La As Roma batte per la seconda volta in stagione la Juventus, con lo stesso punteggio dell’andata, ed attraverso i dati della Panini Digital proviamo ad estrapolare i dati statistici di questo risultato.
Al “Tre Fontane” si conteranno 95’ di match, tra Spugna e Montemurro, per una sfida che oramai tra i due tecnici non ha più segreti ma quello che c’è di sempre nuovo è l’individualità che emergono, tre le due squadre, per questa super sfida.
Partendo dal gruppo, le capitoline sono risultate più “squadra” con un INDICE di VALTAZIONE pari a 56 contro il solo 44 delle ospiti. La Juventus è stata brava, nel primo tempo, a recuperare palla in fase difensiva con il 50.9% delle sfere effettive, contro il 41.5% della Roma, ma nella difesa della porta non è stata altrettanto attenta: concedendo alle avversarie il gioco di 52 palloni giocati in zona d’area. Anche la protezione della porta, in fase difensiva, ha concesso molto alla Capolista: 52.3 per la Roma, contro il 46.6% della Juve. Questo ha influito sulla pericolosità delle padrone di casa che hanno attaccato la porta di Pauline Peyraud-Magnin per il 53.4% del gioco, tirando dentro lo specchio dei pali ben 14 volte (di cui 10 nello specchio della porta) ed andando a segno in 3 occasioni. Le bianconere, solo 7 i tiri dentro con poche occasioni in area piccola e le vere occasioni sono nate solo sui calci piazzati.
Infatti andando ad analizzare le finalizzazioni delle undici di Montemurro notiamo che dentro l’area di porta i tiri sono stati solo 4, 9 dentro l’area di rigore e ben 8 da fuori area. Palloni che a livello di efficacia in zona d’attacco non hanno influito alla squadra avversaria.
La ragazze di Alessandro Spugna nei flussi di gioco hanno dato a Minami il controllo del campo: 53 sfere transitate tra i suoi piedi, per il 74% dell’intero match, hanno spinto il gruppo alla vittoria. I suoi lanci per Linari (13 palloni) e Di Guglielmo (11) evidenziano il giro palla che ha tenuto basse le avversarie.
La Juventus nella costruzione del gioco ha dato ancora una volta a Lisa Boattin le redini dello scontro, a volte lasciandola troppo sola a portare su il gruppo, con Grosso, Caruso e Beerensteyn (arretrata e chiusa nella metà campo) a cercare le diagonali. Nonostante 63 palloni girate alle sue compagne il gioco bianco nero è sembrato poco efficacie in zona d’attacco: poche conclusioni.
La Roma ha provato il tiro ben 3 volte con Giugliano ed Haavi, ed 2 con Glionna e Viens. Anche Valentina Giacinti, entrata nel finale, ho trovato il suo spazio al tiro. La Juve in fase d’attacco ha visto 2 tiri di Caruso e Gunnarsdottir, ed 1 soltanto delle sue punte Cantore e Beerenstayn.