Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare, nei giorni scorsi, in esclusiva Filippo Galli che apre la chiacchierata partendo dall’ ingresso di club professionistici nel movimento femminile:
“La possibilità che la Federazione ha dato ai club professionistici di poter acquisire il titolo sportivo di una squadra dilettante ha permesso a tutto il movimento di trarne vantaggio. Questo sia in termini di visibilità che in termini di competenze tecniche e metodologiche che hanno permesso una crescita esponenziale ma che, a mio avviso, ha ancora ampi margini di miglioramento”.

L’attenzione, poi, dell’ex calciatore si sposta sulla linea portata avanti nelle settimane scorse dal Milan, vicino anzi vicinissimo alla tutela delle sue calciatrici:
Un bel segnale per tutto il sistema calcio femminile italiano ma anche per l’opinione pubblica. Tra l’altro ne abbiamo parlato all’interno del mio blog, ‘La complessità del calcio’, in cui si auspica anche una maggiore sensibilizzazione del settore giovanile maschile su certe tematiche. Solo attraverso un profondo intervento all’interno dei club, per creare consapevolezza rispetto al calcio giocato dalle donne, può davvero smuovere un interesse generale e generare una reale coscienza verso il calcio giocato dalle donne”.

In tema Nazionale, invece, il classe ’63 nato a Monza elogia pubblicamente Soncin e le Azzurre per le ultime prestazioni:
“Faccio i complimenti a mister Soncin. Il merito dei risultati recenti è chiaro che vada suddiviso tra tutte le componenti, giocatrici in primis. Mi auguro che l’Europeo in Svizzera possa essere un trampolino per conquiste prestigiose e soprattutto che un risultato positivo possa fare da volano per l’intero movimento”.

Oltre Soncin diversi i calciatori che si sono seduti su una panchina di calcio femminile. A riguardo l’ex difensore di Milan, Reggiana e Brescia, tra le altre, non ha dubbi:
L’esperienza di gente come Cabrini, Filippini, Ganz e Piovani, ad esempio, oltre che un’autorevolezza, che deriva dal loro passato, ha certamente costituito un valore aggiunto. Credo, però, che abbiano dovuto comprendere ed adattare il proprio approccio ad un contesto nuovo, pertanto complimenti a loro. A questi nomi mi permetto di aggiungere quelli di Giovanni Valenti e Michele Cavalli, nuovi tecnici del Brescia Women perché credo potranno dare, al di là dei risultati sul campo, un contributo importante al calcio femminile”.

Galli, che in carriera ha vinto 5 campionati, 3 Champions e 2 Coppe Intercontinentali, tra le altre, sulla prossima Serie A ci confida:
“Difficile dire che torneo possa essere. Probabilmente assisteremo ad uno scontro a due per lo scudetto perché Roma e Juventus mi sembrano un passo più avanti rispetto alle altre. A queste due compagini in Champions, poi, si aggiunge la Fiorentina. L’aspettativa è che le nostre squadre vadano avanti il più possibile nel percorso europeo anche se, mi auguro di sbagliare, vi sono alcune squadre fuori dalla nostra portata”.

La chiusura di Galli, che vanta oltre 300 presenze con la casacca del Milan nelle varie competizioni, è con una considerazione sul momento del calcio femminile in Italia:
“Come ogni movimento ha bisogno di una base forte. Una base che si sta sempre più consolidando anche se le recenti Olimpiadi potrebbero generare un interesse verso altri sport da parte delle nostre bambine e ragazze. Come sempre spetta alle varie componenti agire all’unisono affinché il calcio femminile non sia più vissuto come qualcosa che sorprenda ma sia lo specchio di una società, non solo sportiva, che si è evoluta”.