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Il Lumezzane è entrato per la prima volta nella sua storia nel salotto della Serie B e, in vista dell’ottava giornata, si trova all’undicesimo posto (piazzamento condiviso con Hellas Verona, San Marino Academy ed Orobica) con sette punti, un percorso frutto di due vittorie, un pareggio e quattro sconfitte.
La formazione allenata da Nicoletta Mazza viene dalla sconfitta rimediata 3-0 in trasferta contro il Parma e, una volta terminata la pausa delle Nazionali, incontrerà il fanalino di coda Vis Mediterranea al “Saleri” di Lumezzane. A parlare con noi in vista della sfida tra le valgobbine e le campane è Maria Grazia Ladu, attaccante classe ’01 che, in passato, ha giocato nella Torres e nel San Marino Academy e ha scelto per questa stagione di indossare la maglia delle lumezzanesi.

Maria, in che modo ti sei innamorata del pallone?
«È una passione che mi porto dietro da quando sono nata, ho iniziato a muovere i primi passi già con una palla tra i piedi. Passavo interi pomeriggi a giocare a calcio per strada con i miei vicini di casa e i miei amici, anche mio padre ha sempre giocato e posso dire che mi abbia trasmesso questa grande passione che ci lega».

La tua carriera calcistica è legata agli anni passati con la Torres. Cos’è stato per te giocare in una società che ha fatto la storia del calcio femminile italiano?
«Ho passato nove anni alla Torres, dalle giovanili fino ad arrivare in prima squadra dove ho anche potuto fare gli allenamenti con la seria A prima che fallisse. Per me è sempre stata CASA, sono cresciuta e maturata tanto in quegli anni, ho avuto l’onore si indossare la fascia da capitano per diversi anni e sarò sempre grata per questo».

Cosa ti ha spinto, quest’anno, a giocare per il Lumezzane?
«Il progetto Lumezzane quest’anno mi ha colpita subito, una squadra neo promossa con le idee e molto chiare e un progetto serio, sapevo che ci sarebbe stato tanto da lavorare soprattutto perché il gruppo era stato rinnovato e per molte sarebbe stato il primo anno in B, mi sono messa subito a disposizione della squadra pronta a dare il mio contributo».

L’avvio di stagione del Lumezzane, che è undicesimo con sette punti, è in linea con le tue aspettative?
«L’avvio è stato bello impegnativo, abbiamo affrontato sino ad oggi quasi tutte le top del campionato e portato a casa questi punti ci spinge a continuare a lavorare bene come stiamo facendo perché sappiamo il valore che c’è in questa squadra».

Parliamo della gara persa domenica scorsa contro il Parma: al di là del punteggio finale, che consapevolezza ha lasciato a te e alle tue compagne al termine della partita giocata contro le ducali?
«Sapevamo che la gara contro il Parma sarebbe stata difficile, è una squadra di un altro livello in questo campionato ma noi siamo andate lì per fare la nostra gara. Il primo tempo abbiamo giocato un’ottima partita, poi dopo si è vista la differenza com’è giusto che sia, ma siamo uscite dal campo a testa alta consapevoli del nostro valore».

Maria Grazia Ladu in azione con la maglia del Lumezzane (Photo Credit: FC Lumezzane)

La Serie B è rimasta ferma per gli impegni delle Nazionali. Quanto è importante, dal tuo punto di vista, avere questa sosta?
«Queste soste sono molto importanti secondo me sia per dare fare il punto della situazione e capire quali sono i punti su cui si deve lavorare di più sia per staccare un attimo le batterie e passare un po’ di tempo in famiglia che è molto importante».

Domenica il Lume ospiterà la Vis Mediterranea e l’avversaria, sebbene sia ultima in classifica, non è per nulla da sottovalutare.
«Assolutamente, nessuna squadra è da sottovalutare in questo campionato. Queste partite sono fondamentali, ogni squadra deve fare punti e queste sono le partite in cui dobbiamo dimostrare chi siamo».

Cosa pensi della Serie B di quest’anno?
«La Serie B cresce di anno in anno, il livello si è alzato ancora di più rispetto all’anno scorso e questa è una bella cosa, il movimento è in crescita. Sicuramente c’è una notevole differenza tra alcune squadre ma tutte, comunque, se la giocano ogni domenica».

Parlando di Serie B, c’è anche il San Marino Academy, dove hai militato per un biennio. Cosa ti ha dato la maglia delle Titane?
«San Marino per me è stata un’esperienza che mi porterò dentro per tutta la vita. È stata la prima volta molto lontana da casa e questo mi ha fatta crescere ancora di più e devo ringraziare la società per come mi ha accolta. Ho conosciuto delle persone a cui sono tanto legata, non è stato facile andare via».

L’Italia ha affrontato in amichevole Malta e Spagna: da queste due amichevoli, che indicazioni ha tratto sulle Azzurre in vista degli Europei del prossimo anno?
«La Nazionale ha fatto un passo importante ultimamente, credo che sia una squadra che può dimostrare tanto e togliersi molte soddisfazioni. Sono state due amichevoli positive sicuramente, soprattutto il pareggio contro la Spagna che è stata campione del mondo».

Secondo te, cosa deve fare il movimento per stare al passo con le altre nazioni?
«Il movimento in Italia sta crescendo sempre di più, ma è ancora lontano da quello delle altre nazioni. Sicuramente il professionismo è stato un salto molto importante che ha dato una svolta».

Com’è la tua vita fuori dal campo?
«La mia vita fuori del campo è improntata maggiormente sullo studio. La mattina vado in palestra e poi mi dedico allo studio, in questo momento sto facendo un master in genetica e epigenetica nutrizionale».

Quali sono i sogni che ti piacerebbe realizzare?
«Il mio sogno è quello di salire di categoria e di rivestire la maglia della Nazionale».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Lumezzane in vista della sfida di domenica con la Vis Mediterranea?
«Dobbiamo affrontare la partita come abbiamo giocato quelle contro Ternana e Parma che sono le squadre più forti del campionato: abbiamo dimostrato di poter giocare bene e di avere le qualità».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la FC Lumezzane ed Maria Grazia Ladu per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.