Il Parma ha superato per 6-0 la Vis Mediterranea, confermandosi in testa alla Serie B al termine della terza giornata a punteggio pieno, segnando dodici reti e, soprattutto, senza subire alcun gol.
Ora per la formazione di Salvatore Colantuono c’è il fanalino di coda Pavia Academy, ma se le gialloblù vogliono raggiungere l’obbiettivo della Serie A non possono sottovalutare nessuno e lo sa molto bene Gaia Distefano, attaccante classe ’02 che veste la maglia del Parma per la seconda stagione di fila e ha già messo a referto due gol, uno contro l’Hellas Verona nel secondo turno del campionato cadetto e l’altro proprio domenica scorsa contro la Vis Mediterranea.
La nostra Redazione ha raggiunto Gaia, che in passato ha giocato in club come Juventus (giovanile), Ravenna, H&D Chievo Women e Cesena, per rispondere ad alcune domande.
Gaia, cosa significa per te essere una calciatrice?
«È qualcosa di stupendo. È la risposta a quando da bambina mi chiedevano cosa volessi diventare da grande».
Come hai capito che l’attacco sarebbe stata la tua zona di riferimento?
«Al Borgonuovo Settimo, a calcio a cinque, avevo un’ottima media realizzativa e sinceramente mi piaceva più segnare che difendere. Poi anche alla Juve ho iniziato come esterno alto e da lì in poi ho sempre giocato in zona offensiva».
Tra i numerosi gol che hai segnato, c’è uno che ti ha lasciato ricordi indelebili?
«Sicuramente quello contro il Brescia. Lo considero come la chiusura di un cerchio. Ho perso mio padre dopo una lunga malattia in prossimità della partita di andata. Ho vissuto un periodo molto difficile nei mesi successivi. Quel gol e l’esultanza successiva per lui li ricorderò per sempre».
Tu sei da due anni al Parma: cosa ti ha portato a restare?
«La società , il mister, i tifosi. Qui c’è davvero tutto per poter continuare a crescere e a sognare di raggiungere i traguardi in cui ho sempre creduto».
L’avvio di stagione è stato netto dato che, tra Serie B e Coppa Italia, la squadra ha conosciuto solamente la parola “vittoria” …
«Siamo un gruppo molto unito. Siamo tutte molto forti e ognuna di noi lotta per tutte le altre. Possiamo dare tanto e toglierci molte soddisfazioni».
Come se non bastasse, la squadra ha vinto senza mai subire nemmeno un gol.
«Lottando su ogni pallone sappiamo che potremo raggiungere i nostri obiettivi, fra cui questo».
Parliamo della partita vinta domenica contro la Vis Mediterranea: è vero che la gara è finita 6-0, ma poteva nascondere molte insidie, visto che avevate davanti una neopromossa in B.
«È l’atteggiamento quello che conta. Scendere in campo convinte di avere già vinto ti porta quasi sempre a fare brutte figure. Abbiamo tenuto quasi sempre il pallino del gioco e nonostante qualche occasione sprecata, siamo state brave a guadagnare i tre punti».
Tu hai già messo a referto due gol, di cui l’ultimo è arrivato proprio con la Vis Mediterranea. L’obiettivo è andare in doppia cifra per il secondo anno di fila?
«Il mio obiettivo è crescere anche sotto quell’aspetto, ma se dovessi fare assist decisivi, va bene lo stesso. Fare tanti gol ma non raggiungere gli obiettivi di squadra non mi renderebbe felice».
Il campionato prosegue e domenica il Parma andrà in casa del Pavia Academy e, sebbene sia ultima in classifica, l’avversario non è da sottovalutare.
«Non è da sottovalutare per niente. Lo scorso anno, subentrando, non ero abbastanza concentrata e purtroppo me ne sono accorta solo dopo. Per questo, personalmente, sto lavorando tantissimo su questo. Siamo molto cariche e la stiamo preparando benissimo».
Quali possono essere, secondo te, le avversarie del Parma per la promozione in Serie A?
«La Ternana su tutte. Il Cesena e il Bologna hanno due squadre molto forti. La serie B negli ultimi anni è in continua crescita. Quelle che all’inizio possono sembrare “fortunate” sono in realtà molto attrezzate; quindi, non escluderei a priori altre squadre».
In Serie B ci sono Cesena ed H&D Chievo Women, due squadre che hanno fatto parte del tuo percorso calcistico. Cosa ti hanno dato queste due maglie?
«Purtroppo, due sconfitte nel girone di ritorno lo scorso anno… A parte gli scherzi, due età diverse, due Gaia diverse. Al Chievo era il mio primo anno fuori casa, al Cesena mi sono affermata in zona realizzativa. Ho imparato tantissimo in entrambi i casi e ho ricordi positivi».
Non possiamo poi parlare di un’altra tua ex squadra: la Juventus. Credi che quest’anno possano fare bene sia in Serie A che in Europa?
«Penso e spero possano fare molto bene. Fanno un gioco molto offensivo. La doppia vittoria contro il PSG è una risposta chiara e forte non solo in Italia…».
Dal tuo punto di vista, pensi che la Nazionale abbia ritrovato la strada giusta dopo l’infelice Mondiale di un anno fa?
«Da fuori è sempre difficile dire qualcosa, cosa sia cambiato. Sicuramente i risultati parlano chiaro. Abbiamo una squadra forte».
Cosa deve fare il calcio femminile italiano per diventare sempre più rilevante?
«Domanda impegnativa. Innanzitutto, deve ringraziare tutte le ragazze, i dirigenti, le società che ci hanno portato al professionismo. È un traguardo storico. Molte società professionistiche del maschile ora credono nel calcio femminile. Il Parma è uno dei tanti esempi. Spero in futuro ci possano essere ancora più esempi».
Com’è la tua vita extracalcistica?
«A Parma ho trovato delle amiche con cui uscire oltre che compagne di squadra. Quando torno a casa cerco di stare in famiglia, ma anche lì è l’occasione di rivedere amici e amiche».
Quali sono i sogni che vorresti realizzare nei prossimi anni?
«Un mio sogno è di giocare in Serie A e spero di farlo col Parma. Mi piacerebbe anche poter vestire la maglia della Nazionale».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Parma Calcio 1913 e Gaia Distefano per la disponibilità .