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L’8ª giornata della Serie A eBay 2024/25 si chiude con le vittorie delle prime della classe Juventus (in testa a 22 punti) e Fiorentina (seconda a 21), della Roma che aggancia l’Inter al terzo posto a quota 15, e del Milan, che strappa tre punti al Sassuolo e resta quinto a -2 dalle giallorosse.

La Juventus capolista torna a vincere, dopo il pareggio a reti inviolate con l’Inter prima della sosta, in casa del Napoli. Al “Piccolo” di Cercola, nella prima delle due gare andate in scena alle 12.30, bastano nove minuti alle undici di Canzi per portarsi avanti: tocco con il braccio di Sandvej nella propria area e calcio di rigore trasformato da Girelli, nonostante la giusta intuizione di Beretta tra i pali.

Le bianconere sfiorano il raddoppio poco dopo con una conclusione dalla distanza di Bennison, deviata sul palo dal portiere delle campane. I ritmi calano leggermente ma poco prima della mezzora è ancora la Vecchia Signora a farsi pericolosa: Bonansea apre per Krumbiegel, la tedesca riesce a servire Thomas con un cross rasoterra ma la francese in scivolata non inquadra lo specchio della porta. Al 29’ risponde il Napoli con un’efficace combinazione tra Pettenuzzo e Giordano, che si conclude con una ribattuta della retroguardia ospite. La Juventus torna subito ad aumentare il pressing e al 44’ raddoppia: tocco di Lehmann per Thomas, la compagna mette in mezzo e Krumbiegel non sbaglia il tap-in, sigillando il parziale della prima frazione.

La ripresa inizia con un’insistita manovra offensiva di Bonansea e compagne che, pur non andando a bersaglio, continuano a cercare il gol del 3-0: al 52’ lo sfiora Schatzer con un destro al volo dall’interno dell’area deviato in corner da Beretta; al 59’ ci va vicino anche Girelli di testa su invito di Kullberg, ma il pallone termina alto; due minuti più tardi Krumbiegel accarezza la doppietta, che si infrange però sul muro efficace della difesa partenopea. Nonostante i cambi operati da Canzi e da Mango, le dinamiche non cambiano e al 70’ arriva il tris bianconero, ancora su calcio di rigore, ma questa volta trasformato da Caruso, atterrata poco prima da Pettenuzzo nell’area campana. Dopo il 3-0 per le ospiti, le padrone di casa calano ulteriormente, e al triplice fischio il risultato rimane invariato. La Juventus resta in cima alla classifica con 22 punti raccolti, e allunga a otto la striscia di risultati utili consecutivi in questo campionato (sette successi e un pareggio), rimanendo da oggi l’unica formazione ancora imbattuta nel torneo.

Perde infatti questo primato, in virtù della sconfitta rimediata in casa della Fiorentina, l’Inter di Piovani, che dopo quattro vittorie e tre pareggi nelle prime sette giornate, cade sul campo delle toscane dopo l’iniziale vantaggio. Al Viola Park, nel big match di questo turno giocato all’ora di pranzo, partono meglio le ospiti: spiccano in particolare l’occasione di Cambiaghi al 4’ dal limite dell’area (Fiskerstrand non si lascia sorpendere) e quella mancata due minuti dopo da Wullaert, che non aggancia il pallone lisciato da Georgieva favorendo l’intervento del portiere viola. Al 7’ però la belga disegna un gran cross per Cambiaghi, che non ci arriva per una manciata di centimetri. La prima chance della squadra di de la Fuente si presenta al 9’, quando Pavan commette fallo su Severini e concede una punizione alle avversarie. Sulla battuta spazza via Cambiaghi, ma le padrone di casa rimangono in attacco: Andrés chiude in angolo il tentativo di sfondamento di Bonfantini a destra e Runarsdottir è decisiva nella respinta sul corner conquistato. La gara guadagna più equilibrio senza perdere intensità e le occasioni non mancano per nessuna delle due formazioni: Wullaert, Cambiaghi e Serturini protagoniste tra le ospiti, Severini e Bonfantini tra le padrone di casa. Al 25’ il parziale si sblocca: corner teso di Cambiaghi e conclusione vincente nella mischia di Andrés, che porta avanti le nerazzurre realizzando il suo primo gol in Serie A nonché il primo in trasferta considerando le ultime otto stagioni dei cinque principali campionati europei. La Fiorentina prova a reagire subito con Toniolo e Bonfantini, ma l’Inter non corre rischi fino al 40’, quando è proprio Toniolo a centrare in pieno la traversa su una punizione dai 20 metri. L’Inter risponde con l’uno-due tra Cambiaghi e Wullaert, ma Fiskerstrand riesce a bloccare il pallone. È l’ultima azione pericolosa del primo tempo, che si chiude con il vantaggio delle milanesi.

