Credit Photo: Diego Franchino

Ne è passata di acqua sotto i ponti, anzi, sul campo del Pozzo La Marmora di Biella dopo la deludente prestazione della Juventus Women contro la Fiorentina. La situazione però che sembrava assai critica e preoccupante solo dieci giorni fa per le ragazze bianconere, nell’arco di una sola giornata di Campionato, si è trasformata per la Juve quasi in festa. Quasi. Aspetta li…
Nel calcio dove può succedere tutto e il contrario di tutto nel breve spazio di un contropiede, si devono mantenere sempre i piedi per terra. Questo dettame può andar bene per una squadra ed il suo staff ben diretto dal suo Coach, ma difficilmente per i tifosi che all’indomani di una sconfitta prevedono l’arrivo di un asteroide come sola sciagura più grande.
Le sconfitte capitano, le giornate storte capitano, i campi in condizioni pietose causa maltempo anche no…. Le prime due condizioni si verificano sempre, vuoi per una tipologia specifica di preparazione che ti porta a finire la benzina in un determinato periodo della stagione, vuoi per la casualità degli infortuni che in alcuni casi ti priva delle giuste alternative in un reparto in debito di ossigeno. La terza condizione no, non dovrebbe più capitare, non è più ammesso che capiti. La Serie A femminile è una realtà professionistica e
come tale andrebbe tutelata e rispettata. Ora che il palcoscenico è anche “e per lo più” televisivo non si può assistere ad incontri su campi al limite della praticabilità dove la stessa integrità fisica delle atlete può essere compromessa.
Ricordiamoci solo su che diamine di campo di patate si fece male Cecilia Salvai tanto per fare un esempio…
A memoria però, non ricordo di aver mai visto i presidenti di federazione scomodarsi per assistere a partite intermedie del Campionato o della Coppa Italia e verificare di persona lo stato delle cose. Li ho sempre e solo scorti nelle finali o a consegnar trofei con quel sorrisino amaro tutte le volte che li hanno dati …a Noi…
D’altronde perché rischiare la vita in tribuna salendo gradini grandi quanto metà del tuo piede esaudendo chissà, il desiderio nascosto di qualcuno? (Vedasi Biella ndr.)
Meglio sicuramente restare al calduccio leggendo un buon libro antico o passare la serata al ristorante con gli amici più stretti o andare a San Siro piuttosto che guardare in faccia gli spettatori e dire la cruda verità. I soldi nel femminile non ce li mettiamo perché non ci frega nulla. Il giusto, il quanto basta proprio perché non fallisca e tiri avanti un altro anno e un altro anno ancora, d’altra parte dobbiamo sì copiare cosa fa (e bene) il resto dell’Europa, ma non chiedeteci di più, ce lo hanno imposto.
Tutti voi siete ben consci che quando qualcosa vi piace o la volete fortemente, vi attivate per ottenerla o realizzarla costi quel che costi, quindi…
Fortunatamente il dio del calcio di questi individui se ne frega e ci regala spesse volte delle botte di…volevo dire dei colpi di fortuna o delle combinazioni incredibili, sia pro che contro, che ci permettono di sognare o disperare ogni volta che gli garba.
E torniamo allo sconforto post Juve Fiorentina 0-2 dove ben sappiamo non ha girato bene nulla, neanche la macchina nel parcheggio per tornare a casa. Ebbene, conscio della sua magica e immateriale presenza ho cercato di dare un aiutino al fato facendo una bella foto con Agnese, si proprio lei, la numero 4 Viola non certo prima di essermi complimentato con i suoi genitori e con lei stessa per la vittoria. Il giusto merito a chi ha portato a casa i tre punti va sempre riconosciuto. Mi tengo il suo sorriso furbetto nella galleria dello
smartphone e torno a casa.
In poche ore il disastro si trasforma in sollievo quando il Milan strappa il 3 a 3 alle cugine e complice il turno di riposo della Roma ci fa perdere solo un punto da chi ci insegue al secondo posto.

Non è finita qui, il turno di riposo di questa Poule Scudetto 2024-2025 ora spetta alla Juventus che teme di perdere altri tre punti da Roma ed Inter impegnate rispettivamente contro il Milan e la Fiorentina e di ritrovarsi solo più con sette ed otto punti vantaggio dalle inseguitrici a cinque partite dalla fine.
Si sa, il diavolo non fa i coperchi ma per l’occasione fa tre goal alla Roma escludendola forse definitivamente dalla lotta scudetto non tanto per la matematica, ma per come la si è vista sul campo da diversi incontri ormai.
La giornata perfetta (per noi) non è ancora finita perché “Sant’Agnese dalla Fiesole” si ritrova il pallone tra i piedi come per..miracolo… La sua compagna di squadra Bredgaard con un tiro preciso becca in pieno la traversa con la palla che decide di cascare tra i piedi della numero 4 per essere solo più messa in porta e dare la vittoria alle Viola con l’unico gol che decide la partita e lascia a meno 11 le nerazzurre dalla Juve.
Se riuscirete a leggere tutto d’un fiato l’ultimo pezzo capirete quanto l’abbia trattenuto io Domenica scorsa.
Perdere solo un punto in due giornate anziché sei da entrambe le inseguitrici la dice lunga su come il fato (questa volta) abbia deciso di giocare.
Nulla è ancora deciso come dice qualcuno, ma è difficile che l’epilogo di questo Campionato possa essere ribaltato. Il primo match point scudetto per la Juve sembra essere servito su un piatto d’argento. Certo è che se il 30 Marzo si concludesse matematicamente questa corsa tricolore, sarebbe la prima volta (e l’ultima) che una squadra vince il Campionato già alla fine del girone di andata di una Poule Scudetto.
Dio del calcio, lasciacelo fare se ti va.
Fino Alla Fine

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