Durante l’evento Women4Football, abbiamo intervistato la calciatrice del Milan Laura Fusetti, sottoponendole quesiti inerenti allo sviluppo scientifico del calcio femminile.
Ciao Laura. Crescita e sviluppo dello sport femminile. A tuo avviso, soprattutto nell’alto livello di prestazione, ci deve essere una consapevolezza delle differenze tra uomo e donna?
“Sicuramente con lo sviluppo del Calcio Femminile, al professionismo, anche nell’intensità delle partite è aumentato, quindi l’allenamento e la prestanza fisica deve aumentare di conseguenza. Nei maschi i livelli sono totalmente diversi, ma penso che anche noi donne per le nostre capacità stiamo migliorando tanto: l’ Intensità è aumentata ed io che sono tanti anni in questo movimento ho notato molto che la preparazione atletica è cambiata, si sta più attenti al dettaglio, e si prende cura di quei aspetti che noi ragazze siamo più sensibili. Anche noi stiamo migliorando e la preparazione atletica di conseguenza”.
Per quanto riguarda la preparazione atletica, incide sulla prevenzione di alcune tipologie di infortuni più tipici della donna?
“Noi negli ultimi anni ci alleniamo e siamo monitorate, a 360° con i preparatori atletici che ci mettono a disposizione tutte le possibilità che possono prevenire quelli che possono essere gli infortuni gravi, ovviamente tutto può succedere. Si lavora sempre di più per la prevenzione”.
Per quanto riguarda il sistema sportivo, negli ultimi anni, troppo spesso, il sistema ha pensato di trasferire le conoscenze sviluppate e legate in ambito maschile a quello femminile. Secondo te, è stato giusto? Cosa ne pensi?
“Quello che viene fatto nel maschile, viene anche fatto nel femminile, ci sono dinamiche diverse ma noi cerchiamo di giocare a calcio quanto i maschi. L’intensità sarà ridotta ma credo chi ha iniziato a seguirci ha la stessa passione per il Milan maschile come del Milan femminile. Il Calcio sia uguale per tutti”.
Un’ultima domanda. Volevamo sapere che cosa ne pensi dell’incidenza del ciclo mestruale nella preparazione e nella prestazione dell’atleta donna.
“Il ciclo per noi donne è uno step da tenere in considerazione, noi donne dobbiamo tener conto di questo periodo che per noi è più sensibile e forse dove siamo più fragili, però penso che anche per questo ci siano delle tecniche per cui le preparazioni tengo conto anche di questo, pertanto riusciamo a fare al meglio”.