Nelle ore scorse abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Pamela Presto, prima calcettista ed ora tecnico di futsal, che ha lasciato ai nostri microfoni tanti spunti partendo dalla Serie A Fabless iniziata da due turni: “Nella prima giornata, sostanzialmente, i pronostici sono stati rispettati con le squadre più attrezzate capaci di portare a casa i tre punti. Nella seconda, invece, ci sono stati tanti colpi di scena. Alcuni risultati hanno un po’ sorpreso, vedi la vittoria della Kick Off sul Falconara o ancora di più quella della VIP sul Pescara. Siamo ancora all’inizio, vediamo cosa succederà dopo la sosta. Se queste sono le premesse ci aspetta un bel campionato, Bitonto permettendo”. 

In questo week-end parte, invece, la Serie B di futsal femminile che ha visto in estate una ventina di club rinunciare all’iscrizione. A riguardo l’ex tecnico del Pelletterie sottolinea: “Purtroppo è triste, e poco stimolante, per il movimento avere così tante rinunce in così poco tempo, evidentemente qualcosa a livello di gestione non sta funzionando. I campionati minori hanno meno risalto, sono meno seguiti dagli addetti ai lavori e ancor meno incentivati dalla Federazione. Se andiamo ad analizzare le squadre che disputano il campionato di Serie B la maggior parte sono piccole realtà, nate con l’intenzione di fare sport in contesti difficili e problematici senza l’aiuto di nessuno. Ovvio che il divario tra Serie C e B e tra B ed A è tanto, non solo a livello tecnico-tattico ma anche soprattutto a livello economico e tutte queste rinunce lo testimoniano”.

La classe ’83, nata a Reggio Calabria, poi sposta l’attenzione sul momento del calcio a 5 femminile in Italia con giovani promettenti e straniere presenti in Serie A: “L’arrivo delle straniere nel nostro campionato doveva, e dovrebbe, servire per aiutare a far crescere il movimento e tutte quelle giovani italiane che si affacciano a questo sport. Negli anni, invece, sono poche le società che hanno preso questa strada. Molte per questioni numeriche hanno puntato su qualche giovane e su tante straniere, motivo per cui il movimento, anche a livello di Nazionale, riscontra difficoltà nel reperire giovani forti e promettenti e deve ricorrere all’aiuto di calcettiste naturalizzate”.

Lo stesso tecnico poi aggiunge: “Ho seguito e sto seguendo diversi progetti riguardo le giovani e l’avvento del calcio femminile ha tolto tanto materiale al futsal. Si deve continuare a fare un lavoro mirato sui settori giovanili, stringendo collaborazione con le scuole calcio del luogo, per poter tirare fuori tanti bei prospetti che garantirebbero un giusto ricambio generazionale”.

Pamela, con un lungo trascorso da calcettista anche in Nazionale, sul primo Mondiale di futsal per le selezioni femminile poi ricorda: “Si tratta di un risultato storico e meritato per tutto il movimento, direi anche finalmente. Potrebbe essere un piccolo passo che mi auguro serva da palcoscenico, per il futsal femminile, e come un trampolino di lancio per innalzare ancora di più l’interesse da parte di media, sponsor, investitori e anche e soprattutto di giovani giocatrici. Bisogna regalare alle nostre giovani dei sogni, bisogna stimolarle e darle una speranza. Bisogna essere da buon esempio e insegnare loro che con il talento, il lavoro e la passione si possono raggiungere grandi traguardi come un Mondiale o un Olimpiade”.

In questi giorni la Nazionale si appresta alle gare con Lituania, Croazia e Serbia. Sulle Azzurre, di Francesca Salvatore, l’ex tecnico in massima serie del Pelletterie evidenzia: “Il gruppo confermato dal CT è consolidato ormai da qualche anno, questo potrebbe essere un punto a nostro vantaggio. Non sono una che si nasconde nel dare una propria visione, senza sottovalutare le avversarie e senza troppe pressione, L’Italia è la favorita del proprio Main Round e mi aspetto che passi il turno. Certo è che il livello anche nei campionati esteri è cresciuto mentre in Italia sembra esserci ancora troppo dislivello”.

Pamela, che da atleta ha vestito tra le altre le casacche di Pro Reggina, Lazio e Ternana, chiude con una battuta tra presente e futuro: “Al momento sto bene, gli impegni non mancano ma sicuramente c’è voglia di rimettermi in gioco e sposare un progetto importante che mi permetta di continuare questo mio percorso di crescita”.

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