La Serie A Femminile si ferma per la pausa Natalizia, ed in attesa della sfida di Super Coppa a Cremona, possiamo fare un primo bilancio di questa stagione: quando si è già effettuato il giro di boa della prima fase, con posizioni e sorprese che si stanno sempre più definendo.
La Roma Campione d’Italia in carica si conferma come la squadra da battere con la solita Juventus e una ritrovata Fiorentina di Sebastian De La Fuente. L’Inter resta in corsa per il terzo posto, che darà l’accesso ai preliminari di Champions League, mentre a deludere è il Milan che rischia seriamente di restare fuori dalle prime cinque. Male anche Pomigliano e Napoli, mentre fra le sorprese vanno annoverate Como e Sampdoria.
Andando nel dettaglio e volendo analizzare le migliori o peggiori squadre femminili del 2023, verifichiamo che la Roma di Alessandro Spugna, capolista e imbattuta in queste prime undici giornate di campionato è senza dubbio la squadra che dimostra una vera corrazzata, con una panchina molto lunga che può sopperire alle assenze ed agli infortuni e dare ricambi adeguati e soprattutto possiede una mentalità forte che le permette spesso di rimontare le situazioni di svantaggio.
La ritrovata Fiorentina, dopo il passaggio a vuoto della scorsa stagione con Patrizia Panico, ritrova il carattere e la forza nel suo gioco con mister De La Fuente. Infatti le viola, trascinate da una Veronica Boquete carica e in forma fisica esplosiva e una Michela Catena sempre più decisiva, sembrano essere tornate quelle dei bei tempi quando contendevano lo Scudetto con la Juventus di Guarino. Oggi l’obiettivo delle “Viola” è entrare in Champions League, ed a oggi sembra non solo nelle corde del gruppo, ma con le bianco nere non esplosive la Fiorentina potrebbe osare ed ambire anche a qualcosa di più!
Il Como di Marco Bruzzano (il più giovane allenatore nei campionati professionistici italiani), dopo aver sorpreso nella passata stagione, si sta confermando nonostante i tanti cambi estivi la formazione che chiude il 2023 fra le prime cinque, davanti a Milan e Sassuolo e sogna un 2024 dello stesso tenore.
Dopo un’estate turbolenta, tra dentro o fuori dalla massima serie, la Sampdoria le ragazze blucerchiate hanno mostrato unità e grande grinta, non soltanto battendo le undici di Montemurro, ma trovando la capacità di essere in linea con i propri obiettivi di stagione.
La Juventus non è più la corazzata dei primi anni, il passaggio di consegne dalla vecchia guardia (formata da Gama, Girelli, Bonansea) alla nuova (con Lenzini, Caruso, Cantore) stenta anche se le bianconere restano le rivali numero uno per lo Scudetto. Qualche passo falso di troppo, vedi la sconfitta contro le blu-cerchiate, non permettono alla squadra di Joe Montemurro di restare in scia alla capolista Roma. Ed in virtù di questi alti e bassi, anche il secondo, posto è molto a rischio.
Anche l’Inter, vista fino ad oggi, non convince a pieno: il quarto posto per adesso è un ottimo risultato, ma il calo fisico e le gare giocate con alti e bassi non fa stare sereni al gruppo di Rita Guarino. Manca una finalizzatrice come Chawinga, che trova con il PSG la forza di rendere piccola la Roma al Tre Fontane, e dove lo scorso anno è stata decisiva nell’assalto al terzo posto.
Incolore e poco definibile il Sassuolo, che sembra essersi accontentato di stabilizzarsi nella metà classifica e di non volere ne salire e ne scendere. Mister Piovani lavora molto con il suo gruppo, ma ancora non basta per provare a inserirsi nella lotta per le prime posizioni, nonostante la quinta posizione non sia poi così lontana in un campionato dove anche le ultime possono (nella seconda fase) ribaltare la classifica finale: occorrono gambe ma sopra tutto testa.
Ma le sorprese in negativo, sono senza ombra di dubbio, il Milan dell’ex Maurizio Ganz ed a oggi di Corti. La squadra rossonera, neanche dopo il cambio di panchina, non cambia ritmo e staziona al terz’ultimo posto in classifica nonostante una rosa ricca di talenti non riesce a esprimersi del tutto e soprattutto ha grossissime difficoltà nell’andare a rete.
Chiudono, anche se non a sorpresa, le due squadra campane: il Pomigliano che ha cambiato allenatore in corsa, ma non cambiando piglio, resta troppo a guardare la rivale e trova solo i tre punti a Napoli. Manca a tutto il gruppo la tranquillità nel gioco, dettato anche dal fatto che la società ha prima annunciato in forma scritta il suo ritiro della squadra dalla serie A, per poi tornare sui propri passi, creando il caos tra calciatrici in bilico con il contratto che certamente non hanno aiutato.
Fanalino di coda il Napoli, unica squadra senza vittorie, con i primi punti che sono giunti solo nelle ultime gare di quest’ anno che va al termine, e che lo tengono ancora in vita per evitare la retrocessione diretta, ma serve una svolta radicale nel nuovo anno se non si vuole finire nella ragnatela della serie B.