Photo Credit: US Sassuolo Calcio

Il campionato Primavera 1 è iniziato da tre giornate e il Sassuolo si trova al terzo posto con sei punti, piazzamento in coabitazione con Inter (che però ha una gara in meno), Fiorentina e Sampdoria.
La squadra allenata da Davide Balugani, che alla prima ha perso 3-2 contro il Milan, ma nelle due partite successive ha sconfitto 2-0 l’Hellas Verona e il Parma sempre col punteggio di 2-0, affronterà domani in trasferta la Roma campionessa d’Italia in carica e, in attesa di questa grande sfida, abbiamo intervistato Caterina Venturelli, centrocampista classe ’08 che, da questa stagione, indossa la fascia di capitana delle neroverdi.

Caterina, come hai capito di avere la passione per il pallone?
«Quando ero piccola, passavo i pomeriggi a giocare a calcio con mio fratello e i miei cugini. Inizialmente facevo ginnastica artistica, principalmente perché la praticavano anche le mie amiche. Presto mi sono accorta che non era ciò che mi appassionava davvero così ho chiesto a mia mamma, che mi ha sempre supportata, di portarmi a giocare a calcio. Anche se ero l’unica bambina, mi sono sentita subito a mio agio e ho capito che il calcio era il mio sport».

Come ti sei avvicinata al ruolo di centrocampista?
«Ho giocato in tanti ruoli prima di diventare terzino. Ho iniziato come centrocampista, poi esterno alto, ma è stato mister Balugani, quando sono arrivata in Primavera, a spostarmi in questo ruolo. Qui mi sento davvero me stessa: mi piace avere tutta la fascia a disposizione per correre e divertirmi».

Com’è stato il tuo percorso calcistico sino a questo momento?
«Ho iniziato a giocare a cinque anni nel Serramazzoni, dove ero l’unica bambina in una squadra maschile. Nonostante fossi molto piccola, quell’esperienza mi è servita molto perché ho imparato a farmi valere. Sono arrivata al Sassuolo nel 2018, quando avevo circa nove anni, e ho fatto tutta la trafila nelle giovanili fino ad arrivare in Primavera. Nel frattempo, ho iniziato a ricevere convocazioni nelle selezioni giovanili e a vestire la maglia della Nazionale. Proprio mercoledì abbiamo vinto un’amichevole contro la Svizzera Under 17».

Da questa stagione indossi la fascia di capitana nella Primavera del Sassuolo: cosa significa per te?
«Essere capitana è un grande onore, una responsabilità importante e un segno di fiducia da parte della squadra e del mister, che ringrazio tanto».

Una delle formazioni del Sassuolo Primavera scesa in campo in quest’inizio di stagione (Photo Credit: US Sassuolo Calcio)

Il Sassuolo si trova al quarto posto dopo tre giornate di Primavera 1. Partenza in linea coi tuoi obiettivi?
«Siamo una squadra giovane e la rosa è cambiata molto durante l’estate. Sono arrivate tante ragazze nuove, alcune da campionati esteri, e all’inizio non è stato facile ritrovare l’armonia che avevamo l’anno scorso ma adesso stiamo tornando a essere una grande famiglia e questo si riflette sulle prestazioni e sui risultati. C’è un po’ di rammarico per il risultato ottenuto contro il Milan, ma sappiamo che abbiamo tutte le carte in regola per rifarci al ritorno».

Nel terzo turno di campionato avete battuto 2-0 il Parma. Domani affronterete la Roma, che ha solo tre punti, ma non va sottovalutata…
«Siamo molto felici di aver vinto il derby contro il Parma. C’era un gran tifo ed è una partita molto sentita quindi la soddisfazione è stata grande. La Roma è sempre stata una squadra forte e molto temuta nel nostro campionato, ma sono tranquilla e so che la mia squadra ha tutte le qualità per fare un’ottima partita».

Parlando di Serie A, che opinione ti sei posta sul campionato?
«Seguo molto la prima squadra, soprattutto le mie ex compagne Emma Girotto e Manuela Perselli. È bello ed è uno stimolo vedere quanto sia breve il passaggio dalla Primavera alla Serie A. Penso che la squadra abbia avuto un inizio un po’ difficile, ma credo non ha abbia ancora espresso tutto il suo potenziale».

Ritorniamo un po’ a te, com’è la tua vita fuori dal campo?
«Tra gli impegni con il Sassuolo, la Nazionale e la scuola – frequento il terzo anno all’Istituto Tecnico – ho poco tempo libero, che dedico agli amici e al riposo. Sono comunque una persona attiva, e quando posso vado in palestra o a nuotare».

Che obiettivi ti sei posta per questa stagione?
«Voglio vincere ogni contrasto, ogni duello e diventare un punto di riferimento per la mia squadra, ripagando la fiducia che mi hanno dato facendomi capitana. Vorrei anche continuare a ricevere convocazioni in Nazionale, perché è un grande orgoglio rappresentare l’Italia».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Sassuolo in vista della partita contro la Roma?
«Voglio dire di non farsi spaventare dalle apparenze. Dobbiamo dare tutto e lottare su ogni pallone. Se restiamo unite, possiamo raggiungere grandi traguardi».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’US Sassuolo Calcio e Caterina Venturelli per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.

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