Il Genoa ha affrontato la pausa delle Nazionali scontrando in amichevole lo Spezia, formazione militante nel Girone A di Serie C, dove ad imporsi sono state le genoane col risultato di 4-1, grazie alla doppietta di Giulia Parodi, e ai gol di Eleonora Oliva e di Emma Errico.
La squadra di Antonio Filippini si sta perciò preparando a tornare a calcare i campi della Serie B, dove occupa la quinta posizione con 18 punti, dove sfiderà per la decima giornata la Ternana capolista del campionato. A presentarci questa sfida è Claudia Ferrato, attaccante classe ’96 che, dopo esperienze al Padova, al Sassuolo e al Chievo, ha deciso in questa stagione di vestire la divisa del Grifone, segnando in questa stagione due gol, contro Tavagnacco e San Marino Academy, in nove partite.
Claudia cosa vuol dire per te essere un’attaccante?
«Essere attaccante per me significa critica o gloria. E forse questo è l’aspetto che più amo e più odio di questo ruolo: puoi fare una partita tremenda e passare da eroe per un gol vittoria, oppure fare una partita di sacrificio e utilità ed essere criticato per un errore davanti alla porta».
Hai un gol che ti ha lasciato ricordi importanti?
«Sicuramente il gol all’esordio in Serie A con la maglia del Sassuolo, perché è stato inaspettato, ma anche quello alle Universiadi con la maglia della Nazionale».
Perché quest’anno hai deciso di vestire la maglia del Genoa?
«Perché sono stata convinto dal progetto e dalla serietà che ha la società».
Cosa ti sta colpendo, sino a questo momento, dell’ambiente genoano?
«Il calore e la passione che i tifosi e la società ti fanno sentire. C’è una bella atmosfera sia allo stadio che negli allenamenti».
Il Genoa è quinto dopo nove giornate di Serie B. Ti aspettavi questa partenza?
«Mi aspettavo cose belle, sebbene abbiamo fatto un precampionato complicato, perché eravamo consapevoli delle nostre qualità, ma siccome eravamo tante nuove, avevamo bisogno di tempo».
Dati alla mano, il Genoa ha subito solamente otto gol, risultando per il momento la quarta miglior difesa, mentre a livello offensivo segna poco, dato che ha l’ottavo miglior attacco con quindici reti messe a referto…
«Si può fare sicuramente meglio, si in attacco che in difesa, ma quello che conta è il risultato».
Tuttavia, il Genoa ha una striscia aperta di sei vittorie consecutive, l’ultima arrivata un paio di domeniche fa contro il Pavia. Quanto è importante avere questa costanza nei risultati?
«È importante soprattutto nel morale, perché tante vittorie porta un bel clima e una maggiore consapevolezza e fiducia nei propri mezzi, il che vuol dire che stiamo lavorando bene».
La Serie B, dopo la pausa delle Nazionali, sta per ripartire e il Genoa ospiterà la Ternana capolista del campionato insieme a Lazio e Cesena. Può essere questa partita un vero e proprio “banco di prova” per te e per le tue compagne?
«La partita con la Ternana sarà molto complicata, sono una squadra forte e attaccano forte. Non voglio parlare di banco di prova, perché è una partita a sé. Sarà comunque una bella sfida e speriamo di riprenderci la rivincita contro di loro dopo la partita persa in Coppa Italia (finita 5-2 per la Ternana, ndr)».
Parlando delle Nazionali, l’Italia ha ottenuto il secondo posto finale nel Girone 4, permettendo alle Azzurre di rimanere nella Lega A di Women’s Nations League. Un risultato non di poco conto se si pensa che, qualche mese fa, venivamo all’eliminazione precoce dai gironi dei Mondiali tenutosi in Australia e Nuova Zelanda.
«C’è stato un cambio di rotta rispetto a quello avvenuto al Mondiale: si respira aria fresca. Sono felice di questi risultati, forse quasi inaspettati, perché la vittoria sulla Spagna è solo nella testa delle migliori sognatrici. In ogni caso c’è ancora tanto da lavorare e da confermare questi passi avanti che si stanno facendo, ma sto notando un clima positivo».
Ritorniamo a te. Come sei al di fuori dal rettangolo di gioco?
«Sono una persona molto impegnata, tranquilla e solare. Sto per laurearmi in Scienze della Nutrizione».
Che sogni vorresti realizzare nei prossimi anni?
«A livello calcistico vorrei togliermi ancora qualche soddisfazione, ma prima penso a quest’anno che vorrei portarmelo a casa con tranquillità e serenità. Vorrei, inoltre, iniziare la mia carriera lavorativa come nutrizionista».
Che cosa vorresti dire alle tue compagne del Genoa in vista della sfida di domenica con la Ternana?
«Alle mie compagne vorrei dire di non aver paura, e di giocarci le nostre carte con testa e cuore».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Genoa CFC e Claudia Ferrato per la disponibilità.