Sigurður Ragnar Eyjólfsson, meglio conosciuto come Siggi Raggi, ha 44 anni ed è un ex calciatore islandese. Ha allenato a lungo la Nazionale Femminile Islandese per poi essere chiamato, nel 2017, alla guida della Nazionale Cinese. In quest’intervista esclusiva, ci racconta che cosa significa allenare una Nazionale, quali sono le differenze tra il calcio femminile in Europa e in Asia e molto altro. La sua Cina si è appena qualificata ai Mondiali: ora Siggi Raggi guarda all’Italia, che “sta andando molto bene nel girone di qualificazione”.

Come si è avvicinato al mondo del calcio femminile?
Ho lavorato come direttore tecnico e coach education director per l’Icelandic Football Association dal 2002 al 2014. Nel 2007 mi è stato proposto di occuparmi della Nazionale Femminile Islandese: è stato il mio primo incarico come allenatore.

Qual è la situazione del calcio femminile in Islanda?
Ho allenato la Nazionale Islandese dal 2007 al 2013. Quando cominciai avevamo solo 3 calciatrici professioniste che giocavano all’estero: siamo riusciti ad aumentare questo numero a quota 15. In Islanda le calciatrici vengono pagate ma il livello non è ancora professionistico e la paga non è particolarmente alta. Le nostre atlete hanno generalmente un secondo lavoro, oppure sono studentesse a tempo pieno. Comunque, l’interesse nei confronti del settore femminile, in particolare per quanto riguarda la Nazionale, sta crescendo.

Adesso è allenatore della Nazionale Femminile Cinese: quali differenze ha notato rispetto al calcio femminile europeo?
Ci sono molte somiglianze ma anche molte differenze. In Cina c’è un maggior focus sul team, in Europa si punta di più sugli individui. La Cina ha una popolazione numerosissima e buone finanze, per cui il calcio femminile sta crescendo molto. Ci vorrà ancora del tempo prima che il calcio in Cina diventi uno dei migliori al mondo, ma credo che prima o poi acquisirà un’importanza notevole. La Chinese Football Association sta prendendo importanti provvedimenti per lo sviluppo futuro del calcio femminile.

Che cosa pensa della Nazionale Italiana?
Da allenatore, ho affrontato una sola volta la Nazionale Italiana: è stata la mia prima partita da allenatore dell’Islanda! Fu durante l’Algarve Cup 2007: mi sembra che perdemmo 2-1, l’Italia segnò proprio sul finire del match. Con la Nazionale Cinese, abbiamo appena superato le qualificazioni per il Mondiale di Francia 2019. Se anche l’Italia si qualificherà, la studierò più nel dettaglio. Mi sembra, in generale, che la vostra Nazionale stia andando molto bene, per cui sono sicuro che riusciranno a raggiungere l’obiettivo di qualificarsi ai Mondiali.

Un ringraziamento a Siggi Raggi per l’intervista concessa.


Sigurður Ragnar Eyjólfsson, better known as Siggi Raggi, is 44 and he is an former Icelandic football player. He worked for Iceland women’s national team as head coach. In 2017, he started to train China women’s national team. In this interview, Siggi Raggi talks us about his work, about the differences between European and Asian women’s football and more. His China has just qualified to the Women’s World Cup: now he is looking at Italy, which is “doing very well”.

When and how did you get to deal with women’s football?
I worked as technical director/coach education director for the Icelandic Football Association from 2002-2014.  In 2007 I was offered to take over the women´s national team of Iceland.  It was my first coaching job.

How are Icelandic women players’ conditions?
I coached the Icelandic women´s national team from 2007 to 2013.  When I started we had 3 professional players playing abroad, we managed to increase that number to 15 players.  Players in Iceland get some payments for playing football but you could say for the best players it is semi professional league, they do not get paid very high amounts.  The players will also have another job with football or they are full time students.  The interest in the league and the national team is always growing.

You are now the coach of China women’s national football team: what are the main differences in the game between Europe and China?
There are many similiarities but also many differences.  In China there is more focus on the team, in Europe more focus on individuals.  China has a very big population and good finances, the women´s game has started to grow there a lot.  It will still take some more time to evolve and become one of the best leagues in the world but with time I think it has the potential to become a great league. The Chinese Football Association is going to take some big steps in the near future to improve the women´s game in China.

What do you think about our women’s national team?
I have only once played against Italy.  It was in my first match as national team coach of Iceland.  We played in Algarve Cup 2007 and I think we lost 2-1, Italy scored in the end of the match.  As China coach we have just qualified for the women´s world cup in France 2019.  If we play Italy there I will study their team more closely.  It seems to me Italy is doing very well in their group so I am sure they will reach the women´s world cup.

Thank you to Siggi Raggi for this interview.

Chiara Martinoli
Sono nata a Milano l’11 aprile 1993. Appassionata di calcio fin da quando era bambina, a 11 anni inizia a giocare nell’Atletico Milano e ci rimane a lungo. Abbandonata poi quest’esperienza si dedica alle altre sue passioni, la letteratura e il giornalismo. Dopo la laurea in Lettere e la collaborazione con diverse testate, ha deciso di far ritorno (da una prospettiva diversa) a quel mondo in cui ha lasciato un pezzo di cuore: il calcio femminile.