Il modus operandi della LND prevede che una settimana prima della gara, un addetto invii dei moduli da compilare in cui vengono richieste notizie riguardanti le società e le giocatrici del match che verrà trasmesso.
Questo alla Rai non succede. I commentatori oltre a non conoscere le giocatrici e i loro ruoli, spesso non indovinano nemmeno un nome. Sia chiaro, non mi riferisco al commento tecnico ma al commento della gara, ma questo non è il nocciolo della questione.
Entrambe le società hanno accettato la richiesta, chiedendo esplicitamente alla Rai di non ripetere errori analoghi accaduti nelle partite Brescia-Juventus e Verona-Ravenna (gare trasmesse all’ultimo minuto in differita per variazioni improvvise del palinsesto).
Sottolineo ancora che non è colpa del DCF e nemmeno della LND, che al contrario danno la loro massima disponibilità e collaborazione nel tentativo di agevolare le società e la Rai per definire la trasmissione delle partite.
Ma che è successo? La Rai, trascorsi 40 giorni dal momento in cui sono stati stabiliti orario e giorno della partita, a soli due giorni da Tavagnacco-Brescia Calcio Femminile ha chiesto di anticipare l’inizio della gara alle ore 14.00 e non più alle 14.30 perché le si è creato un “buco” nel palinsesto.
Per noi del Brescia Calcio Femminile accettare avrebbe significato dover anticipare alle 05.45 anziché alle 7.45 la partenza in pullman per il Friuli, con il grossissimo e insuperabile problema che è impossibile trovare ristoranti o strutture alberghiere disposte a preparare un pranzo pre-partita alle 10.30 per 30 persone.
Ho interpellato dunque i dirigenti del Tavagnacco e anche loro mi hanno confermato di non poter accettare perché hanno avviato una campagna pubblicitaria, con ingenti spese per promuovere la partita nel miglior modo possibile su giornali, tv, social, al fine di richiamare molto pubblico, trattandosi di una partita tra la seconda e la terza in classifica. Questa promozione è stata sospinta anche dal precedente incontro del Tavagnacco contro la prima in classifica Juventus, in cui è stato stimato che fossero circa 6.000 le persone presenti ad assistere alla gara.
Per Il Tavagnacco accettare di anticipare la partita avrebbe comportato una nuova spesa per rifare tutta la pubblicità oltre a creare innumerevoli disagi.
Abbiamo comunicato dunque al DCF di non voler anticipare la partita per i problemi sopra citati e abbiamo chiesto, visto che la Rai aveva un “buco” di mezz’ora, di creare un piccolo speciale di presentazione sul calcio femminile italiano, facendo un punto sul campionato, sulla situazione in Italia del movimento, sull’evoluzione in corso e sulla Nazionale che si sta giocando la qualificazione ai prossimi mondiali in Francia, insomma, di argomenti interessanti per colmare suddetto “buco” ce ne sarebbero stati molti.
E la Rai invece cosa ha deciso di fare? Di annullare la diretta, trasmettere altro e mandare in onda la gara Tavagnacco-Brescia CF in differita.
Questo è il rispetto che la Rai, tv nazionale e pubblica, ha nei confronti del calcio femminile italiano.
La cosa più assurda, tuttavia, è che la FIGC ha stipulato un contratto con la Rai in cui è previsto che la FIGC debba pagare fior di soldi per tramettere le partite del calcio femminile. Come si suol dire, “cornuti e mazziati”.
Sono davvero sconsolato e amareggiato, vorrei dire molto di più.
Aggiungo solo una nota sul contratto FIGC-Rai: come anzidetto, la FIGC paga la Rai per trasmettere le partita, ma l’emittente può decidere arbitrariamente il giorno, l’ora e le modalità con cui trasmettere le partite. Tradotto, quando la Rai ha un “buco” libero viene inserito il calcio femminile.
Che dire, un “ottimo” contratto. E ci è stato pure detto che “per quest’anno è cosi, un bel regalo dalla FIGC“.
