GRAZIE alla redazione di Calcio Femminile Italiano avviamo, insieme, questa la rubrica “Hall Of Talent” dove ogni settimana metteremo in luce i talenti del nostro massimo campionato di Serie A Femminile. Non è un “Grazie”, ma un ringraziamento davvero sentito perché ci dà la possibilità di inquadrare le protagoniste più da vicino, in maniera dettagliata, nello svolgimento del compito più bello del mondo: giocare a calcio.
Cominciamo la nostra prima “Hall Of Talent” parlando di Paola Di Marino, di origini napoletane e n. 5 del Napoli Femminile. Agli ordini dei tecnici Giulia Domenichetti e Roberto Castorina ricopre il ruolo di difensore centrale e, all’occorrenza, di terzino destro come nella ripresa del match disputato dalla formazione partenopea contro l’Inter: degno di nota l’intervento salva-risultato al minuto 88′ sulla linea di porta.
Classe 1994, presenta buona stabilità, forza fisica e un carattere grintoso, da vero leader difensivo a guida del reparto. Ha un forte senso della posizione e della misura: non teme i contrasti sia fisici, dove mette in luce tutta la propria grinta agonistica, che aerei. Sfruttando la progressione nella corsa, cerca di arrivare per prima sui palloni vaganti, fino ad intervenire anche in scivolata e intercettare possibili assist o tiri in porta.
Ambidestro nel controllo di palla, si affida al destro per i lanci lunghi o i passaggi più impegnativi. Partecipa alla fase di impostazione dove tenta, ma non ostenta (e questo è molto importante), la giocata verso la punta centrale o gli esterni d’attacco, spesso riuscendoci, incrementando così, ai fini statistici, il dato percentuale sui passaggi riusciti. Si propone sempre, sia alle compagne di reparto che a quelle di centrocampo per ricevere palla e cominciare o ricominciare un’azione.
La conduzione della palla nei pressi della metà campo, quasi mai oltre, è correttamente limitata a non più di tre o quattro tocchi e termina con un disimpegno alle compagne vicine o un lancio in avanti, evitando di vedersi aumentare il pressing avversario, ridursi gli spazi e affrontare rischiosi uno contro uno che potrebbero “ingolosire” le attaccanti avversarie.
La conduzione della palla nei pressi della metà campo, quasi mai oltre, è correttamente limitata a non più di tre o quattro tocchi e termina con un disimpegno alle compagne vicine o un lancio in avanti, evitando di vedersi aumentare il pressing avversario, ridursi gli spazi e affrontare rischiosi uno contro uno che potrebbero “ingolosire” le attaccanti avversarie.
Sui calci piazzati a favore, non disdegna di impegnare l’area di rigore avversaria per tentare un colpo di testa verso la porta e/o una ribattuta. Sui calci d’angolo contro, non perde la marcatura assegnatale e lotta per allontanare dalla propria area i palloni che giungono nelle sue vicinanze.
Paola, se il tuo sogno è cucinare e cucini come giochi, veniamo tutti a mangiare da te.
Appuntamento alla prossima puntata di Hall Of Talent!
Manolo Montalti