Ha firmato in settimana il suo primo contratto professionistico (diventando la più giovane calciatrice professionista italiana) ed al sabato ha esordito in serie A (diventando la più giovane esordiente di questa stagione, nel massimo campionato italiano): una carriera veramente da ‘precoce’, per una ragazza che sin dalla nascita (avvenuta a gennaio del 2008) ha dimostrato di voler stare fra le ‘prime’.
Stiamo ovviamente parlando di Morena Gianfico, sedicenne attaccante del Napoli che sabato scorso ha esordito, fra le fila partenopee, nell’ultimo quarto d’ora della sfida che vedeva le azzurre impegnate al ‘Ricci’ di Sassuolo. Purtroppo il Napoli ha perso (0-2) , ma per Morena è stata sicuramente una giornata indimenticabile: il coronamento dei sogni fatti da bambina, come ha tenuto a sottolineare in altre interviste. La gioia dell’esordio, però, non le fa di certo perdere il senso della realtà: “E’ ovvio che mi fa piacere, ma devo stare con i piedi per terra e pensare alla mia crescita sportiva, cercare di fare bene” premette subito la giovanissima attaccante “Di essere stata la più giovane, sia come esordiente in serie A che come professionista, l’ho scoperto solo dopo la mia firma ed ero incredula, in quanto non avevo mai pensato a questa cosa…”
Di carattere molto concreto, la ragazza non si fa distrarre da tutti questi ‘record’: “E’ ovvio che ogni volta che entro in campo mi sento emozionata, ma non sento alcun peso perché so che il mister e la Società mi sono vicini e lavorano per la mia crescita”.
Ma come si è appassionata, al calcio, questa ragazza di Pozzuoli (NA): “La passione per il calcio è nata grazie a mio fratello maggiore Paolo, che mi ha sempre coinvolta nel gioco. Da piccola il mio idolo era Higuain, oggi invece mi ispiro a tutti gli attaccanti forti, dai quali cerco sempre di imparare qualcosa”.
Da partenopea verace, però, c’è un idolo assoluto nella vita di Morena: “Pur non avendolo mai visto giocare dal vivo, ma avendolo potuto conoscere solamente nell’amore dei napoletani e vedere nei video che mio fratello mi ha mostrato, è Diego Armando Maradona”.
Ora, da attaccante della massima serie italiana, a quale giocatore o giocatrice vorresti ispirarti? “Le mie fonti d’ispirazione sono Victor Osimhen e la famosissima calciatrice Alex Morgan (trentaquattrenne attaccante del San Diego Wawe e della nazionale statunitense, ndr)” non ha esitazioni nel rispondere, la nostra interlocutrice, che ha pure le idee chiare sul fatto di poter essere lei stessa, fonte d’ispirazione per qualche altra ragazza “Vorrei esserlo soprattutto per le più piccole, che devono credere come i sogni possono avverarsi, se ci metti passione, impegno e sacrificio”.
Solamente nel giugno scorso, la Gianfico si trovava a Senigallia (AN) dove con la formazione under 15 del Napoli ha disputato le finali scudetto di categoria. In questa stagione, quindi, ha bruciato tutte le tappe possibili, venendo prima promossa nella formazione Primavera e, quindi, esordendo in prima squadra. Proprio nella compagine Primavera, è stata sicuramente una delle artefici della grande cavalcata azzurra (nel girone B di Primavera 2, il Napoli è tutt’ora imbattuto ed ampiamente al primo posto): quanto ha aiutato, l’esperienza in questa squadra, per potersi guadagnare l’esordio in serie A?
“E’ ovvio che devo ringraziare mister Abbondanza che ha sempre creduto nel mio potenziale e mi ha permesso il salto di livello, così come devo ringraziare anche tutti i collaboratori del suo staff e tutti gli altri allenatori avuti negli anni passati, dai quali ho sempre imparato qualcosa di nuovo: quindi, devo molto a tutti”.
Sul web non è difficile reperire segnature spettacolari di Morena Gianfico, persino in rovesciata: ma quali sono, per lei stessa, le sue migliori qualità, e quali i difetti su cui ‘lavorare’? “Fra le mie qualità ci metto il fisico, il fatto che posso calciare con entrambi i piedi ed anche il colpo di testa” afferma la giocatrice, che dimostra idee chiare anche in questo frangente “Riguardo ai difetti, invece, so che devo migliorare sulla protezione della palla ed anche nel saperla ‘portare’ un po’ di più”.
Sinora abbiamo parlato solo del personaggio Morena, ma una ragazza sedicenne è sicuramente molto legata all’ambiente famigliare: qual è stata la reazione della famiglia Gianfico all’esordio in serie A? “Sono tutti molto orgogliosi di me e mi seguono sempre, ma le loro continue parole sono che devo rimanere con i piedi per terra e restare concentrata” afferma sicuramente emozionata “Tra i familiari inserisco anche la mia procuratrice, Giulia Gibelli, che ormai considero proprio una di famiglia e che, oltre ad aver sempre creduto in me, mi è anche molto d’aiuto psicologico nei momenti più difficili”.
Fra i prossimi obiettivi della calciatrice, come da lei stessa affermato, ci sarebbero sia la prima rete in serie A che il ritorno in nazionale, dove ha già fatto parte dell’under 16. Ma dopo tutto questo turbinio di emozioni esaltanti, come se li immagina la protagonista? “E’ indubbio che penso al primo goal e lo sogno magari decisivo per una vittoria, ma prima di tutto devo pensare al bene della squadra e va benissimo anche se dovessimo vincere senza miei goal… Per il ritorno in nazionale, invece, come ho già avuto modo di sottolineare in altre interviste, quando ci sono stata non ero in un periodo di massima forma ed ora sto lavorando duramente, con la speranza che mi venga concessa un’ulteriore possibilità”.
I sogni, fortunatamente, non finiscono mai (in particolare a sedici anni) e, quindi, non resta che fare gli auguri alla giovanissima Morena, per una carriera che, più che rosea, potrebbe essere… doppiamente azzurra!