Non posso fare nomi. Non gioverebbero in modo alcuno a sostenere la mia riflessione. Sul punto, sottolineo che scopo di tale mio comunicato, non è certamente quello di voler offendere chi ha stipulato tale contratto, ma quello di mettere in evidenza la scarsa considerazione che si ha per il calcio femminile e la mancanza di volontà e determinazione di voler dare risalto a tale sport.
Infine, vorrei far rilevare che chi in FIGC ha provveduto alla stipula di tale assurdo contratto è colui che mi scrisse una e-mail in riferimento alla vicenda del fallimento del main sponsor “Dolci Sapori”, in cui mi rimproverava di sapere solo criticare e mai ringraziare.
Ora, sono io a chiedermi, per quale motivo dovrei sentirmi grato?
Per questo “meraviglioso” contratto con la Rai, per il quale ci si sarebbe tanto impegnati al fine di promuovere lo sviluppo del calcio femminile?
Penso che fosse il minimo che si potesse fare, ma oggettivamente non ho notato alcun incremento della visibilità riservata al movimento calcistico femminile, soprattutto se paragonato a quanto avviene nelle Federazioni straniere.
Se questi sono i risultati preferirei che chi si occupa della stipula di questi contratti si adoperasse per farlo in maniera più costruttiva o, in alternativa, concedesse maggiore autonomia a noi società calcistiche nella gestione dei diritti televisivi.
Solo allora, forse, potrei sentirmi grato.”
GIUSEPPE CESARI
Presidente Brescia Calcio Femminile
Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/
Il presidente del Brescia non poteva esprimersi meglio, la realtà è appunto che il calcio femminile viene considerato come tappabuchi e ultima risorsa, purtroppo la RAI (che almeno si è interessata per trasmettere una partita la settimana) e gli altri del settore reputano il nostro calcio un calcio dal valore pari a 0 o quasi, invece dovrebbero sapere quanti sacrifici e impegno mettono le ragazze per perseguire un sogno che purtroppo per la maggior parte di loro non le porterà lontano ma quelle poche occasioni di visibilità che hanno vengono ridotte o messe in secondo piano per altro che francamente farei a meno di vedere, al calcio femminile italiano vengono tarpate le ali, che futuro ci aspetta? Io spero in tempi migliori ma se le premesse sono queste…
PS
Il commento RAI è il peggiore mai sentito, e parlo anche a livello maschile, ma le telecronache del calcio femminile è meglio siano date a qualcun altro, questo signore non conosce non solo le calciatrici di club ma fa fatica pure con la Nazionale, scandaloso! E poi è monotono e dice solo cose ovvie, menomale che il commento tecnico viene in aiuto, la Panico (ha giocato fino a poco tempo fa) e la Morace non si discutono, ma la voce maschile è sinonimo di incompetenza, se ascoltate (come oggi) le telecronache fatte dalla LND (complimenti!) o anche il buon Grisoli, c’è un abisso! qualcuno vada a dirlo ai vertici RAI per favore!
Pienamente d’accordo e non aggiungo altro…mi basta leggere quello che ha scritto il “grandissimo” presidente Cesari e il commento di Alessandra Venturi.
Una sola cosa mi premerebbe dire: “Carissimi dirigenti delle altre società di calcio femminile (tutte) fate sentire anche la vostra voce e non lasciate solo questo “splendido” rappresentante, non fate gli “gnorri” e tirate fuori le…(se siete maschi).
P.S. Grazie di cuore presidente Giuseppe Cesari.
Grande presidente Cesari! La stimo molto pur essendo un tifoso viola e sono pienamente d’accordo con lei. La TV di stato, prende già i soldi dai cittadini, anche quelli che come me non seguono le loro insulse trasmissioni, poi regalano fior di milioni ai conduttorti del Festival di San Remo e pretendono dei soldi per trasmettere le partite del calcio femminile, unico settore del calcio che potrebbe rappresentare l’Italia ai mondiali. Io mi sento offeso e defraudatro da tale atteggiamento della RAI, come sportivo e tifoso della nazionale azzurra e come cittadino italiano.