L’AS Roma Women mercoledì prossimo affronterà il Servette Chênois alle 14:30 nell’andata del playoff della UEFA Women’s Champions League. Come scritto il mese scorso per la Fiorentina, quante possibilità ha la squadra di Spugna di passare il turno?

Perché la Roma può andare ai gironi

La Roma può qualificarsi ai gironi di Champions League perché è più forte del Servette, banalmente. La squadra di Spugna è stata rinforzata abbastanza in estate (seppur forse un paio di innesti in più in ottica Europa avrebbero potuto rendere le Giallorosse ancor più una corazzata), e quindi contando sia le singole sia la squadra, la formazione italiana ha grandi possibilità di passaggio del turno. Bisogna considerare anche che le svizzere sono una squadra diversa da quella che si qualificò ai gironi nel 2021-22. Basti pensare che Inês Pereira è passata all’Everton e gioca in prestito al Deportivo La Coruña, e che Sandy Mændly ha appeso le scarpette al chiodo. Ed è una squadra che deve ancora diventare un po’ più rapida in alcuni frangenti della partita.

Perché la Roma rischia l’eliminazione

D’altro canto, il Servette si è rinforzato prendendo diverse giocatrici che hanno militato nel campionato italiano, come Joana Marchão (ex Parma), Korpela – proprio ex della sfida assieme a Paloma Lázaro -, Ana Jelenčić (Verona) e Rimante Jonušaitė (Milan). Pertanto possono sapere quali sono gli elementi da tenere d’occhio in questa sfida. In più, la Roma sin qui non ha brillato particolarmente in difesa, e seppur giocando all’attacco sia una squadra che può agilmente segnare, dietro una disattenzione potrebbe essere pericolosa, se avviene in una fase delicata della partita. E nelle precedenti stagioni, sia ai playoff con lo Sparta Praga sia con il Vorskla Poltava, le reti avversarie sono arrivate per leggerezze. Attenzione a non puntare troppo sul fattore “l’attacco è la miglior difesa”, perché se “il rischio è un mestiere”, c’è sempre da non giocare troppo con il fuoco.

1 commento

  1. Se chi legge si lascia sfuggire chi è l’avversario può pensare che la Roma debba affrontare il Chelsea, Arsenal, Bayern, Real Madrid eccetera. Invece no è il Servette. Una squadra non la si individua dal nome ma da ben altro e lo ha dimostrato ampiamente il Paris lo scorso anno. Però se la Roma non dovesse superare questo turno possiamo chiudere gli spogliatoi e starcene a casa a vedere le partite di Juventus, Fiorentina,Galatasaray e altre.
    Le partite si vincono al 90′ e sul campo e non certo con i pronostici. Ma ingigantire gli ostacoli e/o sopravvalutare gli avversari non serve a nulla. Lo scorso anno alcuni errori di gestione della partita (cioè tecnici) ci sono costati cari. Non sarebbe opportuno ricadere in queste defezioni. A mio parere si sarebbe dovuto operare un consistente irrobustimento dell’attacco con una attaccante di struttura, dinamica e tecnica (almeno una esiste ma forse nessuna era disponibile) poi via a tutta forza verso livelli alti. Anche così va bene. Utilizziamo con sagacia e con sapienza calcistica i nostri talenti componendo una compagine omogenea, ben strutturata, determinata e concludente con più alternative di gioco possibile. I risultati non possono non arrivare…..abbiamo ragazze di talento e di alto livello tecnico.

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