“Fin da quando ero molto giovane ho sempre amato il calcio. Ho iniziato a giocare a calcio con i miei cugini e gli zii e, da lì in poi, il mio amore per questo sport non ha fatto che crescere sempre di più”. Questo è l’inizio del racconto che Taty Sena fa della sua carriera, iniziata nel suo Paese natale, il Brasile, una ventina di anni fa. Dopo i primi passi nello stato di Bahia, la fantasista della Sampdoria ha assaggiato l’Europa con la Torreense in Portogallo e con l’Akademia Puskas in Ungheria: “Nel corso della mia carriera sono cresciuta e ho imparato molto per evolvermi come atleta”- ricorda Taty –“le esperienze maturate fuori dal mio paese d’origine, in Portogallo, in Ungheria e ora anche in Italia, sono state fondamentali per la mia crescita calcistica.
Il Belpaese la scopre nel 2022, quando indossa la maglia granata del Pomigliano, proprio la squadra da lei condannata alla sconfitta nello 0-1 blucerchiato di una settimana fa: “Ho molto rispetto per il Pomigliano perché è una squadra che mi ha aperto le porte qui in Italia. Ci siamo lasciati in maniera amichevole: avevo voglia di affrontare una nuova sfida e il progetto della Sampdoria mi ha convinto immediatamente. Oggi difendo questa maglia e sono felice di aiutare la squadra andando in gol”.
La rete decisiva l’ha realizzata segnando con precisione un calcio di rigore, è la seconda volta quest’anno, dopo il penalty realizzato contro la Juventus. A tal proposito la classe ’97 svela “Sono molto fredda e decido sempre all’ultimo momento dove calciare; poi il segreto è allenarsi tanto. Sono anche appassionata di futsal. Ogni volta che sono in vacanza vado a trovare gli amici per giocare a futsal e futvolley in spiaggia. Ballare mi rende felice, per questo faccio tanti balli quando segno un gol, perché il gol è il momento di gioia nel calcio”.
Taty sembra proprio aver trovato un ambiente ideale alla Samp, che lei stessa descrive così: “La Sampdoria è un grande club e nonostante le difficoltà della scorsa stagione, la squadra ha molto potenziale. Sono arrivata qui per aiutare e dare qualità alle mie compagne, così potremo fare un buon anno tutte insieme. Poi amo il mare, fa parte della mia vita, anche in Brasile a Salvador de Bahia dove sono nata. In Liguria mi trovo molto bene, vivo a Bogliasco vicino al campo d’allenamento e mi sono subito integrata nello spogliatoio che è composto da ragazza meravigliose. Avere la maglia numero 10 è una sensazione molto speciale. È un numero che porta con sé tanta storia e poter indossare questa maglia significa molto per me. Cerco di lavorare sodo e di fare del mio meglio per onorarla”.
Infine, una chiusura sugli obiettivi stagionali e il futuro del movimento femminile in Italia: “Il mio obiettivo è aiutare la squadra il più possibile, spero di fare la storia con la Sampdoria e di continuare a raggiungere gli obiettivi che il club si è prefissato. Abbiamo un grande gruppo e cerchiamo sempre di evolvere in ogni partita: l’obiettivo principale è la salvezza ma non ci vogliamo porre limiti. Lavoriamo sodo e cerchiamo di andare avanti step by step. Vedo questo meraviglioso sport crescere sempre di più, anno dopo anno, qui in Italia. Il campionato italiano ha il potenziale per essere uno dei più forti d’Europa, abbiamo tante atlete di qualità e grandi squadre”.