Photo Credit: Genoa CFC

Il Genoa si prepara ad affrontare il Verona per la terza giornata di Serie B, con le rossoblù che intendono riscattarsi dopo il ko del turno precedente in casa della Lazio.
La squadra di Antonio Filippini ritroverà, per la partita contro le gialloblù, una giocatrice che non ha potuto sfidare sabato scorso le biancocelesti: stiamo parlando di Fernanda Fernandez, terzino venezuelana classe ’96, ma che risiede in Italia da tanti anni, la quale ha deciso di indossare per il terzo anno di fila la maglia del Grifone.
La nostra Redazione ha raggiunto Fernanda, che in passato ha vestito le maglie del Molassana e del Campomorone Lady, per risponderci ad alcune domande.

Fernanda cosa significa per te giocare a calcio?
«Il calcio, per me, è troppo poco dire che è una grande passione, essendo che è il compagno che mi sta a fianco sin da quando sono piccola e che, adesso, sono adulta».

Come hai scoperto di essere terzino?
«Non è stato semplice, perché all’inizio, al primo anno di calcio a undici, giocavo come libero, per poi passare a svariati ruoli. Ma penso che quello di terzino sia il ruolo adatto a me, perché riesco a sfruttare le mie qualità calcistiche».

Com’è stato il percorso calcistico sino a questo momento?
«Il mio percorso calcistico è iniziato all’età di undici anni, dove ho giocato in una squadra maschile a sette, per poi passare nel femminile giocando nell’Under 12 del Molassana. Quando ho cominciato, l’asticella si è sempre alzata: gli obiettivi erano sempre maggiori, le difficoltà dei campionati prendevano spazio, segno che il calcio femminile aumentava di livello sempre di più. Ogni anno ci sono sempre una sfida nuova, obiettivi da raggiungere ed ostacoli da superare».

Da tre stagioni sei nel Genoa. Cosa ti ha portato a restare in questa squadra?
«L’amore che ho per questi colori e per questa maglia, hanno avuto una grossa importanza nella mia scelta. Devo, comunque, ringraziare la società per vestire questa divisa per la terza volta consecutiva e permettermi, allo stesso tempo, di scendere in campo e rappresentare una club importante storico come quello del Genoa».

Che impressioni hai sulla squadra che la società ha costruito quest’anno?
«Gli innesti hanno portato qualità ed esperienza, e questo è un valore in più ad una squadra che s’impegna durante la settimana, allenamento dopo allenamento, e che cerca di portare in campo quello che il mister ci chiede. Lo scopo è quello di fare bene, e migliorare insieme partita dopo partita».

Parliamo della partita persa sabato contro la Lazio. Secondo te cosa è mancato alla squadra per riuscire ad ottenere, contro le biancocelesti, un risultato utile?
«La Lazio è una grandissima squadra con grandissima esperienza e che punta ad un grande campionato. La squadra ha dato il cento per cento, ed è stata una partita che ci deve solo aiutare a crescere: sono sicura che questo avverrà, anche perché credo fortemente nel valore che ha questo gruppo, e i margini di miglioramento ci saranno sicuramente».

Domani il Genoa andrà a fare un altro giro fuori casa, e giocherà sul campo dell’Hellas Verona Women, reduce dal 5-2 in trasferta contro il Pavia. Credi che sia la partita gusta per il riscatto immediato?
«Sappiamo che non sarà una partita facile, perché l’Hellas è una squadra molto forte. Durante la settimana ci siamo allenate molto bene, credo che possiamo fare una bella prestazione e provare a portare a casa i tre punti».

Che Serie B hai notato in quest’inizio di stagione?
«La Serie B di quest’anno è competitiva, perché tutte le squadre si sono rinforzate, e le neopromosse sanno che questo è un campionato difficile. Nessuna partita sarà facile e dal risultato scontato».

Chi salirà, secondo te, in Serie A?
«Tante squadre hanno dichiarato come obiettivo stagionale, vedi Ternana, Parma e Lazio, con quest’ultima che abbia più probabilità per salire in Serie A».

Pensi che il Genoa possa essere la rivelazione del campionato?
«Noi dobbiamo continuare a lavorare giorno per giorno e migliorare che come singole che come squadra, perché possiamo fare bene quest’anno, e perché no, essere la rivelazione di questa Serie B».

Che cosa sta accadendo al calcio femminile italiano dopo l’uscita prematura dell’Italia dai Mondiali di quest’estate? Credi che il movimento riuscirà a rialzarsi?
«L’uscita prematura dell’Italia non ha fatto piacere a nessuno, ma questo deva far meditare su quello che ci sta intorno: il calcio femminile è cresciuto notevolmente in questi anni, ma non ha ancora raggiunto il suo punto d’arrivo e sono sicura che, anno dopo anno, questo avverrà».

Come sei fuori dal rettangolo di gioco?
«Mi reputo una persona solare e determinata, perché quando mi metto in testa un obiettivo voglio raggiungerlo con tutte le mie forze, e quest’ultima caratteristica la metto in risalto anche quando sono in campo. Infatti, sono dell’idea che il calcio, oltre ad essere una grande passione, mi abbia aiutato a crescere non solo nel rettangolo di gioco, ma anche nella mia vita quotidiana».

Hai ancora degli obiettivi che vorresti centrare in futuro?
«Dal punto di vista calcistico spero di rimanere ancora qualche anno con questi colori, ma anche di vincere qualcosa con la maglia del Genoa. Personalmente, mi sono posta l’obiettivo di raggiungere la Laurea Magistrale in Architettura e, perché no, dedicarmi a quello in un futuro più lontano».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Genoa CFC e Fernanda Fernandez per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.