Il Bologna è uscito sconfitto dal match in casa contro il Cesena nella terza giornata di Serie B, dove le rossoblù sono state battute dalle cesenati per 2-1.
Tuttavia, in questo ko c’è stata una calciatrice che, oltre ad aver realizzato il momentaneo 1-1, ha segnato il suo primo gol con la divisa delle felsinee nell’attuale torneo cadetto: stiamo parlando di Zala Kuštrin, attaccante slovena classe ’98 che veste la maglia del Bologna da dicembre 2022, contribuendo alla promozione nel campionato cadetto della scorsa stagione con 9 marcature in 11 gare giocate con le felsinee.
La nostra Redazione ha raggiunto Zala, che in passato ha vestito la maglia del ZNK Radomlje, compagine slovena capace di fare 117 reti in 88 gettoni e quella del Brescia e in questa stagione ha ottenuto due convocazioni con la Slovenia, per risponderci ad alcune domande.
Zala, cosa ti piace del calcio?
«Mi piace tutto: le emozioni belle e brutte che mi regala. C’è sempre qualcosa da cui imparare. Mi piace poter essere libera in campo, divertirmi, vincere e aiutare le mie compagne e la mia squadra».
Quali sono, secondo te, i pregi e i difetti che ha un’attaccante?
«L’aspetto migliore è segnare gol e fornire assist, aiutando la squadra a vincere. Può essere difficile che in una partita in cui la squadra difende principalmente, tu non sia molto in palla».
In questa stagione, hai deciso di rimanere al Bologna. Cosa ti ha convinto a far ancora parte di questo club?
«La cosa più importante per me nella mia carriera è sentirmi bene dove sono perché è l’unico modo in cui posso dare il massimo. E lo sto provando sicuramente a Bologna, dove posso continuare a crescere e diventare la calciatrice che voglio diventare. Non avevo motivo di cambiare».
Con le tue sette reti hai portato, lo scorso anno, il Bologna in Serie B. Ti aspettavi di essere già decisiva per la tua squadra?
«Quando sono arrivata nel dicembre scorso, il club mi ha subito posto gli obiettivi da perseguire; quindi, sapevo cosa aspettarmi fin dal primo giorno. Comunque, dopo aver cambiato ambiente e squadra, è difficile adattarsi subito: hanno giocato un ruolo importante anche le mie compagne e lo staff, che mi hanno aiutato fin dall’inizio».
Ora c’è il presente, e la squadra ha ottenuto quattro punti in tre gare di Serie B. Partenza in linea con le tue aspettative?
«Secondo me avremmo dovuto avere più punti dopo queste tre partite, il che dovrebbe incoraggiarci a non sprecare occasioni e perdere punti allo stesso modo nelle prossime uscite, ovvero nuove opportunità per migliorare i nostri risultati e dimostrare le nostre capacità in campo».
Analizziamo la sconfitta arrivata domenica in casa contro il Cesena. Cosa è mancato per avere la meglio sulle cesenati?
«Se fossimo state più concrete e concentrate in attacco e in difesa, il risultato sarebbe potuto volgere a nostro favore».
Nella gara contro il Cesena sei andata a referto per la prima volta in quest’annata, siglando il gol del momentaneo pareggio. Meglio questa rete che hai realizzato o il risultato utile mancato contro le bianconere?
«Segnare un gol è sempre bello, ma la vittoria della squadra è sicuramente più importante».
Il campionato va avanti, e il Bologna volerà in casa della Lazio. Una sfida sulla carta difficile, perché stiamo parlando di una delle formazioni favorite alla salita in Serie B.
«Senza dubbio. Sarà una partita difficile, ma sono partite come questa la vera occasione per mettersi alla prova. Dovremo fare del nostro meglio, essere aggressive e voler portare a casa i tre punti».
Che impressioni hai sulla B di quest’anno dopo tre gare andate in archivio?
«Il campionato è molto interessante ed equilibrato, dove praticamente tutti possono battere chiunque ed è quasi impossibile prevedere come andrà a finire».
Nel torneo cadetto c’è anche il Brescia: una squadra molto importante per te, perché con le Leonesse sei entrata nel nostro calcio.
«Esatto, con il Brescia sono entrata nel calcio italiano: a loro sarò sempre grata».
Sei in Italia da un anno, dopo che hai giocato principalmente nei campionati della Slovenia. Che differenze hai notato nel calcio italiano con quello sloveno?
«Il calcio italiano è più fisico, aggressivo e, soprattutto, più competitivo. Ci sono diverse squadre qui di qualità simile, il che significa che chiunque può battere chiunque. Le partite sono intense e ogni piccola cosa può decidere la partita».
Com’è la tua vita extracalcistica?
«La mia vita al di fuori del calcio è molto tranquilla, mi piace stare all’aria aperta, in mezzo alla natura, o stare con amici e famiglia».
Che sogni vorresti far diventare realtà nei prossimi anni?
«Vorrei che il Bologna diventasse una squadra costante in Serie B, per puntare ai posti più alti nelle prossime stagioni. Con la Slovenia, invece, sarebbe bellissimo ottenere la qualificazione per una delle competizioni più importanti con la nazionale slovena».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Bologna FC 1909 e Zala Kuštrin per la disponibilità.