Nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere di raggiungere Massimiliano Catini, tecnico che da poco ha chiuso il suo rapporto con la Lazio. Il mister, che ha guidato in massima serie e in cadetteria le biancocelesti, sulla sua recente esperienza ci dice:
“Non dimenticherò mai il triplice fischio che ha sancito la prima vittoria della Lazio Women in Serie A. Ridurre a 10 formazioni la massima serie ha costretto le giocatrici non confermate nei professionisti a scendere di categoria, alzando notevolmente il livello e la competitività della B. Questo ha visto, invece, 16 squadre e 30 partite, ovvero un campionato duro e difficile che ha messo a dura prova ragazze staff e società. Il torneo si è rivelato molto formativo, ma a parer mio va migliorata la formula. Una sola promozione non basta e per i club i costi sono sempre più pressanti rischiando fallimento sportivo e societario”.
Il coach, con Licenza UEFA A, poi sposta l’attenzione sul Mondiale:
“Sarà una competizione da seguire. Si potrà capire come sta evolvendo il calcio femminile a livello mondiale e valutare a che punto siamo noi, con il nostro dopo l’avvento del professionismo. Arriviamo cariche e ben preparate a questa nuova avventura stiamo crescendo come movimento ed il mondiale è l’occasione giusta per dimostrarlo . La Svezia parte con i favori del pronostico nel nostro girone, sono convinto che passare il turno sia nelle nostre possibilità. Le ragazze hanno maturato esperienze a livello nazionale ed internazionale, sarà difficile per chiunque affrontarci. Il cuore delle Azzurre sarà l’arma in più e il mix creato dal nostro CT mi piace, sono convinto si farà bene”.
Massimiliano Catini, che nella Lazio ha guidato in passato anche nel settore giovanile femminile, sulla manifestazione aggiunge:
“Rispetto al mondiale del 2019, nel quale la Nazionale Azzurra ha ben figurato salendo prepotentemente alla ribalta delle cronache sportive raggiungendo i quarti di finale, si potrà contare su un bagaglio di esperienza più grande e una maggiore consapevolezza dei propri mezzi. Questo ci permetterà di affrontare la competizione ai massimi livelli con un pizzico di spregiudicatezza portato dalle giovani. Giovani uscite a testa altissima dall’ultimo campionato, il primo professionistico, che ha elevato ancor di più il livello tecnico dei nostri club e di conseguenza della Nazionale”.
Nel finale il mister torna sul calcio nostrano sul quale ci dice:
“Il professionismo ha fatto selezione e la qualità nelle rose dei club si alzata. Gli stessi, attraverso forti investimenti, hanno portato le migliori giocatrici a disputare il campionato di Serie A elevando tantissimo la qualità del gioco. La Roma ha vinto meritatamente un torneo risolto alle ultime giornate, segno di grande equilibrio per i play-off e per i play-out . La formula è interessante ma migliorabile soprattutto nella numerica di squadre partecipanti, la strada intrapresa è quella giusta dobbiamo continuare questo percorso ma serve alzare l’asticella e migliorare le strutture per mettere in condizione tutti i club di poterlo fare e di sostenere tali investimenti”.