La Sicilia è una regione molto importante per il settore femminile, basti pensare che ha raggiunto un secondo posto al Torneo delle Regioni nel 2018 e un quarto di finale nella competizione di quest’anno.
Abbiamo intervistato Maria Antonia Giammanco, Delegata AIAC Sicilia per il calcio in rosa e Selezionatrice della Rappresentativa Under 23 femminile siciliana.
Antonia ti va di presentarti ai nostri lettori?
«Sono Maria Antonia Giammanco, ex giocatrice di calcio a undici. Ho calpestato i campi da calcio da giocatrice per diversi anni come centrocampista. Ho allenato per diversi anni nel settore giovanile maschile e femminile e, dopo alcuni anni, mi sono abilitata Allenatrice Professionista UEFA A. Ho svolto e svolgo scouting, sono stata consigliere provinciale AIAC, adesso coordinatrice regionale AIAC Femminile. Ho avuto l’incarico di Tecnico e Selezionatore della Rappresentativa Siciliana Under 23 per il torneo delle regioni in Abruzzo, conquistando nel 2018 il titolo di vicecampionesse d’Italia. Sono stata riconfermata anche per la stagione 2021/22 ma, causa Covid-19, non si è svolto il Torneo delle Regioni, mentre quest’anno in Piemonte siamo arrivate ai quarti di finale della manifestazione. Finito il torneo delle regioni sono stata premiata a livello nazionale come mister fair play delle regioni con delle motivazioni che mi hanno semplicemente emozionata».
Tu, in passato, sei stata una calciatrice. Che differenze hai notato tra il calcio del tuo tempo con quello di oggi?
«La differenza è basata sulla quantità, adesso c’è più materiale umano, ci sono più ragazze predisposte a disputare questa disciplina sportiva, sicuramente c’è stata anche un’evoluzione sulla qualità, sia l’aspetto tecnico e tattico il movimento femminile sta avendo uno sviluppo graduale e completo».
Da anni sei Delegata Calcio Femminile per l’AIAC Sicilia. Cosa ti ha portato ad accettare l’incarico?
«C’è un’affezione particolare verso questa associazione: prima ero consigliere provinciale AIAC, adesso delegata regionale AIAC calcio femminile a undici. Uniti si creano i presupposti per continuare i progetti, come la condivisione dei pensieri e di idee che ci permettono di confrontarci e di migliorarci anche tramite l’organizzazione di corsi di aggiornamenti e webinar. Desidero ringraziare, per questo, il mio presidente regionale AIAC Josè Sorbello, il consigliere nazionale Roberto Bellomo, e il presidente provinciale AIAC Piero Gatto».
Tu non solo lavori per l’AIAC, ma sei anche un’allenatrice. Quanto vale per una calciatrice avere al proprio fianco questa figura?
«L’allenatrice deve essere il leader del gruppo, l’esempio dei valori umani della perseveranza e influenza positiva nelle loro vite, l’essenza di una figura aperta alla cultura sportiva del comportamento dell’umiltà. Il rispetto totale verso tutto e tutti. L’educazione e sacrificio, se non hai trasmesso questo, non ci sono sistemi basici o moduli che ti faranno vincere».
Riusciremo, un giorno, a vedere una donna allenare una Prima Squadra Maschile?
«Se ci sarà mai una donna ad allenare una squadra maschile, sorriderò. Quello che si sta avverando nel mondo femminile è un popolamento di allenatori uomini. Penso fortemente che la cultura non dipenda dalla differenza del sesso, ma dalle proprie capacità intellettive».
Che sogni vorresti realizzare come Delegata AIAC Sicilia per il calcio femminile siciliano?
«Più che sogno un desiderio: vorrei vedere anno dopo anno un accrescere nei vari club nei propri settori giovanili, un aumento un insediamento di massa di tante bambine che sono patrimonio di ricchezza per il futuro del proprio club e del movimento siciliano».
E tu come Maria Antonia Giammarco che sogni vorresti riuscire a realizzare?
«Il sogno, come tutti gli allenatori, è quello di avere la possibilità, caratterizzata da condizioni favorevoli, per poter svolgere al meglio il tuo modo di allenare e giocare, qualsiasi cosa si presenta. Fino adesso mi ritengo fortunata».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’AIAC Sicilia e Maria Antonia Giammanco per la disponibilità.