Allo Stadio Arechi di Salerno, l’ Italia cade per 0 ad 1, contro la Spagna: nella terza giornata della Nations League e l’Italia Femminile di Andrea Soncin dove era attesa una sfida di alto livello, ovvero contro le neo Campionesse del mondo della Spagna.
L’Italia scesa in campo con un prudente 5-4-1, mai visto nelle precedenti due gare: con Giuliani tra i pali; Bartoli-Lenzini-Linari-Boattin e Galli in difesa; Di Guglielmo-Caruso-Bonasea e Bonfantini nella centrale; con in avanti solamente Cristiana Girelli. Nota positiva la presenza di Martina Tomaselli e Michela Cambiaghi, alla loro prima convocazione tra le nostre ragazze azzurre: chiamate dal tecnico italiano per dare un nuovo spunto giovanile e un volto alla selezione azzurra.
Le Campionesse della Spagna, invece, propongono un 4-3-3 vede Cata Coll in porta; Olga-Aleixandri-Codina e Battle in linea difensiva; Alexia Putellas-Abelleira-Bonmati in centro campo; per chiudere il tridente avanzato composto da Mariona-Gonzalez, Garcia in attacco.
Gara molto chiusa per le nostre ragazze, e spazio aperto per le ragazze di Vazquez, che trovando corridoi liberi provando subito il tiro al 5’: bravissima Giuliani a deviare in angolo la conclusione a rete di Bonmati (Candidata al Pallone d’Oro). Nello Stadio della Salernitana, il pubblico (circa 5000 spettatori presenti sugli spalti) inneggia le padrone di casa, e Linari cerca di far male provando al tiro, poco più tardi, ma la supremazia tecnica delle ospiti è notevolmente superiore.
Un inizio in difficoltà per le azzurre, che forse per troppo timore buttano via palla senza ragionare e le catalane trovano facilità al giro palla con maggior gioco, mentre il CT Soncin chiede calma e passaggi ragionati. Alla mezz’ora le nostre ragazze contano un solo tiro a rete, contro gli 8 delle spagnole, che proseguono a mantenere campo e supremazia territoriale. L’Italia si difende molto bene, dando fastidio alle azioni di gioco della Spagna, e se pur la prima frazione di gioco non è stata spettacolare chiudiamo con uno 0 a 0 povero di contenuto ma di contenimento.
La ripresa riprende con lo spesso piglio, con l‘Italia sempre a difendere nella propria metà campo e la Spagna a proporsi con le azioni più pericolose in avanti. Al 60′ iniziano i cambi: ed entra Benedetta Glionna (in sostituzione di Bonfantini) e dal punto di vista tattico non cambia praticamente nulla. Mentre per la Spagna torna in campo Jennifer Hermoso, dopo il tanto discusso bacio rubato alle premiazioni della Coppa del mondo, per portare ancora più spinta dinamica al gioco di Tomè Vazquez. Debutto in Nazionale di Michela Cambiaghi (al posto di Bonansea) e con Greggi (al posto di Girelli) e Bergamaschi (al posto di Galli ) il CT azzurro cerca di portare forze fresche e chiudere la Spagna nel centro campo. Ma nonostante una buona concentrazione delle azzurre, e le chiusure a zona, l’ Italia cade al 89′ con la rete di Hermoso.
Troppo forti le avversarie per tenere la parità, una sconfitta che pesa, e adesso la nostra Nazionale dovrà affrontare la Svezia: in un altro incontro molto difficile.