Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La diciottenne Giorgia Termentini (è nata il 4 ottobre del 2006, a Roma) è uno dei pilastri di quella Juventus under 19 che sta dominando il campionato Primavera 1, dove sino alla ventesima giornata, sulle ventidue della regular season, ha saputo mantenersi imbattuta. Centrocampista dai ‘piedi buoni’ e dall’ottima visione di gioco, sa destreggiarsi anche nelle partite più fisiche, dove serve utilizzare (come si suol dire) più la mazza che non il fioretto… Ma che effetto fa, essere parte di una squadra che sta così padroneggiando un campionato? “E’ sicuramente un fattore di orgoglio, penso sia per noi che per lo staff…” sottolinea la forte centrocampista juventina “…perché abbiamo iniziato l’anno con l’obiettivo di qualificarci per le finali e sapere di averle raggiunte con così tante giornate di anticipo è un fattore che fa piacere”

Lo scorso anno, la Juventus visse la cocente delusione di fallire l’approccio a quelle stesse finali (poi vinte dal Milan, in finale con il Sassuolo) arrivando solamente quinta. Tu eri già presente in squadra: sai dirci il segreto, o i segreti, che ci sono dietro ad un così repentino cambio di rendimento? “Sicuramente la cosa che abbiamo migliorato quest’anno è stato il gruppo, perché sin dall’inizio di questa stagione abbiamo migliorato l’intesa fra noi ragazze, ma anche con lo staff, e quindi percepire che lo staff è così unito come anche la squadra, è divenuto un nostro punto di forza, lasciando stare l’aspetto tecnico”

Per Giorgia poi, in ottica delle ormai prossime final four (si disputeranno al Viola Park di Firenze  dal 27 al 29 aprile), la squadra che la preoccupa di più è forse la Roma, sicuramente “sotto l’aspetto emotivo, perché è sempre stata la partita più sentita” anche se la ragazza bianconera è consapevole che “in generale il livello del campionato quest’anno è cresciuto molto e credo che tutte le candidate alle finali possano metterci in difficoltà. Saranno comunque tutti dei begli scontri”

Solo pochi giorni fa, la Juventus under 19, s’è aggiudicata la Viareggio Women’s Cup, un trofeo che è stato vinto da quasi tutti i più grandi calciatori e calciatrici del mondo: che valore ha, per una ragazza che si sta affacciando al mondo del calcio professionistico, un successo del genere? “E’ un orgoglio per tutta la squadra, perché era uno dei nostri obiettivi della stagione ed averlo centrato ha fatto piacere a tutto il gruppo…” ribadisce la ragazza bianconera, che non nasconde altre soddisfazioni raggiunte con l’esperienza viareggina “anche perché abbiamo fatto una sorta di ritiro di una settimana, compattando ancor di più il gruppo”

Ogni sportivo ha i suoi ‘miti’ di gioventù, ai quali vorrebbe assomigliare: da chi trae ispirazione, sia in campo maschile che in quello femminile, la Giorgia Termentini calciatrice? “A livello maschile Nicolò Barella, mentre a livello femminile Arianna Caruso” è la risposta, prontissima e sintetica, della giovane bianconera, a dimostrazione di quanto chiare ed ambiziose siano le sue aspirazioni.

Giorgia, ovviamente, è anche una studentessa (frequenta il liceo scientifico ad indirizzo sportivo, presso lo ‘J College’ bianconero), ma quando sarà ‘grande’ come si vede? Come una calciatrice professionista o in qualche altro ruolo con il calcio soltanto come un hobby? “Solo un hobby sicuramente no” conferma, come immaginabile, la giovane ‘zebretta’, che ribadisce, viste le premesse, come “la speranza è quella di far diventare il calcio una professione a tutti gli effetti”. Con la testa ben fissata sulle spalle, però, la ragazza ammette anche che “nel caso le cose non dovessero andare bene, esiste anche un piano B, come magari frequentare l’università per diventare preparatrice sportiva”

Insomma, una ragazza con le idee molto chiare in mente e con i piedi ben piantati a terra, la giovane e molto promettente Giorgia Termentini. Con un futuro magari non ancora del tutto tracciato, ma che in un modo o nell’altro la vedrà far parte del mondo calcistico italiano. Anche se, negli ambienti bianconeri, siamo certi che la preferiscano già ora come calciatrice, mentre per il ruolo di preparatrice (parafrasando una nota pubblicità dei tortellini Rana)… c’è ancora tempo!

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