Non poteva bastarmi la bella prova contro il Como per dissipare i miei dubbi o più che altro addolcirmi la pillola subito dopo la scoppola in quel di Roma, ci voleva una conferma.
Ho sperato, nonostante la vicinanza tra le due partite, che Montemurro riproponesse in toto contro l’Inter la squadra che aveva ben figurato contro le lariane con un gioco corale, ben distribuito sul campo e con la giusta e dovuta grinta. E così è stato.
Se per un solo calcolo tecnico era forse rimasta in panchina Lineth, per un regalo dal cielo invece era rimasta fuori all’ultimo chi vedrei sempre volentieri in tribuna ..magari anche di un altro stadio..
Eh si, l’avete capito.
Joe è costretto in entrambi i casi anche perché senza alternative (Bellucci regalata alla Fiorentina nostra diretta concorrente per il secondo posto, grida ancora vendetta) a schierare il trio Caruso Grosso Garbino.
Contro l’Inter ecco il secondo segno dal cielo, la coppia centrale Salvai-Calligaris in campo dal primo minuto, finalmente la nostra Estelle ha un po’ di meritato riposo. Pronti via e la Juve c’è, attenta compatta e determinata, furba e pungente tanto da mettere in chiaro le cose in soli 14 minuti.. “Se ci provate, noi acceleriamo di nuovo, occhio”
L’uno due firmato Echegini apparecchiato dal duo Girelli-Garbino è tanto bello quanto disarmante invece l’incapacità delle neroazzurre di porvi rimedio.
Girelli non si può clonare per cui gustatevela tutta, nella sua intelligenza tattica e nella sua abnegazione.
Echegini pur con la sua doppietta ( la quarta in totale per la Juve contro l’Inter ) dovrà andare a scuola di “cattiveria” da Cristiana ancora per diverso tempo, mentre Calligaris sembra già una veterana e in sintonia perfetta con Salvai. I lanci lunghi di Viola sono precisi sul piede della compagna mentre quelli vicini sono giustamente due metri avanti per non tenere immobile chi riceve dando movimento all’azione.
Se la perdiamo a Giugno smonto il La Marmora pezzo a pezzo.
L’Inter invece la suddividerei come la cronologia storica in AC-DC ( e cioè ante Chawinga e dopo Chawinga) con l’interregno di Tabitha come unico momento veramente pericoloso per le bianconere.
Non per nulla le neroazzurre dopo 16 partite contro la Juve sono le uniche Big del campionato a non averne vinta manco una (12 vittorie juventine e 4 pareggi) ed essere state in vantaggio per soli 18 minuti totali dal 2019/20 ad oggi. Un record.
Si torna quindi a Vinovo con più convinzioni e idee più chiare, non si può prescindere da questo gruppo titolare. Spero che il Mister se ne sia reso conto.
Si torna a casa anche con più clean sheet (7), perché farceli mancare, fanno sempre piacere soprattutto ai portieri , ma non è un record, la Fiorentina guida la graduatoria con 10 partite senza segnarci un goal, secondo il Sassuolo con 8.
Dietro l’angolo ci aspetta già il Napoli per l’ultima a Biella di Regular Season dove non si dovrà abbassare minimamente la guardia in attesa di qualche passo falso altrui magari già Domenica.