Patrizia Panico, una donna, una atleta, una bomber ed adesso un simbolo che porta addosso numeri da urlo, perché a 40 anni ha segnato più di seicento gol, tra club e Nazionale. “Se devo essere sincera non ho mai tenuto il conto, racconta lei, che da piccola non sognava Beckham ma Maradona (“sono cresciuta negli anni ottanta, e se le bambine venivano iscritte a pallavolo e i maschi sceglievano il calcio, lei non ebbe dubbi e iniziò a fare gol su gol fino a diventare la più forte”.
Patrizia che è stata l’erede di Carolina Morace ed è l’immagine del calcio italiano al femminile, visto che si trova a guidare l’attacco della Fiorentina Women’s, tra i primi in Italia a credere in una sfida che vale una vera e propria rivoluzione di pensiero: perché c’è la partita sul campo, e poi quella contro avversari durissimi. I più duri: i pregiudizi, il maschilismo, i sorrisi ironici e le battutine sulle donne nel mondo del pallone. In una lunga ed interessante intervista alla Repubblica il tecnico confessa le sue riflessioni dopo l’andamento delle sue ragazze sia in Campionato che in Coppa Italia.
“Il campionato Femminile è cresciuto in modo esponenziale, e le società come la Juventus, l’Inter ed il Milan non stanno certo a guardare e vogliono vincere ed investono. Qui a Firenze ho trovato il desiderio e lo spazio per poter crescere e di poter programmare gli impegni per le mie ragazze”, ha aggiunto Patrizia, “la Coppa Italia è una competizione a cui teniamo molto, può essere un appuntamento molto importante, e visto il bilancio di inizio stagione: dove mi aspettavo qualche punto in più, adesso inizia la vera sfida”.
Alla mia squadra manca la continuità, prosegue, facciamo un passo in avanti su una gara per poi farne due indietro sulla gara successiva. Più volte mi è stato chiesto cosa stia facendo per tutelare la mia bomber Sabatino.
Daniela è sempre nelle migliori condizioni per esprimersi al meglio, la sua concentrazione e la sua determinazione negli allenamenti, è esemplare ed è per questo che i risultati a rete la portano a numeri importanti nel suo score personale; lei a da prender come esempio.
La mia filosofia calcistica è di mantenere il possesso di palla e riconquistare immediatamente il pallone quando lo perdiamo.
Con l’ inizio di questo nuovo anno mi auguro di ripagare la società, i tifosi ed il club viola con qualcosa di cui possiamo essere orgogliose. La società Commisso sta investendo molto per noi: con strutture importanti come il Viola Park, che sarà una svolta importante, e sta programmando operazioni sul mercato che valorizzino in prospettiva futura la nostra squadra, ed inoltre si è mosso per avere in questa seconda fase di stagione con dei nuovi ingressi che porteranno nuovi stimoli e nuovi volti nella nostra società”.
Siamo certi e fiduciosi che Patrizia avrà il tempo ed il modo, con le sue ragazze, di concretizzare il duro lavoro svolto e prendersi quelle soddisfazioni sul campo che per adesso stentano a decollare. Il 2022 sarà l’anno della svolta?