Il Nepal, per il terzo anno consecutivo, organizzata la SAFF Women’s Championship, la massima competizione per le Nazionali del Sud dell’Asia. Dopo le prime 6 edizioni vinte dall’India (2010, 2012, 2014, 2016 e 2019), l’edizione 2022 ha visto la vittoria del Bangladesh, impostosi per 3-1 proprio contro le organizzatrici. E la finale si ripeterà anche quest’anno, con le bengalesi che hanno eliminato il Bhutan per 7-1, mentre per le nepalesi sono occorsi i calci di rigore per superare la nazionale indiana.

Ma la seconda semifinale è stata davvero ricca di avvenimenti folli, che hanno impreziosito il pomeriggio con un evento piuttosto grottesco. Perché la semifinale tra Nepal e India ha vissuto un’ora in spasmodica attesa. Dopo il vantaggio delle ospiti targato Sangita Basfore, che provoca una esultanza nella propria metà campo, il Nepal rimette subito palla a centrocampo, e non appena l’arbitro fischia, si sviluppa una veloce azione che porta la sfera in gol.

La rete del pareggio scatena le proteste, con le ospiti che si oppongono veementemente, e le locali chiedono le loro ragioni per la validazione della marcatura. Il regolamento in questo caso, prevede che ci sia almeno una giocatrice nei 9,15m del pallone posizionato sul calcio d’inizio, nonostante le indiane fossero già tutte nella propria metà campo ad esultare. Nel frattempo, il gioco viene interrotto (non il cronometro), con la quaterna arbitrale che dialoga fittissimo tra di sé, con le capitane e le panchine di entrambe le nazionali, e pure con le delegazioni. Nel mentre anche le forze dell’ordine si mobilitano per evitare tafferugli in uno stadio comunque tutto esaurito.

E dopo ben 67 minuti si riparte con il risultato di 0-1 per le ospiti, che però vengono subito raggiunte dal gol di Sabitra Bhandari, che ristabilisce la parità, e in un certo senso fa anche giustizia. L’ultimo atto di follia nel recupero, quando entrambe le CT rimpiazzano i propri portieri. E fa benissimo il Nepal, che schiera Magar la quale – nella lotteria dei rigori dopo l’1-1 finale – respinge due conclusioni, permettendo così alla sua squadra di imporsi 4-2 e accedere così alla terza finale consecutiva, la sesta in totale, dove le attenderà la rivincita con il Bangladesh. Dopo 170 minuti di follia, si decide la seconda finalista.