Mentre molti delle loro coetanee erano tornate a casa dopo aver appena concluso i loro studi, questa collezione di stelle adolescenti era impegnata a illuminare la Coppa™ del Mondo femminile FIFA nell’ultimo mese. È stata la spagnola Salma Paralluelo a portare a casa il FIFA Young Player Award da Australia e Nuova Zelanda 2023, ma era un campo difficile che doveva battere per rivendicare quell’onore. Non tutti quelli in questa lista erano nomi familiari che si dirigevano verso il torneo, ma ora lo sono. Questa nuova serie di stelle emerse dalla Coppa del Mondo femminile è destinata a essere la tedofora del calcio femminile per gli anni a venire.
Vicki Becho (Francia)
Anche se l’atto finale di Beho è stato un crudele rigore sbagliato che ha permesso all’Australia di progredire dai quarti di finale, il suo torneo non sarà definito da quella mancanza. Presente in ognuna delle cinque partite della Francia a Australia e Nuova Zelanda 2023 sia come ala destra che in un ruolo più centrale, ha creato molto e ha preso il suo primo gol internazionale contro Panama con un delizioso tiro al volo. Benedetta con potenza, velocità e controllo ravvicinato, la 19enne è stata una rivelazione per Les Bleues Down Under e ha fatto molta strada dal dover sgattaiolare fuori e giocare contro la volontà di sua madre da bambina.
Esmee Brugts (Olanda)
Dopo aver compiuto 20 anni tra le partite del secondo e terzo gruppo dell’Olanda, Brugts non avrebbe potuto segnare meglio l’occasione dato che è andata a segno due volte in una vittoria per 7-0 sul Vietnam che ha assicurato la progressione alla fase a eliminazione diretta. Schierata come ala sinistra in un 3-1-4-2, Brugts era una minaccia costante sia spingendo verso la linea di fondo che tagliando dentro, con quei colpi contro il Vietnam che la rendono la terza giocatrice più giovane ad aver segnato una doppietta nella storia della Coppa del Mondo femminile. Sono stati anche gol di prim’ordine, sforzi quasi identici che sono stati mandati nell’angolo più lontano da fuori area e non c’è da meravigliarsi perché ora sia collegata ad alcune delle principali squadre di club europee.
Linda Caicedo (Colombia)
Caicedo è arrivata al torneo con un’enorme reputazione dal suo tempo con le squadre giovanili della Colombia, evidenziata dalla vittoria del Pallone d’argento adidas e della Scarpa di bronzo adidas alla Coppa™ del Mondo femminile FIFA U-17 in India l’anno scorso. Avendo compiuto solo 18 anni a febbraio, Caicedo non ha certo deluso, segnando in entrambe le prime due partite della sua nazione con lo sciopero che ha creato una vittoria sconvolgente per 2-1 sulla Germania nella fase a gironi che è stata ricordata come una delle migliori del torneo. Correndo nell’area per raccogliere una palla vagante, ha ballato tra due difensori tedeschi e poi ha mandato un tentativo di tiro tra altri due e nell’angolo lontano; Un gol straordinario dell’ala sinistra che è sul punto di diventare una superstar globale.
Melchie Dumornay (Haiti)
Haiti potrebbe aver perso tutte e tre le partite nel loro torneo di debutto, ma non è stata certamente colpa di Dumornay. In effetti, se non fosse stato per i brillanti salvataggi di Mary Earps nella sconfitta per 1-0 contro l’Inghilterra prima e Zhu Yu Yu della Cina poi nella successiva sconfitta per 1-0, le cose avrebbero potuto essere molto diverse per la nazione caraibica. Giocando come dieci nel 4-2-3-1 di Haiti, la 20enne recentemente diventata non era completamente in forma per tutta la fase a gironi, ma brillava ancora con la sua potenza e il suo ritmo terrificanti avversari ed è stato solo quel paio di bei salvataggi che hanno impedito alla donna conosciuta come Corventina di avere davvero il suo nome in luce.
Giulia Dragoni (Italia)
Dovendo prendersi una pausa dagli studi per recarsi alla Coppa del Mondo femminile, la 16enne Dragoni ha sicuramente attirato l’attenzione sulla scena mondiale. La più giovane giocatrice della sua nazione, Dragoni ha iniziato tutte e tre le partite di Le Azzurre, spostandosi tra centrocampo centrale e più avanti in un 4-2-3-1 e stava immediatamente impostando il ritmo per una squadra italiana che è uscita nella fase a gironi. Non c’è da stupirsi che sia già destinata a diventare una parte importante dell’FC Barcelona Feminile.
Aoba Fujino (Giappone)
In una squadra giapponese esperta, Fujino era una delle sole sette giocatrici di età pari o inferiore a 23 anni, ma le è stato affidato un ruolo creativo chiave dall’allenatore Futoshi Ikeda. Schierata come dieci di destra nel 3-4-2-1 giapponese, la 19enne è stata messa in ombra dalla giocatrice alla sua sinistra, Hinata Miyazawa, nella posta in palio del gol, ma ha comunque goduto di un bel torneo. Guidando la squadra sia nel numero di cross che di volate, i passaggi, la visione e il movimento di Fujino hanno giocato un ruolo fondamentale nel cucire insieme questa versatile squadra giapponese; ha anche segnato un bel gol contro la Costa Rica per contribuire a garantire la progressione del Nadeshiko fino al Round of 16.
Salma Paralluelo (Spagna)
Come riconosciuto portando a casa il FIFA Young Player Award, questa è stata una straordinaria campagna di successo da parte del 19enne Paralluelo. L’adolescente di Saragozza si schierava principalmente come ala sinistra, ma spesso si scambiava a destra e giocava anche al centro nei momenti in cui il suo tocco, il suo cross e la sua conclusione erano tutti in mostra per i futuri campioni.