Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

È storia: l’Inter riesce nell’impresa di battere la capolista Juventus e ritrova la vittoria tra le mura domestiche con uno splendido 3-2 su rimonta. Un segnale importante per la corsa allo scudetto, ancora in parte aperta.

Primo squillo nerazzurro con Magull che colpisce non in modo ottimale a ridosso del decimo minuto di gara: la tedesca calcia di prima intenzione da fuori area ma manca lo specchio della porta.
Si susseguono almeno cinque minuti di possesso palla casalingo, interrotti dall’intervento falloso di Bowen ai danni della capolista; fatica a trovare spazio, poi, l’Inter che rischia grosso su una ripartenza avversaria.

Grande pericolo per le ospiti, impensierite dal movimento in area di Cambiaghi, subentrata sul rettangolo verde post “infortunio” di Bowen: la numero 36, liberatasi da un pressing centrale, serve Serturini che aggancia un pallone preziosissimo e trova clamorosamente la traversa! Vantaggio solo sfiorato, qui, ma che brivido!
Wullaert prosegue con la pericolosità: totalmente inefficace la sua proposta.
Ad anticipare la pausa tra i due tempi la rete delle bianconere.

In ripresa il tecnico Piovani propone il primo cambio di circostanza: dentro Tomaselli per Detruyer. Cambio di perfetta caratura per l’Inter che trova il sorriso al 56′ proprio con la medesima calciatrice con una perfetta girata da interno area.
Palla al centro, quindi: si prosegue con molteplici fraseggi e tentativi di allargare il punteggio sul fronte Inter; reattiva la formazione di casa che riesce a difendere il risultato e risponde al raddoppio avversario prima con Wullaert su penalty e poi con Polli, in un finale che si accende tremendamente e porta la compagine dritta nella storia! È, infatti, la prima vittoria della stessa sulle juventine.

La classifica, intanto, continua a muoversi: grazie a questa prestazione ed ai finali già resi pubblici di Roma e Fiorentina, la rosa gestita da Piovani si riprende il secondo posto con sicurezza.
Ora la sosta nazionali e poi…ancora la ricerca di continuità!

Campionato Nazionale Serie A Femminile Ebay – Poule Scudetto 5ª
Arena Civica “Gianni Brera” di Milano, ore 16:00
Marcatrici: 45′ Beccari (J), 56′ Tomaselli (I), 88′ Cantore (J), rigore 92′ Wullaert (I), 93′ Polli (I).

INTER (3-5-2): Rúnarsdóttir; Bowen (20′ Cambiaghi), Milinković, Andrés; Merlo, Detruyer (47′ Tomaselli), Csiszàr, Magull, Serturini; Wullaert, Schough.
A disposizione: Piazza, Baldi, Santi, Bugeja, Pavan, Polli, Karchouni, Robustellini, Fordos, Tomaselli, Cambiaghi.
Coach: Gianpiero Piovani

JUVENTUS (3-4-3): Peyraud-Magnin; Lenzini, Rosucci, Harviken; Krumbiegel, Brighton, Schatzer, Boattin; Cantore, Girelli, Beccari.
A disposizione: Capelletti, Kullberg, Lehmann, Vangsgaard, Bennison, Godo, Thomas, Bergamaschi, Salvai, Calligaris, Gallo.
Coach: Massimiliano Canzi

Arbitro: Diop
Assistenti: Rispoli-Russo
IV Ufficiale: Puntel
Ammonite: 27′ Magull (I), 78′ Milinković (I)

3 COMMENTI

  1. Ma di che cosa state parlando? Un rigore completamente inventato e altri 2 minuti di recupero immotivati. Poi, che la Juventus sia stanca e abbia giocato male è un’altra storia. Ma questa partita, dove il pareggio poteva essere il risultato più giusto, è stata letteralmente indirizzata da un arbitro che per tutta la partita si è dimostrato protagonista presuntuoso, anche se certamente in buona fede e senza la volontà di favorire l’una o l’altra compagine.

    • Gentile utente, la ringraziamo per aver esposto il suo personale punto di vista. Sicuramente farlo con frasi come “ma di che cosa state parlando?” non è il massimo per poter avere un confronto maturo e tranquillo, ma a questo proposito è bene ribadire che il compito di noi giornalisti (o aspiranti) è quello di riportare ciò che realmente succede sul rettangolo verde, evitando di lasciare trapelare, quindi, un eventuale gusto o preferenza soggettiva.

      Nell’articolo sono stati riportati i punti salienti della gara disputata in data odierna (in questo caso lato Inter) , poi è normale (nel calcio come in tutti gli altri ambiti sportivi) che le decisioni arbitrali e non possano destare curiosità o lasciare spazio ad incredulità in qualche modo. Questo, però, non è compito nostro farlo notare.

      Il termine “storia” riportato sul titolo, inoltre, fa riferimento al fattore vittoria che fatica ad arrivare contro una avversaria (in questo caso la Juventus) rivelatasi sempre ostica in campionato e l’ultima volta battuta dalle stesse nerazzurre durante la scorsa stagione a Biella.

      Continui a seguirci! Certa della sua comprensione le auguriamo una buona serata.

  2. Mi spiace, ma io penso che sia dovere del buon giornalista spiegare correttamente i fatti. E i fatti, a prescindere da ogni questione di eventuale appartenenza di curva, dicono che la partita è stata completamente indirizzata da decisioni arbitrali sbagliate. Il rigore era inesistente e i due minuti ulteriori di recupero del tutto ingiustificati. E questo in una cronaca oggettiva andava evidenziato. L’arbitro, per tutta la partita, non ha fischiato alcun tipo di contasto “lieve” tra le giocatrici in campo, tranne ovviamente quelli più evidenti. Quando ha preso la decisione di assegnare quel rigore, qualunque appassionato, indipendentemente dalla bandiera, non può non affermare che è stato un errore. Errore molto grave che muterà le sorti di questo campionato.
    Se poi avreste voluto spiegare che l’Inter ha avuto una evidente, ma sterile, prevalenza nel possesso palla, che, a parte la bellissima conclusione di Serturini stampatasi all’incrocio dei pali, non ha creato occasioni e che la Juventus ha, colpevolmente, impostato la partita sul contenimento delle avversarie (sintomo di stanchezza, di appannamento dello stato di forma?), ecco, forse avreste fatto un lavoro più oggettivo.
    Infine, perdoni la lezioncina di giornalismo, una testata che si chiama “Calcio femminile italiano” non può ammettere candidamente di avere narrato una cronaca “lato Inter”. Posso allora sapere dove trovare, qui o altrove, una cronaca “lato Juve”? Non basta l’insopportabile partiginaeria delle croniste della Rai? Allora, mi scusi, ma ribadisco: di cosa state parlando? E lasci perdere la storia che è meglio.
    Cordialmente, Carmelo Cacciato

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