Il portiere norvegese si prende la scena anche a inizio ripresa, quando dice no ad un’altra conclusione di Cambiaghi, favorita dall’ottimo taglio al centro di Serturini. La squadra di Piovani sembra dettare i ritmi, ma con il passare del tempo le undici di de la Fuente acquistano fiducia e al 60’ guadagnano un calcio di rigore (netto l’intervento scomposto di Milinkovic su Boquete) che cambia le sorti del match: la spagnola incrocia con il destro e rimette il punteggio in equilibrio, siglando il sesto gol contro l’Inter nel massimo campionato (almeno due più che contro qualsiasi altra avversaria nella competizione) e salendo a quota 10 partecipazioni attive nel torneo in corso – mai ci era riuscita prima della 12ª presenza stagionale in Serie A. Piovani prova a dare nuova linfa alle sue inserendo Bugeja per Pavan e Robustellini per Serturini, ma a pesare sull’esito della sfida saranno i cambi di de la Fuente. Nonostante sia l’Inter a gestire maggiormente il possesso, le due occasioni più nitide nel finale le costruisce la Fiorentina: quella di Catena al 77’ la annienta una grande parata di Runarsdottir, mentre la seconda, in pieno recupero, vale i tre punti alle toscane.

Al 91’ Boquete conquista una preziosa punizione sulla trequarti nerazzurra: cross morbido di Faerge, il pallone rimane in area e Pastrenge è la più rapida a farlo suo, trafiggendo Runarsdottir a distanza ravvicinata. Doppia emozione per la classe 2002, che segna il gol vittoria per la Viola e oltre che il suo primo nel massimo campionato. Al triplice fischio i tre punti vanno alla Fiorentina, che per la seconda volta nella sua storia raccoglie almeno sette successi nelle prime otto gare stagionali dopo il 2016/17 (otto su otto in quel caso, sette nel torneo corrente). Ko beffardo invece per le nerazzurre, che cadono dopo sette partite da imbattute, rimanendo al terzo posto, ora in coabitazione con la Roma a 15 punti.

Termina infatti con un perentorio 5-1 la trasferta delle giallorosse in casa della Sampdoria. Allo stadio La Sciorba la squadra di Spugna sblocca il punteggio dopo appena sei minuti con Haavi, che raccoglie il cross di Viens da una parte all’altra della trequarti e trafigge Aprile nell’angolino basso a sinistra. Ritmo folle in avvio delle capitoline, che al 12’ raddoppiano con Pandini, servita da Giacinti dopo un ottimo lavoro spalle alla porta, e al 18’ calano il tris: lancio di Haavi e incornata vincente di Viens in anticipo sul portiere blucerchiato. Approccio letale della Roma, che per la seconda volta nella sua storia nel massimo campionato riesce a realizzare tre reti nei primi 20’ di gara – la prima contro il Sassuolo, il 1° maggio scorso. Al 24’ Giacinti sfiora il poker, ma il portiere avversario compie un mezzo miracolo con il piede e le dice di no. Il primo squillo della squadra di Corti arriva al minuto 35, con Baldi che calcia verso la porta di Ceasar sorvolando però la traversa. La sfida in casa delle liguri è un totale assedio da parte delle giallorosse, che nel recupero della prima frazione vanno vicinissime al 4-0 prima con Giugliano e poi con Greggi.

La ripresa si apre con due cambi per Corti (Arcangeli e Cinotti rilevano Fallico e Re) e uno per Spugna, che inserisce Di Guglielmo al posto di Thogersen. La prima occasione è delle blucerchiate, che provano a capitalizzare una sbavatura difensiva della Roma con Baldi, ma il suo destro viene respinto da un’attentissima Ceasar. Poco dopo ci prova anche Heroum di testa, sul corner battuto da Zamanian, ma la palla termina a lato. Dopo i due tentativi delle liguri, le capitoline riprendono le redini del gioco e tornano ad alzare il baricentro. Cambiano infatti altre interpreti tra le fila giallorosse (dentro Pilgrim, Troelsgaard e Dragoni), ma il copione non cambia e l’insistenza in fase offensiva premia altre due volte le undici di Spugna: all’86’ Di Guglielmo sfrutta il passaggio vincente di Greggi e firma il 4-0 con un rasoterra vincente, tre minuti più tardi Pilgrim si mette in proprio, entra in area dalla sinistra e cala la cinquina.

