Drin. Suona la campanella. La professoressa Eleonora Petralia, dell’Istituto Professionale di Stato ‘Versari Marcelli’ di Cesena, può rispondere al telefono. Docente di Scienze Motorie al mattino, capitano del Ravenna tutto il resto della settimana. Primo anno da prof di ruolo (“Ho vinto il concorso, dopo sette anni di precariato”), una vita in campo, con più ruoli (“Parto trequartista, ma ho fatto la mezzala, il mediano, la seconda punta”). “Mi ritengo fortunata, perché faccio tutto quello che mi piace, con tutte le mie forze”. Nata a Ferrara, da 15 anni vive a Cesena, ora numero 10 di una squadra che dopo 18 giornate chiude la classifica della Serie B e deve ancora vincere una partita: “La situazione è questa e ne sono consapevole. Fa parte dello sport: ci sono soddisfazioni e momenti in cui sei messa a dura prova. Io ho vissuto più spesso periodi come questo, e c’è sempre qualcosa da imparare. In campo stiamo bene e ci divertiamo, siamo felici di andare al campo nonostante le difficoltà. Nello sport c’è chi perde, ma bisogna vedere come: se in altri contesti qualcuna avrebbe potuto mollare, stavolta siamo lì a lottare. Cosa faremo dopo la prima vittoria? Un’uscita tutte assieme”. Domenica il Ravenna va a Brescia.
Lo sport come scuola di vita: “Ho frequentato l’università a Bologna, viaggiando sempre in treno. Sono nata con lo sport, tutta la vita l’ho vissuta tra sport e studio, organizzandomi per far conciliare tutto. Lo sport aiuta a organizzare la vita e a creare legami ‘puliti’. I pomeriggi vuoti, soprattutto in età giovanile, possono portare a prendere strade non corrette”. Eleonora lo dice anche ai suoi alunni: “Alcuni sono tentati di mollare lo sport perché non riescono a studiare. La mia storia insegna che si può fare tutto, basta volerlo”. Alunni, ma ovviamente anche alunne: “Alcune sono state persino mie compagne di squadra, quando giocavo nella prima squadra del Cesena e loro in Primavera. Altre giocano quest’anno nella Primavera del Ravenna”. Dilemma: si dà del tu o del lei? “Al campo ci scherziamo: ‘Qui potete dirmi ciao’. A scuola, invece, abbiamo creato gruppi sportivi pomeridiani: io mi occupo ovviamente di quello del calcio, con quattro ragazze che hanno deciso di iniziare a giocare a livello agonistico”.
Petralia, che con i colleghi organizza anche attività di sport inclusivo (sitting volley, calcio camminato, ma non solo), è tante persone in una: professoressa e calciatrice, ma anche personal trainer, appassionata di mountain bike e di viaggi, chef per hobby. “Seguo un’alimentazione molto equilibrata. Non mi piacciono i dolci, l’unico sgarro è la pizza. Sui social posto spesso stories con quello che preparo, mi diverto e provo a far capire che tutto è fatto con l’obiettivo di mantenere uno stile di vita sano”. I social, argomento delicato quando si è calciatrice ma anche prof: “Bisogna stare attentissimi, ma non solo nel mio ruolo. Io, semplicemente, condivido le mie passioni: il calcio, soprattutto i miei cani Gigi ed Ettore”.
Loro, nella vita di Eleonora, ci sono da poco: il calcio, invece, da sempre. “Mamma Sandra e papà Gino sono stati calciatori a livello dilettantistico. Papà mi ha seguita ovunque, anche nelle trasferte in Sicilia e Sardegna. Poi gli piace pescare, quindi prima il mare e poi la partita. Ho una sorella gemella, Caterina, che ha scelto la ginnastica ritmica: in famiglia quella ‘strana’ (ride, ndr) è lei. Da bambina mi hanno fatto provare la danza e piangevo: la mia prima e unica lezione è durata un’ora. Volevo giocare a calcio, punto. Quando mio padre a quattro-cinque anni mi portò al parco e tirò il pallone in alto, lo stoppai con i piedi”. Da quattro a 13 anni ha giocato con squadre maschili, poi Imolese, Dinamo Ravenna, Riviera di Romagna, San Zaccaria, Cesena, San Marino Academy, ora Ravenna. In mezzo, anche due campionati negli Stati Uniti: uno in Oregon e uno in California, “dove facevo anche l’educatrice. Ho vissuto in famiglia, un’esperienza che mi ha aiutata per capire i loro stili di vita e a imparare la lingua”.
Prof, come se la cava con le pagelle? “Nello spogliatoio le fa una mia compagna, Alice Greppi. Le riescono benissimo. Io con gli studenti cerco sempre di instaurare un rapporto di fiducia, soprattutto all’inizio dell’anno. Se ti impegni, con me non avrai mai problemi”. Non è mai capitato che Petralia abbia dovuto saltare una partita per impegni scolastici: “Ma sì, ho chiesto il sabato libero perché una settimana ogni due si va in trasferta. L’unica partita, togliendo infortuni e squalifiche, l’ho saltata per il battesimo di mio nipote”. Il figlio della gemella Caterina, con cui condivide un tatuaggio: sul suo c’è una scarpa da calcio, su quello della sorella un rossetto.
Calcio che Eleonora ha conosciuto anche grazie al suo idolo Alessandro Del Piero: “Per qualità e perché rappresenta l’umiltà”. E calcio, o comunque sport, che rimarrà nella sua vita anche quando smetterà di giocare: “Vorrei diventare preparatrice atletica, mentre il piano B è farmi gli ultimi due anni di scienze della nutrizione”. Tempo scaduto: al ‘Versari Marcelli’, 59 classi e 1400 alunni, suona un’altra campanella. La prof deve tornare in classe.
LE ALTRE PARTITE Il campionato torna nel weekend dopo la sosta per le nazionali. La Ternana ospita l’H&D Chievo Women, mentre la Lazio sarà di scena a Bologna. Subito dietro, a -1, c’è il Cesena che giocherà sul campo della San Marino Academy. Trasferta a Roma contro la Res Women per il Parma, completano il turno Hellas Verona-Freedom, Arezzo-Genoa e Pavia Academy-Tavagnacco. Tutte le gare saranno trasmesse in diretta sul canale YouTube di Be.Pi Tv.