La Serie B sta per ripartire e il Bologna intende fermare la striscia negativa che la sta attanagliando in questo momento, poiché viene da tre sconfitte consecutive in campionato, e domani contro l’H&D Chievo Women vuole tornare, sportivamente parlando, a sorridere.
Nel gruppo di Simone Bragantini c’è Greta Raggi, terzino classe ’02 che, dopo sei anni tra San Zaccaria e Ravenna, ha deciso in questa stagione di vestire la maglia rossoblù e in sei presenze con le felsinee, di cui una in Coppa Italia, è riuscita ad offrire due assist alle sue compagne.
Ed è proprio Greta la protagonista della nostra intervista di oggi.
Greta cosa ti sta dando il calcio fino a questo momento?
«Sicuramente mi sta dando tanto, soprattutto fuori dal campo, perché ho incontrato persone che fanno e faranno parte della mia vita. Metà della mia giornata è dedicato al pallone: è una passione che spero di portare con me per altri anni».
Come hai scoperto di essere un terzino?
«Quando ero piccolina e giocavo con i maschi giocavo terzino, per poi riscoprire quel ruolo tre anni fa. Mi piace molto fare sia la fase difensiva che offensiva, e mi trovo a mio agio giocare lì».
Perché quest’anno hai scelto di andare al Bologna?
«Perché è una squadra che poteva dare tanti stimoli, con una società che vuole investire molto e ha un progetto di lunga durata. Poi, perché mi permette di essere vicina a casa, dato che abito a Forlì e studio a Bologna».
La stagione del Bologna non è iniziata sotto i buoni auspici: infatti sono arrivati quattro punti in cinque partite di Serie B…
«Avremmo potuto raccogliere più di quanto abbiamo raccolto. Ci è mancata la cattiveria in alcune partite ma, per il livello di squadra che abbiamo, abbiamo le possibilità per rifarci».
Come se non bastasse, la squadra ha aperta una striscia negativa di tre sconfitte consecutive, l’ultima arrivata contro il Genoa due settimane fa. Cosa è mancato al Bologna per avere la meglio sulle genoane?
«Penso che, in alcuni momenti della partita, non siamo state ciniche in fase difensiva che in quella offensiva, soprattutto negli ultimi venti metri in cui non abbiamo concretizzato».
Quanta è stata fondamentale per il Bologna, dal tuo punto di vista, la pausa delle Nazionali?
«Sicuramente ci è servito tanto per staccare e rimettere a posto varie idee e vari pensieri».
Ora è il momento di tornare in campo, e il Bologna andrà sabato in casa dell’H&D Chievo Women e l’obiettivo è solo uno: uscire dal rettangolo di gioco con un risultato utile…
«Il Chievo è una grande squadra, non sottovaluteremo l’avversario. Stiamo preparando la partita per fare una grande prestazione: l’obiettivo è quello dei tre punti».
Che Serie B hai notato dopo cinque gare andate in archivio?
«Vedo un campionato competitivo di anno in anno, dove ogni squadra può vincere e perdere contro tutte, dove il livello tecnico si alza sempre di più. Per me è uno stimolo in più giocare in Serie B».
Tra le formazioni di Serie B vi è il Ravenna, squadra che tu hai fatto parte per sei anni. Cosa ti ha lasciato la maglia delle ravennati?
«Era la maglia che sognavo sin da piccola: è stato un orgoglio giocare per il Ravenna, un posto dove ho conosciuto delle persone che mi hanno formato sia come giocatrice che come ragazza».
Secondo te, come sta il calcio femminile italiano dopo il primo anno di professionismo?
«Penso che sia un passo enorme, perché il professionismo ti permette di avere più tutele, poiché le donne sono finalmente considerate professioniste. Chiaramente servirà tempo per migliorarlo».
Com’è la tua vita al di fuori dal rettangolo di gioco?
«Sono al secondo anno di Scienze Motorie, la mia giornata è divisa tra studio e calcio».
Che obiettivi ti sei prefissata di raggiungere nei prossimi anni?
«Il mio obiettivo sarebbe quello di laurearmi nel giro di due anni. Mi piacerebbe giocare in Serie A».
Cosa vorresti dire alle tue compagne del Bologna in vista dell’imminente ripartenza del campionato?
«Quello che dobbiamo fare è giocare unite ed insieme: solo così possiamo farcela».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Bologna FC 1909 e Greta Raggi per la disponibilità.