La giocatrice Sara Gama ha parlato ieri pomeriggio ai microfoni del programma Dribbling su Rai 2.
Il difensore della Juventus ha parlato della percentuale di ministre nel Governo diretto dal nuovo presidente Mario Draghi: “Concordo che le quote rosa non siano affatto un punto di arrivo e bisogna arrivare a non invocarle, perché donne e uomini saranno nelle stesse condizioni di partenza e il sostegno che si dà ai lavoratori e alle lavoratrici sarà quello che farà la differenza. Mi auguro che in futuro non ci sia bisogno delle quote rosa, in questo sono d’accordo con il Presidente del Consiglio“.
La capitana della Nazionale ha parlato della prossima sfida con Israele valida per le qualificazioni agli Europei: “Il futuro è nelle nostre mani e finché puoi decidere tu è senz’altro una buona cosa. Pur avendo fatto un buon percorso, ci ritroviamo a lottare fino all’ultimo. Ci sono pochi posti a questo europeo, magari in futuro si può pensare anche di allargare. Va considerato che al mondiale nelle prime otto squadre sette sono europee, significa che qui c’è la creme del calcio internazionale“.
La vice-presidente dell’AIC e consigliere federale ha commentato la strategia di sviluppo del settore femminile per il prossimo quadriennio della FIGC: “Quello che abbiamo spinto fin dall’ultimo mondiale è il passaggio al professionismo che arriverà: è stato deliberato per la stagione 2022/23 in consiglio federale e oggi c’è anche un piano di fondi a sostegno. Per cui c’è da ringraziare il presidente federale Gravina che ha condiviso il percorso e il senatore Nannicini e il ministro uscente Spadafora che hanno permesso di accedere a questi fondi“.