Tanti applausi e una vera e propria sfilata di campioni hanno caratterizzato la quinta edizione della ‘Hall of Fame del calcio italiano’, il riconoscimento istituito nel 2011 dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio. Nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, dove per l’occasione sono state esposte anche le quattro Coppe del Mondo vinte dalla Nazionale, altre dieci stelle hanno iniziato a brillare nel firmamento calcistico italiano: Gianluca Vialli (Calciatore italiano), Ronaldo (Calciatore straniero), Roberto Mancini (Allenatore italiano), Corrado Ferlaino (Dirigente italiano), Roberto Rosetti (Arbitro italiano), Marco Tardelli (Veterano Italiano), Patrizia Panico (Calciatrice italiana), Giacinto Facchetti, Helenio Herrera, Umberto Agnelli (Premi alla memoria).
Prima della cerimonia di premiazione, all’interno della Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, 100 bambini e ragazzi delle scuole fiorentine hanno potuto conoscere Ronaldo Luís Nazário de Lima, Patrizia Panico e Roberto Rosetti. L’incontro ha visto la partecipazione del Sindaco di Firenze Dario Nardella, da tempo impegnato con gli istituti scolastici del Comune in un percorso di confronto aperto con le giovani generazioni su diversi temi.
“Celebrare i nostri campioni – le parole del Presidente federale Carlo Tavecchio – è il miglior modo per riportare il calcio italiano ai livelli che merita. Sono convinto che i giovani calciatori e i dirigenti abbiano la voglia e le capacità per raggiungere questo obiettivo”.
Sui premiati, chiamati come ogni anno a consegnare un cimelio simbolico della loro carriera che sarà esposto nel Museo del Calcio di Coverciano, è converso lo scorso 27 ottobre il voto della giuria presieduta dal Direttore Generale della FIGC Michele Uva.
“A Firenze la FIGC si sente a casa – ha dichiarato Uva – perché è la casa della Nazionale e dove ha sede il Museo del Calcio. Entrare nella Hall of Fame significa entrare nell’albo d’oro di una delle Federazioni più importanti del mondo. Il ringraziamento per questa Hall of Fame va al presidente Tavecchio, che ha avuto l’idea di inserire anche la categoria delle calciatrici femminile con un’atleta come Patrizia Panico, che ci sta dando una mano a valorizzare il settore femminile del nostro calcio. Ho una richiesta ai premiati – ha concluso il Dg – essere ambasciatori con i ragazzi di messaggi positivi che il calcio italiano può dare”.
Sorridente come sempre, Ronaldo è stato uno dei più grandi campioni ammirati nei nostri stadi: “Ricordo che da bambino mi svegliavo alle 9 del mattino per vedere il calcio italiano. In Brasile sognavo un giorno di giocare in Italia – ha raccontato il ‘Fenomeno’ – e il calcio italiano mi ha fatto tirare fuori il meglio di me stesso”.
Da un numero nove ad un altro, Gianluca Vialli è entrato nella Hall of Fame nella categoria ‘Calciatore italiano’: “Sono emozionato ed orgoglioso, si tratta di un riconoscimento fantastico. Talvolta mi dico che nella mia vita ho tirato solo dei calci al pallone, ma a pensarci bene forse ho contribuito con i miei calci a dare gioia a tanta gente e questa è sicuramente una cosa fantastica”.
Compagno di squadra di Vialli in maglia blucerchiata e artefice dello scudetto conquistato dalla Sampdoria nel ’91, Roberto Mancini ha ricevuto il premio dalle mani del Presidente del Settore Tecnico della FIGC Gianni Rivera: “Mi sarebbe piaciuto entrare nella Hall of Fame come calciatore – ha esordito scherzando il tecnico dell’Inter – sono stato sfortunato perché è arrivato prima Luca (Vialli, ndr). Spero che in futuro il calcio italiano possa tornare a essere come a metà anni ’80, quando giocavano qui i più grandi calciatori al mondo”.
