Nelle ore scorse abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Rita Guarino, che ha lasciato ai nostri microfoni tanti spunti partendo dalla Serie A 2024/2025:
“Mi aspetto un campionato di Serie A molto interessante e delineato -ci dice Guarino- sin dall’inizio, con alcune squadre probabilmente già destinate alla Poule Scudetto: Roma, Juventus, Fiorentina, Inter e Milan”.
L’ex calciatrice, poi, entra nel dettaglio spiegando:
“La Roma, campione d’Italia in carica, ha aggiunto pochi innesti a una rosa già ben collaudata e sarà la squadra da battere. La Juventus, pur avendo perso alcune individualità importanti, punterà con i nuovi arrivi sul sacrificio e sull’organizzazione collettiva per restare competitiva per il titolo. La Fiorentina sarà chiamata a dare continuità e a confermare l’ottimo lavoro fatto nella scorsa regular season, mentre l’Inter, che ha ingaggiato giocatrici di calibro internazionale, potrà avvalersi sin dall’inizio degli acquisti fatti lo scorso gennaio per puntare alla zona Champions”.
La coach, nata a Torino, continua completando cosi il quadro delle partecipanti alla massima serie:
“Il Milan sta attraversando un periodo di ristrutturazione e rinnovamento, ma i risultati non tarderanno ad arrivare. Squadre come Sassuolo, Como, Sampdoria, Napoli e Lazio, daranno ulteriormente vita a un campionato combattuto fino alla fine. Sarà affascinante vedere come si evolverà la lotta per rimanere nella massima serie”.
L’ex attaccante, poi, sulla prossima stagione sottolinea l’importanza di vedere tre italiane in Champions:
“Avere tre squadre italiane ai gironi di Champions League è auspicabile, ma è altrettanto difficile come impresa, considerando l’attuale formula della competizione UEFA e la difficoltà di superare le varie fasi preliminari. In ogni caso, negli ultimi anni, le squadre italiane, come Juventus e Roma, hanno dimostrato di saper competere ad alti livelli, raggiungendo anche fasi avanzate della competizione”.
Sulla competizione continentale per club Guarino, che in campo ha vinto scudetti con le casacche di Reggiana, Lazio, Foroni Verona e due con la Torres, suggerisce:
“A mio parere sarà importante attuare un cambio di format per permettere ai Club partecipanti di poter disputare più partite nel torneo e di accumulare esperienza internazionale, elemento fondamentale per ambire a risultati significativi in futuro”.
A proposito di cambiamenti la classe ’71 sposta l’attenzione sul format che abbraccerà prossimamente la Serie A:
“A mio avviso, la formula attuale non ha mostrato maggior appeal nell’aumento della fanbase o della visibilità televisiva, ma ha sicuramente permesso di affrontare il passaggio dal dilettantismo al professionismo con maggiore sostenibilità. L’aumento del numero di squadre in Serie A da 10 a 12 rappresenta il naturale processo di crescita e di sviluppo della competizione, offrendo maggiori opportunità per la serie cadetta, con una piattaforma più ampia, di raggiungere la promozione”.
Guarino, che nel 2000 ha giocato negli USA con Maryland Pride, conclude cosi il concetto:
“Il passaggio della Serie B a 14 squadre, invece, oltre a garantire una maggiore sostenibilità dei costi, si conferma come un ‘facilitatore’ per l’inclusione di talenti emergenti, offrendo loro maggior spazio per crescere e per confrontarsi da protagonista”.
Rita calciatrice, dal ’91 al 2004, ha indossato 99 volte la maglia dell’Italia. Nazionale alla quale fa il plauso per le recenti uscite:
“L’impatto positivo di Soncin sulla Nazionale femminile non era affatto scontato. Lui e il suo Staff, hanno avuto la capacità di catapultarsi in poco tempo su una realtà nuova, mostrando fin da subito la valorizzazione delle qualità individuali e della coesione di squadra. I risultati ottenuti finora, tra Nations League e qualificazioni europee, sono incoraggianti”.
Ottimismo, quindi, per i prossimi Europei? Guarino a riguardo non ha dubbi:
“In vista degli Europei in Svizzera, credo che l’Italia possa ambire ad un ruolo da protagonista, senza timori reverenziali nei confronti di nessuno, grazie a un mix di esperienza e giovani talenti che stanno emergendo con forza”.
Nazionale affidata a Soncin. Sull’eventualità di vedere una donna allenare una squadra maschile l’ex tecnico di Juve e Inter sottolinea:
“Recentemente ho sentito spesso dire che ‘il calcio è calcio’; quindi, indubbiamente, le competenze dovrebbero essere valide anche in senso inverso. La realtà però ci insegna che, da qualche anno, si sta investendo poco sulle opportunità nel calcio per le donne”.
La coach per avvalorare il Guarino pensiero evidenzia, poi, alcuni dati:
“Anche nella prossima stagione sportiva ci sarà solo una donna su dieci a sedersi su una panchina di Serie A e due su sedici squadre in Serie B. Sarebbe grave se si continuassero a disperdere risorse e valori che originano da chi ‘quel’ calcio l’ha dapprima giocato e vissuto. Servono supporti, interventi e formazioni mirate, così come la UEFA, la FIFA e alcune Federazioni estere hanno iniziato ad attuare”.
Quattro scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe vinte sulla panchina della Juventus in un periodo di ascesa per il calcio femminile anche a livello mediatico che Guarino sintetizza cosi:
“L’interesse per la Serie A femminile è in continua oscillazione da parte dei media. La presenza su emittenti importanti come Sky in passato, che ha sfruttato l’onda di curiosità emersa con l’ingresso delle società professionistiche nella massima serie femminile, e recentemente la Rai e DAZN, ha contribuito a far conoscere questo campionato a un pubblico più vasto. Tuttavia, è stata la Nazionale a fungere da vero traino, soprattutto in occasione del Mondiale del 2019”.
Opportunità per dare una spinta ulteriore, quindi, da non mancare per le Azzurre nella prossima estate in Svizzera:
“L’Europeo del 2025 rappresenta un’opportunità da cogliere, poiché potrebbe fungere da catalizzatore per aumentare ulteriormente l’interesse, soprattutto se la Nazionale italiana riuscirà a raggiungere buoni risultati. Un grande torneo può fungere da trampolino di lancio per il calcio femminile, consolidando la base di tifosi e attirando nuovi investimenti”.
La chiusura della chiacchierata è sul presente e sul futuro del movimento da guardare con ottimismo:
“Il fatto che le giovani oggi si avvicinino al calcio femminile con meno diffidenza è un segnale molto positivo per il futuro del movimento. Questo cambio di mentalità, unito alla professionalizzazione dei club, sta creando un ambiente più inclusivo e stimolante per le nuove generazioni. I club professionistici non solo offrono migliori strutture e formazione, ma rappresentano anche un sogno concreto per le giovani atlete che aspirano a diventare professioniste. Questo non può che far crescere il livello complessivo del calcio femminile italiano nel lungo periodo”.
“Il fatto che le giovani oggi si avvicinino al calcio femminile con meno diffidenza è un segnale molto positivo per il futuro del movimento. Questo cambio di mentalità, unito alla professionalizzazione dei club, sta creando un ambiente più inclusivo e stimolante per le nuove generazioni. I club professionistici non solo offrono migliori strutture e formazione, ma rappresentano anche un sogno concreto per le giovani atlete che aspirano a diventare professioniste. Questo non può che far crescere il livello complessivo del calcio femminile italiano nel lungo periodo”.