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Il Parma, dopo che nelle amichevoli precampionato ha ottenuto una vittoria (contro il Riccione) e due sconfitte (con Fiorentina e Inter) è pronto al suo esordio stagionale in Serie B. Le parmensi domenica riceveranno allo Stadio “Il Noce” di Noceto, in provincia di Parma, l’Orobica per la prima giornata del campionato cadetto.
Nel gruppo guidato da Salvatore Colantuono, che lo scorso anno ha chiuso al terzo posto, vi è una giocatrice che è pronta ad essere, anche per quest’anno, uno dei punti di riferimento delle ducali: stiamo parlando di Caterina Ambrosi, difensore classe ’99 che indosserà la maglia e la fascia di capitana delle gialloblu per la seconda stagione di fila.
La nostra Redazione ha raggiunto Caterina, che in passato ha indossato le maglie di Cittadella Women ed Hellas Verona, per rispondere ad alcune domande.

Caterina, sei al Parma per il secondo anno consecutivo. Cosa ti ha portato a restare in gialloblu?
«Rimanere a Parma significa rimanere all’interno di un club professionistico che offre la concreta possibilità di migliorarsi, come giocatrice, sotto tutti gli aspetti:strutture, strumenti e staff. Tutto è pensato per farci dare il nostro meglio. L’ambizione di questa società, il progetto, la città stessa, sono tante le cose che mi hanno spinta a rimanere».

Facciamo un passo indietro e parliamo dello scorso campionato in cui il Parma ha concluso al terzo posto. Secondo te, come valuti questo piazzamento?
«Devo dire insufficiente. La realtà è che, quando si è all’interno di una società che ti dà tutto, bisogna ricambiare con i risultati.L’anno scorso, secondo me, abbiamo offerto un bel calcio che, però, non si è rivelato abbastanza per guadagnare la Serie A né direttamente, né tramite lo spareggio. Ci è mancata quella fame, quella cattiveria agonistica che ci avrebbe permesso di fare qualche punto in più».

In ogni caso, la scorsa stagione è stata per te molto positiva dal punto di vista prolifico: infatti, hai messo a referto ben nove gol, cosa mai accaduta nella tua carriera…
«Sì, una cosa inaspettata anche per me (sorride) non è proprio la mia specialità il gol, non ne avevo mai realizzati così tanti. Ovviamente, mi ha fatto molto piacere, perché mi ha permesso di contribuire in modo ancor più concreto. Poi, per noi difensori, è sempre un po’ più speciale, visto che non sono molte le occasioni che abbiamo a nostra disposizione. Io ci ho messo spesso la testa, ma è stato merito anche di chi mi ha fornito gli assist e dell’attenzione che lo staff dedica ai calci piazzati».

Ora c’è la nuova stagione, nella quale la squadra ha effettuato numerosi nuovi acquisti. Quanto è stato importante per chi era presente lo scorso anno aiutare le nuove arrivate?
«Trovare una buona amalgama è essenziale. Le ragazze presenti già la scorsa stagione hanno il compito di aiutare chi è appena arrivata in tutti gli ambiti, in campo e fuori. Ma sotto questo punto di vista sono molto soddisfatta: si sta creando un bel gruppo, dove chi era già presente è disponibile e pronta ad aiutare, e le ragazze nuove sono propositive e con il desiderio di entrare nel gruppo».

In panchina c’è ancora Salvatore Colantuono. Dal tuo punto di vista, quanto è stato fondamentale che la società lo abbia riconfermato?
«Credo che la continuità sia un aspetto molto importante. La permanenza del mister può giovare a tutti: a noi calciatrici, alla società e a lui. Il mister è un professionista, veramente appassionato e maniacale in quello che fa. Sono molto contenta di proseguire il percorso con lui, mi aspetto grandi cose».

Come giudichi il precampionato della squadra?
«Positivo. Abbiamo avuto questo periodo per lavorare, conoscerci e assimilare un po’ di principi e questo dovrà continuare anche durante la stagione. Ogni giorno abbiamo la possibilità di aggiungere qualche tassello, di migliorarci e l’inizio del campionato credo che alimenterà ancora di più questo processo di continua crescita».

Da domenica si fa sul serio e nella prima di campionato c’è l’Orobica. Una partita che nasconde, sin da subito, tante insidie, ma allo stesso tempo bisognerà sfruttare il fattore campo.
«Il campionato di Serie B ha solo insidie, non esistono partite già vinte in partenza. L’errore più grande che possiamo commettere è quello di peccare in arroganza. L’Orobica ha già esordito in gare ufficiali e come tutte le squadre ha il proprio obiettivo e lotterà ogni partita per guadagnarlo. Noi dobbiamo pensare a noi stesse, scendere in campo con la consapevolezza di aver lavorato e di essere pronte all’inizio del campionato. Iniziare nel nostro campo è sicuramente bello, partire da casa dà un senso di sicurezza e una carica in più».

Quest’anno la Serie B si prospetta interessante, dato che tre squadre saliranno nella massima serie e il Parma vorrà entrare in questo ristretto gruppo.
«Negli ultimi anni credo che la Serie B si sia rivelata sempre un campionato interessante, sicuramente per nulla scontato. La differenza è soltanto che ci sono due possibilità extra per raggiungere la Serie A, un bell’incentivo che spingerà tutte le squadre ad ambire al massimo risultato. Noi in primis, è il nostro obiettivo, non si può negare. Questo club merita la Serie A, ma non basta meritarla: sono necessari i risultati che vanno guadagnati in campo».

Quali possono essere, secondo te, le squadre che puntano alla promozione?
«La Serie B è un campionato molto interessante e spesso rivela qualche sorpresa, mi dispiacerebbe escludere qualche squadra soprattutto ora, prima di vedere qualche partita. Ritengo molto competitive e forti Ternana, Bologna e Genoa però secondo me ci sono da tenere in considerazione anche altre squadre che daranno fastidio».

Che cosa vuoi dire, da capitana del Parma, alle tue compagne in vista della partenza del campionato?
«Di stare serene perché sono forti e hanno tutte le carte in regola per fare un ottimo campionato. Credo veramente tanto nelle mie compagne sia dal punto di vista tecnico-tattico ma anche e soprattutto hanno la mia piena fiducia dal punto di vista umano. Spero che sia una stagione nella quale attraverso un grande obiettivo comune, ognuna possa raggiungere anche le proprie soddisfazioni personali».

E alle persone che verranno a vedervi ogni domenica?
«Venite a supportarci! Per noi giocare con il pubblico è speciale. Venite allo stadio e troverete una squadra che scenderà sempre in campo con la voglia di conquistare qualcosa di importante».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Parma Calcio 1913 e Caterina Ambrosi per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.