Con un’Italia falcidiata in mezzo al campo dal Covid-19 la sconfitta, nella gara di andata a Palermo contro la Svizzera di Nils Nielsen, aveva infatti proiettato le elvetiche in vetta al raggruppamento con la possibilità di essere padrona del proprio destino ed invece in una calda serata d’aprile a Thun tutto è cambiato: con l’Italia capace di prendersi una rivincita nella trasferta Svizzera e, anche grazie alla Romania che aveva fermato le rossocrociate, di farla prendere il primato del girone a +2.
Certo non si può festeggiare la matematica qualificazione ai Mondiali, ci sono ancora due gare da giocare a settembre, fra cui proprio l’incrocio con quella Romania che ci ha servito un grande assist per le ragazze di Milena Bertolini e che va dunque presa con le molle. Però ora è davvero tutto nelle mani di Girelli e compagne che vantano anche un +5 di differenza reti nei confronti delle dirette rivali che psicologicamente dà tranquillità aggiuntiva in caso di eventuale arrivo a pari punti.
Il secondo Mondiale di fila “per le super women” azzurre sarebbe la conferma della crescita di tutto un movimento: quello del calcio femminile Italiano che sta crescendo, e forse anche superando, la generazione d’oro degli anni ’90 che fu capace di arrivare due volte seconda agli Europei, dove le azzurre saranno impegnate questa estate, ma mai avevano centrato due qualificazioni mondiali di fila.
Ma l’Italia del pallone è cosciente di questo? Ancora afflitti dalla notizia che la Nazionale maschile abbia fallito per due volte consecutive la qualificazione alla Coppa del Mondo con la sconfitta (sempre allo stadio Barbera di Palermo) contro la Macedonia nella semifinale play off, dov’era stata sempre presente dal 1962 al 2014, per quella femminile non è, finora, mai accaduto di partecipare a due edizioni consecutive.
E dopo aver conquistato e disputato, arrivando fra le prime otto, il Mondiale di Francia dopo un’assenza ventennale le ragazze di Milena adesso dopo aver espugnato la “Stockhorn Arena” sono a un passo dal partecipare al secondo torneo iridato di fila.
Staremo a vedere, ma siamo fiduciosi, e tiferemo le nostre ragazze in questa impresa storica nella speranza che l’Italia intera “del pallone” avendo una Nazionale più dinamica e caparbia nel quadrante verde dell’ Australia e della Nuova Zelanda possa gioire con lo stesso stile utilizzato per la compagine maschile.
Credit Photo: Andrea Amato