Diventato un’icona per l’urlo e la corsa che fecero seguito al gol messo a segno nella finalissima con la Germania, Marco Tardelli ha ricordato le emozioni del Mundial ’82: “La notte prima della finale con la Germania non dormivo, andavo in giro per le camere dell’hotel con i compagni che mi chiudevano la porta perché volevano dormire. Ma per fortuna nel corridoio trovai una grande persona, il nostro Ct Enzo Bearzot, che voleva parlare con me. Credo che Enzo sia stato una persona importante per me, per il calcio italiano e per i miei compagni di quella nazionale”. “
Nella categoria ‘Arbitro italiano’ il premio è andato a Roberto Rosetti, ex designatore di Can Pro e Can B e project leader dell’organizzazione della finale della Champions League Femminile 2016 in programma il prossimo 26 maggio a Reggio Emilia: “Il momento più importante della mia carriera è stato nel 2008, quando ho diretto la finale dell’Europeo”, ha confessato Rosetti per poi consegnare come cimelio al Museo del Calcio la maglia da internazionale del 2010.
Detentrice del primato di presenze in maglia azzurra, Patrizia Panico è entrata a far parte della ‘Hall of Fame’ come ‘Calciatrice italiana’: “Il calco femminile in Italia sta crescendo, anche se c’è ancora molto da fare”. Nella categoria ‘Dirigente italiano’ è stato premiato Corrado Ferlaino, capace di regalare al Napoli negli anni della sua presidenza due scudetti, una Coppa UEFA, una Supercoppa Italiana e due Coppe Italia: “Il Napoli sta giocando molto bene, spero riesca a vincere lo scudetto”, l’augurio dell’ex presidente.
Da sottolineare anche i tre premi alla memoria assegnati a Giacinto Facchetti, Campione d’Europa con la Nazionale nel 1968, al ‘Mago’ Helenio Herrera e all’ex presidente federale nonché numero uno della Juventus Umberto Agnelli.
Ha collaborato all’organizzazione dell’evento Rai Com, che ha realizzato i video dei premiati proiettati nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
La composizione della ‘Hall of fame del calcio italiano’
Giocatori italiani: Roberto Baggio (dal 2011), Paolo Maldini (dal 2012), Franco Baresi (dal 2013), Fabio Cannavaro (dal 2014), Gianluca Vialli (dal 2015)
Giocatori stranieri: Michel Platini (dal 2011), Marco Van Basten (dal 2012), Gabriel Batistuta (dal 2013), Diego Armando Maradona (dal 2014), Ronaldo (dal 2015).
Allenatori italiani: Arrigo Sacchi (dal 2011), Marcello Lippi (dal 2011), Giovanni Trapattoni (dal 2012), Fabio Capello (dal 2013), Carlo Ancelotti (dal 2014), Roberto Mancini (dal 2015).
Dirigenti italiani: Adriano Galliani (dal 2011), Giampiero Boniperti (dal 2012), Massimo Moratti (dal 2013), Giuseppe Marotta (dal 2014), Corrado Ferlaino (dal 2015).
Arbitri: Pierluigi Collina (2011), Luigi Agnolin (dal 2012), Paolo Casarin (dal 2012), Cesare Gussoni (dal 2013), Sergio Gonella (dal 2013), Stefano Braschi (dal 2014), Roberto Rosetti (dal 2015).
Veterani italiani: Gigi Riva (dal 2011), Dino Zoff (dal 2012), Gianni Rivera (dal 2013), Sandro Mazzola (dal 2014), Marco Tardelli (dal 2015).
Calciatrice Italiana: Carolina Morace (dal 2014), Patrizia Panico (dal 2015).
Premi alla memoria: Giovanni Ferrari, Giuseppe Meazza, Silvio Piola, Gaetano Scirea, Enzo Bearzot, Fulvio Bernardini, Vittorio Pozzo, Ferruccio Valcareggi, Ottorino Barassi, Artemio Franchi, Giovanni Mauro (dal 2011), Valentino Mazzola, Angelo Schiavio, Nereo Rocco, Concetto Lo Bello (dal 2012), Eraldo Monzeglio (dal 2013), Ferruccio Novo, Carlo Carcano, Giacomo Bulgarelli (dal 2014), Giacinto Facchetti, Helenio Herrera, Umberto Agnelli (dal 2015).
Fonte: www.figc.it