In pieno recupero la difesa della Roma pasticcia e Bertucci ne approfitta segnando la sua prima rete in Serie A e diventando il più giovane difensore (classe 2004) a bersaglio nel campionato in corso. Finisce 5-1 la sfida delle 15.00 tra Sampdoria e Roma: le giallorosse centrano il quarto successo nel torneo e agganciano l’Inter al terzo posto in classifica (entrambe a quota 15); dalla parte opposta arriva la quinta sconfitta per la Sampdoria, che per la prima volta nella sua storia non conquista nemmeno una vittoria nelle prime otto partite stagionali in un’edizione di Serie A – tre pareggi completano il bilancio.

Finisce infine 1-0 per il Milan il posticipo delle 18.00 contro il Sassuolo. Sul campo delle rossonere, le padrone di casa partono più convinte delle ospiti, minacciate al 9’ dal mancino di Nadim pescata in area da Renzotti – tempestiva la risposta di Durand che blocca a terra la sfera. I ritmi non sono altissimi nelle prime battute, ma al 18’ la gara si anima con la rete di Sabatino annullata per una dubbia posizione di fuorigioco. Il rischio corso scatena la reazione delle rossonere, che provano a sbloccare il match con una bella combinazione tra Nadim e Mascarello: il tentativo dell’azzurra al volo termina però sul fondo. Cresce la formazione di Bakker, che al 26’ ha una buona chance su calcio d’angolo, ma Sorelli, nonostante l’anticipo di testa, riesce solo a pizzicare il pallone. Al minuto 34 buon break di Prugna, con il tiro dal limite di Chmielinski: la tedesca calcia sopra la traversa, con una Giuliani comunque ben piazzata sulla traiettoria. Nel finale del primo tempo matura una chance per parte: Prugna al 40’, murata efficacemente da Piga, e Nadim nel recupero, imprecisa di testa sul corner di Mascarello.

La ripresa si apre con un provvidenziale salvataggio di Brustia su Stokic, staccatasi a perfezione per raccogliere il cross arretrato di Ijeh; poco dopo però anche il Sassuolo sfiora il vantaggio: errore di Sorelli in uscita, Dhont si impossessa del pallone e solo un grande intervento di Giuliani nega alla belga l’1-0. I capovolgimenti di fronte non mancano, ma nessuna delle due formazioni riesce ad incidere negli ultimi 30 metri: al 64’ Ijeh sciupa una clamorosa occasione sbagliando il passaggio a Nadim, tutta sola davanti a Durand, mentre al 70’ Dhont lanciata in campo aperto si fa recuperare da Piga al limite dell’area rossonera. Le padrone di casa però crescono nel finale e all’81’ trovano il gol con la solita Ijeh, che sfrutta la grande sponda della subentrata Karczweska e batte il portiere neroverde, non impeccabile in questa circostanza con il pallone che le passa sotto i guantoni. Nel finale il Diavolo sfiora il raddoppio prima con Karczewska e poi con Arrigoni, che nel recupero manda fuori di pochissimo un mancino velenoso. Al triplice fischio però il punteggio non cambia, con il Milan che festeggia la quarta vittoria nelle ultime cinque (1P) e resta a -2 dalla Roma, in quinta posizione con 13 punti. Continua invece la fase negativa del Sassuolo, ultimo in classifica a quota uno in virtù di sette sconfitte e un pareggio.

Risultati dei posticipi dell’8ª giornata di Serie A eBay 2024/25

Napoli-Juventus 0-3
9’ rig. Girelli (J), 44’ Krumbiegel (J), 70’ rig. Caruso (J)

Fiorentina-Inter 2-1
25’ Andrés (I), 61’ rig. Boquete (F), 90’+2’ Pastrenge (F)

Sampdoria-Roma 1-5
6’ Haavi (R), 12’ Pandini (R), 18’ Viens (R), 86’ Di Guglielmo (R), 89’ Pilgrim (R), 90’+2’ Bertucci (S)

Milan-Sassuolo 1-0
81′ Ijeh (M)

Lazio-Como 1-2
(giocata sabato)

 

Programma della 9ª giornata di Serie A eBay 2024/25

Sabato 9 e domenica 10 novembre

Roma-Fiorentina
Juventus-Milan
Sassuolo-Sampdoria
Como-Napoli
Inter-Lazio