per aumentare il numero delle praticanti”.
“Sono soddisfatto per la partecipazione e per il livello del confronto – ha dichiarato il presidente del comitato regionale Paolo Braiati – il CRER sarà in prima linea per dare seguito alle vostre istanze. Il calcio femminile in Italia sconta un problema culturale. Tutti insieme, istituzione e società dobbiamo lottare contro i luoghi comuni ed i pregiudizi. Le collaborazioni con il calcio maschile sono una risorsa anche se non l’unica soluzione”.
A margine dell’incontro con le società dell’Emilia Romagna il vicepresidente della LND Sandro Morgana, delegato al Calcio Femminile, in relazione all’ipotesi, ventilata dal presidente Andrea Abodi, di far uscire il calcio femminile dalla Lega Nazionale Dilettanti per costruire una “federazione” del femminile” ritiene, di concerto con il presidente Cosimo Sibilia, che “quanto fatto negli ultimi mesi dalla LND e dal suo Dipartimento in favore del movimento esca dalle logiche di appartenenza e dai cosiddetti ‘steccati’ e vuole proiettare il calcio in rosa verso una dimensione di sviluppo che deve necessariamente coinvolgere tutte le componenti federali. In tal senso, le iniziative promosse dalla FIGC e dal presidente Tavecchio nell’ultimo biennio vanno proprio in questa direzione. Parlare di una federazione del femminile, al momento, oltre che prematuro sembra anche avveniristico”.