L’Italia ritrovata del mister Andrea Soncin, supera la Svizzera e si proietta al secondo posto della Uefa Nations League, al termine del match il tecnico visibilmente soddisfatto ha dichiarato: “ Ho festeggiato con tutto il gruppo al centro campo, con onore. Indicazione, questa, che fin dal primo momento le ragazze hanno messo qualcosa di loro, nella costruzione di questo gruppo, il merito di questa sera va assolutamente alla grandissima determinazione che si è avuta dal primo giorno, ed era giustissimo (a fine gara) festeggiare tutte insieme”.
“E’ una emozione incredibile, allenare questo gruppo, si creano creano dei legami forti c’è uno scambio continuo di emozioni. Per un allenatore è il massimo che si possa creare, abbiamo tracciato un nuovo percorso, la squadra ha fatto certamente delle buone prestazioni ma c’è ancora tanto da lavorare ma questi grandi risultati ci danno un po’ di parametri di cosa questo gruppo può ambire”.
Il punto di svolta sarà stata la vittoria sulla Spagna, in trasferta, dove le azzurre hanno conquistato tre preziosi punti: “Questo richiede tempo e la disponibilità delle ragazze, un processo che determina ad ogni passo una costruzione di identità di gioco e gruppo, da qui in poi cercheremo di creare ancora dei legami più forti”.
Lo Stadio “Tardini di Parma”, dopo la vittoria della nostra Nazionale contro la Lituania (che portò la qualificazione ai Mondiali) ha portato ancora fortuna ai nostri colori, ed il tecnico ha confermato quanto calore ( e nella gelida serata era essenziale) ha portato il pubblico: “C’è stata una grande accoglienza, come sempre, uno dei nostri obbiettivi è appunto creare questo grande entusiasmo con le grandi prestazioni e portare tanta gente allo stadio in tutti gli stadi nei quali andremmo a giocare”.
“Il lavoro svolto è stato a 360°, afferma in chiusura il mister, ovviamente diverso dal lavoro dei Club poiché hai meno momenti di incontro e devi svolgere il tutto per i pochi momenti e devi essere preciso sui focus, il primo approccio che c’è stato è quello di dare merito alla chiamata azzurra. La convocazione non dà nessuna certezza al giocare sul campo, va continuamente conquistato il posto in base a ciò che la calciatrice esegue ogni giorno nel proprio Club e questo aumenta la competizione interna, ma sopra tutto per alzare il nostro livello”.
Responsabilità, impegno, appartenenza…parole sante.
Se tutto il mondo fosse così, sarei una persona felice…se…