Terzino sinistro con propensione a spingersi in attacco, ha vissuto una carriera ricca di esperienze e successi dalle giovanili dell’Atalanta, al Brescia, passando per il Lugano in Svizzera, il College in Florida negli Usa, il Milan Ladies prima di appendere le scarpette al chiodo con l’ultima esperienza vissuta lo scorso anno in serie B con la maglia della Riozzese.
Omaggio a Valentina Pedretti, classe 1993, la globetrotter del calcio italiano.
Ciao Valentina, quali i motivi che ti hanno indotto a ritirarti dal calcio ?
“Le motivazioni sono state dettate esclusivamente da esigenze lavorative in quanto presto servizio di consulenza per una multinazionale americana, sostenendo dei ritmi molto intensi che non mi consentono più di poter conciliare l’attività agonistica”.
Quanto ti manca il mondo del calcio ?
“Più che la gara di calcio in sè stessa, avverto la mancanza dello spogliatoio, del contatto e confronto con le compagne di squadra e lo staff, l’atmosfera che si viveva sempre prima, durante e dopo ogni incontro; mi mancano i vari legami che si erano creati tra noi calciatrici, rapporti umani costruiti solidamente nel tempo”.
Cosa ti ha insegnato il calcio ?
“Il calcio mi ha dato tanto, avrei potuto continuare ma si è presentata una strada diversa che non potevo certo rinunciare; grazie ai tanti anni di esperienza in numerose squadre ho acquisito e maturato i miei soft skills inerenti la capacità di relazionarmi, di stare in gruppo e di confrontarmi con le persone, aspetti determinanti e molto richiesti nell’attuale mercato del lavoro.
I ricordi più belli della tua carriera, iniziamo dall’Atalanta
“I momenti più piacevoli vissuti a Bergamo sono legati in particolare al secondo scudetto Primavera, allorquando rivestivo la fascia di vice capitano della squadra; ho ricordi gradevoli in quanto all’epoca si sono instaurati i primi veri rapporti di amicizia che sono rimasti poi intatti nel corso del tempo”.
Gli anni a Brescia
“A Brescia mi lega la parte più importante e ricca di trofei del mio percorso, avendo vinto lo Scudetto e la Coppa Italia, certamene il periodo in cui sono maturata come calciatrice”.
La prima esperienza all’estero a Lugano
“In Svizzera riuscimmo a conquistare la promozione in massima serie, forti di un gruppo molto unito e compatto oltre che ben organizzato”.
Il college negli Usa
“In Florida ho vissuto l’esperienza più formativa e fantastica della mia vita; in un anno e mezzo sono riuscita a perfezionare la lingua inglese oltre che ad accumulare numerose esperienze che mi hanno avvantaggiato notevolmente nella ricerca del lavoro in Italia; agli Usa è legata certamente la mia maturazione come persona oltre che come atleta; cantare l’inno americano alle gare del College è un qualcosa di straordinario, al solo pensiero mi vengono ancora adesso i brividi”.
Il ritorno in Italia al Milan Ladies
“Al Milan Ladies sono stata di passaggio per 4 mesi, ero di ritorno in Italia dall’esperienza americana ed era necessario ritrovare la confidenza con il campo giocato”.
L’ultima tappa alla Riozzese
“Alla Riozzese è legata certamente la vittoria della Coppa Italia di serie C, dove tra l’altro sono stata protagonista in finale realizzando ai tempi supplementari la terza rete su calcio di rigore in finale con il Napoli”.
Credit Photo: Calcioinrosa.it